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ONE PIECE Capitolo 957: Top&Flop! Il meglio e il peggio del capitolo del manga di Eiichiro Oda pubblicato questa settimana!
Se avete già letto il capitolo 957 di One Piece, il manga dei record ideato e disegnato da Eiichiro Oda, non potete perdervi i nostri Top&Flop. Quali sono i punti migliori del capitolo pubblicato questa settimana? E quali invece ci hanno fatto storcere un po’ il naso? Analizziamoli e scopriamoli tutti con questo articolo! Buona lettura!
ONE PIECE Capitolo 957: Top
Beh. Beh. Beh. CHE CAPITOLO! Nello scorso articolo parlavo di quanto fossero una droga questi intermezzi fra gli atti di Wano ed ecco che si concretizza quanto detto la settimana scorsa. Se ci pensate bene, il capitolo è un semplice buttare informazioni una dopo l’altra, come se Oda si fosse accorto che è arrivata finalmente l’ora di farci sapere qualcosa in più. E questo è un difetto? Assolutamente no! Taglie, nuovi personaggi, storie passate, tutto detto così, velocemente e senza mezzi termini. Bellissimo.
Tralasciando le taglie (che – lo ammetto – mi hanno fatto gasare un botto), la parte migliore del capitolo è stato l’approfondimento sui Rocks. Chiaro, un “approfondimento” in pieno stile Oda, dato che alla fine del capitolo ci ritroviamo magicamente con più domande che risposte:
- Qual era precisamente lo scopo di Rocks D. Xebec?
- I Rocks vengono definiti come un gruppo terrorista, ma non sarà mica l’ennesimo appellativo sfumato dato dal Governo?
- Cos’ha di speciale God Valley?
- Cos’ha portato Garp e Roger ad allearsi contro Xebec a protezione dei Draghi Celesti? Mi sento di escludere fosse questo il vero scopo di Roger nell’incidente di 38 anni fa;
- Qual è stato il cammino di Newgate, LinLin e Kaido in seguito allo scioglimento dei Rocks?
E potremmo allungare la lista con molte altre domande. Quant’è bello One Piece quando si mostra in questa sua veste? Quanto?
ONE PIECE Capitolo 957: Flop
Dopo questo fanboystico elogio, concedetemi una preoccupazione. Io non sono mai stato un fan del concetto di ciclicità degli eventi, dato che lo trovo abbastanza forzato in molte sue applicazioni. Ora, tutti abbiamo notato un possibile accenno a una cosa del genere con i vari parallelismi Teach-Xebec, Luffy-Roger e Coby-Garp e a questo punto mi chiedo: ce n’è davvero bisogno? Perché puntare su questo sviluppo? È vero, si è sempre parlato di volontà ereditata, ma io non l’ho mai intesa in maniera così vincolante.
A voi piacerebbe uno sviluppo del genere? Fatemi sapere la vostra, perché probabilmente questa critica è molto più soggettiva di quanto non mi sembri.
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.
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