One Piece 972: l’Omelia del Reverendo

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IL NOVECENTO

SETTANTADUE

[io sono Oden e sono nato per essere eterno]

 

F R A T E L L I!

Questa omelia non volevo scriverla. Ho passato l’intera giornata fuori casa a fare delle commissioni che potevo anche svolgere la settimana prossima.

Poi sono tornato e ho procrastinato come il peggior studente sotto esame che si riduce ad imparare tutto a memoria due giorni prima.

Ho giocato a scacchi e ho perso molte volte. Ero nervoso. Poi finalmente una vittoria.

[Donna in f5. Scacco matto]

Non volevo pensare, non volevo accendere il computer e mettermi davanti al foglio elettronico.

Cosa avrei dovuto dire?

Cosa avrei dovuto scrivere?

Io che faccio battute, bestemmie velate, parolacce, meme idioti, come avrei affrontato la morte di uno dei personaggi più belli di One Piece?

Accendo il computer pensando a questa domanda. Mentre perdo altro tempo mi concedo una canzone, l’ultimo atto di procrastinazione.

LASTRADA di Ilaria Graziano e Francesco Forni. Il ritmo mi deprime ancor di più.

Forse avrei dovuto mettere Believer.

“I’m the master of my sea… oh ooooh!”

Sarebbe stata più azzeccata. Intanto sono le dieci

Mannaggia a me.

Davanti al bianco di Word le mie dita scorrono lente, stanche e svogliate, come se il mio corpo volesse auto-sabotarsi per evitare di scrivere mentre il mio cervello mi obbliga a continuare.

Concludere questa omelia vuol dire esorcizzare una paura che avevo da quando iniziò questo flashback, ormai 13 capitoli fa, e cioè confrontarmi con una morte così atroce, così macabra.

Eppure, leggendo questo capitolo non ho mai riso così tanto.

Non ho mai pianto così tanto.

Benvenuti cari amici, io sono il reverendo e oggi leggerete un’omelia diversa. Non userò alcun turpiloquio o esagerazione di stile (volgarmente chiamata “delirio”). Sarò sobrio, come quando Barney voleva fare l’astronauta e da ubriacone si è trasformato in un atleta modello.

Ecco, nelle omelie precedenti io ero il Barney ubriacone, oggi smetto di bere. Vi prometto che nella prossima tornerò a scolarmi due cartoni di Duff, che è esattamente ciò che fece Barney a fine puntata.

Prendetela come una forma di lutto.

Signori (questa volta non me ne dimentico)

SI VA!

La scena inizia esattamente dove l’avevamo lasciata. Fukurokuju blocca Shinobu:

“La verità porta solo confusione”.

Badate bene, quest’uomo non è cattivo, è solo estremamente pragmatico. Il suo ruolo è dare supporto allo shogun, cioè al potere dominante. Non ha tempo per le ideologie di giusto e sbagliato. Mettersi al fianco del più forte in quel momento è sempre la scelta giusta.

Fukurokuju era infatti al servizio di Sukiyaki, il precedente shogun, e ora lo è di Orochi, quello attuale. Fine.

Non stiamo certo parlando di un personaggio che brilla per caratterizzazione ma come comandante di milizie speciali come gli Oniwaban è perfetto.

Molto interessante questo retroscena. Non sappiamo cosa successe a Shinobu per allontanarsi da Fukurokuju, spero che venga detto nel presente. Ormai la pista della spia sembra (a mio avviso) perdere sostanza. Si vede proprio il conflitto tra lei e quest’uomo che la ammonisce dicendole che la pagherà cara. Probabilmente durante i venti anni successivi (ovvero dalla morte di Oden all’arrivo di Rufy a Wano) avverrà qualcosa che traumatizzerà Shinobu a tal punto da farle avere il terrore per le armi da taglio.

Mi ricorda vagamente la fobia del sangue di Tsunade dovuto anch’esso ad un trauma.

In modo quasi profetico, ovviamente tornerà e spazzerà via tutti. Non vedo l’ora di leggere un breve dialogo tra Shinobu e Fukurokuju nella battaglia finale.

Insieme a Hiyori e Orochi, Coby e Alvida, questi scontri, anche se brevi possono regalare molte soddisfazioni perché sono come il vino, diventano più buoni col tempo. Provate a pensarci, cosa dirà Orochi quando scoprirà che Hiyori è stata Komurasaki per tutto questo tempo? E Alvida, che ricordava Coby quando era un mozzo smidollato sulla sua nave mentre ora è Ammiraglio (quando sarà)?

Shinobu e Fukurokuju non fanno eccezione perché sono scontri che avverranno a distanza di anni, iniziati quando entrambi non erano pronti per affrontarsi, erano immaturi, mentre ora sono in grado di sostenere il peso delle loro convinzioni.

Vi confesso un piccolo segreto. Anche se non vedremo mai un dialogo simile, mi piacerebbe leggere di Nami che parla con Arlong in prigione. Ma è un desiderio che sicuramente non avverrà mai. Ecco, questo sarebbe un altro scontro dove le due controparti sarebbero più mature di quanto non fossero all’inizio e avrebbero molto da raccontarsi, nel bene o nel male ovviamente.

Guardate la faccia di Orochi. Oda non avrebbe potuto rappresentarlo meglio. Lo sguardo cupo, supportato anche dal colore più scuro, ombroso, ne fanno un villain con i fiocchi.

Molto spesso ho approfittato della sua inettitudine per definirlo con toni coloriti (che voi conoscete) ma resta un personaggio davvero ben scritto.

La sua caratterizzazione è di una malvagità irrequieta, ansiosa e tremendamente violenta. Il motivo riguarda proprio la sua debolezza. Uno come lui, che non ha nessun talento e forza di alcun genere, può aggrapparsi solo al potere materiale, di facciata, e fare di tutto pur di preservarlo.

Prendiamo Doflamingo, ad esempio, un personaggio che voleva anch’egli preservare il suo potere (fece di tutto per ingannare Law fingendo l’abdicazione da Dressrosa ma rimanendo saldamente al potere): il fenicottero aveva dalla sua una tremenda forza fisica che lo rendeva sicuro di sé, calmo e tranquillo. Raramente ha perso il controllo.

Il suo era un “caos calmo” perché poteva fare affidamento sulla sicurezza del suo potere.

Anche Orochi è un manipolatore, ma i suoi “fili” non sono gli stessi di Doflamingo, sono più deboli, più fragili, e questo lui lo sa. Ecco perché è ansioso, ecco perché trema all’idea che Oden possa resistere un’ora e anzi, con frustrazione chiede perché non muoia.

Kurozumi Orochi è l’istinto di sopravvivenza, la paura che tutto questo potere conquistato senza talento glielo possano togliere da un momento all’altro.

È questa la fonte primaria della sua paura ed è per questo motivo che è così cattivo, perché la paura si tramuta in ansia, e l’ansia in violenza.

Sembra molto più simile a Spandam. Durante Enies Lobby c’è una scena in cui lui si rende conto di quanto forte sia il Cp9 e comprende che restando vicino a Lucci, nessuno gli farà del male.

Esattamente come Orochi con Kaido. Sa che con il supporto dell’imperatore può permettersi di rendere Wano il suo parco giochi.

UNA BOMBA AD OROLOGERIA

Questa scena mi ha fatto pensare

Non so se vi ricordate, ma all’inizio di Wano vediamo una classe di bambini che viene indottrinata da una maestra che elogia Orochi e denigra Oden.

“La storia la scrivono i vincitori”

Questa frase potrebbe apprezzarla Fukurokuju

Quindi il discorso è semplice: se consideriamo che la notizia di Oden che ha protetto tutti negli ultimi 5 anni ha fatto il giro di Wano, vuol dire che tutti gli uomini e le donne che sono vive oggi, 20 anni dopo la sua morte, conservano nel cuore questa informazione, e sanno benissimo chi è il loro nemico.

I bambini invece sono facilmente manipolabili perché ancora immaturi del mondo circostante. La popolazione avrà quindi un ruolo centrale nell’abbattimento di Orochi e Kaido.

Come in tutte le più grandi saghe di One Piece, il popolo è sempre stato in primo piano e ha assunto un ruolo da protagonista per le rivoluzioni avvenute all’interno della loro nazione. Infatti:

– Ad Alabasta vediamo una vera e propria guerra civile

– A Fishman Island il popolo è intervenuto in modo non diretto ma ha delegato ai Mugiwara. Tuttavia hanno avuto un ruolo da protagonista nella zona limitrofa alla piazza centrale Gyoncorde

– A Dressrosa il popolo ha partecipato attivamente, soffrendo la Gabbia per Uccelli e combattendo con le unghie e con i denti

La situazione a Wano è delle migliori. Grazie ad un espediente narrativo come la Festa dei Fuochi, tutto il popolo è “costretto” ad andare a Onigashima, quindi i presupposti affinché lo stesso popolo (che non ha dimenticato) si ribelli sono altissimi.

E ovviamente sarà così.

I Mugiwara e gli alleati sono ovviamente i protagonisti dell’opera e quindi hanno l’onore (e l’onere) di abbattere i villain; si tratta pur sempre di un battle shonen. Ma il popolo ha sempre avuto un ruolo centrale. Oda tende a sottolineare la forza intrinseca di una nazione che, se ben organizzata, è in grado di abbattere l’élite dominante.

L’ISOLAZIONISMO È QUANDO UN PAESE CHIUDE I SUOI CONFINI PER PROTEGGERE LA SUA PACE

Dice il bambino nella vignetta più alto.

Mentre per Oden è esattamente il contrario.

Arriviamo alla frase cardine di questo capitolo:

Io la faccio davvero molto semplice: 800 anni fa, al termine degli anni di vuoto, Joy Boy perse la battaglia contro la Grande Alleanza di Re e ordinò ai Kozuki di incidere su pietra indistruttibile una serie di libri che potessero essere utili ai posteri. Tra questi c’era anche la famosa lettera alla Principessa Sirena dell’epoca.

I Kozuki decisero di chiudere i porti di Wano per evitare che il Governo Mondiale (per semplificare) potesse mettere le mani su quest’isola così importante.

I Kozuki furono costretti a farlo, perché altrimenti Wano sarebbe stato alla mercé del Governo Mondiale come la quasi totalità delle altre nazioni.

Il mondo sta aspettando Rufy, ovviamente, il nuovo Joy Boy che aprirà le frontiere insieme al Kozuki di questa generazione

MOMONOSUKE

Stiamo ripetendo le solite banalità…

Poi Oden dice qualcosa di molto più interessante, un dettaglio che non lascia adito a supposizioni: quando (Rufy) aprirà le frontiere, Wano dovrà essere pronta ad accoglierlo. Molto interessante perché sottolinea il fatto che adesso questo Paese non lo è.

Ci sono ancora le erbacce cattive del Kurozumi e di Kaido come eminenza grigia. Compito del “Joy Boy” è quello di estirpare tali erbacce e permettere ad un membro dei Kozuki  –  lo stesso clan che ha chiuso le frontiere  –  di (ri)aprire Wano al resto del mondo.

Se ci pensate, sarebbe quasi scontato che Toki conoscesse qualcosa riguardo Wano e le sue frontiere, o magari i suoi genitori, il fatto che Oden fosse un Kozuki e quindi i suoi antenati potrebbero aver avuto qualche alleanza con gli Amatsuki, il clan della moglie Toki.

Se questo flashback ci ha stregati, aspettate di vedere quello dei 100 anni di vuoto. Date le premesse, a sto punto mi aspetto almeno 20 capitoli.

Alcuni di voi hanno iniziato a fare ipotesi basandosi su quella mano di Raizo che copre la bocca.

Perché?

E’ molto semplice. La frase di Denjiro implicava che anche Oden sarebbe stato presente alla futura ribellione ma Raizo lo blocca.

Oden ha già accettato di morire, quindi non è più un “noi” insieme a Oden ma un “noi” senza di lui. Dice che “i tuoi sogni sono anche i nostri” e se ci pensate la frase assume una connotazione più tragica, come se fosse il passaggio del testimone da Oden ai Foderi.

Come se la volontà di questo personaggio venisse tramandata a loro con la sua morte

E arriviamo al climax

LA MORTE

Se rileggete il capitolo, nella parte in cui c’è il countdown fino allo scoccare dei 60 minuti, vediamo un Orochi madido di sudore, completamente terrorizzato all’idea che possa sopravvivere. Qui torniamo al discorso di prima su di lui…

Questa scena è bellissima. Kaido che un’ora fa era tronfio e arrogante, sicuro del fatto che Oden non avrebbe mai resistito, adesso lo guarda un po’ seccato.

Non ha lo stesso atteggiamento di Orochi, non è terrorizzato o ansioso, sa che morirà comunque e che il suo corpo ormai è spacciato, ma dice una frase che fa intendere qualcosa di interessante:

Orochi e Kaido sono stati stupidi, hanno pensato che far ballare Oden per 5 anni potesse minare la sua reputazione, ma a cosa serve se poi in un’ora l’ha riconquistata?

HANNO FATTO DI ODEN UN MARTIRE

Ed è la cosa peggiore per qualcuno che voglia manipolare un popolo.

Hanno scelto l’esecuzione dell’olio bollente perché pensavano sarebbe finita in due secondi, e il popolo avrebbe visto la faccia di uno stupido che muore bollito in pochissimo tempo.

Sono loro gli stupidi. Questa tattica gli si è ritorta contro.

Il popolo porterà con sé il seme della ribellione, che anche se conservato in modo embrionale per 20 anni, è comunque lì, pronto a sbocciare.

E saranno i Foderi Rossi l’acqua che farà crescere questi germogli e permetterà al popolo di insorgere contro i Vampiri Virulenti (citazioni Voluta) che hanno aperto al Vizio e infestato per più di Venti anni questa nazione Virtuosa.

L’unico Verdetto è Vendicarsi. Vendetta.

Scusate.

Sapete una cosa? Ora che ci penso, quello che Orochi e Kaido volevano fare a Oden è avvenuto anche in Batman Arkham Knight.

Quando lo Spaventapasseri cattura Bruce, lo costringe a togliersi la maschera. In quel momento vuole ridicolizzare Batman davanti a tutto il mondo iniettandogli la neurotossina nel sangue. In questo modo sarebbe impazzito e tutto il mondo avrebbe visto la caduta del pipistrello.

“A me non interessa che tu sia Bruce Wayne, ma interessa a loro… voglio che vedano la paura nei tuoi occhi”.

Lo Spaventapasseri si è comportato esattamente come Orochi e Kaido, ha spinto alla distruzione non fisica ma morale di un personaggio integerrimo. Ma la situazione gli si è ritorta contro.

Mai avrebbe pensato che Batman sarebbe riuscito a resistere a tutte quelle neurotossine con Joker in corpo.

L’enorme forza del pipistrello ha distrutto il piano di Crane.

L’enorme forza di Oden ha trasformato un piano volto a ridicolizzarlo (e a farsi ricordare agli occhi di tutti come lo scemo del villaggio) a fonte d’ispirazione per tutto il popolo di Wano.

Il suo intento non era essere ricordato dai posteri ma semplicemente donare la sua forza a tutti. Mettersi al servizio. Sottolinea proprio questo.

Somiglia vagamente alla frase che recita Roger prima di sciogliere la ciurma.

IO NON MORIRÒ

C’è questo modus operandi nelle persone potenti, la consapevolezza intrinseca che la morte fisica sia solo uno dei tanti passaggi della vita e non lo stadio finale.

Ecco perché accettano con così tanta disinvoltura la morte, non la temono ma la abbracciano con fermezza e sorridente rassegnazione.

Al contrario, le persone povere di spirito la temono, ne hanno paura perché non hanno alcun potere oltre quello conquistato da vivi. Orochi sarà sempre terrorizzato di morire perché non ha nient’altro che il suo titolo da shogun. Il suo potere è temporale, vittima delle leggi terrene.

Oden invece non ha mai voluto riconoscimenti prestigiosi perché sapeva già di essere potente, e questo non glielo toglieva nessuno.

IO SONO SONO NATO…

… PER BOLLIRE!

Questa scena è magica. Oda ha voluto farci capire che va letta con il suono dello shamisen in sottofondo, infatti ci sono le note musicali che accompagnano.

Oden affronta la morte con il sorriso, esattamente come un membro della D. La vignetta assume carica emotiva perché è muta, non ci sono dialoghi a deturpare il silenzio di questo sorriso così eloquente.

C’è un detto che recita: “un uomo non può scegliere come nascere ma può scegliere come morire; in base a come affronti la morte puoi sapere che uomo sei stato in vita”.

Mai frase fu più azzeccata di questa.

Questo sorriso rappresenta (tra le tante cose) la fiducia che ripone nei suoi alleati.

La storia di Kozuki Oden finisce così

Esattamente come è iniziata, con una vista panoramica di Wano

Siamo in dirittura d’arrivo.

La scena cambia e vediamo Toki che legge la lettera del marito.

LA PROFEZIA DI TOKI

Non esiste. È stato Oden a raccontarle la storia dei 20 anni. Quindi cade definitivamente la mia teoria secondo cui il potere del suo frutto potesse non solo mandare nel futuro ma anche leggerlo, prevederlo.

Questa scena mi fa pensare

Toki ha sempre avuto la speranza che suo marito potesse farcela, infatti nella lettera, la frase di Oden è impostate in modo ipotetico:

“Se dovessi morire…”

Ho controllato le traduzioni di Mangaplus e dice la stessa cosa: “If I should die…”

Questo apre a dei ragionamenti sulla scena immediatamente successiva:

Avete notato che attorno alle vignette ci sono i pezzi della lettera che escono quasi fuori dallo schermo?

Toki dice: “Tu però non morirai, giusto?”. Dà quasi per scontato che Oden fuggirà, si libererà e in qualche modo ritornerà a casa. Invece Oden aveva già previsto la sua morte ma non lo aveva detto alla moglie.

L’unica domanda è come faccia ad avere le sue spade in prigione. Quando l’hanno catturato non gliele hanno tolte?

SCENA FINALE

Il primo piano di Toki è praticamente uguale a quello di Hiyori quando schiaffeggia Orochi. Ve lo faccio vedere:

Concludo con due parole su Toki.

PERCHÈ MANDA AVANTI SOLO UN FIGLIO?

Non riesco a dare una risposta a questa domanda. Sono sicuro però che un motivo logico c’è. Potrebbe riguardare il suo potere oppure una scelta specifica.

Sicuramente non è perché gli stava sul antipatica.

“Hiyori, bella di mamma, ho visto che nel futuro diventerai una gran prostituta. Hai preso tutto da nonna. Anche lei era molto conosciuta. Soprannominarono gli anni “di vuoto” in onore alla voragine che aveva in mezzo alle gambe”.

Ma sto divagando…

È MORTA

Su questo nessuno deve avere dubbi. Lei dice a suo marito che non si metterà di certo a piangere perché non vuole essere il suo fardello. Lei sarà forte esattamente come ha fatto lui e quindi ha voluto far intendere che abbraccerà serenamente la morte proprio come suo marito.

Toki non può essere viva. Il bello di One Piece è il passaggio della volontà da una generazione all’altra. Hiyori sarà la “madre” di Wano e Momonosuke il “padre”, come Oden e Toki. Se fosse ancora viva, Hiyori che ruolo avrebbe dopo la morte di Orochi/Kaido?

Non avrebbe senso.

Ed ecco perché io credo che Cobra sia morto, perché narrativamente sarebbe il passaggio della sua volontà alla figlia Bibi, e la morte del padre le darà la forza per cercare giustizia verso coloro che hanno abusato di tale potere, i Draghi Celesti, gli Astri e Imu-sama.

Ma questo è un discorso che affronteremo un’altra volta.

14 commenti su “One Piece 972: l’Omelia del Reverendo”

  1. C’è un punto che non é stato affrontato…. cioè quando Kaido si rivolge ad Oden dicendo che purtroppo ha già fatto fuori la “vecchia”. É un passaggio di cui non ho capito il senso, soprattutto in quel contesto. A quale vecchia si riferisce? E cosa aveva a che fare l’uccisione di tale fantomatica vecchia con quello che stava accadendo?

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    • Questo discorso l’avevo già affrontato in Live e non mi andava di ripeterlo. Comunque sì, la vecchia è stata ammazzata da Kaido perché non ha sopportato il fatto che si fosse intromessa nello scontro tra lui e Oden.

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  2. La vecchia con il potere di Mr.2 il mimo mimo.
    Mettendo anche il fatto che sembrava seccato dopo la sua vittoria contro Oden per quel trucchetto.
    E spiegando anche perchè Mr 2 abbia quel frutto

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  3. La vecchia a cui si riferisce è quella col potere del frutto mane mane. Kaido l’ha uccisa perché non ha gradito il suo intervento nello scontro tra lui e Oden (quando si è trasformata in Momonosuke per distrarre Oden che stava avendo la meglio su Kaido).

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    • Sì, lo so. Non ne ho voluto parlare perché questo discorso l’avevo già affrontato in Live. Comunque sì, Kaido si riferisce a lei. Non gli è andato giù il fatto che si fosse intromessa nello scontro tra lui e Oden.

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  4. Grande Rev come sempre! P.s. Passa a lichess che è completamente gratuita (sono quello che ti parlava di scacchi in una live qualche tempo fa, aggiungimi “Jinkax”)

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  5. Beh, per coerenza allora non avrebbe dovuto approfittare della situazione….. cmq vabbè…. resta sempre il fatto che dichiararlo in quel momento mi sembra un attimino fuori dal contesto!!!

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  6. Lunedì mattina=Tazza di caffè+Omelia del Rev.
    Non vedo l’ora di leggere il capitolo di questa settimana, dopo un lungo flashback suuuuuper apprezzato, finalmente, siamo arrivati allo scontro finale! Non vedo l’ora di vedere che fine hanno fatto i Mugiwara e tutti gli alleati!
    Ci si becca in Live!

    -Yazel

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  7. Non so, devo ammettere che questa trovata di far resistere Oden un’ora dentro l’olio bollente mi sembra troppo forzata persino per one piece… almeno si fosse fatto notare l’utilizzo dell’haki dell’armatura o qualcosa di simile, ma non mi pare. Vabbè…per il resto grande flashback e grande omelia 😉

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