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A Little garden, Zoro e Sanji hanno dato il via ad una sfida di caccia: conosciamo meglio le loro prede e gli altri abitanti dell’isola
Zoro e Sanji sbarcano su Little garden con un obiettivo: cacciare la preda più grossa e battere l’altro. Solo che, al momento dell’inizio della sfida, i due non sanno che non cacceranno animali comuni, ma dinosauri. Anche se, ancor prima di gettare l’ancora, i nostri eroi ne hanno visti alcuni esemplari.
Il primo a fare la sua comparsa, seppur breve, è l‘archeotterige (dal greco “ala antica”), un uccello primitivo i cui primi ritrovamenti risalgono al 1860. Si trattava di un essere abbastanza piccolo, in genere sui 25 cm di altezza, si nutriva di lucertole, rane, falene e altri insetti.
L’archeotterige presentava alcuni tratti da uccello, ed altri da dinosauro carnivoro; come denti nel becco, artigli e una lunga coda ossea da rettile, probabilmente usata come bilanciere. Come gli uccelli, invece, aveva ossa leggere, alluci rivolti all’indietro per appollaiarsi sui rami, la furcula (un picccolo osso a V scaturito dalla fusione delle clavicole) ed il corpo coperto di piume. Si pensa, però, che non fosse in grado di volare per lunghe tratte, vista la conformazione delle ali e la coda poco aerodinamica.
Gli pteosauri erano i dominatori dei cieli
Altri volatili cui viene riservata una breve apparizione nel manga, gli pterodattili che solcano i cieli dell’isola. Gli pterodattili appartenevano alla grande famiglia degli pteosauri, ma non erano quelli con le dimensioni maggiori, infatti, avevano un’apertura alare di circa 75 cm. Il termine pterodattilo, dal greco “dito alato” venne coniato dal naturalista francese Georges Cuvier nel 1809, quando ne scoprì i resti in Baviera.
La parte principale delle loro ali era costituita da una membrana fatta di pelle e muscoli, che si estendeva dalle quattro lunghe dita, fino agli arti posteriori; alcuni esemplari potevano anche presentare un’altra membrana posizionata tra gli arti inferiori che arrivava ad incorporare la coda. Avevano la testa piccola e il becco provvisto di denti. La loro dieta era variegata, influenzata soprattutto dalla zona in cui vivevano. In genere, gli esemplari che abitavano nell’entroterra mangiavano carcasse, uova, piccoli di altri dinosauri e altri animali; quelli che abitavano vicino all’acqua, invece, si nutrivano anche di pesci e piccoli crostacei.
Uno sguardo verso il basso…
Una volta sbarcati sull’isola, Bibi e Rufy trovano in una pozza d’acqua il primo abitante dell’isola con cui i nostri protagonisti entrano in contatto. Si tratta di un’ammonite, un’invertebrato marino, appartenente alla classe dei Cefalopodi.
Di dimensioni variabili da 2 a 20 cm, i gusci delle ammoniti erano divisi in camere separate da pareti: la prima camera era chiamata “camera di abitazione” e il resto del guscio prendeva il nome di “fragmocono”. L’ammonite svuotava le camere dall’acqua e le riempiva di un gas secreto da essa stessa attraverso un processo di osmosi; in questo modo l’animale poteva mantenere il galleggiamento. Per nuotare, invece, utilizzava l’iponomo: una membrana circolare che, pompando fuori l’acqua che entrava nella camera di abitazione, produceva un getto che induceva il movimento. In grado di raggiungere fino ai 200 metri di profondità, le ammoniti potevano nutrirsi di plancton e, in alcuni casi, anche di altre ammoniti e, allo stesso tempo, erano prede di pesci e rettili marini.
…e uno verso alto
Dall’alto delle cime degli alberi, Bibi e Rufy vedono spuntare le teste dei dinosauri; è scoprendo questi esemplari che Bibi si rende conto che sull’isola il tempo si è fermato nel Giurassico. I dinosauri in questione sono i brachiosauri, caratterizzati da colli lunghi e zampe anteriori più lunghe di quelle posteriori. Il primo fossile di questo immenso essere è stato ritrovato in Colorado nel 1900.
In grado di raggiungere i 25 metri di lunghezza e i 13 di altezza, si pensa che arrivasse a pesare fino a 56 tonnellate. Il collo era composto da 14 vertebre robuste e distanziate ed era utilizzato sia per il nutrimento, sia come arma per contrastare rivali e predatori. Il muso largo, le mascelle imponenti contenenti denti a forma di cucchiaio, erano perfetti per strappare la vegetazione; si pensa che nella loro dieta, i brachiosauri prediligessero alberi di conifere e cycas.
La preda di Zoro
Il dinosauro che incontra Zoro è un triceratopo. La caratteristica principale di questo dinosauro era il suo collare, costituito da osso massiccio, utilizzato per attaccare e difendersi e anche per riconoscersi tra simili. Si stima che vi fossero almeno una quindicina di specie diverse di triceratopi, ognuna riconoscibile per delle variazioni del collare. Oltre ai vari spuntoni che fuoriuscivano dal collare, i triceratopi erano dotati di due lunghe corna poste sopra agli occhi ed un terzo corno, più piccolo, posto sul muso, in prossimità delle cavità nasali.
I triceratopi erano erbivori, per cui presentavano un gran numero di denti massicci e resistenti, perfetti per una dieta ricca di fibre; inoltre, le grandi fasce muscolari che governavano le mascelle, estendendosi per tutta la superficie del collare, garantivano un’enorme potenza per la chiusura del becco.
La preda di Sanji
Il dinosauro incontrato da Sanji, invece, è il predatore più famoso: il Tyrannosaurus Rex, dal greco “re delle lucertole tiranno”. I T-Rex appartenevano alla famiglia dei tyrannosauroidea, che comprendeva dinosauri predatori enormi e feroci, dotati di piccole braccia che finivano con due artigli.
I T-Rex avevano zampe posteriori forti e una possente coda che, controbilanciando il peso dell’enorme testa, gli permettevano di muoversi rapidamente; potevano raggiungere anche i 40 Km/h. Le zampe anteriori, invece, erano molto deboli, per cui è improbabile che fossero utilizzate per cacciare. La bocca poteva contenere oltre 50 denti, la cui lunghezza poteva variare tra i 10 e i 30 cm. I denti erano taglienti, aguzzi e ricurvi all’indietro per trattenere meglio le prede; anche se non tutti i denti avevano questa funzione. I denti anteriori servivano per afferrare e tirare la preda, quelli laterali laceravano la carne e quelli posteriori tagliavano in pezzi il cibo, per poi spingerlo verso la gola.
Chi è dunque il vincitore tra Zoro e Sanji?
In genere, i triceratopi potevano raggiungere 8 metri di lunghezza, 3 metri di altezza e il peso poteva variare tra le 8 e le 11 tonnellate. I T-Rex, invece potevano raggiungere 12 metri di lunghezza, 4 metri di altezza; il loro peso, invece, variava da un minimo di 6 a un massimo di 9 tonnellate. Nell’anime, dove il confronto tra le prede di Sanji e Zoro viene mostrato meglio, si vede che il T-Rex è più lungo del triceratopo (anche se di poco rispetto a quelle che sarebbero dovute essere le vere proporzioni), in quel caso avrebbe vinto Sanji. Tuttavia, Zoro protesta dicendo che è il peso ad essere decisivo in una sfida di caccia. In quel caso, assumendo che entrambi abbiano catturato l’esemplare più grosso possibile, sarebbe Zoro il vincitore della sfida.
Una sfida che esiste da tempo immemore
Il fatto che Oda abbia scelto questi due dinosauri come prede di Sanji e Zoro è particolarmente interessante. Infatti, avendo condiviso i territori nella stessa era, scontri tra triceratopi e T-Rex erano molto frequenti. Ancor più interessante è che i T-Rex prediligessero cacciare i piccoli di triceratopo, in quanto gli adulti erano in grado di abbattere un T-Rex. Dunque, anche se avevano un rapporto preda-predatore, non è possibile definire distintamente chi fosse il più forte.
che Oda abbia voluto prefigurare degli schieramenti per degli scontri con dei fruttati dinosauri già allora? Non sarebbe la prima volta e si sposerebbero con due papabili sfidanti per Sanji a Wano.
Credo che Oda ai tempi di Little garden non avesse già in mente degli scontri contro dei fruttati in grado di trasformarsi in dinosauri; però sarebbe una bella citazione. In effetti, non conosciamo i poteri di tutti i membri della ciurma di Kaido, potrebbe essere interessante se due di loro potessero trasformarsi in triceratopo e in T-Rex.