Boruto Capitolo 56: un nuovo nemico minaccia di nuovo la pace nel mondo degli shinobi
Boruto Capitolo 56: Code.
LE CONSEGUENZE
Il capitolo comincia con Boruto che viene intervistato dalla TV del Villaggio per averlo salvato dalla minaccia degli Otsutsuki, ma lui non sembra esserne molto contento. Amado sta controllando il braccio sostitutivo di Kawaki, che pare non abbia riportato problemi. La capoclasse Sumire ha scelto di sua volontà di far parte del team che supervisiona Kawaki, in modo da poter ricevere notizie su Boruto, rendendo nota la sua già evidente cotta per il protagonista. Prima che se ne vada, Amado ferma Kawaki, per poi ripensarci subito e lasciarlo andare dicendo “lo faremo la prossima volta“. Che si tratti di qualcosa che abbia a che fare con la sua preoccupazione nello scorso capitolo?
Sarada, Mitsuki, Shikadai, Chocho e Inojin stanno guardando l’intervista a Boruto. Sarada è infastidita dall’atteggiamento di quest’ultimo, ma Shikadai le fa notare che in realtà Boruto si sente peggio di loro. Non può andare più in missione perchè è ritenuto troppo pericoloso, ed è sorvegliato 24 ore su 24. Di conseguenza neanche il Team 7 può più andare in missione.
UNA NUOVA MINACCIA
Tra i volti rocciosi degli Hokage, Boruto siede tutto solo su quello dedicato al padre. Viene raggiunto da Kawaki, e i due cominciano a parlare. Kawaki dice che entrambi i loro corpi sono per l’80% otstsukificati, ma che a differenza sua il Karma di Boruto è ancora in funzione. Boruto non sa che fare, gli sembra di vivere un incubo, ma Kawaki gli parla di una probabile soluzione: preparare un proprio contenitore, impiantando il proprio Karma in qualcun altro. Ovviamente Boruto si rifiuta subito, perchè ciò comporterebbe il dover sacrificare un’altra persona, ma Kawaki risponde che ha in mente il soggetto perfetto per tale scopo: Code.
L’ultimo membro interno di Kara, apparso alla fine del capitolo scorso, e l’unico altro bambino ad essere sopravvissuto al rituale di Jigen. Nonostante ebbe degli spasmi come tutti gli altri soggetti prima di morire, lui non morì. Per qualche motivo non poteva fungere da contenitore, ma risultò comunque compatibile con il Karma. Quali altre misteriose proprietà nasconde questo sigillo/segno maledetto sconosciuto?
Boruto solleva i suoi dubbi: come potrebbe Code ricevere un altro Karma? Questo Kawaki non lo sa, ma è sicuramente meno rischioso provare con qualcuno che è già sopravvissuto alla sua installazione. Inoltre ora che Naruto non ha più Kurama dalla sua, e Sasuke è stato privato del Rinnegan, loro devono diventare più forti. Comincia l’allenamento!
Anche Amado comincia a parlare di Code, a Naruto e Shikamaru. Dice che gli era stato affidato il compito di vegliare sul Juubi, e che nonostante non disponga di jutsu spazio-temporali, ci sono comunque altri modi per raggiungere il Decacoda. Inoltre c’è la preoccupazione di come disporre di una tale arma nel caso riescano a sottrarla dalle mani del nemico. Cosa deciderebbero i Kage? Non dovrebbero ripetere gli errori commessi in passato con gli altri Cercoteri (bijuu). Code diventa quindi adesso la loro assoluta priorità, ma Amado li avverte di non sottovalutarlo, poichè si tratta di un soggetto speciale.
Spiega infatti che la reazione avvenuta nel suo corpo è stata tanto inaspettata quanto incredibile, poichè lo ha portato ad ottenere delle abilità persino superiori a quelle di Jigen. Mentre gli altri membri di Kara sono stati da lui modificati in diversi modi per essere potenziati, a Code ha dovuto applicare dei limitatori, per evitare di minare la posizione di comando di Jigen. Ma venerando gli Otsutsuki, Code non si è ribellato alla cosa. Fortuna vuole che solo Amado è in grado di rimuovere tali limitatori. E adesso i suoi obiettivi saranno sicuramente quelli che hanno contribuito alla disfatta di Isshiki: Kawaki, Boruto, Naruto, Sasuke e Amado. Naruto dispone indice quindi un Summit dei 5 Kage.
CODE
La scena si sposta proprio su Code, che raggiunge il misterioso luogo di culto di Boro, in uno sperduto territorio nevoso. Le guardie all’ingresso lo respingono, perciò lui si prepara ad affrontarle, cominciando ad attivare il suo Karma bianco.
Scontrandosi con le guardie fa fuoriuscire dal terreno delle strane strisce nere puntellate. Pare che possa immergervisi interamente o parzialmente in modo istantaneo e ricomparire in un altro loro punto a piacimento, oltre a poterle estendere anche sugli esseri viventi. Uccidendole con estrema facilità, si appresta ad entrare nella struttura.
Questa in realtà nasconde ancora i cyborg creati da Amato di cui Jigen aveva disposto la distruzione ad opera di Boro, poichè dotati di capacità di gran lunga superiori a quelle di Jigen. Amado li aveva costruiti per sconfiggerlo, però dovette poi ricorrere a Kashin Koji. Anche Code si trovava tra questi, ma venne risparmiato per via della sua profonda lealtà nei suoi confronti.
Code parla con Bug, probabilmente un guardiano che lavorava per Boro, chiedendogli di una certa Eida. Sapeva dei cyborg nascosti da Boro, forse per usarli come un eventuale asso nella manica. Bug lo conduce quindi in una stanza in cui si trova una cella attaccata a dei macchinari, contenente il corpo dormiente di una ragazza. Ha una particolare capigliatura, due punti sotto gli occhi, degli orecchini e un vestito dai motivi richiamanti i corpi celesti. Code si riferisce a lei come colei che conosce tutto in questo mondo…
Potete leggere la traduzione ufficiale del capitolo in inglese sul sito di Manga PLUS.