Stato | Casa Editrice | Canali Televisivi | |||
Giappone | Shueisha | Fuji TV | |||
Italia | Star Comics | Italia 1, Italia Teen Television, Hiro, Italia 2 | |||
Brasile | Conrad | Cartoon Network Brazil, SBT | |||
Corea del Sud | Daiwon C.I. | KBS 2, Champ TV, Animax, Tooniverse | |||
Finlandia | Sangatsu Manga | ||||
Francia | Glénat | Mangas, NT1, Virgin 17, Direct Star, MCM, D17 | |||
Danimarca | Carlsen Comics | ||||
Germania | Carlsen Comics | Animax Germany, Junior (Premiere), RTL II, Tele 5 | |||
Hong Kong | Jonesky | ||||
India | Elex Media Komputindo | Hindi | |||
Malesia | Comics House | ||||
Messico | Editorial Toukan | Televisa Canal 5 | |||
Norvegia | Schibsted Forlagene | ||||
Singapore | Chuang Yi | Odex | |||
Spagna | Planeta DeAgostini Comics | Cartoon Network L.A., Jetix España, Telecinco, TVG (galiziano), 3XL (catalano), Boing España, Canal Nou Dos (valenziano) | |||
Stati Uniti | Viz Media | Cartoon Network, Fox | |||
Canada | Viz Media | YTV | |||
Svezia | Bonnier Carlsen | ||||
Thailandia | Siam Inter Comics | Thai Tv, Cartoon Club Channel | |||
Taiwan | Tong Li Comics | TVB, TTV | |||
Ucraina | Gollancz Manga | QTV | |||
Russia | Comix Art | 2×2 | |||
Regno Unito | Toonami | ||||
Belgio | MCM Belgique | ||||
Cile | Chilevision, ETC…TV | ||||
Portogallo | SIC, SIC Radical, Panda biggs | ||||
Australia | Cartoon Network Australia | ||||
Grecia | ΕΣΡ | ||||
Israele | Jetix Israel | ||||
Tunisia | Tunis 7 |
Il manga, scritto e disegnato da Eiichiro Oda, è stato serializzato dalla Shueisha nella rivista settimanale Shonen Jump dal dicembre 1997 ed è attualmente in corso. Sono stati attualmente pubblicati 693 capitoli, raccolti in 68 tankobon (fino al capitolo 678). Di questi, sono stati pubblicati in Italia dalla Star Comics nella collana Young 65 volumi (fino al capitolo 646), a partire dal luglio 2001. È in corso, inoltre, una ristampa mensile chiamata “One Piece New Edition“, cominciata nel febbraio 2008, giunta al momento al numero 53 (fino al capitolo 522) nella collana Greatest. Non molto tempo dopo, grazie al grande successo del manga, la Toei Animation trasse da questo un anime che va attualmente in onda su Fuji TV la domenica dalle 9:30 alle 10. Sono stati trasmessi finora 578 episodi che dal 207 sono in alta definizione.
Per mantenere un giusto distacco degli episodi dai capitoli del manga, vengono talvolta inseriti degli episodi che non sono tratti dalla versione cartacea, ma sono ideati dagli animatori, attualmente, sugli episodi trasmessi se ne possono contare all’incirca 70. Questi episodi vengono generalmente definiti “filler“, ovvero “riempitivi“.
Salvo alcune piccole modifiche di aspetto dei personaggi e pochi episodi, la trama del manga non è stata modificata; tra i più curiosi riferimenti al manga all’interno dell’anime si può citare l’episodio n° 70 in cui, tra i numerosi volumi di una libreria, si possono notare un libro intitolato ONE PIECE ed un altro, prelevato da Nami, con la dicitura “ODa E-ITiRo“, chiaro riferimento all’autore del manga da cui è tratto l’anime.
Le prime versioni del manga
Nel 1994 sulla rivista-contenitore giapponese Autumn Special appare una storia breve intitolata “Monsters“, realizzata dal giovane mangaka esordiente Eiichiro Oda, e oggi raccolta in Wanted!. Il breve episodio contiene i “prototipi” di due futuri personaggi tra i più caratteristici del successo One Piece: Drakul “Occhi di Falco” Mihawk e lo spadaccino Roronoa Zoro. Due anni dopo, nel 1996, esce per la prima volta la storia breve Romance Dawn (in seguito animata), seguita da una seconda versione. Il giovane mangaka, ispirato dalle gesta del pirata Edward Teach, meglio noto come Barbanera, e da un anime sui vichinghi inizia a pensare ad una storia ambientata in un mondo in cui i mari coprono la maggior parte del pianeta, un mondo ideale per le scorribande dei pirati. Tra i protagonisti della prima versione figurano il capitano Shanks ed il frutto Gom Gom, che rende di gomma il corpo del protagonista che lo mangia, Rufy. Il tesoro che il protagonista insegue, lo “One Piece” che darà il titolo al manga, si chiama qui “Piece Main” (“pezzo principale“) e Nami si chiama Anne.
L’anime nel mondo
Oltre che in Giappone, l’anime di One Piece è stato trasmesso in molti paesi del mondo, ma a causa delle scene violente presenti al suo interno spesso ha subito diversi adattamenti. Negli Stati Uniti la serie fu inizialmente acquisita dalla 4Kids Entertainment e fu trasmessa dal 18 settembre 2004 su Fox. Gli episodi erano pesantemente censurati e riadattati ed i primi 143 episodi furono riadattati in 104. Infine, la 4Kids annunciò di cessare il doppiaggio nel dicembre del 2006. La serie fu quindi presa dalla Funimation Entertainment, che creò nuovi episodi con un doppiaggio diverso, ed integrale, che vennero pubblicati in DVD. Gli episodi fino al 167 furono quindi trasmessi su Cartoon Network tra il settembre 2007 ed il marzo 2008 (con alcune censure rispetto agli episodi presenti sul DVD), ma attualmente la rete non ha alcun piano per il ritorno di One Piece. A Singapore, la Odex doppiò i primi 104 episodi dell’anime, in due stagioni da 52 episodi con doppiatori in certi casi differenti.
L’anime in Italia
L’anime cominciò ad essere trasmesso da Italia 1 con il nome All’arrembaggio! (e successivamente Tutti all’arrembaggio), subendo molte modifiche, come il nome del protagonista da Rufy a Rubber ed anche parecchie censure (un esempio è la scena dei bagni ad Alabasta completamente rimossa) come nella maggior parte dei cartoni giapponesi doppiati. I primi 195 episodi sono stati trasmessi in maniera abbastanza regolare dal 2001 al 2005, poi la trasmissione è stata interrotta fino all’8 luglio 2008, quando Italia 1 ha proposto due nuove stagioni che si sono concluse il 15 gennaio 2009; inoltre Italia 1 ha iniziato a trasmetterne altre due dal 15 settembre 2009. One Piece è andato in onda anche su Hiro, canale a pagamento nel pacchetto Premium Fantasy di Mediaset Premium, che ha trasmesso, tutti i giorni in versione non censurata fino alla saga di Alabasta gli episodi della serie, trasmettendo gli altri episodi nuovamente in versione censurata, concludendosi il 29 giugno 2009. È tornato in onda sempre su Hiro il 24 luglio 2009 in versione censurata, dalla saga di Skypiea, cioè da dove si era interrotta precedentemente. Nella versione italiana dell’anime, il doppiaggio presenta alcuni nomi di persone e luoghi che differiscono da quelli utilizzati nel manga italiano. Mentre alcune differenze sono dovute a voluti cambi di nomi operati da chi cura il doppiaggio (il caso più lampante è Rubber), altri sono dovuti alla diversa, ma ugualmente corretta, traslitterazione dei caratteri giapponesi, come Hillk ed Hiruruku oppure Hermeppo ed Helmeppo. In altri casi ancora (ne è un esempio il caso di Usop), il nome viene pronunciato secondo la fonetica inglese.
Il cambio di nome del protagonista è probabilmente la modifica più radicale in quanto la D. contenuta nel suo vero nome ha grande importanza ai fini della storia. Per ovviare a questo “inconveniente” nell’episodio 45 si dice che viene chiamato Rubber da quando è diventato di gomma (modificando il dialogo originale), anche se nell’episodio 4 Shanks il rosso si rivolge a lui chiamandolo Rubber nonostante non abbia ancora mangiato il frutto del diavolo. Infine, nell’episodio 400 Silvers Rayleigh rivela il nome completo del protagonista, ovvero Monkey D. Rubber. In seguito viene nuovamente cambiato nel 401, dove nel prologo iniziale viene chiamato Monkey D. Luffy detto Rubber.
È stata quasi del tutto eliminata la caratteristica di Robin di chiamare i propri compagni per ruolo e non per nome (caratteristica molto importante, perché dopo Enies Lobby, Robin si “scioglierà” iniziandoli proprio a chiamare per nome). La ciurma stessa nell’anime la chiama sempre Nico Robin (nel manga è chiamata solo Robin). Un’altra caratteristica peculiare eliminata (salvo poche eccezioni, ad esempio Brook, Hagwor D. Sauro, il dottor Hogback, Perona e Gekko Moria) sono le risate dei personaggi. Talvolta ai doppiatori vengono fatte pronunciare frasi sbagliate, per esempio negli episodi 217-218 viene detto che la taglia di Rufy è 10 milioni quando, in realtà, è 100.
La serie, in Italia, ha quasi sempre registrato buoni ascolti: nella proposizione dell’autunno del 2010 ha raggiunto una media di 800.000 spettatori ad episodio (arrivando, a volte, anche ad 1 milione), con valori di share medio dell’8,5%. Inoltre, la serie è comparsa nella classifica dei primi cinque programmi più visti nel target 4-14 anni stilata dalla Kidscreen (società che si occupa del monitoraggio dei gusti e tendenze dei bambini), con singoli episodi aventi indici di gradimento medi sul 20% nel suddetto target.