Nella testa di Eiichiro Oda

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[articolo di Ramoilo World]

Eiichiro Oda, senza giri di parole è forse l’ autore di fumetti che ha raggiunto il maggior successo commerciale al mondo. Come mangaka ha superato anche il grande Toriyama, ma anche nel panorama mondiale come signolo uomo non penso abbia molti rivali. Certo Topolino, gli XMan, Spiderman e compagnia hanno indubbiamente venduto di più di ONE PIECE, ma chi è lo sceneggiatore o disegnatore che può prendersene da solo il merito? Nessuno in particolare, e se poi contiamo che siamo a circa metà del manga, e verranno fatte millanta ristampe in giro per il mondo, Oda non ha molti rivali da temere.

Da solo fino a febbraio 2012 aveva fatto guadagnare a Shueisha oltre un miliardo di euro (di cui non so quanti si sia tenuto personalmente) con i soli tankobon giapponesi. Oltre 270 milioni di copie, e questo più di un anno e mezzo fa.

Perché Oda fa successo? Semplice, contribuisce di certo il marketing, ma il punto principale è che Oda è un genio, senza ma né se.

È nato a Kumamoto il 1° gennaio del 1975 e a 4 anni ha deciso di fare il mangaka per non lavorare, povero illuso. Da piccolo è un accanitissimo fan di Dragon Ball e in giovane età crea Pandaman per uno dei concorsi di Kinnikuman. A 17 anni debutta con “Wanted!” con cui vince diversi premi e il secondo posto al premio Tezuka. Dopo qualche storia breve e qualche anno da assistente (tra gli altri per il maestro Watsuki per cui inventa un personaggio) nel 1997 inizia ONE PIECE.

Da sempre voleva disegnare un’opera sui pirati perchè era ciò che voleva leggere su Jump… C’è una netta differenza con Kishimoto che ha pensato a tavolino con il suo editor come fare Naruto (è stato dichiarato da lui stesso) o con Toriyama che prima di Dragon Ball ha disegnato tantissime cose.

Oda voleva una storia, così l’ha disegnata, l’ha espansa e si è trovato coinvolto in un’avventura di proporzioni imprevedibili anche per lui e dal successo altrettanto inatteso.

Nonostante il maestro potrebbe bullarsi del suo successo mantiene sempre una grande umiltà, dimostrata in molte interviste con altri artisti. Quella con Toriyama era agli inizi e l’umiltà era comunque d’obbligo, ma anche in quella con Takehiko Inoue in occasione della sua “Last Manga Exibition” traspare da parte di Oda un senso di ammirazione incredibile per l’arte del collega! Lo considera ad un livello inraggiungibile. All’affermazione di Inoue sul fatto che quello fosse il loro primo incontro Oda gli rivela che anni prima gli aveva chiesto un autografo! I due autori chiacchierano come fossero amici del manga, dell’arte e dei loro modi di approcciarsi al lavoro molto diversi.


Due maestrazzi a confronto.

(Leggendo un intervista di Alan Moore lui stesso dice che Watchman sia insuperato come fumetto. Oda della sua opera non lo direbbe mai. Neanche lo pensa probabilmente.)

Oda rivela di voler dare il massimo perchè sa che ONE PIECE sarà la sua unica opera, e si pentirebbe se non riuscisse a fare ciò che vuole! L’ autore ha detto di avere un block notes dove appunta tutte le sue idee per il futuro e tutto ciò che vuole inserire; il finale lo ha in mente dall’iniziom il resto solo a grandi linee. Non oso immaginare che collegamenti assurdi ci siano in quel blocco ma fino ad oggi Oda ha fatto spettacolo! Il maestro ha detto a più riprese di detestare pensare alla storia, ma data l’importanza si sforza molto dato che odierebbe molto di più disegnare qualcosa inventata da altri.


Dopo ONE PIECE Oda vorrebbe fare un one shot sui robot!
Chissà se ne avrà ancora voglia!

Oda è un autore geloso. Ha detto ad un lettore di non aver bisogno di idee e di non volere alcun consiglio. La prima cosa che dice ad ogni nuovo editor è di non tentare di dargli idee perchè non ne vuole. Vuole che l’opera sia sua, e se è brutta vuole sia colpa sua, ed ovviamente viceversa. Un’altra particolarità è il fatto che non usi il computer, fa tutto a mano, colorazione inclusa. I suoi assistenti si occupano di rifinire e disegnare gli sfondi (sempre realizzati in modo splendido) di cui lui fa un “progetto”, mentre si occupa di disegnare tutto ciò che è vivo: flora ,fauna, mare nuvole e ovviamente personaggi e folla.

È anche un autore ambizioso, ha detto di stare vedere che grande autore sarà diventato tra 10 anni! (Come se poi non lo fosse già) e ha anche detto che il finale di ONE PIECE sarà fighissimo! Dalle interviste e i racconti si capisce che il maestro è un tipo diretto ma un po’ distaccato (a 17 anni mentre disegnava Wanted! ebbe un incidente e la prima cosa che pensò è che doveva restituire delle videocassette). È uno che cura maniacalmente la sua opera. È indubbiamente un tipo abbastanza colto ( robabilmente molto curioso o la sua opera non sarebbe ciò che è) ed ha una grande ammirazione per artisti di tutto il mondo come Ashley Wood (anche io LO adoro come artista, è un maschio brutti pervertiti) o Moebius, di cui però non ho mai letto nulla.


Ashley Wood

Oda è un tipo strano e instancabile tanto che, anche ricoverato in ospedale, a detta di Kishimoto, lavorava a ONE PIECE, la sua opera, quella della vita.

Credo molti fumettisti lo invidino, non dico per il guadagno enorme che ha con la sua opera (se per ipotesi guadagnasse solo 50 cent per volume dei 3-4€ a cui viene venduto in giappone prenderebbe circa un milione di euro al mese, son praticamente certo prenda molto di più e sono altrettanto certo che guadagni oltre un milione con solo i diritti su gadget etc.), ma perchè ha raggiunto l’ apice per ogni creativo: la libertà!

Ormai uno con un tale successo può fare ciò che vuole, lo sta facendo da 16 anni e continuerà finchè non avrà finito. È vero che gli editor e i publisher hanno potere ma è il fumettista che fa far successo ad il publisher e non il contrario. Oda poi, che con ONE PIECE vende più dello stesso Jump, ormai può dettare legge.

Non solo a questo però mi riferisco con libertà.

Oda ha raggiunto il livello successivo: nel suo pubblico c’è gente di ogni età, la sua opera ha rotto la barriera del target a cui e rivolta e non esita ad inserire cose che magari uno su 500 coglierà o scrivere di temi che il normale target shonen neanche comprende. Ormai nel suo manga lui può mettere tutto. Ha messo cavalieri, draghi e samurai! Ci ha messo anche zombi, alieni ,uomini-pesce, uomini animali, cyborg e robottoni! Ci sono giganti, nani e qualsiasi altra cosa abbia voluto inserire e tutto questo senza snaturare mai il suo mondo. Il maestro può creare archi narrativi basati su qualsiasi cosa voglia senza troppi problemi. Nel suo universo narrativo Oda ha messo tutto ciò che ha voluto con una naturalezza incredibile, ha imbastito una trama ben scritta in un mondo immaginario complesso, vivo e coerente, al cui interno ha posto centinaia (sì, centinaia e centinaia) di personaggi bizzarri e ben caratterizzati.

Oda ha la libertà di citare ciò che vuole senza problemi, di creare ogni storia come vuole e sperimentare nuove tecniche narrative. Oda nel suo fumetto su Shonen Jump può parlare di razzismo, schiavismo, discriminazione o odio… Può inserire queste cosa perche ne sa parlare in modo perfetto: mai pesante, mai superficiale, ma spessissimo commovente. Oda sa intrattenere 4 generazioni di lettori, persone di ogni sesso e età.

Pochi hanno ciò che ha lui come autore… Oda ha creato un mondo immenso e dettagliatissimo piegato al suo volere. Nessun disegnatore Marvel o DC ha il controllo dell’intero mondo immaginario di cui racconta, e nessuno si può prendere da solo i meriti di un successo tale. ONE PIECE è un opera adatta a tutti, dal cinquantenne al bambino di otto anni. È un opera profonda e riflessiva che però sa intrattenere l’appassionato di combattimenti, di storia, di letteratura e di mitologia! Sa tenere incollato chi guarda solo la trama e appassionare chi guarda soprattutto i personaggi! Si potrebbe scavare ore su ciò che offre Oda nella sua opera senza mai aver detto tutto. È un fumetto sfaccettato oltre ogni altro.

Ci sono opere fantastiche, ma quante sono rivolte a tutti? Quante possono essere lette da adulti, bambini, anziani ed essere apprezzate in modo differente ma ugualmente intenso? Quante opere possono essere apprezzate per decine di motivi diversi?

Ben poche. Oda non è semplicemente un bravo autore, è un genio, un narratore fantastico e meticoloso,  un artista abile e originale che si impegna moltissimo, ed è ripagato. A lui probabilmente parlare di temi cosi seri in modo così bello viene naturale. Oda nonostante i suoi milioni di fan non deve rispondere a nessuno perché lui per primo ama la sua opera e lui per primo la vive ogni settimana con il suo pubblico le avventure dei Mugiwara.


Io ringrazio Oda per avermi fatto leggere le sue fantastiche storie.

Fonte

http://ramoiloworld.blogspot.it/2013/09/nella-testa-di-eiichiro-oda.html

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