Elogio alla follia (di Ener e di Skypiea)

2207

 

FRATELLI!

 

Eccoci qui riuniti in questo luogo sacro per parlare di un personaggio a me tanto caro, un personaggio che Oda ha utilizzato come “pretesto” per dire la sua su uno degli argomenti più controversi di tutta la storia dell’uomo: la religione. Quelle che leggerete sono mie considerazioni personali che, ovviamente, non sono esenti da errori (sia grammaticali che ideologici). Permettete però una punta di arroganza, quello che ho scritto farà riflettere voi, come lo ha già fatto con me, per cui ho deciso di prendere la strada “lunga” e quindi scrivendo più del previsto.

Prima di parlare di Ener (e per esteso della religione), cerchiamo di spiegare cos’è la religione:

Consiste in un sistema di credenze radicato in ogni cultura, ovvero, tutte le popolazioni al mondo, dalla più simile alla più diversa da quella occidentale, hanno un sistema di credenze che sono riconducibili ad un pensiero religioso. Quindi, che alcuni aborigeni credano nella magia, nello sciamanesimo, nel vuduismo, nel tribalismo, condividono con noi una cosa importantissima, ovvero

 

LA RELIGIONE E’ ESSENZIALE PER L’UOMO PERCHE’ ATTRAVERSO DI ESSA RIESCE A DARE SPIEGAZIONI A CIO’ CHE NON RIESCE A COMPRENDERE

E questa mi sembra una cosa anche abbastanza banale direi, giusto?

Potremmo considerare la religione come un pre-concetto, ovvero un concetto che viene spiegato dall’uomo prima di essere stato conosciuto o sperimentato.

Ed è da qui che inizierà la mia omelia, dai preconcetti. Signori,

IN PIEDI!

In One Piece i preconcetti vengono analizzati e talvolta distrutti grazie all’azione dei Mugiwara. I nostri protagonisti si trovano a viaggiare per le isole, ma il concetto di viaggio a volte perde le sue fattezze fisiche e si trasforma in un viaggio metaforico, viaggio come strumento per raggiungere i propri sogni, tutti diversi, personali e pieni di carica emotiva. Ovviamente la ciurma di Cappello di Paglia non saprà a quali pericoli e avventure andrà incontro, ma Oda si. Oda pian piano sta dipingendo un affresco dei problemi dell’umanità e li sta proiettando su un’opera che oramai ha assunto proporzioni gigantesche. Ogni isola è un saggio che Oda utilizza per parlare di un determinato problema che affligge il genere umano. Credo di non esagerare dicendo che One Piece è l’opera POP degli ultimi 10 anni, appena subito dopo Dragon Ball. E lo sarà ancora per molto. In ogni isola Oda ci mette di fronte ai problemi che affliggono i singoli individui, le comunità, le nazioni e le istituzioni, il tutto con un po’ di umorismo e anche un pizzico di fanboysmo. La cosa che però ha un che di fenomenale è il fatto che l’Eiichiro-Sensei abbia toccato una tematica importantissima già da giovanissimo, già all’inizio di quest’opera.

 

ALT! FERMI UN ATTIMO

 

So già a cosa state pensando, che io stia calcando un po’ troppo la mano mitizzando ed enfatizzando eccessivamente un’opera che, comunque sia, non si prende affatto sul serio, anzi, cerca sempre di diluire i concetti seri e impegnati mischiandoli con tematiche più leggere, divertenti e puramente intrattenitive.

Onde evitare in qualche fraintendimento da parte vostra nei miei confronti (e in quello che sto scrivendo) metto subito le mani avanti dicendo che tutti i “saggi” che vengono sviscerati da Oda, tutte le tematiche che siano il razzismo, la xenofobia (Uomini Pesce e umani), le disuguaglianze sociali e classiste (Draghi Celesti e umani), i rapporti di potere, le gerarchie e la religione, sono comunque, sapientemente o meno, diluite da Oda per dare a One Piece una connotazione di “Shonen per ragazzi” e, seppur questa etichetta non le si addica molto data la vastità dell’opera, One Piece resta comunque un manga che, nonostante i temi abbastanza impegnati, non si prende sul serio, MAI!

Chiarito questo punto, proseguiamo…

Oggi analizzeremo uno dei tanti preconcetti che vengono affrontati, messi in discussione e distrutti in questo manga e lo faremo affrontando la saga che introduce questo concetto egregiamente, Skypiea e, per estensione parleremo di Ener il “dio”

Questa saga, a mio parere, si potrebbe chiamare anche: “L’inganno delle religioni nel mondo. Analisi breve di come le credenze abbiano influito sull’uomo“.

In Skypiea vediamo un Oda ancora grezzo, un mangaka che racconta la sua personale visione della religione nel mondo e non manca di farci notare una certa asprezza nei dialoghi; si percepisce il diamante che sarà ma che in quel determinato momento non era.

Ma analizziamo nel dettaglio ciò che ho solo superficialmente introdotto.

Voglio farvi una domanda: ve lo ricordate il Monaco Pazzo, Urouge? E’ stato inserito da Oda in un contesto e momento perfetti. L’arcipelago Sabaody è stata una mini saga dove il Maestro ha preparato il terreno per introdurre i protagonisti futuri del Nuovo Mondo. Ha rappresentato tutti loro, compreso il nostro Monaco, in modo abbastanza generico, ma non superficiale. Ci penserà la storia futura a caratterizzarli, come sta già facendo con Law, ad esempio.
Urouge rappresenta la prosecuzione da parte di Oda, la voglia più che altro, di voler continuare a parlare di Ener, di voler continuare a parlare di Skypiea e di religione e che, attualmente, non se la sente di introdurre. Urouge sta lì, in attesa di essere sviscerato dal maestro.

Credo che lo rivedremo prima o poi. Il Monaco Pazzo, con quelle ali che ricordano tanto gli abitanti della nostra isola ad alta quota, non possono essere state disegnate senza un motivo logico. Sappiamo tutti che al maestro piace autocitarsi, quindi, sono convinto che l’argomento religione, con tutti i personaggi adeguati a raccontarla, ci saranno in un futuro prossimo.

Il concetto della presunta divinità di Ener è tremendamente attuale. Non so se voi che state leggendo questo articolo siate uomini di fede o meno, cattolici o no, credenti o atei, però io, nei miei 22 anni di vita sono arrivato alla conclusione che due argomenti, due soltanto costituiscono tabù in questa società: la religione e l’alimentazione. Se parli di una di queste due cose, offrendo la tua opinione personale, basata magari su qualche dato scientifico, indipendentemente dal quoziente intellettivo che hanno, le persone che hai di fronte difenderanno a spada tratta le loro convinzioni. 

Badate bene, di tabù nella nostra società ce ne sono molti, ma nessuno più profondo come quello della religione. E badate bene di nuovo, dato che la nostra società possiede molti tabù, io non ho inserito di proposito gli altri due argomenti presunti tabù dalla società; dico presunti perché non lo sono: la politica e il sesso.

Non lo sono, non sono assolutamente tabù perché con il primo, di solito, si arriva a un punto d’incontro. Una discussione di politica parte sempre come un confronto tra tifosi di calcio: 

“Eh, ma VOI cosa avete fatto per tagliarvi lo stipendio?”… 
“NOI? E VOI che dite? Non avete fatto una sola legge a favore del popolo in Parlamento, NOI invece…”… 

Noi, voi, si parla di partiti elettorali come se fossero squadre. ANDIAMO A BERLINOOOOOOO! (Andiamo? Davvero?). Ma alla fine la maggior parte della gente vuole una cosa sola, stare bene e non avere preoccupazioni. Quindi se si trova questo punto d’incontro, la situazione si acquieta. Il sesso invece non è tabù per niente, anzi, per restare a tema, e permettetemi il turpiloquio, manco per il cazzo… L’argomento sesso viene inserito costantemente durante una discussione, velatamente o meno, ed è anche abbastanza gradito. Quindi, potete benissimo notare che questi due non sono tabù, sono solo argomenti caldi, lubrificanti sociali, argomenti attuali. Superato il minimo indispensabile di pudore, il divertimento è assicurato. Se con la politica riesci a far capire che alla fine tutti e due volete la stessa cosa, e cioè non pagare tante tasse inutili e tutte le cose che già sentiamo dai telegiornali e leggiamo dai quotidiani, le persone fanno “la pace” (che carini vero?), mentre con il sesso, basta che non si superi la soglia della decenza e si possono fare velatamente tutte le battute sulle banane, cetrioli e roba che vibra… L’importante, nella nostra società, è l’eleganza con cui questi argomenti vengono esposti. Si dà più importanza alla retorica che al contenuto.
Alla gente piace inserire doppi sensi nelle frasi e la maggior parte delle volte, la cosa è piuttosto gradita. Questo perché fare sarcasmo usando come base il sesso è indice di maturità culturalmente accettata nella nostra società.

Religione e alimentazione invece rappresentano i due tabù per eccellenza, il primo risale all’alba dei tempi con eresia, inquisizione, caccia alle streghe, il secondo invece è molto più contemporaneo.

Provate a sostenere, in una conversazione, di aver deciso di non voler battezzare i vostri figli, o di non volerli mandare nemmeno un giorno al catechismo o a messa la domenica e vedete cosa succede…
Provate a dire che non volete mangiare carne e derivati per motivi vari e vedete cosa succede…

APRITI CIELO! (giusto per restare a tema)

Perché queste sono bestemmie, sono offese, sono dei modi per voltare le spalle a Dio e ci sarà qualcuno lassù che ti sentirà e ti punirà, che tradotto con la lingua di One Piece significa: perché se nomini Ener in un modo a lui non congeniale, lui ti sentirà con il Mantra e ti punirà.
Vedete come anche il concetto stesso di Tonalità dell’osservazione viene ridimensionata? Oda quando ha creato il Mantra, lo aveva fatto solo per metaforizzare lo stereotipo comune di tutte le religioni, ovvero che un Dio lassù sente tutto, cioè percepisce tutto! Come il Mantra! E la paura che viene generata porta le persone a comportarsi “bene”, perché così facendo non ci sarà la punizione divina (esatto, la scarica elettrica di Ener che partiva dall’alto). Questa è una schiavitù più sottile, una schiavitù che non ha catene fisiche ma solo mentali.

Riguardo le varie tonalità, è stato successivamente, in un secondo momento che Oda ha pensato di racchiudere tale potere in una “scatola” insieme alle altre due tonalità, dando loro vita propria e inserendole nelle narrazioni successive (a volte anche troppo forzatamente). Il Mantra è stato creato per prendere in giro la gente che crede ancora in un dio onnipotente e onnisciente. E’ una metafora della falsità delle religioni mondiali (quella cattolica in primis). Infatti c’è una spiegazione scientifica a tanto “misticismo” e “arcanismo” in cui credevano le persone di Skypiea, ovvero la tonalità dell’osservazione. E c’era una spiegazione logica ai poteri divini, magnifici, altissimi, purissimi e levissimi del Divino Ener, il frutto del diavolo Rombo Rombo, un Rogia come un altro. Punto.
Il fatto che Oda abbia voluto far capitare il nemico naturale, Rufy, la nemesi di Ener proprio in quel momento, la dice lunga sull’Haki. Non l’aveva ancora pensato minimamente. Poi si è rifatto con il discorso di Rayleigh a Sabaody, dicendo che su Skypiea lo chiamano Mantra (credo che Oda abbia mangiato il frutto del diavolo Paraculo Paraculo no Mi).

E i sacerdoti dell’Upper Yard, quanti ne sono? Quattro? E gli evangelisti di Gesù quanti ne erano?
Vi ricordate che fine fa Gedatsu dopo la sconfitta di Ener? Cade. Esatto, cade come Lucifero, il famoso angelo caduto, il “braccio destro” di Ener/Dio cattolico.

 

Ma adesso entriamo nel vivo del discorso:

non so voi, ma io mi interesso molto di religione (ecco perché ho scelto il reverendo come mio alter-ego, per prendermi per il culo da solo), e dato che non sono cattolico, il mio interesse è puramente “scientifico” e distaccato, non di certo dogmatico.

Il panorama mondiale religioso teologico è in subbuglio per via di determinate personalità che stanno revisionando i testi sacri principali delle varie dottrine e stanno (ri)scoprendo cose inimmaginabili. La verità, anche su diversi fronti, va avanti (quindi potremmo affermare che Nico Robin ha sempre ragione).

Restando in argomento, che cosa è successo alla popolazione di Shandora? Si è trovata catapultata in un altro mondo ed è stata subito attaccata barbaramente dagli abitanti del luogo con a capo il dio della Skypiea di allora che ha ordinato l’attacco in quanto tale, in quanto divinità.

Il termine YHWH che sarebbe Yahweh non ha le connotazioni a cui gli diamo noi, e cioè dio onnisciente, onnipotente, onniqualcos’altro, ma è stato un individuo in carne ed ossa, un Elohim, cioè una persona che andò in un luogo, fece credere ad una popolazione autoctona (la nostra Shandora per intenderci) di essere un dio e la schiavizzò facendo credere loro che lui era una divinità.

A noi non interessa sapere il passato di Ener, non avrebbe nessuna rilevanza ai fini della trama. Skypiea è stata creata soltanto come scusa per parlare di religione, e il maestro l’ha scritta facendoci capire il suo punto di vista a riguardo che è chiarissimo: TUTTE LE RELIGIONI SONO UNA FALISITA’, create dall’uomo affinché lo stesso uomo dia spiegazione a fenomeni innaturali che a lui paiono illogici e fuori dalla sua comprensione. Nel mare blu Ener sarebbe un ricercato come un altro, fortissimo ma non imbattibile. Secondo una SBS di Oda, nel mare blu Ener avrebbe una taglia di 500 milioni. Altissima, ma tecnicamente uguale alla taglia di Rufy attualmente. Quanto sarebbe durato il Divinerrimo Ener di fronte a Barbabianca? O di fronte a Roger? Non avrebbe neanche avuto il tempo di dire: “Yahahahahaha! Assomiglio a Eminem!”…

La presunzione di Ener era dovuta all’isolamento in cui si trovava Skypiea, al fatto che non si potesse confrontare con nessuno e quindi credere di essere Dio perché inarrivabile. Ma nel Mare Blu il culo glielo avrebbero aperto in un modo che non sarebbe possibile descrivere in questa sede.

La popolazione di Skypiea siamo noi, esseri umani timorati di un dio che non esiste in quanto tale, ovvero, non esiste come divinità che tutto vede e che tutto può. Ci siamo solo noi. I Mugiwara sono la rappresentazione dell’abbattimento dei preconcetti che ci assillano da migliaia di anni, sono il desiderio che si trova nella nostra anima di farci capire che in realtà stiamo servendo una persona sbagliata, una persona che di divino non ha niente perché ci sono spiegazioni chiare e scientifiche a tutto ciò. Shandora è lo strumento che collega Skypiea, la popolazione bigotta, noi, ai Mugiwara, che invece rappresentano il progresso ideologico e mentale, l’abbattimento di muri chiamati preconcetti. La popolazione di Shandora ha le prove nell’archeologia che quel criminale con un Rogia potentissimo, in realtà, di divino non ha niente! Ci sono fonti documentate tra i resti di una civiltà distrutta che possono fornire tutte le risposte ad una popolazione che ha bisogno solo di credere in se stessa, in qualcosa che si trova al suo interno, alla sua anima, e non alla Chiesa Romana Cattolica a Ener e alla sua tirannia…

L’ABBATTIMENTO DA PARTE DI RUFY DELLA CAMPANA D’ORO

L’esempio che più di tutti trova conferma a quello che ho appena detto. Tutte le saghe sono dei saggi sapientemente diluiti dal maestro che ci vogliono mettere in guardia su alcune problematiche che assillano l’essere umano da sempre. L’abbattimento della campana, e il suo dolce suono successivamente, non hanno niente di fisico, è tutta metafora! Il suono della campana vuole dare un significato alla fine della guerra, come se fosse una sirena celestiale che ne preannuncia la fine, la pace finalmente, dopo 400 anni con la popolazione di “sopra” e la popolazione di “sotto”, ovvero, con la popolazione che calpesta le nuvole e la popolazione che calpesta la terra.

“Ti prego Rufy! Suona la campana! Facci sentire ancora una volta, dopo 400 anni il canto dell’isola!”

 

Un canto che riaccende i cuori di tutti. E cosa fa la popolazione di Skypiea? Nonostante tutto, sta ancora pregando verso qualcuno o qualcosa mentre i nostri Mugiwara si danno da fare per sconfiggere un nemico che nel Mare Blu non avrebbe avuto l’appellativo di Dio, ma semplicemente di pirata, fortissimo certo, ma non imbattibile e tantomeno immortale.

 

 

 

Ah, un’ultima cosa, sono vegano…

Grazie per essere arrivati fin qui. Saluti.

– Reverendo

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