Cosa rappresenta lo One Piece nelle nostre vite

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Articolo del 13 giugno 2017

Quale valore rappresenta lo One Piece nella nostra vita? Proviamo a rifletterci sù

Ultimamente sto facendo un po’ di articoli leggeri, ma è anche giusto fare discorsi più seri. Dato che parliamo di One Piece, allora riflettiamo un po’ sul tesoro che da il nome al manga.

Lasciando perdere cosa sia effettivamente lo One Piece (argomento di cui potremmo discutere per ore), pensiamo un attimo a cosa realmente rappresenta nelle nostre vite ed al concetto che c’è dietro. Io ci ho pensato molto e sono giunto ad una conclusione, ma partiamo dal principio…

Da sempre tutte le persone hanno dei sogni: essere ricco, fare l’astronauta, avere la macchina che tanto desideriamo ecc…è normale. Non è detto, però, che tutto ciò ci renda felici, diciamo che sono soddisfazioni, pregi che puoi ottenere dalla vita, ma che dopo un po’ diventano routine. 

Questo genere di sogni sono attribuibili ai Mugiwara eccetto Rufy e  Brook (poi capirete). Disegnare la mappa del mondo, essere il miglior spadaccino e così via, sono sogni che una volta realizzati ti lasciano in un certo senso “vuoto”. Hai ragiunto il tuo scopo, hai la gloria che ti meriti, ma poi? Cosa ti è rimasto? Una soddisfazione! Un qualcosa di cui potrai vantarti e raccontare ai tuoi figli e nipoti.

Lo One Piece, invece, come dice Barbabianca, è un qualcosa che stravolgerà il mondo! Non si tratta di eccellere in un ambito o di raggiungere chi sa quale scopo, si tratta di rivoluzionare un’intera società a livello mondiale. Una sortà di “stravolgimento di realtà” che influisce sui personaggi del manga e di conseguenza su noi lettori. Adesso facciamo un parallelismo con la nostra realtà. Cos’è che molte persone hanno già trovato pur sapendo solo a grandi linee come arrivarci? 

Quale meta per forza di cose (perchè la vita funziona così) il mondo intero (che si chiami Governo Mondiale o Pincopallino non fa differenza) tenta di impedirti di raggiungere?

Quale cosa una volta trovata rivoluziona, a noi che siamo “scrittori e primi lettori della nostra vita”, tutto ciò che abbiamo vissuto fino ad ora? Cos’è che alcune persone dubitano perfino che esista o rinunciano a trovarla perchè troppo difficile, insensato o credono impossibile? In due parole? LA FELICITÀ! 

Per questo prima distingeuevo i sogni di Rufy e Brook con quelli degli altri Mugiwara. Questi ultimi, infatti, ti rendono felice solo in quel preciso istante in cui si compiono, fine!

Trovare lo One Piece, e diventare quindi Re dei Pirati, per Rufy significa essere la persona più libera del mondo, ed è una cosa che non influisce su un ambito della tua vita (medicina, cucina, navigazione), ma su tutta quanta e per sempre! Idem Brook che è spinto da un sentimento, ovvero tornare da qualcuno che ami e ti rende felice (anche se è una balena). Capite la differenza? Potrai creare la mappa più dettagliata che esista, costruire la nave migliore del mondo, scoprire una verità che tanto cerchi, ma magari vivere il resto della tua vita in una maniera tranquilla che però non ti rende felice, ma solo soddisfatto di ciò che hai compiuto e non è detto che qualcuno più bravo non ti superi in futuro.

La prova del nove si ha nel fatto che spesso e volentieri le persone non diventano ricche, non realizzano i propri sogni che avevano da bambini, non cambiano partner sessuale ogni sera, tuttavia sono felici per altri motivi come: amici che ti sono sempre vicino, dei figli (un altro sogno che non svanisce, ma che paradossalmente cresce man mano che si realizza, vedere Barbabianca), stare con la persona che ami ecc….

Però alla fine io sono solo un tizio qualunque che spara cazzate su una tastiera, quindi vi lascio una citazione di John Lennon che sicuramente di queste cose ne sapeva più di me:

“A scuola mi domandarono cosa volessi essere da grande.
Io scrissi “Essere felice”.
Mi dissero che non avevo capito il compito,
e io risposi che loro non avevano capito la vita.”

twitchAbbiamo aperto un canale Twitch, clicca qui per iscriverti!One Piece

 è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

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