Andiamo ad analizzare quello che è, secondo me , il punto debole del figlior prodigo di Big Mom: Katakuri.
Prima di poter definire quello che è il suo punto debole vado a spiegare innanzitutto le sue innumerevoli abilità.
La prima fra tutte è quella donatagli dal frutto Mochi Mochi che è un tipo speciale Paramisha che gli consente di produrre, controllare e trasformare il proprio corpo in Mochi, un tipico dolce giapponese, dalla consistenza appiccicosa. Dall’ultimo capitolo abbiamo anche scoperto, come molti già sospettavano, che i suoi poteri sono in modalità “risvegliata” per cui riesce a manipolare l’ambiente circostante come se fosse Mochi, un po’ come faceva Doffy con i suoi fili. Come se già non bastasse, oltre ad una smisurata forza fisica, eccezionali capacità combattive, Katakuri padroneggia benissimo l’haki dell’armatura e ancora meglio l’haki della percezione. Quest’ultima è stata così tanto allenata che gli consente di vedere per brevi istanti nel futuro, concedendogli enormi vantaggi in combattimento, potendo prevedere le immediate mosse dell’avversario.
Ad ulteriore dimostrazione delle sue straordinarie capacità, siamo venuti a conoscenza, grazie a Bruleè, che il sopracitato Katakuri “sin dal giorno in cui è nato non è mai stato sconfitto” e che “proprio nel giorno in cui è nato si è alzato, seduto su una sedia, e si è addormentato“. Queste leggende sono un ulteriore riprova della sua “imbattibilità” e della sua perfezione.
Analizziamo quello che secondo me è il suo punto debole, il suo stesso frutto del diavolo. Mi vado a spiegare meglio. Il frutto è il Mochi Mochi come abbiamo ben detto, e quindi può fare quel che vuole con il Mochi, ovvero il dolce giapponese. Analizzando proprio questo dolce possiamo capire il suo punto debole. Il Mochi, infatti, si prepara con la farina o la fecola di patate (in giapponese appunto Katakurio), che servono ad eliminare la caratteristica appiccicosa del Mochi, quindi in prima istanza, Rufy potrebbe ridurre il potere appiccicoso del Mochi prodotto da Katakuri semplicemente “impolverandolo” in qualche modo, come magari pezzi di pavimento triturati finemente e cose di questo tipo. Se questa ipotesi non vi piace ne ho un’altra, basata sul processo produttivo del mochi: in questa pratica, il riso, precedentemente messo a bagno e poi cotto, viene triturato nel tradizionale mortaio di grandi dimensioni detto usu con un martelletto chiamato kine e conteporaneamente una seconda persona si occupa di umidificare il Mochi. Oltre ad una grande cordinazione vi è bisogno di un grande senso della misura: se il Mochi viene lavorato troppo perde tutte le sue caratteristiche, un po’ come quando lavorate troppo la pastafrolla, che diventa inutilizzabile.
Cosa sto cercando di dirvi? Una possibile soluzione per il nostro Rufy è quella di continuare a colpire Katakuri nonostante lui si possa dividere o altro: ciò che è importante è che assorba i colpi con il Mochi, che dunque in questo caso verrebbe sottoposto ad una “lavorazione” eccessiva e perderebbe tutte le sue caratteristiche, almeno per un breve periodo di tempo. Ricordiamoci che, anche se si tratta di un Paramisha speciale, il Mochi Mochi è comunque un Paramisha e non un Rogia per cui le sue capacità rigenerative sono dettate dalle caratteristiche della sostanza stessa e non perché il corpo di Katakuri sia fatto di lava, ad esempio.
Queste due teorie sono il linea con lo stile di combattimento usato da Rufy contro Cracker: indebolisco le caratteristiche del frutto e ne sfrutto il momento per colpire l’avversario. Una considerazione personale sul capitolo è che mi piacerebbe davvero tanto vedere Rufy con una spada che usa il Gear 3 per gonfiarsi leggermente il braccio e rilasciare l’aria per poter scagliare un bel fendente potenziato, come ha fatto Katakuri nell’ultimo capitolo. Lascio comunque analisi del capitolo a Tosky.
Che dire ragazzi se pensate sia andato troppo avanti con la mia fantasia ditemelo in un commento e ditemi cosa ne pensate a riguardo, soprattutto riguardo la spada Gom Gom. Scherzi a parte attendo il vostro feedback. Buona lettura