Parliamo del capitolo 870 di OnePiece

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Vi lasciamo l’analisi del capitolo de I Malati di One Piece: diteci cosa ne pensate con un commento

Ch. 870 – Separazione

– DI COME HO RISOLTO IL PROBLEMA DELL’EREDITÀ –

Baciamo le sudaticce mani, Contagiati. One Piece è tornato, più forte e buonista di prima! SE! Ma andiamo con ordine.
Partendo come sempre dalla cover. Bartolomeo arriva in un porto non meglio precisato e… pem, liberiamo un porto che non si sa mai. Troppo poche due tavole su cinque per capire la strada a cui porterà la sua storia, ma una cosa è certa: “userà bene” il nome dei Mugiwara.

Mugiwara, nelle persone dei cinque presenti, che assistono inermi al pestaggio del povero Capone Bege: i cazzotti di Mama sono davvero troppo potenti e il sangue malavitoso ormai sta finendo. Capone, che gran bel personaggio vero? Perché che questa saga – come anche le ultime e soprattutto le prossime – serva a farci capire cosa davvero siano, chi siano, le Supernova è chiaro e Capone merita questo titolo. Perché è uno stratega finissimo, ha assi nella manica e soprattutto si dimostra malgrado tutto fedele e leale verso la propria Famiglia, con annessi e connessi. In questi ultimi capitoli mi sta piacendo sempre di più, come ammetto non mi aspettavo mesi e mesi fa. Sono convinto lo rivedremo al massimo delle potenzialità sue e dei Fire Tank Pirates in futuro, a fuga avvenuta.

Perché sì, si fugge signori. Mi dispiace, ma nessuno me lo toglie dalla testa che Mama rimarrà intatta e parte degli assediati scapperanno. Le varie motivazioni sono state dette tra commentini, Commentoni, gente con cui parli per strada e sono ormai triti e ritriti; quindi mi baso su quello che ha detto Oda usando corpo e voce di Nami: “Hanno già fatto tutto, si può fuggire”.
Ma ho chiaramente detto che lo farà soltanto una parte. Sì, perché i Mugi se ne andranno senza secondo me sapere la fine che faranno Jimbe e la Germa 66 alla conclusione della fiera.

Il centro del capitolo è sicuramente il confronto tra Sanji e Judge.
Partiamo dalla domanda più che lecita dell’ex chitarrista del Led Zeppelin, che si chiede il motivo di tanta bontà figliesca. Sanji, di tutta risposta, se lo tira in ginocchio e gli vomita addosso la verità: “Anakin, io non sono tuo figlio!”. Ed è qui che avviene il distacco, che il cerchio si spezza prima che si possa chiudere. Perché Sanji è solo “di Jeff”, i Vinsmoke rimangono così solo dei frenemies, dei nemici-alleati da utilizzare intanto subito e poi chissà, non si sa mai… oggi domani un concorso…
One Piece vive di parallelismi e anche in questo caso ce n’è uno: quello tra i due incontri tra padre e figli, dove nel primo caso è Sanji ad essere “il piccolo” mentre nel secondo caso… beh, chiaro chi sia “il piccolo” della situazione.
Reiju è sempre più la più simile a Sanji e il fatto che sorrida al momento della sua presa di posizione lo sottolinea e soprattutto dà senso al modo in cui si chiude il capitolo.

Ora, arriviamo al momento che non mi aspettavo… o forse, ammetto, che non mi piaceva già dai primi spoiler. Caesar sta volando via, Bege è già felicemente in coma etilico, la Germa sta facendo da muro… e tu esci fuori contro un Imperatore? Ottimo. Bravi. Atteggiamento maturo. Io capisco che la Vecchia Culona stia per smarmellare Reiju, ma… e adesso? Sì, noi siamo Nami, Chopper e Brook. E aspetteremo come andrà finire.

Nota a margine: avete notato come a ogni personaggio “attivo” sia stata dedicata anche la minima finestrella, ma alla cara vecchia Pudding no. Inizio di manovre segrete?

Siete d’accordo? Spolliciate e commentate.
Non siete d’accordo? Commentate lo stesso che ne parliamo, ma sappiate che userete solo il pollice che vi rimane.

Cosa Vostra,
Capone.

       

 

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