Episodio 870: SNAKE-MAN, KATAKURI E LA GRANDE ANIMAZIONE!!

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One Piece Episodio 870: “Un pugno di una velocità inaudita. Una nuova trasformazione in Gear Fourth!”, il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda

Ladies and gentlemen…

Finalmente, dopo mesi di episodi, dopo un altalenarsi di puntate buone e (molto) meno buone, dopo Haki del Re e Mitragliamochi, ci siamo. L’epilogo (quasi) del combattimento più discusso della serie è giunto ed in una forma straordinaria! È da quando ho letto il capitolo del manga che aspetto questo episodio, perché sapevo sarebbe stato trattato come si deve.

In effetti sono talmente soddisfatto del lavoro svolto alla Toei Animation dal punto di vista tecnico che questa volta non mi limiterò a scrivere chi si trovava alla sceneggiatura e alla direzione dell’animazione come al solito. Oggi ci concentreremo anche sui key animators che hanno reso giustizia al prodotto. Tenete a mente questi nomi, se li vedrete in un episodio avrete quasi certamente scene di questo livello!

Ricordiamo prima cosa sono i key animators: coloro che disegnano i frame principali (key) di una scena. In pratica, disegnano lo scheletro per i movimenti dei vari personaggi/oggetti in scena (nonché le loro espressioni ecc., in scene filler devono poter disegnare i personaggi in maniera convincente), ciò che c’è in mezzo verrà invece riempito dai disegni degli animatori in-between, completando la serie di disegni secondo le indicazioni del key e permettendo il senso di fluidità dell’animazione. Un buon lavoro degli animatori in-between (o intercalatori) è ovviamente fondamentale per la buona riuscita del lavoro principale dei key animators, ma i migliori in-between non potranno mai migliorare un lavoro mediocre di un key. Invece degli ottimi key frame sono la base necessaria per avere un’animazione di qualità.

Il tutto viene poi supervisionato ed eventualmente corretto dal direttore dell’animazione, in questo caso Masahiro Shimanuki (che abbiamo già incontrato su One Piece ed ha animato e diretto per la Toei buona parte di Dragonball, dunque sa bene quello che fa). Shimanuki che ha anche disegnato alcuni key frame di questa stessa puntata. Le meraviglie viste in questo episodio sono dunque principalmente merito dei talentuosi key animators “di turno”. Purtroppo, il lavoro di questi artisti costa parecchio a Toei e risultati di questo calibro richiedono parecchio tempo per essere prodotti (anche mesi), in una serie spaventosamente lunga e settimanale come One Piece è quasi impossibile mantenere questo ritmo per più di qualche episodio ogni tanto. Ricordate poi che la Toei non ha solo One Piece da produrre, gli animatori migliori non possono essere tenuti sempre e solo su un anime tralasciando gli altri!

Entriamo quindi nel merito dell’episodio e conosciamone qualcuno!

Dopo aver ripreso il finale della puntata precedente, l’episodio si apre esattamente come nel capitolo corrispondente (l’895) mostrandoci la trasformazione in Snake-man. Ad animare la scena (di cui parlerò meglio sul piano concettuale più tardi) è una delle punte di diamante dell’animazione in Toei (ma non solo): Naotoshi Shida. Per intenderci, è lo stesso che ha animato questa scena, che avrò rivisto almeno 20 volte:

L’ultima sua performance con One Piece risale al King Kong Gun contro Doflamingo! Una scena così “fumosa” si adatta perfettamente a questo animatore, a volte chiamato “samurai dell’animazione”, che spesso viene riconosciuto proprio da come anima il fumo, anche se in questo caso si è ritrovato ad animare anche dei serpenti. Immaginatevi questo artista che disegna una ventina di disegni per un solo secondo di scena, dando vita all’avvolgente fumo serpentino di Rufy e al suo occhio dalla pupilla cangiante. Un piacere per gli occhi che genera la giusta, breve, attesa per mostrarci lo Snake-man. Naotoshi Shida: un nome, una garanzia.

La scena successiva, dove Rufy mostra l’imprevedibilità dei suoi pugni a noi e a Katakuri, è animata da Yong-ce Tu (spesso coinvolto anche nell’anime Pokemon Sun & Moon, qualcuno di voi lo segue?). I pugni rimbalzano a velocità supersonica e impattano altrettanto velocemente, lasciando però il segno. Katakuri e Rufy, inoltre, si muovono sempre in modo eccezionale anche mentre stanno solo parlando.

Non solo questa scena è opera sua: lo scontro col Mochi Grigliato, la parata del pugno a sorpresa di Rufy con la gamba e, se ricordate, i colpi di lancia nell’episodio 868 sono sempre merito suo. Ma soprattutto sempre sua, insieme a Katsumi Ishizuka, è la scena finale: il King Cobra che si scontra a tutta velocità contro l’addome di Katakuri e il Mochi Spinato di quest’ultimo che si schianta sulla testa di Rufy, concludendosi con un’esplosione devastante prima del maledetto “To Be Continued”, vengono dalla loro mano. Vi è piaciuta la scena? Tenete a mente questi nomi.

Quanto è carino Katakuri-pneumatico?? E quanto era ben animato! Ammetto che nel manga avevo immaginato un movimento completamente diverso, più un roteare in aria. Non fatico a ricredermi vedendo il lavoro di Koudai Watanabe. Tutto davvero incredibile, tanto la ruota quanto i pugni di Rufy. Ho notato in particolare il modo peculiare in cui si distrugge il terreno. Che sia un modo per riconoscere il suo stile?

La scena precedente si connette subito con un’altra scena praticamente perfetta: Katakuri che schianta con foga demoniaca il povero (mah) Rufy a terra. Anzi, sotto terra. Probabilmente la seconda scena migliore del capitolo corrispondente, perfettamente riproposta dalla mano di Masami Mori. Il quale, a quanto pare, lavora anche con lo pseudonimo di Soty Saikou. Ricordate il volo di Carrot raso-mare? È suo. Magnifica la rotazione del braccio gigante di mochi-man, sentito tutto l’impatto a terra del gommoso. Terrificante la faccia di Katakuri, come il manga ci aveva suggerito. Disegni stupendi, signori Mori/Soty!

L’ultimo animatore che voglio presentarvi è in effetti uno di quelli che più apprezzo: Yoshikazu Tomita. Moltissime sue scene, almeno in One Piece, si caratterizzano per delle ombre molto marcate sul volto e sul corpo dei personaggi. Ricordate la famigerata Mitragliamochi? La scena finale, dissi, era molto meglio animata del resto dell’episodio. Era la sua scena. Ha inoltre animato il finale della puntata precedente (oggi rivisto in versione Shida) e, stavolta, si è superato animando quasi due minuti di fila di Balck Mamba che assalta con ferocia un Katakuri agilissimo, che schiva con forza e grazia (trasformandosi pure in un mini Orochimaru-serpente per un istante) un’infinità di pugni per concludere con un cazzo di spuntone sul muso di Rufy. E ho descritto solo metà della sua scena. Non un secondo in cui la qualità dell’animazione cali. Assolutamente un grande. Ricordatevelo, amanti dell’animazione!

Perdonerete questa “lista della spesa”, ma ho pensato che fosse giusto dare il giusto credito a chi ci ha permesso di vedere una delle migliori puntate di One Piece di cui abbia memoria.

Direi che il lavoro generale diretto da Shimanuki è stato elogiato a sufficienza. Ricordiamo però che il lavoro dei key animators parte dagli storyboard forniti, in Toei, da chi è anche direttore dell’episodio, in questo caso Kouhei Kureta. La regia della puntata, a mio parere, non è da meno dell’animazione. Le poche scene tecnicamente filler di combattimento si incastrano benissimo con quelle canoniche.

È dunque un episodio perfetto? Beh, no. Sono principalmente quattro gli appunti che voglio muovere sull’episodio:

1) Rufy è una maledetta guerriera Sailor. Forse per via del tema tokusatsu generale introdotto in questa saga coi Vinsmoke, la trasformazione di Rufy è stata resa molto…strana. Stavo quasi per sentire “Potere del Cristallo di Luna”! Considerando poi che Shida ha lavorato anche su Sailor Moon…

2) Le scene con Rayleigh. Tendenzialmente inutili e sottotono rispetto a tutto il resto dell’episodio. Il lavoro di scrittura di Shouji Yonemura, in questo caso, non mi ha convinto. Sinceramente, mi sarei aspettato l’intera puntata incentrata sul combattimento dei due. Ma immagino che in quel caso, per non avere una qualità troppo altalenante delle animazioni, alla Toei avrebbero dovuto spendere un patrimonio e l’episodio sarebbe arrivato a noi nel duemilacredici.

3)
E ho detto tutto. L’esagerazione in questo combattimento mi ha dato meno fastidio del solito, ma le assurdità non sono mancate. Belle da vedere però!

4) Katakuri sembra addirittura più abile di quanto già non sia. Mi riferisco al primo pugno in faccia che riceve dallo Snake-man. Avete visto come riesce ad hakizzare la guancia appena prima di essere colpito? Fa capire che mochi-man si è accorto del pugno in arrivo, cosa che nel manga non avviene assolutamente, anzi resta estremamente sorpreso perché non l’ha manco visto arrivare. Chissà a cosa si deve questo piccolo cambio.

Una puntata del genere non si vedeva da tanto, troppo tempo. E ne passerà altrettanto prima che così tanti talenti della Toei si ritroveranno di nuovo a lavorare sullo stesso episodio.

Spesso mi sono ritrovato a criticare aspramente l’anime per quanta poca giustizia renda alle scene del manga, ma col commento di oggi spero di aver chiarito come la colpa non sia della Toei in quanto entità, visto che vanta al suo interno anche animatori e direttori di tutto rispetto. Purtroppo, semplicemente, per come viene e verrà mandato in onda One Piece non potremo aspettarci la qualità di questi artisti eccelsi in ogni episodio e in ogni combattimento, cosa che forse sarebbe più possibile con una, impossibile, pubblicazione in stagioni come la maggior parte degli anime odierni. One Piece è un anime di una lunghezza assolutamente anomala, i compromessi sono necessari. Spero inoltre di aver fatto conoscere qualche aspetto e qualche nome interessanti nella produzione di questo anime, magari seguirete qualcuno di questi talenti anche fuori da One Piece!

[Symonch]

 

 

 

                                   

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

 

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