Episodio 888: Orso il Re o Kuma lo schiavo??

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One Piece Episodio 888: il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda

Ben ritrovati, dopo troppe pause, al commento sull’anime più criticato di sempre. Anche in questo episodio 888, infatti, sono sicuro al 150% che non mancheranno lamentele su come questo arco narrativo del Rêverie (anzi, Levely) sia intollerabilmente allungato, noioso e inutile. Qualcuno addirittura ha pensato che questo arco fosse tutto un filler, facendo perdere un battito ai lettori del manga.

Prima di iniziare, spammo di nuovo gli articoli dove rispondo alle due domande più comuni che vengono in mente ai detrattori dell’anime (come me…), così da inquadrare meglio la situazione:
Perché l’anime è così lento e non passa ad un moderno format stagionale? Ecco perché.

Perché l’anime non produce filler originali invece di farci rivedere dei flashback? Ecco perché.

E ora passiamo all’episodio vero e proprio.
…beh, ragazzi, non c’è moltissimo da dire. Almeno dal lato tecnico. Siamo sempre bene o male sul mediocre andante, non che le scene rappresentate necessitassero di particolari virtuosismi per essere ben realizzate. L’episodio in generale, purtroppo, lascia la sensazione che non sia successo quasi nulla, ma tra poco vedrete che non è affatto vero. Ma perché lascia questa sensazione?

A mio parere, la causa va ricercata nell’alternarsi di scene calme, coi nobili/principi vari, e scene d’azione (filler) di Sabo. Le prime, per quanto ricche di contenuti, non sono molto interessanti da vedere. Diciamo che l’occhio non riceve la sua parte e nemmeno l’orecchio, visto che quasi nessuno qui sa il giapponese ed è anzi costretto a sforzarsi di leggere i sottotitoli dando altro lavoro all’occhio. Ciò fa perdere la concentrazione su quanto viene detto nei dialoghi, specialmente quelli a inizio episodio.

Le seconde sono abbastanza carine da vedere, nonché probabilmente semi-canoniche in quanto “scarti di manga”, ma sono quasi completamente inconcludenti. L’infiltrazione di Sabo (che Morely poteva tranquillamente evitargli) ha un paio di momenti carini, su tutti la parte “Mission: Impossible” appesa al tetto e la sua rabbia nel vedere Orso, ma appena finiscono passano subito nel dimenticatoio. A questo aggiungete metà episodio di ripasso su Orso (abbastanza utile devo dire, è un personaggio ancora enigmatico che faremmo bene a non dimenticare mai) ed ecco che l’attenzione fatica a restare accesa.

Forse, e dico forse, vi sarete accorti che non dico Kuma per riferirmi all’ex pirata, nonché ex rivoluzionario, nonché ex re di Sorbet. Invece i sottotitoli e in generale moltissimi continuano a chiamarlo Kuma, come viene chiamato in giapponese.
Mi dispiace ragazzi, ma Kuma è un nome errato. O meglio, Orso è la traduzione più corretta.

Guardate la targhetta (bella corposa in realtà) di presentazione qui sopra. Il nome Bartholomew Kuma appare scritto nell’ultima riga. È scritto バートロミュー  くま (Bātoromyū Kuma), quindi il nome Kuma sembra giusto, oltretutto vuol proprio dire “orso”. Beh è proprio questo il punto: Kuma in questo caso va tradotto come “Orso”.

In giapponese, oltre ai kanji, ci sono due alfabeti fonetici distinti chiamati “hiragana” e “katakana”. L’alfabeto hiragana, col quale è scritto くま “kuma”, è l’alfabeto “di base”, quello usato normalmente per scrivere in giapponese. Perciò, se kuma è scritto così, quella parola non va intesa come un nome proprio, ma come un nome comune, in questo caso “orso”, l’animale. Anche i nomi propri a volte vengono scritti in hiragana, ma nessuno si chiama Kuma né si sognerebbe di firmarsi in hiragana. Non lo scriverebbe in una targhetta di presentazione, ecco.

Noterete invece come バートロミュー Bartholomew  sia scritto in katakana (i caratteri sono in generale più squadrati). Questo secondo alfabeto, che contiene gli stessi suoni del primo, viene usato principalmente per scandire le parole straniere, infatti Bartholomew non è certo un nome giapponese. Viene anche usato spessissimo per indicare i nomi propri, come appunto Bartholomew ma anche, per esempio, ナミ Nami. Per cui, Nami scritto in quel modo va letto proprio Nami, in ogni lingua, nonostante sappiate quasi sicuramente che significhi “onda”. Vi sognereste mai di chiamare Nami “Onda”? Se fosse scritto in hiragana なみ (nami) o col kanji 波 senza particolari indicazioni, sarebbe corretto tradurlo come “Onda”.

Say my name!

Poi ognuno nella vita quotidiana può chiamare chi vuole come vuole, potete chiamare Orso Kuma, io posso chiamare Sabo Ace 2, qualcuno può chiamare Zoro Marimo, ma nel caso dei traduttori come quelli di Star Comics o come il signor Mugiwara, che ha tradotto i sottotitoli per questo episodio, preferirei poter leggere una traduzione più fedele senza giappominkismi. Lungi da me accusare eh, dubito che Mugiwara venga pagato e probabilmente lavora per passione come noi, ma era giunto il momento di fare chiarezza almeno su questo nome. Presto dovremo far chiarezza su Wano/Wa/Wanokuni…

Ooooh, chiusa questa lunga parentesi, torniamo a Orso ed alle sue condizioni. Chi di voi si aspettava di vederlo ridotto così, a Marijoa (anzi, Mary Geoise), sotto il culo di un Drago Celeste (perché non chiamarlo Tenryuubito?)? Probabilmente in tanti, se avete visto le anticipazioni dell’episodio scorso o se avete letto il titolo di quello odierno. Quando  lessi il capitolo del manga, però, Orso apparve all’improvviso, sconvolgendomi completamente. Nell’anime, invece, prima della rivelazione vediamo già benissimo che è lui quello a trasportare San Rosward. Chi non lo aspettava sarà rimasto stranito chiedendosi “ma è davvero lui??”, però personalmente avrei evitato di mostrarlo fino alla fine. Voi che ne pensate? Rende meglio la rivelazione all’improvviso o questo primo vedo-non vedo?

Prima dicevamo che questo episodio lascia un senso di inutilità. Eppure, vorrei far notare che si sono viste molte cose a dirla tutta:
1) Orso è ormai uno schiavo dei Draghi Celesti
2) Orso era un Re! Re del regno di Sorbet, nonché persona molto gentile
3) Bonney, assunti i panni di Conney (ma che problema ha la telecamera durante la sua camminata? Scattosissima), è la REGINA dello stesso regno. Sarà Bonney invecchiata…o Conney ringiovanita? E che legame c’è con Orso? ……e come stracazzo è sfuggita ad Akainu?
4) Mjosgard, un Drago Celeste, è dalla parte del team Luffy. Un DRAGO CELESTE.
5) I Rivoluzionari sono a due passi dalla casa dei nobili mondiali e pure molto incazzati.
6) Cobra, Riku e l’Ammiraglio Fujitora stanno discutendo insieme sotto richiesta di quest’ultimo. Sono sicuro che a molti era già passato di mente questo dettaglio. Che diamine dovrà dire l’Ammiraglio ai due Re?

Solo la presenza a sorpresa di Bonney, personalmente, mi avrebbe intrallazzato se non avessi già letto il manga. Vero che in venti minuti si è visto tutto sommato poco, ma in questa piccola botte è contenuto un vino buono. Tuttavia, dubito sarà buono come quello del prossimo episodio…

[Symonch]

P.S.: non è molto utile leggere nei sottotitoli il nome dell’attacco in giapponese. O almeno, non solo in giapponese. Parlando di giappo, il nostro alfabeto per loro si chiama “romaji”.

Leggi anche: One Piece Episodio 870: SNAKE-MAN, KATAKURI E LA GRANDE ANIMAZIONE!!

One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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