Alla fine dell’articolo trovate i link agli allineamenti successivi.
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[Legale Buono: un personaggio dotato di un’etica profonda, in grado di mettere in discussione qualsiasi cosa pur di perseguire la giustizia. E’ deontologia pura.]
FRATELLI!
Diamo ufficialmente il via a questo evento settimanale che vedrà coinvolta la Marina con tutte le sue sfaccettature e contraddizioni. Premetto già da subito che non sono un particolare simpatizzante di questa istituzione, questo però, ovviamente, non significa che io non debba apprezzarne, sia pur in maniera parziale, la complessità che Oda ha saputo rappresentare in questa “Giustizia pluri-secolare”, quasi millenaria. La Marina è interessante perché si fa carico di un’idea molto astratta come quella di “Giustizia” applicata da uomini, che sono tutt’altro che “astratti”. Quindi si pone l’enorme problema di portare sul piano pratico un qualcosa molto evanescente, sfuggente e contraddittorio come il concetto di giustizia.
Non voglio bruciarmi già da ora i personaggi che man mano andrò a svelarvi e non voglio andare troppo oltre con questa introduzione, quindi, iniziamo subito belli carichi con un personaggio molto complesso. Odiato e amato da molti, secondo me non esistono vie di mezzo, dati gli ultimi eventi. Il suo concetto di giustizia è ugualmente stato elogiato e disprezzato da tantissime persone, a parer mio tutte e due argomentazioni (sia a favore che non) completamente valide…
Uno dei miei marine preferiti, il Fagiano Blu, Kuzan “Aokiji”. Premetto già da subito che è stata enorme la fatica nella ricerca del Marine adatto a ricoprire questo allineamento. I miei “consulenti” personali, coloro che mi hanno aiutato nella redazione di questi articoli non sono nella community, quindi non seguono One Piece; e quindi ho dovuto spiegar loro il profilo di Aokiji in breve. Secondo loro l’allineamento ideale sarebbe stato Caotico Buono. Io però non sono d’accordo. C’è un Marine che più di tutti incarna questo allineamento e che merita quel posto forse anche di più di Kuzan. Ma ovviamente è un altro discorso… ve lo mostrerò a tempo debito…
So perché Aokiji meriterebbe Caotico Buono e non Legale Buono. Lui ha lasciato la Marina in onore dei suoi ideali. Continua a fare del bene pur non appartenendo a nessuna istituzione che gli imponga un’etica giusta. Il Caotico Buono ha una sua personale morale. Fa del bene non perché c’è un’istituzione che gli consiglia cosa fare, ma perché trova lui il senso di giusto e sbagliato che, per fortuna per lui, sono in accordo con la deontologia, ovvero l’etica. Il motivo per cui Aokiji è un non-Caotico Buono è per via del suo attaccamento alla Marina, quindi alla legalità, ma in questo momento non a QUESTA Marina, quella di Akainu. Aokiji tecnicamente non se n’è mai andato, pur essendosi effettivamente “licenziato” dalla carica di Ammiraglio, è come se si fosse preso un anno sabbatico e avesse preferito operare in onore della giustizia utilizzando altri strumenti. E’ come se fosse in attesa della caduta di Sakazuki per ritornare. Questo è come la vedo io. Lui è Legale Buono perché è ancora attaccato alla Marina, è ancora sedotto dalla “Giustizia”, quindi è ancora “legale”, nella legalità. Il Caotico, per quanto possa essere buono, è vincolato alle sue leggi, non a quelle di un’istituzione esterna a lui. Fa il bene perché sente che è giusto così. Kuzan fa il bene perché vuole il bene della Marina, di un’istituzione, pur non facendone parte. Quando leggerete del Marine che occupa il posto di Caotico Buono, mi darete ragione…
Dunque, tanto discussa è stata la sua evoluzione, soprattutto dopo il capitolo 793 che lo vede, pare, affiliato con Teach. C’è chi ipotizza che ci possa essere qualcos’altro… Vediamo meglio come stanno le cose:
Credo che non esista frase più chiara di così. Ma dato che siamo in argomento, mettiamo altra carne sul fuoco, giusto per rendere questo discorso il più esaustivo possibile e cercare di chiuderlo con una considerazione. Qualche giorno fa mi sono cimentato in una cosa che mai ho fatto durante la mia esperienza in One Piece (e mai farò più), neanche ai tempi in cui guardavo solo l’anime: ho visto un film (che alcuni mi hanno spiegato non è un OAV ma un vero è proprio lungometraggio animato), nello specifico quello riguardante il Maestro Zephyr, Z.
UNA MERDA
Ovviamente non imbratterò questi fogli elettronici parlando di quanto Rufy sia stato un decerebrato, che ha usato la tonalità solo alla fine (e se l’avesse usata dall’inizio il film sarebbe durato un quarto d’ora), scadrei troppo nel banale, qui stiamo parlando della Marina, mica di gente che ha acquistato i cromosomi per la strada…
Volete sapere quali sono i personaggi meglio caratterizzati in questo film?
E basta…
Ovviamente non parlerò nemmeno di lei perché non è il luogo adatto. Mi soffermerò proprio su di lui piuttosto. In questo film (che io non prenderò per canonico ma lo userò solo per approfondire il personaggio di Aokiji) lui ha condotto il ruolo di osservatore dietro le quinte, un personaggio che ha agito solo ed esclusivamente quando serviva; dal salvare degli innocenti che senza di lui sarebbero morti ad aiutare la Marina nel concludere la loro missione, arrestare Z. Ecco a cosa si riferiva con Smoker. Durante il combattimento con Sakazuki a Punk Hazard, Kuzan perse la battaglia. Perse la possibilità di imporre la propria visione della Giustizia a tutta l’istituzione della Marina.
Come se dall’alto ci fosse una sorgente che buttasse a cascata un’ideologia in modo che, pian piano, tutti i gradini ne beneficiassero (o se ne nuocessero). Quindi se n’è andato. Ha preferito applicare il suo potere d’influenza usando altri strumenti. Perché, vedete, un concetto, un’idea, se insita profondamente in un uomo, è difficile da sradicare. Puoi uscire dalla Marina, quindi puoi non farne più parte, ma se dentro te esiste la fiamma viva della Giustizia, non potrai esimerti dall’ignorarla, faresti di tutto per cercare di applicarla, pur con mezzi discutibili come magari allearsi con Teach. Ecco dove sta la legalità in lui, un termine che mai abbandonerà Aokiji, anche se dovesse lasciare l’istituzione che la protegge, lui continuerà a venerarla in silenzio…
E qui arriviamo al piatto forte: Aokiji si è davvero alleato con Teach?
CERTAMENTE!
Non stanno mica facendo finta, loro! Il problema è come Kuzan sfrutterà Teach per i suoi fini…
… e Teach sfrutterà Kuzan per i suoi…
Perché Barbanera non è mica fesso. Probabilmente ha intuito qualcosa, però anche a lui serve una personalità del genere tra i suoi ranghi, quindi ha colto l’occasione per poi magari aspettare, un giorno, il momento propizio per sfruttarlo e poi scaricarlo. Quando arriverà il momento sarà un confronto interessante quello tra il nostro ex-Ammiraglio di colore blu e il neo-Ammiraglio (pirata) di colore nero.
Ma torniamo indietro, solo brevemente, per delineare le origini di questo personaggio e la sua evoluzione. Vi prometto che sarò sintetico:
Kuzan ci viene introdotto alla fine della saga di Longring Longland. All’inizio sembrava un fanfarone, una specie di imbecille. Un personaggio pigro con un potere immenso. Lui rappresenta(va) simbolicamente la cosiddetta “Giustizia indolente”
Ditemi se non vi siete spaventati anche voi quando con molta nonchalance ha ghiacciato il mare e anche il pesciolone che si trovava come malcapitato, vedendo, (povero stolto) in Aokiji una presunta preda da mangiare… Come è di consueto, Oda tira la pietra e nasconde la mano, la prossima volta che avremmo visto il Fagiano sarebbe stato in un flashback, come vice-ammiraglio, intento ad arrivare ad Ohara durante il Buster Call. Chi ha letto il mio articolo su Nico Robin sa benissimo quanto io ci tenga a questo personaggio, ma soprattutto, quanto consideri questo flashback il migliore in assoluto. Superiore a quello di Fisher Tiger senza neanche parlarne.
E’ una storia drammatica, toccante, di una dolcezza sconfinata, che tocca punti e vette elevate, l’esclusione, la solitudine, la (s)fiducia, l’importanza della conoscenza e il peso e la responsabilità che comporta la sua acquisizione; una perla a coronare una saga, quella di Enies Lobby, perla anch’essa. Un piccolo diamante, il flashback di Nico Robin è una gemma incastonata in un fiume di oro (e merda, One Piece è anche questo, e a noi piace così…).
Capitolo 397, un Sakazuki sbarbato e particolarmente ispirato, bombarda una nave piena di innocenti solo perché c’era l’ipotesi che sarebbe potuto salire a bordo anche uno studioso di Ohara, e quindi un criminale del Governo.
Cosa dice Kuzan a proposito è interessante:
Bellissimo.
Il rapporto tra Aokiji e Nico Robin è uno dei più belli di One Piece. Un amore profondo e ambiguo che all’inizio nasce già maturo, come l’affetto che si prova tra un fratello maggiore che vuole proteggere sua sorella minore. A Enies Lobby questo loro legame cambia, muta in qualcosa di diverso, come tra un maestro e un’allieva. In quel momento lui era ancora un Ammiraglio, per cui si sentiva in dovere di recitare la parte del mentore che cercava a tutti i costi di bloccare una ragazza che (la Marina) reputava pericolosa (e non certo lui).
Poi cambiò tutto, di nuovo…
E da questa scena il loro rapporto mutò ancora fino ad arrivare a quello stupendo legame che somiglia tanto ad un rapporto tra un uomo maturo, svincolato ormai dal recitare i ruoli che lo tenevano legato, e quello di una donna, anch’ella ormai matura che, probabilmente ricambiando, lo ringrazia con gentilezza e se ne va, così, con un mezzo sorriso, tipico di Nico Robin, portandolo sempre nel cuore. E magari augurandosi (entrambi) di reincontrarsi un giorno, quando tutti i loro rispettivi ruoli saranno caduti e saranno rimasti soltanto loro due, un uomo e una donna, non un pirata e un Ammiraglio, non una bambina e un Marine, non una fuggiasca e un criminale (o viceversa)… Un uomo che non può far altro che ammirare quello che è diventata colei che venne salvata da lui e compiacersene, senza nascondere una certa attrazione.
Kuzan è portatore di una Marina etica, non vincolata a concetti di “giusto” o “sbagliato” in modo assoluto, perché non esistono. La filosofia orientale dello Yin e Yang è molto interessante a riguardo: nel male c’è un po’ bene e nel bene c’è un po’ di male. La sua ideologia è una Marina che può sopravvivere senza l’istituzione di cui si fa carico, perché è un concetto radicato nel personaggio. Non ha niente a che vedere con il “dovere”, un concetto che riguarda soprattutto l’eseguire passivamente gli ordini senza chiedersi quale sia il fine. Kuzan durante il Buster Call di Ohara ha detto chiaramente che è un reato gravissimo opporsi ad un attacco di questa portata, riferendosi a Saul, però riconosce lo squallore di questo evento tragico che ha coinvolto un’intera isola. Non ha esitato ad uccidere Saul in quanto traditore della Marina, ma ha preferito lasciare Nico Robin e metterla alla prova, per vedere se ne valeva davvero la pena. La sua indolenza sta nell’applicare l’ideologia della Giustizia pur facendo in modo che gli eventi scorrano da sé. Un po’ come se ormai Kuzan si fosse rassegnato del fatto che l’operato della Marina consiste nel mettere dei sassi che possono rallentare e persino bloccare momentaneamente un fiume, ma non si potrà mai e poi mai impedire per sempre il suo scorrimento. La verità è questo fiume, e per quanto la si possa rallentare (come ad esempio il Buster Call e il tentativo da parte del Governo di rendere Nico Robin una criminale), alla fine non ci si può opporre agli eventi. Quindi perché affannarsi? Ed ecco spiegata la sua pigrizia. Il suo modo di fare è fatalista, ovvero si affida al fato, al destino. Lui può solo aiutare che si compia…
Capitolo 433:
Resta ferma e ascolta Nico Robin. Perché stavolta non sei scappata come sei solita fare? Con le tue forze potevi benissimo sfuggire agli agenti della Cp9. […] Il gigante che vent’anni fa combatté per la causa di Ohara, Hagwar D. Sauro, sai lui era mio amico. Quando ti ho permesso di abbandonare quell’isola rispettando la sua volontà, mi sono addossato la responsabilità di vigilare su di te per il resto della tua vita. Tuttavia non potevo lasciarti carta bianca. Dopo vent’anni di tradimenti e fughe, eri diventata una preda ambita a cui molti davano la caccia. Una vera e propria bomba ad orologeria. E soprattutto mi ero reso conto che anche tu volevi farla finita, perciò ero deciso a concludere ciò che è rimasto incompiuto a Ohara, una volta per tutte…
Kuzan ha dato fiducia ad una ragazza, si è preso la responsabilità di osservare ogni sua minima mossa, e così ha fatto. Poi si rese conto che questa donna non voleva più vivere per via della sua travagliata infanzia e adolescenza all’insegna di tradimenti e fughe dal Governo. Così, quando Aokiji si presentò a Longring Longland, pensava di voler far un favore a Nico Robin togliendole la vita ed evitandole così ulteriori sofferenze in futuro. Questo dialogo è essenziale per capire soprattutto il motivo per il quale quella volta se ne andò con la sua bicicletta, facendo proseguire ai Mugiwara il viaggio che li avrebbe portati subito dopo a Water 7. Ma soprattutto, questo dialogo è estremamente utile per delineare un personaggio che ha sempre voluto profondamente bene a Nico Robin, tanto da chiederle ulteriormente la conferma. Alla sua risposta affermativa lui disse semplicemente una cosa: di vivere!
Il nostro Fagiano Blu è la versione “Grand Line” di Fujitora, personaggio anch’egli molto simile a lui, un po’ come se fosse l’ombra di Kuzan nel Nuovo Mondo, ricalcandone le sue caratteristiche. Fujitora però presenta alcune contraddizioni tipiche del suo essere, è Aokiji quando minaccia Sakazuki di voler lasciare la Marina perché non in linea con l’etica, ma è anche lo stesso Sakazuki quando, con ferma volontà, ha intenzione di andare a riprendere i Mugiwara. E’ tutti e due insieme, ecco perché si affida al caso… ma questo è un altro discorso che approfondiremo…
Concludo, quando Kuzan ha combattuto con Sakazuki, la sua non è stata una sconfitta fisica, ma esclusivamente morale. La gamba che ha perso è stato il pegno che ha dovuto pagare per essere riuscito a capire qualcosa in più sull’istituzione della Marina e per esteso del Governo.
Lo scontro con il Cane è stato uno scontro ideologico, uno scontro tra due idee distinte di morale. Kuzan è uscito mutilato dalla Marina perché è arrivato ad un punto di rottura, di non ritorno, e per arrivare a tale ideologia ha dovuto dare “indietro” una parte di sé, ma ne ha guadagnato immensamente perché adesso ha più libertà di applicare la sua ideologia di Giustizia utilizzando canali che con la Marina, precedentemente gli erano preclusi perché illegali. Aokiji avrà pur perso la battaglia di recente, però vincerà sicuramente la guerra, quella che verrà…
– Reverendo
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