Articolo del 4 maggio 2017
Diverse forme di razzismo: gli esempi di Arlong e Hody Jones. L’analisi
C’è razzismo e razzismo! Il razzismo è qualcosa di vecchio tanto quanto l’essere umano.
Tuttavia esso non deriva dalla sola convinzione riguardante la purezza etnica di un determinato popolo, che in virtù della propria autoreferenziale supremazia si sente in diritto di dover prevaricare sugli altri: in effetti questo tipo di razzismo potrebbe essere definito come “Classico” ed è il tipo di razzismo che accomuna personaggi del calibro di Arlong agli abitanti di Sabaody e ai Draghi Celesti. Questo è il tipo di razzismo che porta all’idea dello sterminio e al disprezzo per una particolare specie.
La maggior parte degli uomini dell’arcipelago Sabaody odia gli uomini-pesce in quanto ritenuti creature inferiori, niente di più che semplici pesci, altri li considerano solo come merce di scambio e fonte di guadagno, che può essere più o meno pregiata, altri ancora li reputano solo come fonte di malattie e germi sconosciuti e infine ci sono i Draghi Celesti che li considerano semplicemente come schiavi, suppellettili o merce rara e pregiata da esporre in un acquario.
Invece Arlong e la sua banda odiavano gli uomini perché sin da piccoli ammiravano quel mondo così vicino eppure così lontano che non faceva altro che respingerli e discriminarli, con il solo risultato di averli fatti crescere nel rancore e nella rabbia, che, da adulti, si sono tramutati in odio e disprezzo per gli umani, ritenuti inferiori perché privi della capacità di respirare sotto l’acqua e per la loro ridotta forza fisica, e che, secondo Arlong, proprio in virtù di questa debolezze, temevano la razza degli uomini pesce.
Si vede benissimo, dunque, che questo razzismo ha una radice comune, dove ognuno crede nella supremazia della propria razza e nell’inferiorità dell’altra.
Eppure, in entrambi i casi, per quanto deformata, distorta e mostruosa, vi è pur sempre un’idea, una concezione “ideale” del mondo.
Ma esiste un altro tipo di razzismo, che potremmo definire “Altruistico” ed è quello promulgato invece da Hody Jones.
Hody era ancora un ragazzino quando Arlong, che considerava come un esempio da imitare, si unì alla banda dei pirati del sole, comandati da Fisher Tiger; ma era un ragazzino che non aveva potuto apprendere la lezione che lo stesso Tiger cercava di instillare ai suoi sottoposti (lezione che, come ben sappiamo, era stata compresa da Jimbe ma non da Arlong), e dunque, era cresciuto seguendo gli ideali distorti del suo mito che continuava a ritenere gli uomini esseri inferiori.
Dunque, è proprio la disfatta di Arlong e della sua banda la molla che ha permesso ad Hody di impossessarsi della “volontà” di Arlong e mettere in atto quel tipo di razzismo basato, appunto, sull’idea della “cultura superiore” ma che si evolve in modo ancora più distorto in un razzismo “altruistico” che, sebbene sembri un controsenso non lo è per niente, infatti, questo modo di vivere il razzismo si arroga il diritto e il dovere di rendere partecipi, anche e soprattutto attraverso l’uso giustificato della violenza, tutti gli altri, imponendo la propria idea e la propria civiltà.
Per questo motivo Hody pretende non solo che gli esseri umani vengano discriminati ed eliminati, ma che addirittura gli stessi uomini-pesce che non accettano tale convinzione, vengano eliminati e trattati alla stregua degli uomini: il tutto per il “bene” della loro razza.
Ovviamente si vede bene come l’ideologia di Hody si distacchi parecchio da quella di Arlong, il quale non avrebbe mai toccato altri suoi simili, a differenza del suo successore che non si pone scrupoli a far del male ad Hacchi e a sterminare tutti quegli uomini-pesce che avevano apposto le loro firme per la realizzazione del sogno della regina Otohime.
Per cui, laddove il razzismo “Classico” di Arlong si riprometteva di sottomettere gli uomini per conservare e salvaguardare la propria presunta superiorità, (concezione che si era andata formando come giustificazione contro lo schiavismo e l’eliminazione da parte di chi riteneva gli uomini-pesce esseri sub-umani, ma che ne riconosceva di fatto, seppur in maniera distorta, la diversità).
Adesso, Hody vuole andare oltre e realizzare “il migliore dei mondi possibili”, pretendendo l’omologazione di tutti gli uomini-pesce ai suoi stessi ideali, senza preoccuparsi né dei suoi simili, né degli uomini, tutto ciò che vuole è la sostanziale eliminazione delle differenze con il solo scopo di dar vita ad un’isola di uomini-pesce il cui fondamento divenga il puro e semplice odio per gli esseri umani, un odio tuttavia privo di giustificazione. Una sorta di razzismo globalmente condiviso dagli uomini-pesce a cui non servono più le differenze per giustificare la propria superiorità di fronte al mondo degli esseri umani.
E in questo modo, quasi senza rendersene conto, poiché il razzismo è anche la modalità con cui una società percepisce sé stessa, Hody e la sua banda sono passati da un razzismo basato sull’identità, sebbene distorta, ad un razzismo basato sulla totale assenza non solo di identità, ma anche di giustificazione, e, dunque, un razzismo fine a se stesso.
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.