Link agli articoli precedenti:
– Aokiji
– Fujitora
– Garp
– Akainu
(alla fine dell’articolo trovate i link agli allineamenti successivi)
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[Neutrale Puro: detto anche “l’indeciso”. Talvolta i personaggi che manifestano tale allineamento considerano gli estremi (legge/caos, bene/male) come dannosi e cercano di mantenere quello che percepiscono come un sano equilibrio. Ma anche i cattivi e i buoni possono essere indecisi, dipende da quanta “volontà” ci mettono. E’ la volontà a far sì che i personaggi giocanti abbiano un allineamento. Il Neutrale Puro invece non ha una volontà predominante ma semplicemente, in base al suo condizionamento culturale, agisce di conseguenza.]
FRATELLI!
Proseguiamo con quest’analisi un po’ atipica, particolare dal mio punto di vista. Argomentare gli esponenti di spicco della Marina utilizzando gli allineamenti di Dungeons & Dragons è un po’ come tagliare i personaggi con l’accetta senza analizzare le sfumature. C’è il Caotico Cattivo, c’è il Legale Buono ecc. senza possibilità di condizionamenti, senza eventuali sfumature. Gli esseri umani non sono così, non hanno mai tendenze assolute. Questo articolo si prepone (come quelli precedenti e i successivi) di cercare di non vedere un Ammiraglio o Vice o qualsiasi altro rango in modo assoluto, ma analizzarne le varie sfaccettature, le varie sfumature, perché l’essere umano è sempre un connubio di emozioni, di “colori”, non è mai soltanto bianco o soltanto nero…
Detto questo, con Kizaru vale esattamente l’opposto, le sfumature sono poco visibili, se non in-visibili, sono letteralmente inesistenti.
E sapete una cosa?
PER FORTUNA! E MENO MALE!
E ora vi spiegherò anche il perché:
L’Ammiraglio Borsalino ha mangiato il frutto del diavolo Pika Pika no Mi diventando un “uomo di luce“, un Rogia tremendo che permette all’utilizzatore di tramutarsi, letteralmente, in luce, con tutte le peculiarità e gli enormi vantaggi che questo comporta:
- Viaggiare (teoricamente) a 300 mila chilometri al secondo? SI
- Sfruttare la riflessione della (sua) luce per “rimbalzare” da uno specchio all’altro arrivando prima dinanzi ad un obiettivo? SI
- Utilizzare la velocità d’impatto per rendere le proprie armi ancora più micidiali? SI
- Riuscire a creare una spada di luce? SI
- Volare? SI (anche se non ancora dimostrato, però se può raggiungere la velocità della luce, può anche diminuirla per viaggiare “solo” infrangendo la barriera del suono ad esempio)
(piccolo appunto. Tecnicamente Kizaru potrebbe volare, gli basta diminuire la velocità della luce, ma la prima volta che l’abbiamo visto all’opera è atterrato a Sabaody a “bordo” di una palla di cannone. Perché? Poteva volare no? Beh, in quel caso la scelta stilistica è stata voluta per fare un po’ di scena. Voglio dire, vuoi mettere un atterraggio semplice volando dolcemente oppure l’atterraggio con un’esplosione di una palla di cannone che infiamma dietro di te mentre noncurante attendi ordini dall’alto? Quale delle due fa più effetto? Esattamente…)
Ma quindi per quale cavolo di motivo Kizaru resterà sempre il numero 2, se non più in basso? Oda ha scritto questo personaggio in modo eccelso e lo ha caratterizzato volutamente con un difetto senza il quale sarebbe stato il personaggio più forte di One Piece (e non esagero neanche un po’):
BORSALINO MANCA DI AMBIZIONE
E non mi riferisco alle tonalità, quelle ovviamente le possiede, per “ambizioso” intendo esattamente l’aggettivo che avremmo usato noi nel mondo reale. Kizaru, potremmo dire che sia un individuo passivo, uno che accetta le regole e soprattutto accetta gli ordini senza fare domande. E’ il soldato che tutti gli eserciti vorrebbero avere, forte ma non brillante, soltanto il braccio ma non la mente. Passivo che manca d’iniziativa.
Ecco, forse non mi sono espresso bene, Borsalino non manca d’ambizione, quella gli è servita per raggiungere la carica di Ammiraglio, Borsalino manca d’iniziativa, che è quella capacità di prendere decisioni creative, ovvero “creare” nuove idee, nuove “forme mentis”, nuove strutture di pensiero, nuovi ideali. Borsalino non fa niente di tutto ciò, accetta semplicemente la strada che altri hanno spianato per lui e agisce di conseguenza.
Non si pone minimamente la questione del giusto o sbagliato, preferisce che siano gli altri a deciderlo. Quando a Sabaody è arrivata la notizia che un pazzo dal cappello di paglia ha spaccato la faccia a un Drago Celeste, Borsalino si è precipitato (con molta calma e nonchalance) sotto ordine di Sengoku. O meglio, tecnicamente l’iniziativa ce l’ha avuta lui in quanto è stato lui a proporsi di andare a controllare la situazione, però soltanto dopo una lamentela di Sengoku che non ce la faceva più a sopportare “quella famiglia”.
“Qualunque sia la situazione, il fatto sussiste“, come a dire che non importa chi abbia ragione e chi no, i Nobili Mondiali non vanno attaccati perché è contro la legge (indipendentemente da chi ha creato questa legge), “non sarebbe corretto“, e se ciò accade, un Ammiraglio interviene. Punto. Non m’interessa se volevano vendere come schiava a vita una sirena mettendola in una vasca di squali per vedere quanto fosse veloce, la legge è stata infranta, quindi io intervengo. Il nostro Ammiraglio color limone non si è posto minimamente il problema dell’azione che Rufy ha eseguito, non l’ha analizzata e non l’ha discussa con Sengoku, ha soltanto agito perché il suo grado da Ammiraglio lo imponeva, lo ha fatto perché doveva. Borsalino è quello che nei film di Mafia ammazza la gente esclamando alla fine che “Sono solo affari” oppure “Non prenderla sul personale”. Fa il suo lavoro, punto. Forse è per questo che Oda gli ha affibiato un cappello da mafioso chiamandolo Borsalino, proprio come il cappello, un po’ il simbolo dei gangster, no?
Potremmo dire che, più che neutrale, Kizaru è affetto da uno dei 7 peccati capitali: l’accidia. Accidia “positiva” oserei aggiungere io, cioè non “passiva” come quella di Kuzan ma comunque piena di volontà di fare, solo che il “fare” di Kizaru è vincolato dal rispettare quello che c’è già, che siano istituzioni o altro. Non credo che Borsalino si sia mai posto il problema del perché i Draghi Celesti debbano elevarsi così in alto a discapito della razza umana, e perché questi abbiano il diritto di fare quello che vogliono trasgredendo, il più delle volte, alle regole. Non si pone questi dubbi perché è così che deve essere secondo lui.
A Marineford è il primo ammiraglio ad attaccare Rufy, e lo fa per un motivo semplice. Se non lo cattura poi i Draghi Celesti continueranno a rompere le scatole (per via dell’episodio alla casa d’aste). Kizaru si limita semplicemente a reagire ad un’azione precedente. Punto. Non fa altro.
A Sabaody disse esattamente le stesse cose a Rayleigh
(il capitolo di Marineford, invece, è il 558)
(piccolo appunto, un altro: sicuramente le traduzioni di allora erano quelle che erano, quindi probabilmente sono un po’ sballate. Secondo la mia interpretazione, probabilmente Kizaru sta attaccando Rufy proprio perché altrimenti i Draghi Celesti gli farebbero un “cazziatone” di quelli abnormi. Ovviamente il suo attacco è anche in virtù del suo ruolo di Ammiraglio, quindi non può esimersi dal fare il suo lavoro.)
Borsalino è l’anti-indolenza fatta persona! Se ci pensate un attimo, mentre Aokiji resterebbe a poltrire per ore, Kizaru no, lui è forse anche troppo attivo. Stakanovista oserei dire! E’ talmente zelante che diventa passivo. Mentre Aokiji applica una forza chiamata “iniziativa”, Borsalino non fa neanche quello! Manca di questo tratto essenziale, preferisce che siano gli altri a fare le leggi, lui deve solo preoccuparsi di farle rispettare. Questo è un problema grave per un membro di spicco della Marina. Se si fosse trattato di un semplice soldato, allora la cosa non sarebbe stata molto problematica. Il soldato deve eseguire gli ordini senza discuterli; ma un Ammiraglio non può soltanto preoccuparsi che le leggi vengano applicate, lui dovrebbe analizzarle e discuterle, utilizzare la sua morale per rendere la giustizia un’idea, un ideale che faccia da esempio a tutta la popolazione mondiale! Ma la sua idea di morale è qualcosa di molto “burocratico”, lui non interpreta, esegue e basta. Quindi (contraddicendomi) potremmo affermare che lui sta davvero facendo giustizia secondo la sua morale, perché è questo, secondo lui, il miglior modo di fare giustizia!
Pensateci bene, se Kizaru avesse avuto la volontà e il coraggio di mettere in discussione alcuni meccanismi della Marina, si sarebbe chiamato Akainu! Tutti e due sono soldati che rispettano gli ordini e hanno a cuore il meccanismo gerarchico e imbalsamato dell’istituzione della Marina, con la differenza che Sakazuki ha la volontà di ferro di prendere iniziative, Borsalino no invece, è semplicemente colui che ha preso come modello quello della Giustizia convenzionale e lo tiene con sé, rispettando le leggi.
Pensate un attimo se Oda lo avesse caratterizzato con un’attitudine più autoritaria… sarebbe stato invincibile! Sarebbe stato lui a fronteggiare Sakazuki a Punk Hazard per la disputa di Grand’Ammiraglio, e con ogni probabilità il Cane avrebbe perso miseramente. E in questo caso non c’entrano le tonalità, è una questione di elementi. Il magma, seppur inarrestabile, fa terra bruciata ovunque si trovi, però con la luce può fare davvero poco. Un oggetto, per quanto inutile possa essere, scagliato ad una velocità di 300 mila chilometri al secondo avrebbe una forza (e una massa) mostruosa! Sarebbe fuori dalla comprensione di qualsiasi essere umano! Avrebbe bucato Sakazuki prima che potesse dire “Ace!“.
In un millesimo di secondo si sarebbe ritrovato a terra, e l’incontro non sarebbe durato nulla, un paio di minuti buoni…
Il carattere di Borsalino è il deus-ex machina meglio congegnato da Oda, un’attitudine passiva, quella del suo carattere, che blocca fortemente il suo potere immenso e illimitato; lo arresta, lo diminuisce in qualche modo. La sua forma mentis e il suo modus operandi tengono in prigione la mostruosità del suo frutto del Diavolo.
Vedremo come si evolverà questo simpatico personaggio apparentemente insipido… Credo che lui sarà l’unico Ammiraglio a conservare tale titolo anche in futuro proprio perché mancando di iniziativa, lui, letteralmente “si fa i cazzi suoi” e campa cent’anni… E infatti se ci pensate, anche ora è l’unico Ammiraglio rimasto in carica dopo il time-skip. Ognuno dei membri di spicco della Marina ha trovato la sua inclinazione: Sakazuki con la sua forte volontà ha scalato i ranghi diventando il Grand’ammiraglio, Kuzan con la sua forte morale non ha accettato che la Marina fosse alla mercé di un “pazzo”, portatore della Giustizia assoluta, e se n’è andato, Fujitora non ha avuto neanche il tempo di esser stato introdotto che già è stato cacciato da Akainu. Kizaru invece ha fatto quello che gli riusciva di più, continuare il suo dovere, proseguire con il suo lavoro e basta.
Semplice, no?
– Reverendo
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