Charlotte Linlin: vittima o carnefice di Caramel?

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Articolo del 5 giugno 2017

Charlotte Lin Lin, anche nota come Big Mom, è stata la vittima o la carnefice di Madre Caramel? 

Che Madre Caramel sia un personaggio disegnato per avere a che fare con la religiosità, non c’è dubbio. Sappiamo che, grazie al suo potere, è riuscita a richiamare un elemento che corrisponde alla quinta Sephirah dell’albero della vita nella Cabala ebraica e a far sì che le obbedisse. Si chiama appunto “Gevurah” ed esso pare palesarsi come un fuoco – elemento al quale è legata questa Sephirah. Rappresenta la forza, il rigore e l’autorità della madre che dà la disciplina (pieno riferimento al ruolo di madre Caramel all’interno del rifugio per orfani, o almeno quello che lei vuole far credere di essere) ma è anche il Distruttore di ciò che deve essere trasformato – il che mi fa pensare a Linlin, che deve essere “domata”o sempre a Caramel che si finge tutrice ed invece distrugge l’infanzia dei poveri bambini che vende al Governo.
Infine corrisponde a Marte, “Camael” (notate una certa assonanza con “Caramel”?).

Riguardo la rieducazione di Linlin, incapace di controllare la sua furia, c’è un pezzo di definizione che vi trascrivo:

[…] Nell’evoluzione umana, prima di arrivare al bene assoluto, si deve conquistare Gevurah e questo significa che dobbiamo passare attraverso la Forza della Severità che in questa Sephirah si rivela più che mai spietata. Non si può accedere alla fonte inesauribile di “Amore” senza riuscire a separare il bene dal male, le tenebre dalla luce, le esigenze della personalità da quelle dello spirito e senza lottare per allontanare il male e far trionfare il bene. […]

Ciò mi ha fatto pensare alla piccola Linlin che deve passare attraverso la severità del digiuno, anche se spietata, per giungere ad uno stato di benessere, quello ricercato dai giganti-vichinghi di Erbaf nella loro osservanza religiosa. Ma lei è l’unica che fallisce nel comprendere il significato del sacrificio e a separare il bene dal male. Lei non percepisce infatti quanto gli altri bambini siano realmente spaventati da lei e perde del tutto il contatto con la realtà quando prova dei forti sentimenti, che si tratti di ira selvaggia o di pura felicità. Non distingue le esigenze della personalià, così come può esserlo la spiritualità insita nella motivazione del digiuno. Anzi, non combatte: è vittima inerme dei suoi istinti.

Si è dedotto che Linlin abbia divorati tutti. Ma, in tal caso, c’è una cosa che non torna, ossia il fatto che non ci sia sangue sulla faccia di Linlin (e penso che almeno un po’ ne avremmo dovuto vedere, visto il numero di vittime). Invece ciò che abbiamo visto nella vignetta è la sua bocca sporca di crema di Semla.
Si potrebbe pensare che qualcuno abbia maneggiato i ricordi di Big Mom, in seguito. Ovviamente parlo di Pudding ma questo sarebbe potuto avvenire molti anni dopo, essendo Pudding una delle figlie più giovani di Linlin. Se volessimo seguire comunque questa teoria, il sangue, nei ricordi di Mom, potrebbe essere stato “trasformato” in crema da dolce.

Ammesso poi che Linlin l’abbia divorata, c’è da stabilire come possa averne acquisito le capacità.
Se avessimo visto il Frutto di Caramel nelle vicinanze e Big Mom mangiare anche quello, il dubbio si sarebbe sciolto facilmente. Difatti è quella la modalità per acquisire i poteri di un Frutto del Diavolo posseduto prima da qualcun altro, almeno stando a quanto ci ha spiegato Oda finora.
Altrimenti non abbiamo prove (non ancora) del fatto che si possano ottenere le capacità da esso derivanti mangiando o mordendo il precedente possessore. E dico mordendo perché, a quanto pare, anche ingurgitando parte di un Frutto è possibile subire la trasformazione in fruttato.

Queste sono comunque le ipotesi che partono dalla colpevolezza di Linlin, rendendola la vera ed unica carnefice anche se inconsapevole.

Analizzando invece ciò che la renderebbe vittima, non soltanto dei suoi istinti ma anche degli accadimenti, potremmo vagliare un’altra possibilità riguardante le sorti di Caramel. Una possibilità che nasconde semplicemente una motivazione politica.
Caramel aveva comunicato che si trattava del suo ultimo affare e, per questo, avrebbe richiesto una grossa somma di denaro. Trattandosi di un’attività illegale, il governo non ha potuto replicare o imporle di continuare. Quindi, molto velocemente, sarebbe stato più util uccidere Caramel per eliminare l’ostacolo e prendere direttamente tutti i bambini. Perché Mom non è stata rapita insieme a loro? Probabilmente è stata ritenuta fin troppo pericolosa mentre ingurgitava avidamente grosse quantità di semla.
Ed in effetti, questo potrebbe spiegare come mai il discorso degli affari di Caramel con il Governo siano stati spiegati proprio in questo capitolo.

Ma facciamo invece un passo indietro e focalizziamoci su un altro punto.
Gevurah, nella realtà della religione ebraica, è necessaria affinché la Creazione esista, in quanto si contrappone alla benevolenza, costringendo l’illimitata bontà divina all’interno di vasi adatti.
Madre Caramel infatti, per placare il delirio di Linlin, evoca Gevurah in forma di elemento del fuoco, dopodiché richiama a sé un altro nome: “Pandora”. Tramite esso, quindi, “imbottiglia” lo spirito del fuoco rendendolo un sole e donandogli dunque una forma (il sole peraltro è identico a quello che invece Big Mom chiamerà “Prometheus”).

Tutti conosciamo il mito della fanciulla Pandora e del suo vaso contenente i mali del mondo che lei, non resistendo alla curiosità, apre (e Prometeo invece era il titano amico dell’umanità che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini).
Ora, una teoria potrebbe essere questa. Big Mom ha accennato al fatto di aver dato parte della propria anima a Zeus (la nuvoletta) e a Prometheus (il piccolo sole). Presumiamo per assurdo che Prometheus/Pandora esista ancora, non perché Linlin ha acquisito i poteri di Madre Caramel, ma perché la subdola e ingannevole Caramel non è affatto morta. La finta Madre Teresa OnePieciana potrebbe infatti aver conservato la sua anima all’interno di Pandora.
Come? Quando? Forse quando Linlin, da bambina, era intenta a mangiare il croquembouche.
Il come probabilmente dipende da un’abilità del suo potere che non conosciamo ancora e che Oda, in tal caso, dovrà assolutamente spiegarci.
Ma perché? Che la suora abbia per caso nascosto all’interno dell’immenso dolce le anime dei bambini più la sua per un astuto e contorto piano?
L’immagine di Madre Caramel, d’altronde è idealmente e strettamente legata al mito del vaso di Pandora. Basti pensare al fatto che sia bastato rompere il quadretto con il suo ritratto per far letteralmente uscire di senno Big Mom e liberare tutto il dolore straziante, tormentato e spaventoso, confinato eternamente dentro di lei.

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

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