[Articolo di illaboratoriodivegapunk]
I Rogia sono dei frutti che mi hanno sempre affascinato (è vero, mi piacciono anche le altre categorie, ma son dettagli). I loro utilizzatori possono divenire parte stessa della natura, potendosi trasformare in un elemento e sfruttarlo a loro piacimento illimitatamente. Per elementi della natura si intendono tutti quegli elementi che non hanno bisogno di essere prodotti o fabbricati, come la sabbia e il fumo, a differenza di elementi come l’acciaio o il veleno che non sono, appunto, Rogia, ma Paramisha.
Ovviamente, anche loro hanno dei punti deboli che possono metterli in difficoltà.
Nonostante la loro rarità e queste debolezze, ci sono comunque dei fruttati (in quest’articolo userò questo termine per indicare esclusivamente i possessori di un Rogia) che son riusciti a mantenere delle cariche alte anche nel Nuovo Mondo, dove è più facile venir colpiti nonostante si sia dei fruttati. Esempi evidenti sono Sakazuki, Borsalino, Teach e l’allora Ammiraglio Kuzan.
I Rogia presentatici finora sono quello dell’oscurità, del fuoco, del fumo, del gas, del ghiaccio, del magma, della palude, della luce, dell’elettricità, della sabbia e della neve.
Tra i primi metodi presentateci per contrastare un fruttato, anche se non “ufficialmente”, visto che è una debolezza di tutti i Frutti del Diavolo, è quello di gettare il fruttato nell’acqua, in quanto ha perso la capacità di nuotare.
È curioso notare come, nonostante sia un manga sui pirati e, quindi, le battaglie dovrebbero svolgersi principalmente in mare, questo non avviene spesso.
Altra debolezza comune a tutte le categorie di frutti è l’agalmatolite marina. Questa sostanza naturale, alquanto rara e incredibilmente resistente, perfino più dura del diamante, “irradia la stessa energia dell’oceano”, potendo, quindi, annullare i poteri di un Frutto del Diavolo, esponendo il corpo reale del fruttato ai danni. Questa sostanza naturale è usata soprattutto per fabbricare manette.
Il metodo più efficace per sconfiggere un fruttato sembra essere l’uso dell’Haki dell’armatura. Non è così semplice, però, infatti, per quelli che riescono ad utilizzarlo, si è visto che bisogna comunque riuscire ad avvicinarsi al fruttato per provare a colpirlo. Per chi riesce, essendo comunque abbastanza difficile, ha la possibilità di colpire il vero corpo del fruttato, provocando danni che non sempre possono essere rigenerati con la scomposizione in elemento.
La prima e unica vera debolezza propria dei fruttati è l’elemento opposto. Ovvero, bisogna capire quale elemento sia quello che può annullare i poteri di un altro elemento. Questo è anche il metodo più difficile da utilizzare, in quanto non è sempre istantaneo capire quale sia questo elemento. Ad esempio, l’elemento opposto alla sabbia di Crocodile è l’acqua, in quanto questa rende più “solida” la sabbia.
Esiste un ulteriore metodo per contrastare un fruttato utilizzabile solo da Marshal D. Teach, Barbanera. Questi, in quanto possessore del frutto Dark Dark, assorbe attraverso la forza di gravità che il frutto genera anche i poteri di un fruttato, esponendo il vero corpo.
Una mia piccola osservazione mi fa pensare che i fruttati possano esporre il proprio vero corpo quando esauriscono le energie. Penso ciò basandomi su una mia interpretazione (forse troppo soggettiva?) di queste due vignette.
Naturalmente, bisogna resistere alla furia di un fruttato per lungo tempo. Immaginate scontri come questo tra Jinbe ed Ace o come quello tra Sakazuki e Kuzan, durati giorni. In merito non sono riuscito a trovare altro in giro e non so neanche se se n’è già parlato in passato.
Spero presto di sviluppare al meglio questi punti, anche perché, nel Nuovo Mondo, mi sembra più che doveroso conoscere le debolezze di qualcuno che fino a pochi anni fa si credeva fosse invincibile.
Fonte
Ti è piaciuto questo articolo? Allora passa dal blog “illaboratoriodivegapunk” e faglielo sapere lasciando un commento in questa pagina:
http://illaboratoriodivegapunk.blogspot.it/2013/09/focus-on-contrastare-i-poteri-di-un.html