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One Piece Episodio 910: il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda
Signore e signori, bentornati. Vi trovate a leggere il commento di un episodio un po’ strano, ma che mi darà l’occasione di farvi riflettere su un paio di aspetti (visto che a qualcuno sembrano poco chiari). Se avete letto il manga, avrete già capito che problemi ci sono. Ma sono davvero problemi? Vediamo.
L’episodio adatta quasi tutto il capitolo 920 del manga. Il capitolo in questione, come molti da qui in avanti, fu magnifico da leggere: un antipasto di un flashback dalla conclamata epicità su un personaggio estremamente interessante, Kozuki Oden. Non solo! Apparve per la prima e finora unica volta (ancora per poco) la moglie di Oden, colei che ha praticamente dato il via a tuttala vicenda, lady Toki ed il suo incredibile potere. Come vi dicevo, il viaggio nel tempo è pensato in modo che non possa incasinare nulla: viaggiando solo nel futuro non si può alterare la timeline. Mostrare Toki subito prima del titolo le dona l’aura di importanza che merita, sono sicuro che se seguite solo l’anime vi siete chiesti “e lei? Perché appare adesso?”.
Aspettavo questo episodio per riprovare le stesse sensazioni che mi ha regalato l’anime. …però, non è stato così, e i motivi sono almeno due:
– stiamo attualmente leggendo nel manga la storia completa di Kozuki Oden, dunque non mi stuzzica più molto l’antipasto. Inoltre, ciò che si legge nel manga è un po’ diverso da ciò che l’anime ha provato ad anticipare.
– l’episodio è stato adattato in modo non eccelso, almeno per come la vedo io. Un aspetto in particolare mi ha fatto “scendere la scimmia”.
Partiamo parlando del primo punto. Se siete dei fighi veri leggete anche voi il manga e siete in pari, in tal caso vi sarete sicuramente accorti di alcune differenze sostanziali tra la storia completa di Oden e quella riassunta da Kin’emon ed illustrata nell’anime. Senza fare troppi spoiler, diciamo che Oden non combatte esattamente così e che il suo combattimento con Ashura Douji non è finito come viene suggerito dall’anime, per quanto l’esito sia sempre la vittoria di Oden su di lui e sui criminali di Kuri. Qualcuno parlava di “spoiler imprecisi”. Anzitutto, non sono spoiler: quello che viene mostrato è praticamente ciò che Kin sta raccontando, ovvero la sua vittoria sul distretto di Kuri e su Ashura. Non ditemi che vi siete scordati di questo capitolo!! Sono cose che vengono già raccontate, nessuno spoiler. E poi, anche se fosse…cos’è, volete spoiler precisi? (Voi che leggete gli spoiler del capitolo, vi vedo. Mostri.)
Il motivo per cui i ricordi di Kin sono imprecisi rispetto a quanto leggiamo in questi gironi è molto semplice, e difatti non vedo nemmeno il motivo di lamentarsi tanto: quando questo episodio era in produzione il manga non era neanche lontanamente vicino alla storia di Oden. Pensate che facciano gli episodi in una settimana? A volte serve un mese solo per animare una scena, aggiungeteci la scrittura, gli storyboard, il doppiaggio…è normale che al tempo non avessero idea di come si fossero svolti precisamente i fatti. E diciamocelo, anche voi se foste gli sceneggiatori o gli storyboarder non vi sareste disturbati a chiedere ad Oda: “hei ma come la disegno la battaglia contro Kuri e Ashura?” o “che stile di combattimento ha?”. Piuttosto, mi chiedo se non ci fossero modi migliori di rappresentare Oden…è stranissimo così verdognolo!
Una pecca di questa faccenda è l’identità di Ashura Douji: se non vi siete distratti negli episodi precedenti, avete già capito chi è. Nel manga lo avremmo scoperto poco dopo, ma evidentemente i produttori dell’anime non hanno considerato l’informazione tanto importante o segreta. Francamente non è nulla di incredibile infatti, ma quel pizzico di mistero faceva piacere…
E parlando di mistero, secondo voi chi sono questi?
Ora che abbiamo capito perché l’episodio “spoilera male”, passiamo al perché non lo trovo ben adattato. Durante il raccondo, Kin’emon spiega ai mugi TUTTA la vicenda di Oden. La cosa è particolarmente chiara nel manga:
Quelle vignette mute a destra ci fanno intendere che passa un po’ di tempo durante il quale Kin racconta le peripezie di Oden, arrivando poi a come è stato catafottuto. Al che i nostri si chiedono cosa sia successo dopo l’inculata presa, ovviamente. (avete notato che è quasi l’unica volta in cui Luffy ascolta attentamente una storia?). È a questo punto che Kin e Momonosuke si mettono a soffrire e piangere. Nell’anime questo micro-timeskip manca completamente, col risultato che Kin’emon e Momo sembrano colti da un’improvviso attacco di diarrea (nemmeno tanto improbabile visti i precedenti).
Bastava una scenetta di 10-15 secondi con solo musica e le reazioni varie degli ascoltatori per far capire che Kinemon sta raccontando tutto. La soluzione a cui sono arrivati non mi piace…
Quando si passa alle vicende del castello di Oden in fiamme, appaiono questi individui:
Uno lo avrete probabilmente riconosciuto come Jack della Siccità, gli altri due dovrebbero essere già apparsi nell’opening. Peccato che, per qualche motivo, quello a destra non sia esattamente così dalla shilouette…o forse alla Toei sanno già com’era fatto 20 anni fa? Può anche darsi che questi tre non siano di fatto chi penso che siano ma dei “nemici a caso”, ma questo primo piano drammatico (e minaccioso) me ne fa dubitare.
Kin’emon taglia i nemici (ma non il fuoco…) con le stesse due mosse, peccato.
Devo dire però che la scena con lady Toki mi è piaciuta, resa esattamente come me l’immaginavo. Il doppiaggio l’ha resa più calma di quanto mi aspettassi ma va bene così. Anche i dialoghi aggiuntivi dei Foderi li ho trovati corretti (mi ero scordato della bella voce di Kanjuro).
Infine, Zoro e la tigre. A quanto pare la vicenda finisce così senza aggiungere nulla, un po’ deludente. Ci ho fatto caso solo adesso, ma in effetti una tigre morta appare nel manga! Che la vicenda della tigre fosse in effetti pensata e poi tagliata da Oda? Peccato che non renda allo stesso modo il concetto di “Zoro ha cazzeggiato come un cretino per mezza Wano arrivando ad un porto”, quanto puoi allontanarti combattendo?
Episodio sotto le aspettative, ma si è lasciato guardare. Mi ha fatto immedesimare negli sceneggiatori e nei produttori che devono inventarsi cose sperando di non venire smentiti più avanti. Beh, hanno fatto di peggio in passato (ricordate Trebol?).
[Symonch]
https://www.instagram.com/p/ByU46Ani1g7/
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.