Episodio 936: spiegazioni, risposte e Ryuou.

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One Piece Episodio 936

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One Piece Episodio 936: il commento di Symonch all’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda

Bentornati, e bentornate. Insomma, bentornat*. Anche oggi sono qui, a dirvi cosa ne penso dell’episodio settimanale dell’anime di One Piece. È fatto bene? È scritto bene? Vale la pena guardarlo? Se sapete già di volerlo guardare, prego: il link all’episodio è in cima alla pagina. Se avete qualche dubbio, prima offrite un po’ della vostra attenzione alle poche righe qui sotto!

Questa puntata, che si apre con della neve che cadendo fa il baccano di un macigno, finisce di adattare il capitolo 939 e copre anche un quarto del capitolo 940. Se andate a leggere questi capitoli, noterete che sono molto verbosi e strapieni di dialoghi, specialmente il 939 nella parte dedicata a Zoro e Hiyori. Capitoli come quello forniscono risposte alle costanti domande che il fandom si fa sull’opera, in questo caso sul destino di Hiyori 20 anni fa. In effetti, tutto questo episodio sembra pensato per avere Hiyori protagonista, più di Luffy, sia nelle sue vere vesti che in quelle di Komurasaki. Questo potrebbe spiegare la strana inversione nella narrazione degli eventi rispetto ai capitoli, infatti nello scorso episodio è stata adattata la SECONDA parte del capitolo, mentre oggi la prima. Che sia stato pensato tutto per rendere “tematicamente” più omogenei gli episodi?

Questo preambolo serve a giustificare, solo in parte, la lentezza esasperante della puntata di oggi che, se l’avete già vista, di sicuro avrete percepito. Nel manga è molto più facile sopportare lunghi dialoghi e pagine piene di balloon, dopotutto è praticamente un libro con le immagini. Puoi soffermarti sui dialoghi più interessanti e leggerli al tuo ritmo. Nell’anime, come già detto spesso, il ritmo ti viene imposto, ed è un ritmo molto lento. Il discorso tra Hiyori e Zoro, impreziosito inoltre da qualche parte filler (come Zoro che si ricorda di Kikunojo, evidentemente “Kikunojo” è un nome comune a Wano…), diventa noioso se raccontato con questa velocità.

Spiegato il motivo per cui Toki non ha mandato Hiyori nel futuro. Otoko non è disegnata benissimo, ci sono un altro paio di disegni imperfetti. A supervisionarli sarebbe dovuto essere Shigefumi Shingaki.

È questo il difetto principe di tutto l’episodio, interamente dedicato a fornire risposte e spiegazioni, come d’altronde il capitolo dal quale viene adattato. Se seguite solo l’anime, queste spiegazioni possono avervi intrattenuto abbastanza, ma chi legge anche il manga si è di certo annoiato con un episodio dal ritmo simile. Il finale dedicato a Hyougorou ha lasciato un po’ di dinamismo e hype però.

Eppure, andando un po’ nei dettagli, possiamo analizzare il modo in cui queste spiegazioni vengono “accompagnate” dalle immagini. L’episodio interamente dedicato a delle chiacchierate può infatti diventare interessante, se i dialoghi hanno a loro supporto delle visual accattivanti e azzeccate. Su questo lato non ci sono prodigi, ma ho notato un paio di cose interessanti, come la transizione tra il fuoco del fornello e l’incendio al castello, o l’immagine di Hiyori bambina completamente sola quando pensa di rinunciare alla vita. Questi sono spunti che di solito nell’anime non vedo.

Inoltre le parti dedicate a Kawamatsu, oltre ad essere introdotte con un’immagine molto carina…

…sono tratte abbastanza fedelmente dal manga, con l’aggiunta delle lyrics del “Ballo del Kappa” (non le avrei mai immaginate…) e la preoccupazione di Hiyori per la fame del samurai (la parte sul pesce grigliato è canonica). Visto? Con le giuste immagini, i dialoghi possono risultare più piacevoli da sentire.
Questo (e anche altro, come vedremo) è merito della regia di Tasuku Shimaya, che se la memoria non mi inganna esordisce anche come storyboarder (nell’episodio 924 era solo director con Aya Komaki agli storyboard). Le premesse mi sembrano buone, quindi posso ben sperare per futuri episodi storyboardati da lui. Ma, per quanto buone, queste scene non sono state comunque sufficienti ad intrattenermi del tutto. La parte in cui Zoro si innervosisce per il baccano di Otoko e Hiyori (ero convinto fosse un filler, e invece ricordavo male…) risulta solo fastidiosa.

La faccia di noi tutti al decimo “ureshii” di Hiyori e Otoko…

Per chiudere il discorso sul fronte Zoro, qualcuno ha notato un po’ di fanservice nei suoi confronti, con la mano di Hiyori ben visibile sui suoi pettorali. Anche nello corso episodio abbiamo visto un bello zoom sui suoi bicipiti, e in generale da inizio Wano l’abbiamo visto spesso a torso nudo (come Luffy, in realtà). Ogni tanto anche le ragazze meritano un po’ di gioie no? Questo fanservice (se tale si può definire, ditemi voi) è poi meno cringe ed invasivo di quello dedicato a Nami e Robin. Hiyori però guarda Zoro dormire un modo un po’…inquietante.

Conosco un paio di persone che pagherebbero per essere al posto di Hiyori.

Vorrei parlare un secondo della parte che si svolge ad Ebisu. Anche qui apparentemente abbiamo una lunga sequenza di chiacchiere inutili tra Usopp, Nami e la vecchia. A me questo genere di scene piacciono, però. Come scrissi nell’Opinione a Caldo, One Piece ha perso nel tempo un po’ di spensieratezza, vignette dedicate unicamente al commento di un personaggio su una cosa. Mi ha fatto piacere vedere Nami e Usopp discutere come amici su cosa farebbero sotto tortura (come tutti gli amici no?). E mi ha fatto piacere scoprire la storia dietro a Bigno, Bango e Bungo (bei nomi). Con la loro storia abbiamo un’immagine più definita non solo di Hiyori/Komurasaki, non solo di questi personaggi quaternari, non solo di Nami che si dimostra attenta, ma anche di Wano sotto lo Shogun Orochi. Apprezzo davvero.

Purtroppo però, la scena in generale risulta troppo lenta, avrei voluto quantomeno che parlassero tutti un po’ più in fretta. È però accompagnata, di nuovo, da delle buone immagini, che rappresentano le malefatte dei tre infami mentre vengono descritte. Ecco un paio di scene carine:

Bingo intento a pagare un’Essere del Mondo Oscuro.
I tre infami vengono presentati con enfasi, prima e dopo la caduta in disgrazia.
Questa vecchia a volte assume una faccia più inquietante. Anche piccoli dettagli come questo rendono più varia la scena secondo me.
Bingo ha perso tutto ed è al limite della pazzia.

Ripeto però che l’episodio risulta troppo lento anche in questa parte ambientata ad Ebisu, almeno in questo caso c’è stato un po’ di sforzo per rendere i dialoghi visivamente più variegati, invece che limitarsi a mostrare lo sfondo scorrere lentamente. Di nuovo, merito dell’esordiente Shimaya.
In ultimo, Hyougorou e Luffy al Sumo Inferno. Dopo aver riciclato le scene dello scorso episodio, assistiamo alla spiegazione di Hyou riguardo all’Haki. O meglio, al Ryuou, come viene chiamato a Wano. Per intenderci, come a Skypea l’Ambizione dell’Osservazione viene chiamata Mantra, a Wano quella dell’Armatura viene chiamata Ryuou (“re dragone”). Stranamente, solo nel titolo viene nominato il Ryuou, che verrà introdotto ben più avanti. Nel manga, Hyougorou spiega a Luffy il Ryuou mentre il gommoso schiva gli attacchi dei Gifters col vecchio in spalla.

Ne apofitto per farvi notare come il duello Zoro-Mr.1 venga ridotto a un banalissimo “Zoro ha usato inconsapevolmente l’Ambizione”. Lo trovo triste.

Nell’anime Luffy mette prima a terra i Gifters e questi poi li guardano discutere… Fatica risparmiata? Volontà di rendere il discorso più facile da seguire? Chissà, ma di fatto c’è questa differenza rispetto al manga. Dopodiché, Hyougorou tira fuori le palle (e il Ryuou) ed abbatte Alpacaman con un unico colpo pieno di effetti speciali particellari. Nella nuova opening vediamo Luffy caricare il pugno di Haki in modo molto simile a come fa Hyou in questo episodio. Nel manga non si vede niente concentrarsi sul pugno in forma di petali di ciliegio, ma devo dire che come concept non è malaccio, è pur sempre Hyougorou dei Fiori ad insegnarla. Spero non venga troppo “dragonballizzato”, che anche in questa puntata siamo borderline con l’attacco di Hyou.

L’episodio è un insieme di spiegazioni e risposte (che però generano ovviamente altre domande), date in modo lento ma con un occhio di riguardo in più rispetto al solito per le visual, grazie a Shimaya. Lo trovereste probabilmente noioso, se non avete pazienza e volete solo l’adrenalina. Se invece volete rivivervi Wano o solo rilassarvi un po’, il link è in cima alla pagina.

[Symonch]

Leggi anche: One Piece Episodio 934: Zoro trabocca di potere!!!

https://www.instagram.com/p/B5XljSWCuYv/

One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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