EXCURSUS SULLA FLOTTA DEI SETTE

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                                                                                                   [Articolo di -Marshall D. Teach-]

Marina, Imperatori, Flotta dei Sette. Sono le tre grandi potenze che tengono l’ equilibrio mondiale in One Piece. Ma gli Shichibukai sono l’ istituzione che, forse, sembra meno stabile.

Analizziamo quindi l’ organizzazione conosciuta con il nome di Flotta dei Sette.

I membri appartenenti alla Flotta dei 7 sono pirati che hanno “stipulato” un accordo con il Governo Mondiale. In pratica il Governo gli permette di godere di diversi benefici (dei quali parleremo in seguito), in cambio della propria forza militare. Esempio è Marineford, dove i Flottari hanno combattuto contro i pirati di Barbabianca in difesa della base della Marina.

Nella realtà è esistita una figura simile, e parlo del corsaro. I governi concedevano ad alcuni “naviganti” una lettera di corsa, ovvero una licenza che permetteva, a chi in possesso di essa, di difendersi da navi nemiche ed attaccare mercantili. Di qui nasce la figura del corsaro, un mercenario della marina che manteneva tale il suo status dando dei proventi al governo. Davvero simili ai “cani del Governo” di One Piece.

Ma perchè il Governo Mondiale si serve di pirati? Semplice, per poter avere a propria disposizione una forza militare che gli permetta di contrastare gli Imperatori. Preservare l’ equilibrio di tutte le forze in gioco è questione primaria.

“Non sono stati proprio i membri del Governo ad assumere questi pirati per mantenere l’ equilibrio mondiale?”, diceva Issho nel suo dibattito post-Dressrosa con Sakazuki.

Ma i pirati che entrano negli Shichibukai, rappresentano realmente un vantaggio per il Governo Mondiale?

I pirati che entrano nella Flotta dei 7 lo fanno esclusivamente per ottenere vantaggi non da poco. In primis, come sappiamo, viene loro congelata la taglia pendente sulla propria testa e cessano, a tutti gli effetti, di essere ricercati. Da pirati e criminali diventano intoccabili, privilegiati. E tutto questo soltanto mettendo a disposizione di Governo e Marina la propria forza, e a dire il vero neanche sempre. Tale status non soltanto avvantaggia loro stessi, ma anche tutti gli uomini che hanno sotto il proprio comando.

Crocodile e Doflamingo ne sono l’ esempio più clamoroso. Vero e proprio emblema di sopruso dello status di Flottaro. Parliamo di due pirati che hanno creato organizzazioni criminali che agivano in larga scala. La Baroque Works ha quasi rovesciato un regno antichissimo come quello di Alabasta, Crocodile ha quasi messo le mani su Pluton. Mica roba da poco. Con Doflamingo siamo ad un livello ancora più alto. Parliamo di uno dei maggiori Broker del mondo criminale, uno che praticava commercio d’ armi e di Smile, con un Imperatore per giunta. E’ vero che Mingo si è avvalso anche del suo ex status di Drago Celeste, ma non dimentichiamo che ha infiltrato Vergo, suo sottoposto, nella Marina. E tutto ciò che per anni è accaduto a Dressrosa è sempre stato insabbiato.

Certo, ci sono pirati, come Hancock e Jinbe, che l’ appartenenza alla Flotta dei 7 l’ hanno usata per proteggere le proprie patrie, ma poi in guerra (Marineford) si sono rivelati inutili alla causa. Facendo i propri comodi insomma. E combattendo dal lato dei pirati.

Uno degli aspetti più gravi dello status di Flottaro, è la libertà quasi totale di cui godono i membri di tale organizzazione. Analizziamo un momento le situazioni di Teach e di Law. Entrambi utilizzano la propria posizione per arrivare ad un obiettivo personale, sfruttano in pratica l’ autorità conferitagli dal Governo. Barbanera entra nella Flotta per arrivare fino ad Impel Down, reclutare i peggiori criminali nella propria ciurma, e avere quindi la “forza” per prendere il frutto di Barbabianca. E dire che Teach sapeva dei privilegi che gli avrebbe comportato l’ entrata tra le fila degli Shichibukai. Insomma, è come se fosse il segreto di Pulcinella. Law invece sfrutta il suo status per mettere in atto il suo piano contro Doflamingo, per potersi muovere liberamente insomma. Questi due casi sono significativi. Pirati che al Governo non hanno dato nulla, ma soltanto arrecato danni, specie per quanto riguarda Teach.

Eppure il Governo continua ad “assoldare” pirati per proprio conto.

Ma in base a cosa il Governo Mondiale sceglie i pirati da far entrare nella Flotta?
Oltre che per la loro forza, per la loro fama. Basti pensare a Buggy: per quanto dimostrato veramente scarso, ma ex membro della ciurma di Roger e, in un modo o nell’ altro, uno degli artefici della grande fuga da Impel Down. Quindi il Governo sfrutta la sua immagine per dare un segnale forte, anche un ex “compagno” di Roger può sottostare al volere del GM. Anche se così non è in realtà, perchè Buggy trae vantaggio da questa situazione, da quanto abbiamo visto. Analogamente per quanto riguarda Weeble: a nessuno importa se sia veramente il figlio di Newgate, bastano la sua nomea e la sua potenza. Barbabianca Jr. alle dipendenze del Governo, fa effetto no? E anche Weeble sta facendo quello che gli pare, è alla ricerca degli ex compagni del “Babbo”, distruggendo città a destra e a manca, senza che nessuno possa torcergli un capello.

Gli Shichibukai hanno, da sempre, rappresentato un caposaldo importante di One Piece. Dopo ogni sconfitta di un Flottaro c’è sempre stata una conseguenza negativa. Ovvio, direte voi: pensate solo che la sconfitta di Crocodile ha fatto da apripista, in un certo modo, all’ ascesa di Teach. Ogni qualvolta un membro dei Sette ha perso il proprio status, il Governo ha avuto bisogno di assestarsi.

La Flotta dei 7 è, quindi, una piaga per Governo e Marina. Un male considerato necessario per mantenere l’ equilibrio delle forze in gioco, ma in realtà non è così. La Flotta rappresenta si il braccio armato del Governo, ma soltanto in apparenza. Forse si può parlare in tal senso per il solo Orso Bartholomew. La bilancia pende quindi nettamente a sfavore della Flotta.

Quale potrebbe essere allora la soluzione giusta?

“Distruggere completamente la Flotta dei Sette”

Credo Fujitora abbia ragione. Chi, come lui, è rappresentante della Giustizia, non può tollerare che dei pirati debbano dare man forte ad un’ istituzione, la Marina, che salvaguarda l’ incolumità dei popoli. “Un pirata resta pur sempre un pirata”. Chi è dalla parte della Giustizia quindi, deve avere la forza politica di combattere un pirata, il quale non può e non deve essere protetto da uno status donatogli dallo stesso Governo. Non può esistere che un Luffy qualsiasi salvi una nazione, quale Alabasta, dalle angherie di Crocodile.

“ Eravamo impotenti! Non potevamo fare niente! Se la ciurma di cappello di paglia non fosse stata lì, Alabasta sarebbe diventata sicuramente come Dressrosa… un covo di pirati!…”

Credo che Smoker abbia colto nel segno.

Ma qualcosa sta cambiando.

La situazione degli Shichibukai, ora come ora, è veramente in bilico. Nelle condizioni attuali abbiamo cinque Flottari su sette, quindi l’ equilibrio delle tre grandi forze è già compromesso. Abolire la Flotta non solo ripulirebbe l’ immagine di Governo e Marina, ma permetterebbe anche di dare la caccia ai pirati che sono “protetti” da tale posizione. La Giustizia non può e non deve servirsi di pirati per adempiere ai propri doveri. Anche se, c’è da dire, la potenza militare del Governo cala di un bel po’ senza i Flottari, nonostante abbiano combattuto veramente poche volte per il GM. L’ abolizione degli Shichibukai è solo questione di tempo, ma una cosa necessaria. Il precario equilibrio della Flotta dei 7 ha già fatto cominciare un effetto domino che porterà alla rottura degli equilibri, qualora ce ne fosse ancora bisogno. Ci saranno novità importanti in tal senso.

A partire dal prossimo Reverie.

FONTE

Le pillole di Barbanera

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