Articolo di #DocQ
Immaginate per un momento di essere proiettati più di 800 anni fa nella storia di One Piece… Esiste un Regno, che per tali ragioni oggi è conosciuto come “Antico”, probabilmente a capo di ogni cosa. Non sappiamo dove sia mai stato collocato, non sappiamo quante ne erano le famiglie a capo ( se ne erano una o più); ma voglio immaginarlo come un Regno prospero, sotto il cui dominio regnava la pace e un’ideale: L’unità. Sappiamo, infatti,che nel nostro manga gli umani non sono l’unica specie esistente; sirene, tritoni, visoni, colli di serpente, braccia lunghe; tutti questi ed altri ancora sono gli esemplari che popolano il nostro mondo, ognuno nella propria terra d’origine: chi in un’isola sommersa, chi in groppa ad un elefante… Perché vivere separati? Perché non poter sognare un mondo dove tutte queste razze possano convivere? Quest’idea cominciava a prender forma nella mente di questa famiglia, ormai salita al potere. Ideale, però, ostacolato dalla geografia attuale che vede un modo dominato quasi completamente dal mare, il quale, però, si trova diviso in quattro: Mare Settentrionale, Mare Meridionale, Mare Orientale e Mare Occidentale, da una striscia di terra e una rotta marina, La Red Line e la Grand Line rispettivamente ; rendendo così impossibile il libero vagare da un mare all’altro per la popolazione, se non in punti di difficile accesso ( la Reverse Mountain, Fishman Island, Marijoa..); non solo, ma alcune civiltà, come quella degli uomini-pesce, vivono totalmente estraniati dal resto del mondo; sommersi nelle profondità dei mari a Fishman Island.
Ma come far prendere vita ad un’idea tanto folle? Il “progetto” potrebbe esser cominciato con un ragazzo vissuto proprio più di 800 anni or sono, il suo nome era JoyBoy. Nel suo viaggiare sappiamo esser entrato in contatto con un altro personaggio dell’antichità, la Principessa Sirena. In verità si tratta più di un semplice “contatto”… Il ragazzo, infatti, potrebbe esser venuto a conoscenza di questo suo straordinario potere, quello di controllare quelle spaventose bestie marine note come “I re del mare”, esseri dalla forza sproporzionata.. “capaci di spazzar via un’intera isola”..
Il disegno, quindi, comincia a prendere forma.. l’abilità della principessa potrebbe essere la chiave di volta per permettere la distruzione dell’isola e la risalita in superficie di tutta la popolazione sommersa. Ma questo potere, da solo, non è sufficiente. Altri, infatti, sono i bersagli da buttar giù: La Reverse Mountain e il luogo dove attualmente è collocata la città sacra di Marijoa, punti di intersezione delle due “linee” presentate in precedenza, che quindi tengono separati i vari mari.
La principessa, quindi , aveva bisogno di ricevere l’aiuto di altre “armi” : La corazzata Pluton e l’arma Uranus… Insieme con Poseidon ( nome in seguito dato alla sirena stessa) queste tre avevano il “Potere di distruggere il mondo”. [NB: dal momento che l’arma ancestrale Uranus per ora ci viene solo presentata come tale, ma nulla sappiamo sul suo conto, non è mio interesse formulare ipotesi riguardo la sua natura.. Diverse, infatti, sono le teorie che circolano; per quanto ne sappiamo ( cioè nulla) potrebbe essere tanto un’arma progettata dagli umani alla Pluton, tanto un potere speciale ereditato alla Poseidon, o altro. Qualunque cosa sia, sappiamo che, come le altre ha un potere devastante e, a mio parere, era interesse dell’Antico Regno sfruttarlo per veder realizzato il proprio sogno.]
Gettate le basi, ora, era solo necessario aspettare il tempo opportuno affinché il progetto prendesse vita; così mentre abili carpentieri dedicavano il proprio tempo alla realizzazione della corazzata Pluton, JoyBoy tornò dalla sua amica con un compito e una promessa: con la speranza di vivere un giorno insieme nello stesso mare, sotto lo stesso cielo, incarica degli abili operai di costruire un’arca, La Noah, e incarica i Re del mare di trainarla, così che quando sarà giunto il momento stabilito tu e tutta la popolazione sommersa possiate scampare alla distruzione di quest’isola e giungere finalmente in superficie.
Durante questo tempo, tuttavia, armi e navi non erano le uniche cose a prender vita. Purtroppo l’idea di un Unico Regno unito, in cui dominasse la pace e la libertà non era condivisa da tutti. Diverse, infatti, erano le famiglie che ritenevano inopportuno che esseri tanto “inferiori” potessero girovagare nelle loro stesse acque, le stesse famiglie che, in futuro, considerarono questi individui alla pari di schiavi, dei quali era inappropriato respirare la loro stessa aria, tanto da rinchiudersi in rivestimenti isolanti. Sorse, pertanto, una resistenza. Non sappiamo con precisione quale sia stata la durata di questo scontro, ma possiamo immaginarcelo.. Il Grande Regno vantava un’enorme potere, tuttavia l’alleanza di 20 Regni minori era capace di tenergli testa.
Terminati i progetti, le armi erano pronte per il fatidico giorno che, ormai, sembrava non arrivare… Quelle piccole nazioni avevano ormai messo alle strette quella leggendaria potenza che, come un mastodontico animale ferito, si preparava alla capitolazione. Non sappiamo come abbiano fatto a vincere la guerra, le ipotesi potrebbero essere diverse, ma io ho un paio di idee. Una potrebbe riguardare proprio le armi, o una di queste, per qualche motivo potrebbe esser caduta nelle mani del nemico, magari per il tradimento di qualcuno, e avergli concesso la vittoria. Quest’idea mi è venuta vedendo anche l’immenso potere del giovane Momonosuke e della condanna di Zounisha; il potere del ragazzo in effetti ricorda molto quello della principessa sirena e l’animale potrebbe esser stato coinvolto in quella guerra, sprigionando la sua immane potenza. Una seconda opzione potrebbe riguardare il “famoso segreto di Marijoa”. Non sappiamo di cosa si tratti, ma sappiamo che quella terra sarebbe diventata in futuro la residenza dell’attuale governo. Come mai? Un luogo scelto a caso? Probabilmente no.. In un modo o nell’altro quegli uomini potrebbero aver trovato un certo “albero”, che produceva dei “ frutti” i quali conferivano straordinari poteri a chi se ne nutriva.. Forse proprio grazie a questi, che poi in futuro verranno conosciuti come “ frutti del diavolo”, che quelle nazioni si sono portati alla vittoria. Immaginate come sarebbe stato avere riuniti sotto lo stesso vessillo frutti devastanti come lo yami yami, il gura gura, il pika pika.. ai nemici non venne lasciato scampo. [ NB: Sappiamo inoltre dalla saga di PunkHazard che la guerra tra due vertici della marina e il loro potenti frutti ha sconvolto l’atmosfera e il clima di quell’isola.. Così l’uso di tutti quei frutti nella guerra del secolo buio potrebbe esser stata la causa dello stravolgimento del magnetismo e fenomeni climatici nel mondo di OP].
La sconfitta era ormai alle porte, ma quel sogno non poteva morire. Non sappiamo se ci furono sopravvissuti, probabilmente un piccolo gruppo riuscì a nascondersi ( i portatori della D., che in futuro verranno conosciuti come “ I nemici naturali degli dei”), e insieme a loro anche quei progetti non furono dimenticati. Qualcuno di loro commissionò che essi, insieme alla loro storia venissero tramandati ai posteri,all’insaputa dei propri nemici, scritti su massi di pietra indistruttibili.. I poneglyph. E questo fu proprio il compito affidato al clan Kouzuki di Wano, un’antica città che, come vedremo, si manterrà estranea dall’attuale Governo Mondiale.
Ma tramandare ai posteri i propri ideali non era l’unica priorità; l’Antico Regno, infatti, era in possesso delle tre armi ancestrali che, ormai pronte, dovevano veder rinviato il giorno del loro utilizzo. “Nascoste in punti ritenuti opportuni”, la loro allocazione venne tramandata anch’essa su questi antichi massi che, in seguito, si sarebbero visti dispersi in giro per il mondo.. Prima di scomparire, però, anche JoyBoy aveva un messaggio da tramandare, un messaggio di scuse per la principessa, ma allo stesso tempo di speranza, la speranza che un giorno quella promessa sarebbe stata mantenuta; ma fino ad allora l’arca del patto e questi insegnamenti dovevano essere conservati.
Lo scontro volge ormai a termine, e la storia ci insegna quale fu l’epilogo.. Come ben ci chiarisce il saggio maestro Clover, quell’Antico Regno vide la sconfitta per mano dei propri nemici, ed è molto probabile che sono quei nemici ad essere attualmente al comando; quell’organizzazione conosciuta al giorno d’oggi come “Governo Mondiale” vide la luce proprio 800 anni fa. Ma del secolo che precede questa nascita, purtroppo, non se ne sa nulla.. “Il secolo buio” lo chiamano, o “ i 100 anni di vuoto”, perché la storia che ne compone quegli anni racchiude una verità scomoda per quei nuovi sovrani, una verità che avrebbe svelato la loro vera natura.
Gli anni passano, e queste famiglie rendono ancor più radicato la propria idea di distacco e superiorità, rinominando la propria nazione una “Terra sacra”, Marijoa; commerciando altre specie come fossero bestie all’interno di case d’asta e prendendo come schiavi tutti coloro non appartenenti alla propria stirpe… Un messaggio di divisione che aveva messo radici così profonde nei loro animi, tanto da renderne anche simbolo del proprio Regno, la propria bandiera ( un simbolo che ricalca la divisione tra i quattro mari, a cui fa capo un’unica organizzazione).
Ma quell’idea di libertà era troppo forte per essere messa a tacere. “ Ci sono cose che non saranno mai fermate: una volontà ereditata, i sogni delle persone, e il passaggio da un’era all’altra. Fino a quando la gente continuerà a cercare il significato di libertà queste cose non cesseranno mai di esistere”; ecco come spiega Roger la “forza movente” in tutto il mondo di One Piece… Una volontà ereditata, i sogni, il passaggio da un’era all’altra era tutto quello che l’ideale dell’Antico Regno racchiudeva, queste cose non potranno mai cessare di esistere finchè ci sarà qualcuno in cerca di “libertà”. E così che quelle antiche pietre, in cui tale messaggio era sigillato, andavano preservate ad ogni costo fino al giorno stabilito; antiche tribù come quella degli Shandia o quella dei Visoni hanno votato la loro esistenza a questo compito, tramandandosi l’onere di difendere quei blocchi dal messaggio criptico; altre civiltà, come la famiglia reale degli uomini- pesce, narrando di generazione in generazione un messaggio di speranza che presto si sarebbe avverato; altre famiglie, come i Nefertari, rinunciando ai loro diritti di Sovrani della città sacra, decidendo di risiedere nella loro terra originaria ponendosi quali difensori di un messaggio che, semmai scoperto, avrebbe compromesso l’esistenza del mondo intero svelando l’ubicazione dell’ arma Pluton; altri ancora come i carpentieri di Water Seven, i quali si tramandavano in grande segreto, da maestro ad apprendista, i progetti della corazzata, così da poterne realizzare una seconda, qualora la prima fosse caduta nelle mani sbagliate.
Ogni cosa era pronta, ma vi era ancora attesa
Per quanto l’impegno mostrato dagli studiosi di Ohara era notevole, il loro spirito non era abbastanza forte. La curiosità e la voglia di sapere, per quanto ardenti, non erano sufficienti … Questo e il loro triste epilogo, in seguito alla distruzione ad opera del buster call, rese necessaria l’arrivo di una nuova figura.. una capace di mettere il mondo sottosopra. [NB: da non sottovalutare il legame che esiste nel manga tra il concetto di volontà ereditata e la volontà della D., i cui portatori potrebbero essere essi stessi i veri eredi di quel sogno di libertà.]
Lo spirito avventuriero e libertino di Roger, fu quello a permettergli di conquistare la Rotta Maggiore e diventare il Re dei pirati; ma più di ogni altra cosa, di essere il vero erede di quella volontà e di quell’antico sogno. Seguire i poineglyph permise al pirata e alla sua ciurma di venire a capo di ogni cosa e ricostruire la storia del secolo buio; ma non solo, persino di venire a capo della reale natura e collocazione delle tre armi ancestrali e dei loro obiettivi da abbattere.
Sembrava esser tutto pronto allora. L’indugiare era parso interminabile; secoli dopo secoli, generazioni dopo generazioni si sono susseguite senza veder mai alcun cambiamento, fino all’arrivo di quest’uomo. Ma qual era ora il freno? Perché il piano era, ancora una volta, irrealizzabile? La risposta era “il tempo”…
Roger intraprese il viaggio alla conquista della Rotta Maggiore consapevole delle sue precarie condizioni di salute. La morte gli era col fiato sul collo, per questo vi era il rischio che il piano poteva risultare incompiuto, o ancor peggio, che venisse sventato, mandando all’aria secoli di lotta e resistenza per preservare quel messaggio salvifico.
La sua salute precaria non era l’unica spiegazione, il tempo gli era avverso anche in altri modi.. Conosciamo, infatti, la natura dell’arma ancestrale sottomarina; con ogni probabilità ai tempi di Roger questa non era ancora pronta, in quanto non ancora rinata.
Malato e con poco altro tempo da vivere, il pirata Roger conclude di non essere in grado di intraprendere questa guerra contro quest’Antica Potenza. Ma quel sogno non poteva scomparire. Roger aveva un piano ben preciso delineato nella propria mente, tanto da portargli ad affermare al suo fidato compagno Rayleigh : “ Amico mio, io non morirò..” , nonostante il suo intento era quello di consegnarsi alla marina. Per quale motivo? Beh, sappiamo esattamente la storia com’è andata.. La sua pubblica esecuzione era un palcoscenico perfetto per far risuonare le sue ultime parole e trasformare quella flebile fiamma di vita, che di lì a poco si sarebbe spenta, in un fuoco ardente che avrebbe dato vita a quell’epoca conosciuta come “ l’era della pirateria”. Roger era consapevole che la sua volontà non sarebbe svanita, e quel sogno vecchio di 800 anni avrebbe visto un giorno la luce; idea tanto radicata da portarlo a morire con un sorriso sulle labbra ( da buon portatore della volontà della D.)
Morto il proprio capitano, cosa c’era da fare? In realtà ben poco se non aspettare… la ciurma ormai era stata sciolta, e i vari membri erano in giro, “dispersi”. Alcuni di loro, i più giovani come Shanks e Baggy, intenti a proseguire la loro avventura per mare; altri più anziani, come Rayleigh e Crocus,a stabilirsi sulla terraferma, guarda caso proprio a Sabaody e ai Promontori gemelli rispettivamente. Perché non lo ritengo un caso? Ebbene sono entrambi posti strategici: rappresentano entrambi punti in comune a qualsiasi delle rotte scelte per navigare lungo la GrandLine. Da quelle postazioni, quindi, gli ex membri della ciurma del Re dei pirati avrebbero potuto incontrare tutti i vari pirati che si avventuravano alla conquista del titolo che un tempo era spettato al loro capitano; con la speranza che prima o poi qualcuno “di speciale” sarebbe arrivato.
E non dovettero attendere a lungo, non quanto l’Antico Regno almeno, dal momento che solo 5 anni dopo nasceva un bambino nel tranquillo Mare Orientale.. un bambino che in futuro verrà conosciuto come colui che vuole diventare “ Il Re dei pirati”. Nel vederlo, anche se giovanissimo, Shanks ha riconosciuto la stessa fiamma ardente del suo capitano ed è stato pronto a scommetterci il proprio braccio affinché quella Nuova Leva possa arrivare più lontano dei suoi predecessori, possa compiere quello che gli altri non sono stati capaci di fare.
Anni dopo, anche il vecchio Rayleigh poté accertarsi delle parole del Rosso, testando il vero spirito di questo ragazzo; un giovane pirata il cui unico desiderio è essere la persona più LIBERA in questi mari…
Sembra, quindi, che il giovane Rufy sia la persona più qualificata per raggiungere la leggendaria isola Raftel, decifrare tutto il messaggio criptico nascosto nei Poineglyph e trovare quel tesoro che, a detta del morente Barbabianca a Marinford, non solo esiste, ma ha la capacità di stravolgere il mondo intero. Si, questo giovane pirata sembra essere colui che, portando sulle sue spalle il peso di quei secoli e di quei sogni ancora oggi irrealizzati, sfiderà il mondo intero e finalmente porterà alla realizzazione del “progetto One Piece”: Le armi ancestrali, finalmente rinvenute, verranno azionate contro i loro bersagli. La RedLine non sarà più una linea di demarcazione, non esisteranno più mari separati e isole sommerse. Finalmente il sogno di quegli uomini vedrà la luce e la promessa di quel ragazzo alla sua principessa potrà definirsi compiuta. Esisterà un unico mare, l’all blue, dove vivrà un unico popolo che, seppur variegato, sarà finalmente unito.
Prima di lasciarvi, nel ringraziarvi per l’attenzione prestata a quest’articolo, volevo proporvi una vecchia traduzione del titolo del nostro manga fatta dal Re del bike e raft. Non riportandovi tutte le spiegazioni ( in quanto non ne sarei capace, vi rimando al suo vecchio post per questo) il nome giapponese One Piece potrebbe tradursi come : “Il gran tesoro che unisce gli uomini”… Titolo che ben si addice all’antico progetto, non trovate?
Ovviamente questa non vuole essere verità, ma una personale ricostruzione/teoria . il manga naturalmente racchiude molti altri scenari, come le guerre con gli imperatori, ormai imminenti; scontri con altri pirati “della generazione peggiore”; la scesa in campo con i rivoluzionari; la realizzazione dei sogni degli altri nostri protagonisti. Tutti questi ed altri ancora sono gli avvenimenti che attendiamo, intrecciati alla perfezione dal nostro artista Oda, che ha permesso così di regalarci un manga stupendo, che, “ seppur si sta avviando alla conclusione”, ha saputo accompagnarci per una bella fetta della nostra vita.
FONTE
#DocQ