Il Dottor Hillk, One Piece e le metafore della vita

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Le metafore della vita in One Piece con la storia del Dottor Hillk e di Chopper

Salve gente, oggi volevo parlarvi del mio personaggio secondario preferito in assoluto in One Piece. Esatto, perché sappiamo che vista la mole di personaggi ce ne sono di principali, secondari ed anche di terziari…

Sto parlando del Dott. Hillk, protagonista a mio avviso del più bel flashback di tutto One Piece (il che è tutto dire, visto che sono quasi tutti splendidi). Se la dottoressa Kureha è stata come una madre acquisita per Chopper, nonchè la fonte della sua maturazione dal punto di vista medico professionale, il Dott. Hillk è stato come un padre per Chopper e ha contribuito alla sua maturazione dal punto di vista umano.

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In pochi capitoli, Hillk trasmette non un singolo messaggio al lettore, ma una serie di messaggi incredibili, uno più bello dell’ altro, andiamo per ordine:

  • Innanzi tutto salva la vita a Chopper e soprattutto si dimostra libero da pregiudizi e da complessi a differenza degli altri abitanti, accogliendo “il diverso” e mostrandosi una persona prima di tutto aperta al prossimo e ad aiutare chi è in difficoltà. 

 

  • In secondo luogo ci viene mostrato come una persona che ha degli ideali e degli obiettivi da raggiungere nella vita, e va contro tutto e tutti pur di realizzare i propri sogni, anche contro una malattia che lo sta consumando pian piano dall’interno. Nonostante quello che sta passando si mostra a Chopper sempre con il sorriso mostrando un lato incredibilmente positivo. Trasmette appieno la voglia di vivere e la positività nonostante le difficoltà della vita. Sicuramente non facile da imitare, ma almeno da prendere come esempio.  
  • Inoltre non è un personaggio “buono e basta”, cosa che potrebbe annoiare il lettore, ma ha un passato da “ex-ladro”, il che lo fa sicuramente apparire più simpatico al lettore: un ‘aria da “mascalzone tuttofare”, un po’ squattrinato e anche fallito nel proprio lavoro, ma comunque dal cuore grande.  

Nella sua vita, il passaggio dal “bene al male”, come lui stesso narra, è avvenuta 30 anni prima, quando, già malato, miracolosamente ritrova la salute dopo aver assistito a uno spettacolo incredibile: la fioritura di alcuni ciliegi. Da quel momento il suo unico obiettivo sarà quello di condividere questa sua gioia con il prossimo, cercando di aiutare sempre tutti e provando a diventare medico (invano).

Ci sono anche scene molto tristi nel flashback, come quando Hillk sembra cedere e allontana Chopper, unicamente per paura di farlo soffrire. Anche questo mini-episodio può essere visto come una metafora di quanto accade o è accaduto almeno una volta nella vita di ciascuno.

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Alla fine i 2 si ritroveranno in un abbraccio, nel quale Hillk trasmetterà a Chopper le più belle emozioni che la giovane renna abbia mai provato nella sua breve vita fino a quel punto. Per cinque anni quello sarà il suo ricordo migliore, e solo l’incontro con Rufy riuscirà a smuovere la renna nuovamente da un limbo di nichilismo che altrimenti lo aveva accerchiato per tutti quegli anni. Un Rufy che, proprio come Hillk, ha in comune il voler raggiungere i propri obiettivi con la massima tenacia, credendo nello stesso simbolo.

In ultima analisi, vorrei citare una frase, l’ultima detta da Hillk prima di morire,la cui morte per me è stata la più epica finora di tutti i personaggi defunti di One Piece, anche meglio di quella di Barbabianca! La frase… Bè, lascio a voi giudicare queste parole:

“Lo sapete voi quand’è che un uomo muore davvero? Non quando il suo cuore viene raggiunto da un proiettile… E nemmeno quando viene colpito da una malattia incurabile… E nemmeno quando mangia un fungo velenoso! Muore veramente soltanto quando viene dimenticato da tutti.”

Riflettete gente e… Alla prossima!

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