Vi lasciamo la seconda parte dell’Intervista ad Eiichiro Oda, contenuta nel One Piece Magazine uscito ad Agosto:
– Oda si era impegnato a guardare film durante gli anni del liceo e dell’università. Ne guardava 3 al giorno. Si stancò presto dei film moderni, preferendo recuperare i classici.
– Oda pensa che il suono “Don!” di ONE PIECE sia basato sulle recitazioni esagerate degli attori dei classici Jidai Geki. Oda vuole che il lettore presti molta attenzione alle vignette con il “Don!”.
– Anche se non legge molti libri, Oda ritiene che un buon senso del ritmo con le parole sia importante quando scrive i dialoghi di ONE PIECE. Alle volte cerca di scrivere frasi con la tradizionale forma poetica giapponese 5-7-5 (è il metro dell’haiku, ndt).
– Al momento, la persona che Oda vorrebbe incontrare di più è Quentin Tarantino. Ha già conosciuto la maggior parte delle persone che desiderava.
– Oda ha deciso di diventare mangaka attorno ai 3-6 anni, in modo da potersi guadagnare da vivere disegnando manga ogni giorno.
– Oda pensava di diventare facilmente il miglior mangaka in circolazione, perché aveva molta fiducia nel suo stile di disegno; verso i 17 anni, comprese che doveva imparare a creare anche una storia interessante.
– Oda non capì perché il suo insegnante di arte alle medie non diede il massimo dei voti a un suo bel disegno di un drago in stile Toriyama; Oda non pensava ci fosse differenza tra manga e arte.
– Prima che Oda diventasse un mangaka professionista, il suo editor gli consigliava spesso di creare personaggi ben definiti. Qualcuno criticò Rufy in ROMANCE DAWN (il prototipo di ONE PIECE) perché non sembrava dotato di vita propria. Oda stesso ammette che all’epoca non aveva ancora ben chiara la personalità di Rufy.
– Oda ricorda di essere stato una persona inconsapevolmente maleducata prima di diventare un mangaka professionista. Una volta parlò con un mangaka leggendario (Hiroshi Motomiya) in maniera troppo informale, e la cosa indispettì lo staff.
– Oda si ricorda di dare sempre risposte leggere e divertenti nelle SBS. Quando era piccolo, leggeva mangaka che nei commenti parlavano di quanto fosse duro il loro lavoro. Ha deciso di non scrivere commenti del genere perché ritiene che i lettori non possano capire a pieno le difficoltà dei mangaka, indipendentemente da quanto siano descritte in dettaglio.
– La Bandai ha in programma di vendere merchandise di OP basati sui disegni delle SBS dei personaggi da bambini o a sesso invertito, sebbene Oda faccia quei disegni solo per divertimento.
– Oda dice che gli piacerebbe rimanere “un tipo amichevole e divertente” e continuare a soddisfare le richieste di disegni per i bambini nelle SBS. Oda non crede che i suoi disegni siano di valore; non si considera il tipo di mangaka che pensa “ogni riga che disegno vale un sacco di soldi!”.
– Oda: “Restate in attesa per il Paese di Wa. Però preferisco non dire quando lo disegnerò.”
– Oda: “Ci sono un sacco di nuovi personaggi che voglio disegnare nella saga di Wa. Anche se sono pirati, i personaggi di ONE PIECE combattono prevalentemente sulla terra. Mi piacerebbe disegnare qualche scena in mare, per ricordarci che sono pirati. Ma magari cambierò idea (ride).”
– Quando Orso Bartholomew debuttò nel 2002, Oda disse ad un suo assistente che Orso avrebbe causato la separazione dei “Cappello di Paglia” in futuro. La cosa avvenne nel 2008.
– Il design di Ener in forma Amaru è ispirato a un elefante.
– Sulla scrivania di Oda ci sono diversi integratori (vitamine, curcuma, ornitina e forskolin) e Red Bull…
– All’avvicinarsi della scadenza per consegnare il manoscritto, Oda si agita e non riesce a mangiare; dice che il cibo gli darebbe sonnolenza. I suoi assistenti, invece, in quel periodo sono esausti.
– Tre assistenti lavorano per Oda da più di 15 anni.
– Oda aveva quasi 30 opzioni per il nome di Rebecca: Shalom, Violet, Russian, Akiria, Girasole, Laura, Helianthus, Seneca, Juvenalis, Noir, Vineyard, Iris, Amazonia, Lambda, Isbell, Fabula, ecc… “Shalom” significa “pace” in ebraico, mentre alcune delle altre opzioni sono varianti di “girasole” in diverse lingue.
– Una battuta che Oda non ha usato nella saga di Enies Lobby:
Rufy: “Robin! Continua a ridere! Non c’è niente di cui aver paura! Ci sono io con te!”
Robin piange ricordandosi le parole di Sauro: “Ridi quando ti senti triste! Dereshishishi!”