Intervista Oda – Kishimoto

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Ecco a voi la chiacchierata del secolo! Un’intervista con Eiichiro Oda (autore di ONE PIECE) e Masashi Kishimoto (autore di Naruto) nella quale i due maestri hanno parlato per quattro ore. Il risultato? Ben 13 pagine di intervista che verranno pubblicate durante il mese di Maggio all’interno di un volumetto speciale di Naruto (Naruto Book of Lightning)! 
Ecco a voi un estratto…
  • IN – Intervistatore
  • O – Eiichiro Oda
  • K – Kishimoto

IN: Quando vi siete incontrati per la prima volta?

K: Bella domanda… Credo sia stato ad un evento Jump per il nuovo anno. Io ero un nuovo arrivato… 
O: Ah, è stato allora?
K: Probabilmente sì. (ride) A quel tempo, la prima impressione che ho avuto su di lui è stata “Questo è il grandissimo e famoso Oda-sensei!” 
O: Dai, non prendermi in giro… (sorride) 
K: No, sul Serio… Questo perché Oda-san iniziò la serializzazione del suo manga due anni prima di me. Pensavo fosse davvero una grande persona. Poco dopo mi rivolsi a lui chiamandolo “Oda-sensei”, ma lui mi implorò di non utilizzare più quel titolo onorifico… 
O: Era una cosa che davo per scontata, visto che siamo coetanei. Perché avrebbe dovuto chiamarmi “sensei”?! 
K: Avresti dovuto fare il comico. Penso che la gente che riesca a farsi velocemente un nome in quest’industria sia solo da ammirare. (ride) 
O: Nonostante fosse un nuovo arrivato, mi accorsi subito della bravura di Kishimoto. Disegnava molto bene, aveva uno stile che sentivo molto vicino al mio, aveva storie armoniose come una composizione ikebana (arte giapponese della composizione floreale). 
K: Stile? Ikebana… (sorriso imbarazzato)
O: Forse è perché indossavi la divisa del Genio delle Tartarughe (Maestro Muten di DB). (ride)
Sin dall’inizio mi sono messo in posizione di attacco. (Oda non voleva perdere contro Kishimoto.)

K: Capisco, a quei tempi eri molto determinato. (ride)
O: Proprio come nei nostri manga, tutto si sarebbe deciso con uno scontro. Ci sarebbe stato un vincitore e un perdente.
Tuttavia, dopo averti conosciuto personalmente, ho capito che eri una persona simpatica e gentile. All’improvviso, tutto il resto non mi importava più. Non volevo più competere con un uomo come te. Ecco ciò che pensavo! 
K: Penso fosse perché entrambi riuscivamo a capire il duro lavoro che faceva l’altro.
O: Mi fa molto piacere sentirtelo dire. Quando ti impegni, è importante sapere che qualcuno riconosce il tuo lavoro e i tuoi meriti. Due persone che hanno lo stesso obiettivo riescono veramente a capirsi. Buono a sapersi.
K: Certo che sì. (ride) Però credo che io sia quello che ha meno pressioni. Oda-san, tu sei stato sempre al vertice. Il lavoro che fai e il dolore che provi devono essere anormali, cose che le persone normali non possono capire. Se fossi stato in te, probabilmente avrei avuto delle ulcere perforanti a causa di tutta questa pressione.
O: È fantastico aver avuto Naruto come avversario. Ma la parte migliore è stato il fatto che tu non mi abbia reso la vita facile. Guardando le diverse serializzazioni, mi sono reso conto di non aver avuto una vittoria completa, perché, è giusto sottolinearlo, Naruto è molto più popolare di One Piece in alcuni stati stranieri. Anche se una parte di me non accetta del tutto questa cosa, allo stesso tempo, te ne sono grato. Perché un lavoro come il tuo, che è unico al mondo, mi ha sempre spinto a dare il massimo.
K: Vale lo stesso per me. One Piece è stato sempre il mio obiettivo. Ho sempre pensato di volerlo battere. 

IN: Oda-sensei, cosa ha pensato quando ha sentito dire che Naruto sarebbe terminato?

O: Ecco, ci siamo… Mi sono sentito “strano”. Anche se sapevo che prima o poi sarebbe successo, speravo di non vederne mai la fine.
K: Dopo la fine della serializzazione, ho inviato un messaggio ad Oda-san. Siamo sempre in contatto, niente di speciale eh… Mi sentirei in imbarazzo se esagerassi (ride)

IN: Naruto si è concluso nell’uscita #50 di Jump del 2014. La cover di One Piece e altre particolarità che richiamavano il mondo di Naruto hanno fatto parlare parecchio…

O: L’editore di Kishimoto-san era uno dei miei editori in precedenza. Perciò pensammo di fare qualcosa di particolare… 
K: Ah, adesso si spiega tutto! Non lo sapevo! 
O: Non è colpa dell’editore (ride). Pensavo solo che in quel momento fosse giusto disegnare qualcosa che riguardasse interamente Naruto.
K: Capisco, non deve essere stato facile.

IN: Sulla cover, mettendo insieme tutte le prime lettere del menu, usciva il seguente messaggio: “???????????”.
Significa “Grazie davvero, Naruto!

O: Volevo disegnare un ristorante di ramen e nasconderci dentro quel messaggio. Se nessuno se ne fosse accorto, l’avrei detto io stesso a Kishimoto-san. (ride)
K: Ad una prima occhiata, non me n’ero accorto. Ho ricevuto una chiamata da parte di mio fratello, che mi diceva di controllare attentamente i menu.
L’ho fatto e… WOW! (ride)
O: Anche se, a dirla tutta, ero convinto di averlo nascosto bene quel messaggio. Sono sorpreso del fatto che la gente l’abbia scovato.n the other hand, 

 IN: Pare che i lettori se ne siano accorti dall’ “insalata di rucola”. 

O: Stavo cercando un cibo che contenesse la sillaba “ru”, ma non è facile trovarla in un piccolo ristorante (ride)
K: Sempre a proposito della cover, vedere Rufy mangiare il ramen insieme a Naruto è stata una cosa bellissima. 
O: Anche perché è difficile che Rufy condivida la sua carne con qualcuno (ride)
K: Inoltre, anche il titolo del capitolo, “SMILE”, mi aveva fatto percepire qualcosa. Anche se ha causato tante discussioni tra i lettori, credo di essere l’unico ad aver percepito la vera felicità in quel momento.
O: Inizialmente non doveva essere solo la cover. Avevo pianificato di nascondere qualcosa riguardante Naruto anche all’interno della storia principale. Tuttavia, a quel tempo, era in ballo il flashack su Corazòn, quindi Rufy non era presente. Pensavo di aggiungere i simbolo di Naruto sullo sfondo o di mettere i segni che si trovano sulle guance di Naruto anche su Rufy. Ma quando Naruto finì definitivamente, il flashback era ancora in corso. 
K: Ah ah ah! (ride)  Quando ho visto quella cover, ho pensato di voler continuare ancora per un po’… 

IN: Nel capitolo finale di Naruto, anche Kishimoto-sensei ha messo il marchio di Cappello di paglia su Naruto. 

O: Oh quello… Kishimoto mi contattò prima della pubblicazione e me lo disse. Mi chiese se fosse appropriato disegnare il marchio di Cappello di paglia come se fosse lo scarabocchio di un ragazzino. GLi risposi che non era di certo un problema. Anzi, ero preoccupato del fatto che, dopo aver visto il capitolo finale di Naruto, fossero gli stessi lettori ad arrabbiarsi… 
K: Non era di certo un problema (ride). Sapevo che mettere quel marchio avrebbe potuto causare qualche discussione.
O: A dirla tutta, non mi aspettavo che fosse così grande (ride). La gente spesso pensa che la relazione tra due differenti mangaka che pubblicano sulla medesima rivista non sia buona, a causa della competizione. E invece non è vero! Noi siamo buoni amici. 
K: Esatto! Il nostro rapporto è ottimo (ride)
O: È tutto merito di Kishimoto-san se Jump ha avuto due ottimi battle manga allo stesso tempo. 
K: Ma che dici?! (sorriso imbarazzato) 
O: Due Serie maga che esistono allo stesso momento e hanno le stesse basi, spesso entrano in competizione, anche a causa dei lettori che facilmente litigano per le loro preferenze. Ma Kishimoto-san ha evitato per bene tutto questo e ha fatto un ottimo lavoro con Naruto, non tentando di sovrapporsi a One Piece.

IN: Siete stati influenzati da altri manga?

K: Senza alcun dubbio, Akira Toriyama-sensei ha avuto un grosso impatto su di me. Dragon Ball non ha bisogno neanche di essere menzionato, sarebbe troppo facile. Mi piaciono molto anche Dr.Slump e Akira di Katsuhiro Otomo-sensei.
O: Quando ho visto per la prima volta i disegni di Kishimoto-san, mi hanno ricordato proprio i colori di impatto di Otomo-sensei.
K: Ah, quindi te ne sei accorto?! (ride)
O: In quanto mangaka, guardando lo stile del disegno e della storia, è facile dire da chi sei stato influenzato.
K: Per quanto mi riguarda, sono stato influenzato da Dragon Ball in termini di creazione della storia. Stile shonen, sviluppo emozionante. Episodi come Goku che ha un figlio sono i miei preferiti! Inoltre, il disegno di Toriyama-sensei e le sue proporzioni di bianco e nero sono cose fantastiche. 
O: Anche guardando i suoi attuali disegni, lo stile di Toriyama-sensei non sembra affatto “vecchio”. È fantastico che sappia disegnare così bene. 

IN: E tra gli altri mangaka? Chi vi ha influenzato? 

K: Probabilmente alcuni disegnatori anime.
O: Quando sono con Kishimoto-san, propone sempre nomi di alcuni disegnatori anime di cui io non ho mai sentito parlare. Quando Naruto iniziò ad avere la sua controparte anime, fu Kishimoto-san stesso a scegliere il produttore dell’animazione, non è vero?
K: Vero! (ride)
O: Nessun altro mangaka, ad eccezione di Kishimoto-san, che ha una conoscenza così vasta dell’animazione, avrebbe potuto farlo. 
K: Il produttore a cui mi sono rivolto è stato premiato diverse volte in alcune nazioni straniere, come in Francia. A dirla tutta, quando ero ancora un mangaka in erba, avevo già pensato di chiedere a lui di essere il produttore, nel caso in cui Naruto avesse avuto il suo anime. La mia idea personale era una sola… Pensavo che i fans esteri avrebbero iniziato ad apprezzare Naruto se il produttore fosse stato una persona attiva anche oltreoceano. 
O: Naruto era destinato a diventare così’ popolare in tutto il mondo.
K: Beh, a quel tempo non pensavo che fosse minimamente possibile.

IN: È bello che un sogno così diventi realtà! E per quanto riguarda lei, Oda-sensei? 

O: Se devo pensare a qualcuno che mi ha ispirato, direi Hayao Miyazaki.
K: Oda-san ha una grande originalità. Non sembra proprio che sia stato influenzato da qualcuno. 
O: Forse è perché ero solo un normale ragazzino che leggeva diversi manga. Adesso che ci penso, non è affatto una cosa malvagia. Devo dire però di essere stato fortunato ad essere nato nel periodo in cui il Jump è nel bel mezzo della sua età d’oro. Ho iniziato a leggerlo proprio quando avevo l’età per godermelo a pieno. 
K: Esatto, proprio negli anni migliori. Seguire così le storie è davvero eccitante. Comprare i volumi è diverso dal leggere tutti i diversi capitoli sul Jump. Se compri il Jump settimanalmente e segui la Serializzazione poco alla volta, puoi realmente “entrare” in un’opera e sentirla per davvero.
O: La nostra generazione si è goduta di sicuro il meglio di Jump. (ride)

IN: Kishimoto-sensei, qual è il personaggio di One Piece che ti piace di più?

K: Non lo dico solo perché Oda-san è qui, ma mi piacciono veramente tutti (ride)
Se proprio dovessi dirne uno, direi Bellamy. Mi piace la sua personalità e la sua abilità. Il mio preferito in assoluto però rimane Chopper. Il suo incontro con il dottore, la pioggia di fiori di ciliegio, quando ha preso il mare… è stato tutto molto toccante. 
O: Lo apprezzo molto.
K: Tuttavia, anche se mi piace Chopper, devo dire che è troppo timido, è più debole di Rufy sotto molti aspetti. Per questo credo che Chopper sia il “vero capitano” (ride).

IN: Che cosa le ha fatto pensare tutto questo? 

K: Mmh… vediamo. Rufy è il protagonista, un personaggio molto amato… Forse sarà per l’intera esistenza di Chopper. All’interno della ciurma è una presenza fondamentale, ha un ruolo chiave tra i pirati. Di sicuro è quello più carino, ma è anche un mostro. 
O: Chopper in realtà è cattivo, trama alle spalle di tutt… Dai, scherzi a parte (ride)… TI racconto un segreto. Chopper ha avuto uno sviluppo difficile. Inizialmente doveva essere un personaggio completamente divertente: una renna che camminava su due zampe.

Al momento dell’inserimento di Chopper nella storia, Rufy e i restanti membri della ciurma erano già assai popolari, non avrei potuto trovare una collocazione giusta per quel Chopper. Se lo avessi disegnato seguendo la mia decisione iniziale, di sicuro sarebbe stato “coperto” dagli altri e non avrebbe avuto una sua “unicità”. Perciò l’ho reso più piccolo e carino.
K: Davvero? Invidio veramente tanto Chopper. 
O: Me l’hai già detto poco fa! (ride)
K: Vero. Una volta anch’io ho disegnato un personaggio “mascotte”, era una rana. Lo misi sia nella cover di un volume, sia in una cover di Jump… fu totalmente impopolare! 
O: (ride) Ad essere onesti, c’è sempre qualcosa che non va secondo i piani. Per quanto mi riguarda, Chopper è uno di questi.

IN: Capita spesso che la storia si sviluppi in maniera diversa da come l’avevate concepita all’inizio della Serializzazione? 

O: Certamente. Quelle idee che avevo quando avevo 20 anni, adesso probabilmente non sarebbero così interessanti…
K: Sì sì, è vero.
O: Non posso perdere contro il “me” del passato (ride).
K: Questo succede perché nel corso degli anni c’è un grande accumulo di idee diverse. 

IN: C’è qualche aspetto particolare che vi riesce difficile disegnare? 

K: Io non sono bravo a disegnare le donne. Oda-san invece è bravo in tutto. 
O: Oh sì, certo, tutto…(sarcastico)
K: Bah, non c’è qualcosa che trovo particolarmente difficile, tuttavia, quando si avvicinano i tempi di consegna, spesso non riesco a disegnare tutto ciò che vorrei. Disegnare frettolosamente farebbe perdere l’emozione delle scene stesse, per non parlare del fatto che solo il pensare a cosa si vuole disegnare toglie tantissimo tempo…
O: Infatti, per questo disegno solo ciò che voglio.
K: Ed è per questo che noi ci interessiamo.
O: È sbagliato pensare che disegniamo solo perché è il nostro lavoro.

IN: La nuova Serie di Kishimoto-sensei’s new inizierà il 27 Aprile.

O: Per quante settimane verrà pubblicata?
K: Sempre SE verrà pubblicata…
O: Mi prendi in giro?
K: Assolutamente no (ride).
O: Intendo dire, hai 15 anni di esperienza. Una mini-Serie dovrebbe essere molto più facile. La gente, e forse anche tu, Kishimoto-san, non ve ne siete accorti. Sarebbe più difficile iniziare da zero una nuova Serie.
K: Dici?
O: Certo, è diverso da una Serializzazione settimanale…
K: Sono stato lontano dalle Serializzazioni settimanali per un po’… Mi sento fuori allenamento.
O: Capisco, ma questa è una Serie che la gente non vede l’ora di vedere da quando si è concluso Naruto. Non puoi perdere tempo! 
K: Hai ragione! (ride)
O: Immagino che sia difficile tornare a lavoro dopo un periodo di pausa.
K: Beh, per un mangaka è difficile tornare a lavoro anche solo dopo un giorno di pausa. 
O: Ho riposato un po’ durante il nuovo anno, solo per qualche giorno. Subito dopo avevo l’impressione che le mie mani fossero diventate più lente.
K: Infatti (ride). Non riuscivo a disegnare esattamente ciò che volevo. Ho usato la gomma molto spesso.
O: Io invece non riuscivo a disegnare come facevo prima. Fare buoni disegni al primo colpo, senza un re-edit dei disegni. Mi sono chiesto “Ah, ma che è successo?!” Sembrerebbe impossibile che io riesca a disegnare meglio quando sono iper-impegnato (ride). Gli esseri umani danno il meglio quando sono sotto pressione. 

IN: Durante una Serializzazione, quale può essere il problema principale?

K: Per me è stato il mal di schiena.
O: Deve essere stato terribile (ride).
K: C’è stato un periodo in cui ho avuto problemi ad un polmone. Ogni volta che ero stanco, iniziavo a tossire incessantemente, come se avessi una polmonite. Dopo aver tossito a lungo, la schiena iniziava a farmi male. È stato veramente difficile… Per un periodo, iniziai addirittura a disegnare a matita. Un’altra volta caddi giù dalle scale… 
O: Eh? Quando è successo?
K: Circa 3 anni fa. Quando io e la mia famiglia andammo alle terme. Ero su alcune scale di roccia, in uno stato confusionale… Il resto te l’ho raccontato. 
O: È stato pericoloso.

IN: È successo perché stava pensando alla storia da portare avanti?

K: No, ero solo stanco.
O: Nessuno pensa alla storia quando si trova sulle scale (ride).
K: Per fortuna, non mi sono fatto male. Pensavo di essere sul punto di morire mentre cadevo (ride).
O: Se fossi morto in quel modo, adesso saresti una leggenda.
K: Non voglio diventare una leggenda in questo modo! (ride)

Fonte

https://www.facebook.com/notes/lupi-team/intervista-oda-kishimoto/950166978348438

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