Itadakimasu!! – Il ruolo del cibo in One Piece

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                                                                                             [ARTICOLO DI NAMI D.]

Come accade in moltissimi altri shonen, anche in OnePiece viene data particolare rilevanza al cibo ed esso si trova ad assumere un ruolo fondamentale in più di un’occasione. 

La fame insaziabile di Rufy lo porta a prendere delle scelte anziché altre e lo guida attraverso le vicende quasi come se la sua legge fosse “va dove ti porta l’appetito”. E diciamo che questo si è spesso rivelato un asso nella manica per il nostro capitano.
Procediamo però per gradi.
 
Innanzitutto vediamo che i personaggi , e più di tutti il capitano, riescono a riacquistare interamente le proprie forze addormentandosi o mangiando a sazietà anche dopo combattimenti che li hanno portati quasi alla morte. Un buon pasto rinfranca il corpo e l’anima e cura qualsiasi dolore.
 
Sappiamo anche che Rufy ha dato moltissima importanza alla presenza di Sanji in ciurma. Desiderava a tutti i costi un cuoco che si potesse occupare di deliziare il palato di tutti, ma fortunatamente il nostro Sanji, oltre ad essere abile, è anche molto attento a fornire ai suoi compagni il giusto apporto di ogni tipo di sostanza nutritiva. 
Ruolo emblematico quello del cuoco. 
Ricordiamo inoltre che il biondino della ciurma non utilizza le mani per combattere proprio perché lo scopo delle mani di un cuoco è unicamente quello di cucinare. Questa ferrea legge ci aiuta ancora di più a capire la dedizione di chi ama quest’arte.
 
 
Facciamo ora un salto a Dressrosa. 
Ricordiamo tutti il motivo per cui Rufy prende a cuore la storia di Rebecca, giusto? 
La donna gli compra tre cestini del pranzo e, solo grazie a questo, Rufy riesce a catalogarla come una persona buona d’animo. Ciò è posto in evidente contrapposizione con il fatto che Rebecca non mangia praticamente mai e ignora i morsi della fame a causa della tragedia trascorsa durante l’infanzia. E’ quasi come se Oda volesse enfatizzare la tristezza e il rancore della gladiatrice rimarcando questa sua rinuncia al cibo. 
 
Questo però non è l’unico avvenimento degno di nota. Ce ne sarebbero moltissimi altri.
Uno dei primi che mi viene in mente è lo scontro tra Rufy e Zoro. 
Il primo vero litigio della ciurma scoppiato proprio a causa della mancata riconoscenza di Zoro verso i cittadini di WiskeyPeak. 
Rufy non transige. Lo spadaccino ha osato fare del male a cloro che gli hanno offerto cibo e bevande e  per questo merita la morte. 
Il combattimento è davvero divertente, Zoro tenta in tutti i modi di spiegarsi, ma senza riuscirci. E’ evidente che Rufy non si fa scrupoli a combattere con un suo fidato compagno qualora egli “sputi nel piatto dove ha mangiato”, nel caso specifico questo il modo di dire calza a pennello. Il motivo? semplicemente Rufy non riesce a credere che chi gli ha offerto da mangiare possa essere una persona cattiva.
 
 
Fermiamoci poi a Mock Town e precisamente al capitolo 223…beh qui i riferimenti all’argomento in questione fioccano. 
Una delle mie scene preferite è quella del cesto di mele esplosive di Doc. L’insaziabile fame di Rufy è ancora una volta una caratteristica vincente, non sono pochi coloro che avrebbero avuto remore ad accettare la mela da un tizio del genere, ma il nostro capitano si fionda immediatamente a prendere una delle mele…e ovviamente la fortuna è dalla sua parte. Siamo ad uno dei capitoli centrali per l’intera storia di OnePiece e, ancora una volta, il cibo assume un ruolo fondamentale. 
Per non parlare poi del fatidico incontro con Teach avvenuto proprio a causa di un litigio che ha per argomento il sapore della crostata di ciliegie della locanda.
 

 

 
Capita inoltre che per alcuni personaggi determinati cibi costituiscano molto di più che semplice nutrimento, come accade nel caso dei mandarini per Nami. 
Essi infatti rappresentano il sacrificio di Bellmère, i ricordi di infanzia e più di tutti la promessa di realizzare il proprio sogno.
 
Non mancano poi le occasioni in cui un buon pasto riunisce gli animi di nemici atavici.
Fermiamoci un attimo a Punk Hazard, al capitolo 696.
 In quell’occasione assistiamo ad una scena molto significativa. Innanzitutto vediamo il piccolo Momonuske che si rifiuta di mangiare e risulta  emblematica la frase di Kin’emon che in lacrime dice al figlio “lasciamoci salvare”. 
E poi, non meno importante, vediamo banchettare tranquillamente pirati e marina che, grazie alla bontà dei piatti di Sanji, dimenticano temporanemente di marciare su due binari differenti. 
 
Insomma, come detto all’inizio, Oda sensei sottolinea in moltissime occasioni la funzione catartica e unificatrice del cibo e dà un’importanza particolare a coloro che si dedicano all’arte culinaria, tanto da dedicarvi persino un sogno e una meta come l’All Blue. 

Non sarebbe strano infatti se Sanji, a questo punto della storia, riuscisse ad ingraziarsi Big Mom con una bella e buonissima torta xD

 

 

 
 

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