Jujutsu Kaisen 202: le anticipazioni del nuovo capitolo del manga di Gege Akutami, pubblicato settimanalmente sulla rivista Weekly Shonen Jump
Jujutsu Kaisen 202
Se ti piacciono i nostri articoli, offrici un caffé
Tsukumo
e Tengen stanno parlando di Amanai Riko, il Ventre del Fluido Astrale che Geto e Gojo hanno fallito nel proteggere 12 anni prima. Nella conversazione Tengen rivela di essere una donna, ma che ormai il suo sesso non ha più importanza. Afferma inoltre che non c’era nessuno con le stesse superbe qualità come quelle di Tsukumo, che può anche sentire le voci dei Vessel all’interno di Tengen.
Tengen: “Puoi dirmi cosa stanno dicendo?”
Tsukumo: “Mai. Se ti dicessi cosa ne sarebbe di loro, nel bene o nel male, con la saggezza dell’età, ambiresti passivamente all’illuminazione (liberarti dal peso), no? Non te lo permetterò. Non ti permetterei mai di trovare pace. Questo è il mio compito in quanto ex Star Plasma Vessel.”
Tengen: “… Un po’ di più allora.”
16 novembre, mezzanotte, sopra il Corridoio Astrale.
Appaiono crepe nella barriera, Kenjaku fa la sua entrata in scena rivolgendosi a Choso: “Ho qualcosa di cui discutere con te. In realtà, non ho più interesse nei tuoi confronti.”
Choso: “Non so se questo sia “interesse”, ma ho veramente voglia di ammazzarti.”
Kenjaku: “… Dov’è Tengen?”
Choso: “Quel pollice parlante non vuole incontrarti. Pare che tu sia odiato.”
Kenjaku: “Tu sei solo un atto d’apertura usa e getta, smettila di essere così ostinato. Il tuo ruolo nel Gioco di Sterminio è terminato, il riscaldamento per la pre-assimilazione dei non-stregoni del Giappone è stato completato.”
Choso: “Che intendi?! E’ durato troppo poco! Staranno bene Yuji e gli altri?!”
Kenjaku: “Se riesco ad attirare Tengen qui, la tua fazione perde. E’ la fine per questo Paese, forse per il mondo intero. Ecco, lasciami mostrarti le possibilità.”
I due si trovano adesso in un cinema, e guardano Tsukumo sullo schermo. Kenjaku: “L’assimilazione di Tsukumo con Tengen a Shibuya. Questo è un esempio di ottimizzazione di energia malefica, e far trasformare tutti quanti in stregoni. Per me, questo è lo step prima dell’assimilazione di massa. Nient’altro che il verificarsi del Gioco di Sterminio. L’ho già detto, diversamente da lei, non ambisco ad un mondo privo di maledizioni. Ma la sua preoccupazione riguardo i giapponesi che vengono utilizzati come risorse… Ero sorpreso. Infatti, ne sono un po’ felice. Il modo di pensare di Tsukumo è simile al mio! Ma sto divagando. Nello stesso momento, stavo pensando a delle possibilità per sviluppare delle maledizioni, di un livello superiore all’attuale. E’ per questo che avevo alte aspettative su di te, mischiando umani con spiriti maledetti. Ma che delusione: troppo mediocre.”
Choso: “La prossima volta che tocchi i miei fottuti fratelli, metterò fine a questa farsa senza esitazione.”
Kenjaku sogghigna: “Un Tengen involuto è più vicino ad una maledizione che ad un umano, perciò l’evoluzione di Tengen e la trasformazione forzata dei non-stregoni giapponesi… Posso immaginare le azioni di una maledizione composta dall’energia malefica di 100 milioni di persone. Mi domando cosa accadrebbe se l’estraessimo in qualcosa come l’Uzumaki, che tipo di forma assumerebbe?”
Choso: “Perchè lo stai facendo?”
Kenjaku: “Non hai ascoltato?”
Choso: “Intendo, che cosa ottieni da tutto ciò? Cos’è che ti spinge a farlo?”
Kenjuaku: “Perchè lo trovo interessante. Ma non so se lo sarà effettivamente fino a quando non sarà realtà. Se l’energia combinata di 100 milioni di persone fosse solo una sorta di buffa faccia da pagliaccio, non sarebbe ironico? Potrei ridere di gusto!”
Choso si prepara ad attaccare.