Jujutsu Kaisen 239: le anticipazioni del nuovo capitolo del manga di Gege Akutami, pubblicato settimanalmente sulla rivista Weekly Shonen Jump
Jujutsu Kaisen 239
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La scena si sposta altrove. Una ragazza dai capelli mossi sta fuggendo mentre viene inseguita da qualcuno. E’ arrabbiata con Kenjaku per tutto quello che sta succedendo nel gioco di sterminio. Dice che è troppo crudele dargli una nuova vita facendoli diventare degli artefatti maledetti per poi toglierla nuovamente.
La ragazza viene intrappolata da una maledizione a forma di medusa, mentre Kenjaku dice: “Se è troppo insapore, ci aggiungerò più gusto. Se è troppo forte, ne aggiungerò di più dell’originale. Voi persone siete come aromatizzazione e acqua per me, non provo particolari sentimenti nei vostri riguardi.“
La ragazza prova a difendersi ma Kenjaku la intrappola completamente e dice: “Anche se non provo sentimenti verso di voi, a volte sento che siate troppo buoni per essere sprecati.” Kenjaku spiega che ha applicato degli artefatti maledetti sugli stregoni reincarnati e un simbolo maledetto sugli stregoni risvegliati, perciò è facile per lui tracciarli.
Arriva qualcuno sulla scena, che chiede a Kenjaku perchè stia ancora parlando quando la ragazza è morta. E’ Hazenoki!
Kenjaku elenca le qualità che dovrebbero avere i suoi amici:
- Non annoiarlo
- Essere al suo stesso livello
Hazenoki si rifiuta di essere suo amico perché dice di averne avuto abbastanza di amici dai capelli lunghi: “Vedo che ti piace parlare tra te e te, immagino che succeda questo quando si vive per troppo a lungo.“
Kenjaku: “Questo perché i miei amici diventano sempre meno.“
Kenjaku chiede ad Hazenoki di aspettare un po’ per guardare lo scontro tra Gojo e Sukuna. Kenjaku capisce che Sukuna ha espanso l’obiettivo della sua tecnica per abbattere Gojo. E alla morte di Gojo aggiunge: “Che bella faccia che abbiamo qui.“
Kenjaku spiega che ha lasciato le sue maledizioni a Shinjuku a monitorare la situazione. E’ in grado di sapere se qualcuno lascia Shinjuku in base al totale di energia malefica. Conosce anche la quantità di energia malefica di ogni stregone e sa che quella di Yuta è la numero due, dunque non passa inosservata. Condivide anche la vista con le sue maledizioni.
Aggiunge: “Hanno risvegliato una fisicamente talentuosa Maki Zen’in, insieme al fratellino di Mei Mei che dispone probabilmente di una sorta di tecnica di teletrasporto spaziale. E’ rischioso non pianificare contro questi stregoni.“
Kenjaku passa all’attacco con le sue maledizioni. Hazenoki gli lancia contro un suo dente, facendolo esplodere. Hazenoki prova a scappare ma le maledizioni di Kenjaku lo accerchiano. Quando Hazenoki gli chiede quale fosse il suo vero obiettivo, Kenjaku risponde che vuole porre fine al gioco di sterminio uccidendone tutti i partecipanti. E con tale vincolo divino, attiverà il processo di fusione di Tengen con tutte le persone del Giappone.
Kenjaku chiede ad Hazenoki: “Non vuoi assicurarti che qualcosa che trovi interessante lo sia effettivamente? Non è forse questo il significato di vivere?“
Prima di morire, Hazenoki gli risponde di guardare la sua stessa cacca la mattina per soddisfare la sua curiosità.
Dopodiché sul posto arriva Takaba!
Kenjaku lo attacca immediatamente e si chiede perché sia venuto da solo e senza monitoraggio da parte di Mei Mei. Ma Kenjaku non ha interesse negli stregoni risvegliati se non per Higuruma.
Ma Takaba sopravvive all’attacco di Kenjaku, che adesso è esterrefatto. Takaba esclama: “Tu stupido monaco, hai provato ad uccidermi!! Non ti perdonerò!! Ti porterò in carcere!!“. Kenjaku sente che c’è qualcosa che non va in lui, e pensa tra sé e sé: “Che cos’è stato… E’ la prima volta che sento qualcosa del genere… Non è che non ha subito danni… E’ come se avesse fatto in modo di non subirne…“
Takaba: “Ci sono un sacco di cose per cui eccitarsi ma la numero uno è quando un intrattenitore che è lì solo per fare numero, ruba l’intero palcoscenico!“
Kenjaku: “… Hai ragione.“
NIENTE PAUSA SETTIMANA PROSSIMA