Dall’uscita dell’ultimo capitolo il mondo della community di One Piece si è spaccata tra favorevoli e contrari al pescione. A scanso di equivoci vi dico subito la mia. Sono d’accordo con l’ingresso in ciurma di Jinbe? Razionalmente si, emotivamento no. Mi spiego meglio.
Sicuramente di primo acchito il Cavaliere del mare non c’entra niente con gli altri Mugi… si tratta di un personaggio esperto, che solca i mari da una ventina d’anni, maturo, impegnato a proteggere la sua isola e la sua gente. I Mugi invece sono un gruppo di scalmanati, piuttosto scollati dalla realtà che li circonda (tranne Robin). Diciamo degli spiriti liberi…
Ora qui ci dobbiamo porre la prima domanda… I mugi possono sopravvivere nel Nuovo Mondo senza di fatto avere informazioni sugli attori in campo? Soprattutto alla luce di quello che Oda ci ha mostrato finora, cioè un mondo super intricato in cui ci sono legami e sotto legami tra i vari personaggi.
Oda, da Punk Hazard in poi ci ha mostrato come nel Nuovo Mondo si giochi ad un altro livello… qui è una cosa da adulti… se prima nella Rotta maggiore ci si poteva arrangiare alla meno peggio ignorando ciò che accadeva nel resto del mondo, oggi questo non è più possibile. Soprattutto se ragioniamo sul fatto che il rivale principale per il famoso trono è Barbanera (probabilmente il più furbo attore in OP). In quest’ottica l’ingresso di Jinbe non solo ci sta perfettamente, ma è doveroso per dare maggiore realismo a tutto il discorso.
Continuando su questo ragionamento, seguendo sempre il famoso pattern di reclutamento MFMM, mi aspetto che d’ora i poi tutti i nuovi ingressi siano dei mostri o a livello di forza, o di conoscenza. Al momento attuale tra la ciurma di Teach e quella di Rufy non c’è storia. Quindi senza rinforzi adeguati la lotta è impari.
Jinbe già dai tempi di Impel Down ci viene mostrato come una sorta di figura paterna per Rufy, uno dei pochi in grado di farlo ragionare… se fino alla saga dell’isola degli uomini pesce le sue eccentricità potevano essere tollerate, qui nel Nuovo Mondo non è più possibile.
Seguendo questa logica c’è bisogno di un personaggio che abbia anche il carisma per sedersi al tavolo delle trattative con gli alleati e possa consigliare adeguatamente Rufy (oramai è chiara la svolta corale data da Oda all’opera, e d’ora in poi le alleanze saranno sempre più importanti).
Personalmente poi, non condivido la critica alla morale di Jinbe: a mio parere le sue azioni sono sempre state coerenti… il suo obiettivo è proteggere la sua gente e gli abbiamo visto fare tutto il necessario per riuscirci… il fatto che non sia un personaggio tutto nero o tutto bianco a mio parere gli dà un tocco di realismo maggiore rispetto ad altri… il bene e il male sono concetti molto relativi e questa è una delle idee principali che pervade il manga.
Ma allora cosa spinge Jinbe a unirsi ai Mugi? La volontà di proteggere la sua gente. E questo può essere fatto aiutando Rufy a realizzare il suo sogno (e di rimando garantire la tutela dell’isola degli uomini pesce).
Non capisco poi perché si critichi Jinbe per il suo continuare a dire di voler dare la vita per Rufy… Jinbe già ha salvato il suo capitano in più occasioni… e si è sempre detto pronto a sacrificarsi per lui e di conseguenza per il loro obiettivi (che in un certo senso sono legati)… tuttavia oggi come oggi lui si rende conto di essere molto più utile come membro della ciurma che come cadavere. Anche qui è coerente. E state certi che alla fine rispetterà le sue parole sacrificandosi per i Mugi.
Pertanto il ruolo di Jinbe non è quello del timoniere, quanto piuttosto quello del “padre/fratello maggiore” per Rufy, e di riferimento per tutti i mugi in generale. La sua presenza in ciurma è fondamentale, in quanto aggiunge quel tocco di freddezza e di enorme conoscenza del mondo che a mio parere mancava ai Mugi in un contesto in cui si rischia la vita ad ogni mossa.