L’equazione di equilibrio del mondo

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articolo di -Lowlow

Come sappiamo ormai dal lontano capitolo 432 l’equilibrio del mondo di One Piece è dato dalla seguente equazione espressa in termini di forza:
Governo mondiale (marina) + Flotta dei 7 = 4 imperatori

Come sostiene il Vice Ammiraglio Garp se l’equilibrio tra queste tre forze venisse a mancare, l’intero assetto del mondo sarebbe a rischio. 
In sostanza a voler mantenere costante questa situazione c’è il Governo Mondiale, costituito da 170 paesi sparsi in tutto il mondo, e “ideatore” della nostra equazione. Ai vertici di questa organizzazione ci sono i 5 astri di saggezza, ovvero la massima autorità mondiale, e proprio per questo i primi ad aver paura di perdere il potere e il controllo che possiedono attualmente.
Per mantenere la pace e l’ordine, il governo si deve avvalere per cui di un potente braccio armato che è rappresentato dalla Marina Militare. Grazie ad essa, l’autorità del governo mondiale e quella dei draghi celesti, viene fatta rispettare in tutte le nazioni e le loro decisioni sono etichettate come “azioni necessarie per la giustizia”. 
Oltre alla marina il Governo aveva sicuramente bisogno di un’altra organizzazione che si occupasse di operazioni “non lecite”, che non possono essere fatte alla luce del sole, ed è qui che entra in gioco la Cipher Pol nella quale il CP0, sotto il controllo diretto dei nobili mondiali, rappresenta il miglior organo di intelligence al mondo.
Nonostante questa enorme forza militare, il governo e la marina sono dovuti scendere a patti con dei pirati i quali sono chiamati a partecipare, principalmente negli scontri che coinvolgono (direttamente o indirettamente) i 4 Imperatori ma anche in molte operazioni con minacce di minor spessore. Così nasce la Flotta dei 7; un accordo di “convenienza” tra giustizia e criminalità per mantenere l’equilibrio del mondo in cambio di una maggiore “libertà” per i pirati che appartengono a questo titolo, i quali vengono tuttavia considerati (giustamente a mio parere) i “cani del governo” dai loro colleghi.

Questo grande potere combattivo serve, appunto, per contrastare la forza dei 4 Imperatori. I pirati che governano sul Nuovo Mondo e i più vicini allo One Piece. La loro forza è così grande che la marina cerca di evitare che due di essi si incontrino; basti per esempio pensare alle reazioni che alcuni Marines hanno avuto una volta venuti a conoscenza dell’incontro tra Barbabianca e Il Rosso o di quest’ultimo con Kaido.

 

Per ora abbiamo preso in considerazione solo i fattori che partecipano direttamente a questa equazione. 
Vi è, tuttavia, un altro elemento capace di spostare gli equilibri con le sue decisioni; dietro ogni azione sovversiva che avviene nel mondo, c’è un solo uomo: Monkey D. Dragon. Egli è a capo dell’organizzazione più temuta dal Governo ovvero l’Armata rivoluzionaria che è la minaccia più grande per la stabilità mondiale.
I “Rivoluzionari” combattono per un solo ideale; la libertà pura e semplice. Per questo motivo, pur essendo considerati dei pericolosi criminali, non sono dei pirati: essi non compiono le loro azioni per ricchezza, gloria o altri interessi personali ma, mossi da un senso di bene comune, per rendere il mondo un posto in cui tutti possano avere gli stessi diritti.
“Non c’è felicità in un mondo che scarta e discrimina il diverso come inutile”.
(Monkey D. Dragon)
I Rivoluzionari possono quindi essere considerati come il termine “destabilizzante” della nostra equazione; non a caso Dragon è il ricercato numero uno della marina.

Proprio per rispondere a questo clima oppressivo e al regime totalitario imposto dal Governo è nata, per me, la pirateria. Fondamentalmente è un’idea basata sul non dover rendere conto delle proprie azioni a nessuno, e ottenere quindi una libertà diversa da quella voluta dai Rivoluzionari perché pensata per il singolo e non per il collettivo. 
E chi è allora il Re dei Pirati? Semplice, come disse Lufy: 
Il Re dei pirati, proprio perché inserito in questo contesto, è visto come l’uomo che possiede la libertà maggiore.
Questo individuo, per cui, non può semplicemente inserirsi nella nostra equazione poichè è in antitesi con il concetto di equilibrio; è sostanzialmente quel termine che, anche senza volerlo, annienta e ridefinisce tutte le istituzioni citate prima.
All’inizio il titolo di Re dei pirati era attribuito come soprannome al leggendario pirata Gol D. Roger mentre attualmente si diventa una volta trovato il mitico tesoro: lo One Piece. Questa cosa, tuttavia, apporterebbe una rivoluzione completa, sia per quanto riguarda la concezione che il popolo ha del governo mondiale, sia per quelli che sono i meccanismi di potere attuali. Ed è forse per questo che la marina teme moltissimo che il misterioso tesoro venga rivelato al mondo intero.
Un nuovo re dei pirati, difatti, potrebbe davvero portare a una nuova era, in cui l’equazione di equilibrio perderà di significato e oltre ad essa anche termini come “rivoluzione” e “confini”, per arrivare a definire un nuovo equilibrio basato su una sola cosa, la libertà.

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