L’OTTOCENTOTRENTANOVE

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[Sanjinator]

 

FRATELLI!

 

Questa è una delle volte in cui siamo di fronte ad un capitolo “saziante”, ovvero un capitolo che dà molte risposte e lascia letteralmente senza fiato, sia per la rappresentazione dei personaggi, sia per il cliffhanger, fantastico.

Che Sanji fosse un personaggio a tutto tondo ormai è anche scontato e banale affermarlo, e non mi meraviglio neanche che lo sia fino a questo punto.

 

Ma andiamo per gradi…

 

Oda ha voluto omaggiare, attraverso la cover, uno dei manga più longevi della storia giapponese: Kochikame, che raggiunge 35 anni di serializzazione e 200 volumi! Un Guinness da primato!

Fece una cosa simile anche con Naruto quando finì, non so se vi ricordate…

Che sia un indizio per far capire che Oda impiegherà più o meno gli stessi anni per concludere One Piece?

Inizio già a tremare…

 

Ma scherzi a parte, iniziamo l’omelia:

 

I Vinsmoke discutono dell’ultima battaglia su Broccoli, ovvero sul campo di battaglia che, di sfuggita, abbiamo potuto intravedere con l’introduzione dei due fratelli, Ichiji e Niji.

Questo conferma il fatto che siano mercenari, soprattutto perché Niji afferma che, semplicemente, il loro lavoro è aiutare chi ha il portafogli più gonfio, niente di più e niente di meno.

 

La pagina iniziare ci dà l’opportunità di notare come la stanza principale del castello abbia dei richiami palesi al nazismo. Quelle bandiere a fasce che cadono con il numero 66, simbolo del Germa, sono praticamente identiche a quelle che utilizzava anche Hitler.

 

L’affermazione secondo la quale loro, essendo affiliati al Governo Mondiale, fra un po’ di tempo non lo saranno più, e quindi perderanno la possibilità di presenziare anche al Reverie, è semplicemente una conseguenza del rapporto tra Vinsmoke e Charlotte, quindi tra loro e dei pirati. In questo modo, ovviamente, perderanno l’appoggio del Governo (e quindi indirettamente anche della Marina) ma acquisiranno un potere ancora più grande…

Iniziamo subito con un bla blaeggio selvaggio particolarmente interessante: Niji schernisce Sanji credendolo ancora un debole…

 

Ma quanto sono stronzi?

Non vedo l’ora che Sanji li prenda a pedate.

 

Ehy Niji, finisci quello che hai nel piatto

 

E il fratello viziato inizia ad irritare Sanji…

 

E io inizio ad irritarmi di questi cretini.

 

Sembrano quasi la fusione tra un radical chic, un Fashion Blogger e un Hipster (senza barba). Più odioso di così sarebbe stato impossibile.

Alla fine sappiamo tutti come va a finire, entra in scena Cosette, il Radical Fashion Hipster gli tira addosso un piatto (che aggiungo, glielo tira di taglio, il bastardo) e Sanji lo ferma.

 

Nella pagina successiva ci sono due vignette importantissime e, come spesso accade, sono tutte e due mute, solo espressive, o simboliche nel caso della seconda.

La prima, Cosette non crede ai suoi occhi. Non è lo spavento, quello passa dopo mezzo secondo; quando realizzi che Sanji, un Vinsmoke, e quindi uno che dovrebbe atteggiarsi anche lui da Radical “Shit”, si comporta in modo da proteggerti, non credi davvero a cosa ti stia succedendo. Su questa scena ci torneremo fra poco…

 

La seconda è, più in basso, il cibo che cade sul piatto. Perché Oda ha voluto rappresentare il cibo che cadendo a terra diventa immangiabile (per loro)? Perché sappiamo tutti il rapporto che Sanji ha con le pietanze, e sappiamo quanto per lui sia importantissimo il fatto che non venga sprecato per nessun motivo al mondo. L’atto simbolico di Oda nel voler rappresentare proprio l’esatto momento in cui cade è come una linea di demarcazione oltre la quale non si deve procedere per far incazzare Sanji.

 

VUOI ROVINARE IL VISO DI QUESTA SPLENDIDA FANCIULLA?

 

E di nuovo, Cosette strabuzza gli occhi. Non riesce a crederci…

Com’è possibile?

 

E Reiju resta impassibile limitandosi ad affermare il suo carattere da galantuomo. Questa donna non sono ancora riuscito ad inquadrarla per bene. Sembra come se osservasse dall’alto dei bambini che bisticciano e al massimo interviene con piccole frasi ma niente di più.

Ora facciamo un passo indietro. Mi chiedo, perché ha salvato Rufy? Per superbia? Sapeva benissimo che si presenterà al Tea Party e farà un casino della madonna andando a mettere a rischio il matrimonio. Perché ha deciso comunque di salvargli la vita?

Sembra quasi che lei si diverta non a posizionare le pedine, e quindi a far parte di una squadra (Vinsmoke) anziché un’altra (Mugiwara), ma piuttosto sembra colei che osserva semplicemente la partita, godendosi i momenti di tensione tra loro due, ma restando comunque una spettatrice.

 

Perché il suo atteggiamento è così distaccato?

 

Penso che lei sia l’unica tutt’ora ad aver notato la vera evoluzione di Sanji. Gli altri, compreso il padre, continuano a giudicarlo etichettandolo come “spazzatura”, così come fecero anni fa. Eppure il cambiamento è palese, sia psicologicamente che, soprattutto, fisicamente.

 

Ragionate su questo punto: i Vinsmoke sono una famiglia che basa il suo potere esclusivamente sulla forza fisica. La ricerca scientifica è comunque finalizzata ad ottenere sempre più soldati, e quindi più forza fisica in surplus. A rigor di logica Jajji dovrebbe essere il più forte di tutti in quanto comandante in capo, e quindi in quanto essere più forte di tutti ha il diritto di comandare.

Seguendo sempre queste premesse, i figli saranno per forza di cose più deboli del padre.

Ma se Sanji ha combattuto contro Jajji senza impegnarsi troppo e ha utilizzato tecniche che il padre, per essere alla pari, ha dovuto utilizzare sfruttando marchingegni tecnologici, possiamo arrivare alla conclusione che

 

SANJI E’ PIU’ FORTE DEL PADRE

 

E ovviamente questo è un mio parere basato sugli indizi che vi ho detto poc’anzi.

Sanji non si è impegnato minimamente contro il padre, semplicemente perché non voleva combattere, non gli interessava. Ogni volta che cadeva giù, le sue espressioni erano sempre neutre. Non faceva le solite smorfie di dolore che provano le persone che subiscono un colpo.

 

E SE SANJI E’ PIU’ FORTE DEL PADRE, I FRATELLI SE LI ASFALTA IN UN NANOSECONDO!

 

La calma di Sanji è giustificata perché semplicemente lui si rende conto della sua superiorità nei loro confronti…

E questo Reiju lo sa, e si gode lo spettacolo divertendosi della miopia dei suoi fratelli e di suo padre.

 

Andiamo veloce descrivendo cose che sarebbe meglio se le leggeste sul capitolo dato che rendono di più: Cosette piange per l’emozione. Nessun Vinsmoke le aveva mai fatto un complimento. Niji vuole colpire Sanji ma il padre lo ferma eccetera eccetera…

 

BIMBI VIZIATI CHE NON SANNO APPREZZARE UN PASTO CALDO

 

E il monologo di Sanji, seppur breve, continua nella sua immensa bellezza. Il modo elegante con il quale apostrofa quella gentaglia che si crede “reale” per qualche motivo di lignaggio ma che invece a livello morale sarebbe paragonabile ad uno schiavista negriero, è una delle punte più alte di tutto il manga. E non sto esagerando: Sanji ha sempre avuto quel modo di fare che lo contraddistingueva ogni volta. Inoltre c’è da dire che Oda i monologhi li ha sempre saputi fare bene, non ha mai perso un colpo.

E se è riuscito a rendere “interessante” un personaggio come Rufy (solo attraverso i monologhi), figurarsi con Sanji!

 

Guardate, non sto esagerando, è davvero bellissimo, uno dei più bei monologhi di sempre (che però si colloca, ovviamente, al di sotto di quello che fece Doflamingo a Marineford, quello è imbattibile). Anche se estremamente breve, riesce a catturare tutto il pathos che dovrebbe.

 

Oda ha fatto decisamente centro.

 

E ovviamente il deficiente fa la sua apparizione.

E no, ovviamente non sto parlando di Rufy, che non appare neanche in questo capitolo, ma di un coglione che probabilmente lo sovrasterebbe persino…

 

Almeno Rufy è scemo ma è inconsapevole, Jajji sembra quasi convinto di fare le cose giuste dicendo le scemenze che dice…

 

La cattiveria che utilizza contro Sanji per minacciarlo lo rendono uno dei personaggi più viscidi e squallidi di sempre.

Questo è un altro che dovrà prendersi tante, ma tante, ma tante di quelle mazzate dal figlio che non oso immaginare come sarà la sua faccia dopo la “chirurgia plastica” alla Sanji…

Jajji detto “Il Magnanimo” parla di Zeff e di come per lui sarebbe estremamente semplice ammazzarlo a sangue freddo distruggendo tutto il Baratie se lui non si consegnasse in matrimonio con Pudding…

 

OGNI COSA RIMARRA’ INCOLUME

 

E si arriva alla parte finale.

 

Ora, io non smetterò mai di dirlo, ma One Piece è come una grossa ciotola piena di liquido Shonen nella quale, ogni tanto, cade qualche piccola goccia di liquido Seinen.

 

Ebbene, nella penultima pagina, la scena in cui Cosette è piena di lividi è una goccia di liquido Seinen. Se qualcuno l’avesse tagliata e l’avesse inserita in un Seinen violento, non avrei avuto da ridire. Il tratto dell’inchiostro, finalizzato ad avere una sorta di ombra sulla parte superiore del viso, e quindi a rendere il volto ancora più drammatico, è qualcosa che ho apprezzato e allo stesso tempo mi ha disturbato, e ovviamente perché è una scena molto forte il fatto che una donna venga picchiata in quel modo e venga rappresentato su un manga per ragazzi (ma ormai fatico a definirlo tale, per fortuna).

Yonji sfrutta l’occasione per attrarre Sanji dicendogli di portarlo dall’autore di questo pestaggio, Niji. In realtà vanno in una stanza molto più interessante del combattimento tra fratelli (che avverrà, oh se avverrà…):

 

TUTTI I SOLDATI VINSMOKE SONO DEI CLONI!

 

Al che, devo essere sincero, non sono sobbalzato dalla sedia quando ho realizzato questo…

Non che la notizia non fosse assurda di per sé, chiariamoci, ma qualcosa l’avevamo già intuito quando Jajji ha urlato “Muro!” e due soldati gli si sono parati davanti per proteggerlo per morire per una cosa così stupida come un breve scambio di colpi tra padre e figlio.

E ancor prima quando Ichiji ha sfruttato un soldato-clone per proteggersi dagli spari di un ribelle ancora in vita sull’isola di Broccoli.

 

Com’è possibile che dei soldati siano devoti a tal punto da morire per stupidaggini simili?

Un Vinsmoke come Ichiji come minimo dovrebbe padroneggiare la tonalità dell’osservazione, quindi avrebbe potuto evitare i colpi in due secondi. Perché ha deciso di restare fermo e far morire un uomo?

 

Semplicemente perché quelli non sono uomini ma robot biologici. Non hanno nulla di diverso dai robot, a parte che gli uni sono metallici mentre questi sono di carne ed ossa.

In questo modo i Vinsmoke possono creare tutti i soldati che vogliono per poter attaccare tutte le nazioni che vogliono.

 

E SE BIG MOM FOSSE A CONOSCENZA DI QUESTO E VOLESSE UTILIZZARE QUESTO ENORME POTENZIALE?

 

Aggiungo: e se Linlin, appropriandosi della tecnologia dei Vinsmoke attraverso il matrimonio, volesse rendere di sua proprietà proprio QUESTA tecnologia?

Ovviamente la mia resta un’ipotesi, però su questo non sono tanto convinto. Questo perché Jajji non ha esitato a definirla una psicopatica, quindi che senso ha dire ad una malata di mente, e altamente pericolosa, un segreto così imponente? Una logica stringente dopotutto. Staremo a vedere.

 

Fatto sta che resta un capitolo bellissimo, pieno di pathos, pieno di personaggi interessanti e soprattutto, con qualche goccia di Seinen. Cosa volere di più?

 

Un Sanji a tutto tondo, ma d’altronde, questo è il suo anno, no?

 

Reverendo 

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