L’OTTOCENTOTRENTASETTE

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[Oda si fa sentire]

 

FRATELLI!

 

C’è un momento in cui un lettore serio e intelligente si ferma un attimo e inizia a ragionare sui motivi che hanno spinto l’autore del manga a fare determinate scelte narrative. A volte, e permettetemi questa critica, si affronta l’analisi del capitolo (e il manga in generale) esclusivamente da un punto di vista narrativo e quasi mai meta-narrativo. Ovviamente mi riferisco alla maggior parte di voi, per carità.

Per fare un esempio, il problema si pone quando si iniziano discorsi che sull’asse cartesiano tendono ad infinito e che riguardano soltanto i rapporti di forza.

 

Cracker è più forte di Rufy?

Doflamingo è più forte di Cracker?

Rufy è più forte di Doflamingo?

 

Parlare di quanto Rufy sia più forte di Cracker, o viceversa, è analizzare un manga avendo una visione miope perché la si analizza esclusivamente da un punto di vista narrativo, e cioè

 

SENZA CHE ODA VENGA TIRATO IN BALLO NELLA STORIA

 

Perché noi possiamo disquisire quanto vogliamo, però se in una narrazione non comprendiamo anche cosa abbia spinto l’autore a fare determinate scelte (e quindi analizzare il manga da un punto di vista meta-narrativo), alla fine siamo come dei cani che si mordono la coda e girano in tondo senza riuscire mai a centrare il punto.

 

E QUAL E’ IL PUNTO?

 

Il punto non è se Cracker sia più forte di Rufy (o viceversa), ma piuttosto capire il motivo per cui Cracker sia caduto a terra dopo aver dato le mazzate e non aver accusato nemmeno un colpo da parte di Rufy, non prima del colpo finale…

 

Per quale motivo Oda ha fatto così?

 

Se la si analizza da un punto di vista ESCLUSIVAMENTE narrativo allora abbiamo la certezza che Rufy avesse bisogno di dare il massimo contro Cracker – dato che è dovuto andare in Gear Fourth per abbatterlo – trovandosi quindi una spanna superiore a Cracker, e che a rigor di logica Big Mom si trovi una spanna sopra Rufy, dato che si tratta dell’imperatrice nonché sua madre e quindi “superiore”…

E potremmo continuare a fare queste disquisizioni infinite sulla differenza tra Cracker e Doflamingo. Potremmo dire che Cracker sia indubbiamente più forte di Doflamingo perché Big Mom, avendo letto della sua disfatta a Dressrosa, avrebbe pensato bene di far sì che Rufy venisse tenuto a bada nella Foresta Fuorviante da un individuo più forte di Doflamingo, cioè un nemico che Rufy non avrebbe mai battuto e quindi Big Mom avrebbe raggiunto il suo obiettivo, ovvero che Rufy non si sarebbe dovuto muovere dalla Foresta per non dare problemi al Tea Party. Oppure potremmo dire che Rufy ha utilizzato il Kong Gun contro Cracker, e non il King Kong Gun, quindi Rufy pur non impegnandosi al massimo è riuscito a sconfiggere Cracker. Quindi Cracker è indubbiamente più debole di Doflamingo. Contro il fenicottero Rufy è stato preso a botte dall’inizio, poi in Gear Fourth ha sferrato l’attacco finale e ha dato il massimo; oltre quel colpo non c’era nessuno più forte.

 

Discorsi simili li sento in continuazione, e non vi nego che ad alcuni di questi ho preso parte anch’io, però stiamo davvero capendo l’anima di questo manga? Stiamo davvero centrando il punto?

Proviamo a togliere lo zoom, proviamo a guardare le cose dall’alto, sempre più in alto, sempre più in alto, arriviamo anche a Oda, colui che dall’alto disegna la storia. Solo in questo modo tutto diventa più chiaro…

La struttura del capitolo è semplice: Rufy lo colpisce continuamente con tutti i colpi che conosce. Cracker e Brulée gli ridono dietro perché secondo loro è una mezza pippa. Poi alla fine del capitolo, Rufy sfodera il colpo finale e Cracker va a terra. Inserire la rimonta di Rufy nella pagina finale è uno dei cliffhanger più usati non solo in One Piece ma in quasi tutti i manga, se non proprio tutti! Perché alla fine lo scopo è quello di creare hype affinché ci sia sempre più voglia di leggere quello successivo, e poi quello successivo ancora, eccetera…

 

Quante volte abbiamo visto Goku che le prende da Freezer senza riuscire a vincere in nessun modo ma poi, una volta Super Saiyan, rimonta clamorosamente? E Gohan contro Cell che, stessa cosa, rimonta clamorosamente dopo averle prese di santa ragione? E facendo un omaggio a Bleach, quante volte abbiamo visto Ichigo che combatte contro Ulquiorra senza riuscire nemmeno a colpirlo e poi lo devasta completamente? E ancor prima contro Aizen? E nel finale contro YWACH? Tutti la stessa cosa, prima vengono sovrastati dal nemico e poi c’è la rimonta finale dove lo stesso nemico viene sconfitto definitivamente.

 

Perché avviene questo? E’ molto semplice, per creare suspense, per creare hype, chiamatelo come vi pare, ma vorrei solo che teneste a mente un discorso semplice:

 

NON SI PUO’ FAR MORIRE L’AUTORE PER AMOR DI TRAMA

 

Non esiste una cosa del genere, è un’idea completamente folle. Se analizzassimo il combattimento tra Rufy e Cracker dal punto di vista esclusivamente narrativo, allora non arriveremmo da nessuna parte, ci chiederemmo all’infinito chi sia più forte di chi iniziando magari a fare paragoni assurdi e analizzando al millimetro la mossa x che ha detto il tizio y nel momento z

Le persone che fanno una cosa del genere sono i filologi, coloro che prendono un libro antico e ne analizzano il testo, lo inseriscono in un periodo storico particolare attraverso l’analisi dei termini, della curvatura delle lettere, dall’analisi della carta, dalle fonti precedenti eccetera…

 

NON SIATE FILOLOGI, SIATE SEMPLICEMENTE DEI FAN

 

Perché se analizzate il manga da un punto di vista filologico non avrete modo di guardare la visione d’insieme.

Ecco cosa manca, la visione d’insieme.

 

CRACKER E’ STATO LO STRUMENTO DI ODA PER FAR CAPIRE AL LETTORE QUANTO FORTE SIA RUFY

 

Ecco cosa ha fatto Oda: ha introdotto un personaggio descrivendolo come imbattibile, fortissimo, un individuo il quale gli bastava una semplice occhiata (e senza neppure usare l’Ambizione) per far collassare tutto il circostante, alberi, fiori, oggetti in generale, tanto è forte sto tizio… E non solo lui, ha introdotto tutti i personaggi di Big Mom come imbattibili, come fortissimi, schifosamente forti. E Cracker è uno degli alti ufficiali, uno dei “Fantastici Quattro” i quali un solo appartenente alla Generazione Terribile è riuscito a tener testa, Urouge, soltanto lui. Capite come Oda, attraverso questa descrizione, abbia ingigantito il potere di Cracker? Descrivendolo come imbattibile, noi nella nostra mente, lo abbiamo percepito come tale, come fortissimo.

E quindi rappresentando Rufy che lo sconfigge in Gear Fourth, Eiichiro Oda vuole che, leggendo questa parte, noi arrivassimo ad una conclusione:

 

RUFY E’ FORTISSIMO

 

Oda non vuole che ne traiamo la conclusione speculare, ovvero che Cracker sia una mezza pippa, lui non lo ha permesso! Ha fatto tutte queste descrizioni proprio per evitare ciò! Tutto lo spiegone di Brulée durante questo capitolo è servito esattamente a questo! A rendere Cracker imbattibile!

 

MA QUINDI CRACKER E’ FORTE O NO?

 

Si e no, ma ripeto, porsi questa domanda significa rincorrere la propria coda. Cracker è stato lo strumento di Oda, uno strumento che lui ha utilizzato per parlare di Rufy, semplicemente questo. Oda ha descritto Cracker, attraverso le testimonianze di altri personaggi, come imbattibile, quindi lo è. E’ Rufy che è troppo forte! Questo perché è ESATTAMENTE ciò che vuole Oda, far capire a che livello sia arrivato…

 

Ma andiamo avanti, che cosa abbiamo?

 

Entriamo nel dettaglio di ciò che abbiamo detto:

gli indizi sono chiari, tutti contro i mugiwara, tutti ad enfatizzare quanto forti siano i membri di Big Mom e di quanto stupidi siano stati loro a sopravvalutarli.

 

 

Nami dice esattamente questo: “Perfino Rufy è stato sopraffatto da un sottoposto”, riferendosi proprio a Cracker, come a dire: “Se Rufy non riesce a sconfiggere un sottoposto, come potrebbe sperare di combattere contro Big Mom?

Poi abbiamo lo spiegone di cui abbiamo parlato prima, finalizzato a sottolineare la forza imbattibile dei quattro (ora tre) Dolci Comandanti. Big Mom, una volta realizzato ciò, gli ha mandato contro Cracker che ovviamente lo ha sconfitto. Brulée pensa che Urouge sia morto ma sappiamo benissimo che fine ha fatto. Lo abbiamo visto a riposarsi e curare le ferite su una strana isola nel cielo che si trovava a mezz’aria grazie a dei palloncini di disneyiana memoria. Che le ferite viste durante quella scena Urouge le abbia subite grazie al combattimento contro Cracker? Può darsi…

Quindi ecco il quarto indizio che Oda ha posizionato per far capire a noi lettori quanto forte sia Cracker (e che quindi il Kong Gun che gli ha sferrato, mandandolo subito al tappeto, è dovuto alla grandissima forza di Rufy, non alla grandissima debolezza di Cracker).

 

Quattro indizi:

 

il primo, Cracker fa collassare il circostante solo con delle semplici occhiate. Gli alberi letteralmente muoiono dalla paura

il secondo, Nami si auto-rimprovera per la loro negligenza nell’aver sottovalutato un imperatore

il terzo, Cracker fa parte di un’élite, formata da tre Comandanti. Il fatto che ce ne siano così pochi significa che sono fortissimi, ci dà proprio questa impressione. Se avesse detto, ad esempio, che Cracker fosse stato uno dei 20 Comandanti, allora lo avremmo ridimensionato tantissimo

il quarto, dopo tutti questi indizi, Rufy sferra un colpo letale a Cracker mandandolo definitivamente al tappeto. Questo colpo fa capire come Rufy si posizioni in alto a differenza di tutta la Generazione Terribile. Il confronto è palese, lo ha voluto proprio Oda! Brulée ha prima fatto capire che contro Cracker nessuno è mai riuscito ad averla vinta, e poi è bastato Rufy (con il suo colpo migliore) a mandarlo a tappeto. Capite cosa ha fatto Oda? Ha “gerarchizzato” i pirati, ha fatto capire al lettore che Rufy è diventato il membro più forte della Generazione Terribile.

 

E tornando al discorso di Brulée, Capone ha deciso di allearsi con Linlin. Ma sappiamo anche che in realtà si tratta più di tradimento dall’interno che di un’alleanza vera e propria, dati i precedenti di qualche capitolo fa con Pekoms…

 

Ecco che Oda crea l’ennesimo indizio che avrebbe anticipato il cliffhanger finale: Brulée viene sconfitta da Nami. Seguitemi su questo discorso. Molte volte, nei manga, o negli anime, abbiamo visto che nei combattimenti, appena ci avviciniamo al finale, i personaggi li mandano al tappeto uno dopo l’altro. Sconfiggono uno, poi i riflettori si spostano su un altro scontro e quindi il “buono” sconfigge il “cattivo”, i riflettori si spostano e così via, fin quando cadono tutti quanti allo stesso momento, potremmo dire…

Non so se mi sono spiegato, il fatto che ci sia questa sincronizzazione nella sconfitta di due membri all’unisono (Brulée da parte di Nami e Cracker da parte di Rufy) è uno dei cliché più utilizzati nei manga (e quindi anche anime, ovviamente).

Brulée viene sconfitta per mano di Nami, ma Oda lascia la finestra aperta facendo in modo che possa ricomparire in futuro – non si sa quando – attraverso gli specchi.

 

E subito dopo la sconfitta di Zapdos, ehm, voglio dire Brulée, avviene il gran finale.

 

CHE COSA ABBIAMO QUI?

 

Il solito monologo stra-utilizzato da ogni mangaka mainstream che si rispetti fatto dal cattivo che inizia ad inveire contro il protagonista il quale, a sua volta, si incazza e gli sferra il suo colpo finale mandandolo al tappeto (anche se sappiamo benissimo che il colpo sferrato da Rufy non è il colpo finale, ovvero non è il King Kong Gun, però il “il colpo finale” per Cracker)

 

La formula “Cattivo-dice-il-monologo-contro-il-buono-e-poi-il-buono-lo-sconfigge” non è estranea neanche a Oda che, se ricordate bene, l’ha utilizzata anche due saghe fa, in quel di Dressrosa, contro il cattivone finale:

 

Capitolo 790

Doflamingo dice a Rufy che se si fosse stato zitto e non avesse aizzato tutto questo polverone, ora la gente avrebbe vissuto in schiavitù, certo, però non ci sarebbe stata nessuna città distrutta e lui (Doflamingo) avrebbe continuato a manipolare in pace. Rufy si incazza come una bestia e gli sferra il King Kong Gun. Discorso simile ma non uguale contro Lucci. Aveva praticamente vinto con l’attacco finale, il Sai Dai Rin. Aveva ridotto Rufy ad un vegetale, però lui riesce a sollevarsi perché la volontà di salvare Robin era fortissima, così gli sferra l’attacco finale e lo manda al tappeto. E voglio ricordare che, dopo il famoso Gatling che ha sconfitto Lucci, Rufy non era in grado nemmeno di muoversi, cioè si trovava nella stessa condizione di immobilità fisica in cui si è ritrovato a Dressrosa, dopo il Gear Fourth. Perché Oda è estremamente ciclico nella storia, cambia gli scenari, cambia i personaggi, fa andare avanti la trama (per quel che gli riesce) ma il sub-strato narrativo è come se andasse in loop, si ripete, c’è sempre lo sfinimento fisico, c’è sempre il protagonista che sembra non riuscire a sconfiggere l’antagonista neanche fra un milione di anni ma poi, PUF, ci riesce, eccetera eccetera…

 

E’ stato un bel capitolo, non c’è che dire. Leggere One Piece significa avere davanti una delle opere più Pop degli ultimi anni, e quindi carica di cliché, stereotipi (che sono la stessa cosa), frasi fatte (stereotipate, cioè cliché, che sono la stessa cosa) e cliffhanger narrativi.

 

Ragazzi, è Oda. Punto.

 

Ah, e per concludere, ci sono anche le mini-avventure… Ma a nessuno frega un cazzo, vero?

 

Reverendo 

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