L’uccello di Oda

1311

Tempo fa, leggendo un articolo di ornitologia, mi si palesa davanti questo titolo “Nel becco il segreto dell’orientamento degli uccelli” e subito mi sono venuti in mente i South Bird dell’isola di Jaya… 

BIANCHI! NERI! ASIATICI!
RIUNITEVI TUTTI AL COSPETTO DEL 
PANDA!!!

Nell’arco narrativo di Jaya ci sono stati presentati i famosi South Bird, uccelli dal piumaggio verde e violaceo che hanno l’abitudine di puntare il loro becco sempre a sud! 

 

Successivamente, grazie alle mini-avventure, scopriamo l’esistenza anche dei North Bird, degli East Bird e dei West Bird che puntano a Nord, Est ed Ovest. 

 

La caratteristica di questi uccelli li ha resi motivo di utilizzo come bussola

Ma sicuri che non possiamo chiamare questa caratteristica semplice “abitudine“? 

Ogni anno miliardi di uccelli in tutto il mondo compiono straordinari viaggi migratori, che li portano a migliaia di chilometri di distanza dalle aree riproduttive ai quartieri di svernamento, e viceversa. Uno dei più grandi misteri legati a questi spostamenti transcontinentali è senza dubbio la loro capacità di orientamento, basata su una mappa e una bussola interne, che li rende in grado di ritornare ogni anno nei medesimi luoghi, traendo informazioni dal campo magnetico terrestre.

A tal proposito, diversi studi hanno indagato i meccanismi alla base di questa abilità, suggerendo come il sesto senso degli uccelli sembri localizzato nella regione cefalica, in particolare nel becco. L’idea è che, almeno in alcune specie, l’orientamento sia dovuto alla presenza di magnetorecettori che percepiscono la direzione dell’asse terrestre e che queste informazioni siano portate al cervello dal braccio oftalmico del nervo trigemino. Tuttavia, i risultati di un recente studio avevano contraddetto tale ipotesi, dal momento che alcuni individui il cui nervo era stato reciso risultavano ugualmente in grado, in condizioni di cattività, di orientarsi nella direzione corretta.

Successivamente un gruppo di ricercatori russi ha replicato lo studio menzionato sopra, praticando dunque l’interruzione per via chirurgica degli impulsi nervosi tra il becco e il cervello, ma con una fondamentale differenza. Diversi individui di cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), migratore notturno, dopo il trattamento sperimentale sono stati trasportati a circa 1.000 km di distanza in direzione est dal luogo della cattura, avvenuta durante la migrazione primaverile. Lo spostamento risulta fondamentale in quanto per raggiungere i luoghi di nidificazione, situati vicino a San Pietroburgo, gli uccelli devono modificare l’itinerario migratorio, passando da una direzione nord-est a una direzione nord-ovest. La località di cattura, Rybachy, è infatti localizzata sulle coste del Mar Baltico, mentre quella del rilascio, Zvenigorod, si situa vicino a Mosca.

 

Prima del rilascio in libertà, gli ornitologi hanno realizzato dei test di orientamento in gabbia, mostrando che gli individui che avevano subito il trattamento mantenevano la medesima direzione migratoria che avrebbero tenuto nel luogo di cattura, non dirigendosi quindi verso le loro aree riproduttive ma continuando verso nord-est. Al contrario, un campione di cannaiole di controllo, anch’esse catturate in una località e trasferite nell’altra ma lasciate con il nervo intatto, modificavano la direzione migratoria, manifestando dunque un corretto orientamento verso i luoghi di nidificazione.

 

Lo studio mostra quindi l’importanza del nervo trigemino nel trasmettere le informazioni verso il cervello e soprattutto il ruolo del becco nella percezione del campo magnetico: più che una ‘bussola interna’, sostengono i ricercatori, gli uccelli ricavano attraverso il becco una sorta di ‘mappa interna’, grazie a cui sono in grado di comprendere la loro posizione. Dal momento che il nervo trigemino entra in contatto col becco in diversi punti, tra cui il palato, la cavità nasale e le orbite, la collocazione dei magnetorecettori è però tuttora da scoprire.

 

Quindi non è “abitudine“, ma semplice biologia

Nel caso degli uccelli di Jaya, questi non migrano ma bensì indicano delle direzioni… il punto chiave è:

PERCHE’? 

Non ha senso, visto che questi uccelli non migrano… ma a noi One Piece piace così! E poi chissà… magari un giorno Franky riuscirà ad installareun pò di Magnetite Biologia in Zoro così da renderlo un combattente serio! :v 
 

Un abbraccio

 

[ PANDA STUDIO ]

Lascia un commento


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.