MORGAN, MANO D’ASCIA

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Link agli articoli precedenti:

Aokiji

Fujitora

Garp

Akainu

Kizaru

Smoker

Vergo

Nezumi

(alla fine della pagina trovate l’ultimo link all’articolo extra che concluderà questa macro-analisi sulla Marina)

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[Chaotic Evil: il Distruttore, lo psicotico assassino che si abbandona a esplosioni di furia incontrollata, senza alcun rimorso di coscienza. La sua personalità è instabile e fidarsi di lui può essere letale: qualunque cosa succeda, cercherà sempre di preservare se stesso. Non ha rispetto per i compagni e per le loro vite, gode nel commettere omicidi e non sa cosa sia la pietà. Un capo di un gruppo di caotici malvagi deve essere estremamente carismatico, in quanto la sua debolezza ne decreterebbe la fine. I pirati e i mostri di scarso intelletto ne sono proverbiali esempi.]

Morgan Mano d’Ascia è un personaggio che compare per la prima volta nel volume 1, capitolo 4. Viene sconfitto dopo tre (capitolo 6), eppure in pochissimo spazio ho raccolto tanto di quel materiale che potrei condividere soltanto le scan a colori (gentilmente concesse dallo Hyena Team) ed evitare di parlare. Le immagini parlerebbero da sole…

Qual è la peculiarità di questo personaggio?

Non c’è molto da dire su di lui. La sua personalità è tanto folle quanto banale. Ma andiamo per gradi. Partiamo subito dal presupposto che Morgan non è un marine. Morgan è un pirata. Non credo ci sia nulla da obiettare. Alla fin fine, per quanto tecnicamente Morgan fosse un Capitano di Vascello, all’epoca, il tratto che differenzia completamente il pirata dal marine è il rapporto con il prossimo. Mentre la Marina ha fatto voto di Giustizia sacrificando la propria vita, se possibile, per il bene del prossimo, il pirata pensa solo a se stesso, non curandosi minimamente degli altri.

E Morgan pensa solo a se stesso.

Mi sembra ultimamente che le offerte del villaggio siano calate

Un discorso del genere me lo sarei aspettato da un barone feudale che considera i membri del suo villaggio come suoi sudditi, non certo da un marine.

Questo perché Oda nei primissimi capitoli, fino a Logue Town, ha voluto rappresentare la Marina come un’istituzione estremamente corrotta, piena zeppa di criminali decorati di licenza e quindi legalmente fautori della vita e della morte di chiunque. Con Smoker si apre quella che io chiamo la “Marina buona”, quella dotata di una morale più giusta. Se ricordate, la prima volta che viene introdotto il nostro fantastico Cacciatore Bianco, Oda ce lo mostra con fare quasi minaccioso, in modo che desse al lettore la sensazione di stare di fronte all’ennesimo marine corrotto, cosa che Smoker (soprattutto lui) non è, anzi…

Sapete, guardando Morgan non riesco a pensare ad un membro della Marina che sia riuscito a raggiungere un livello così elevato di follia. Credete che stia esagerando?

Solo un folle vedrebbe un atto del genere, da parte di una bambina, come pericoloso per la sua reputazione. La sua mente ragiona in modo estremamente schematico. Lui dà gli ordini, e tali ordini devono essere rispettati. Se qualcuno non li rispetta, allora sono dei traditori, e vanno giustiziati. Ma il tradimento verso chi lo stanno facendo, verso l’istituzione della Marina oppure vesto se stessi?

Se ci fossimo trovati di fronte Akainu, allora il nostro bollente Cane Rosso avrebbe detto, senza esitazioni, che il tradimento l’avrebbero commesso nei confronti della sua bellissima istituzione di cui lui, ora, è il Grand’ammiraglio. Ovviamente non avrebbe mai urlato l’ordine di andare ad uccidere una bambina, certamente, però il fatto che abbia ucciso un marine che non voleva combattere per paura di quello che gli sarebbe capitato, è interessante per capire come, in realtà, la figura di Akainu è semplicemente più moderata di quella di Morgan, ma comunque tutti e due fedeli a qualcosa, Akainu alla legge, Morgan a se stesso.

Se Akainu rispetta la legge ma lo fa in modo più contenuto, più razionale, Morgan è letteralmente, completamente impazzito, e ragiona per estremi

Il grado è tutto, perché è l’unico sostegno tangibile su cui poggia il suo potere. Gli ordini che impone sono semplicemente finalizzati a marcare ancora di più il suo potere. Considera i suoi sottoposti al pari di schiavi che hanno come unica finalità quella di rendere lui come il migliore, il più grande, il più forte.

E’ la celebrazione di se stesso all’ennesima potenza, quasi fanatica. Ha speso un sacco di tempo per erigere una statua in suo onore e quindi per ingigantire di più il suo ego. Perché alla fine, questo personaggio è davvero la celebrazione ridicola, portata all’eccesso, di se stesso.

Sapete, per certi versi assomiglia molto ad Ener, solo che quest’ultimo, se aveva un ego spropositato è perché poteva permetterselo, Morgan invece no.

Vi dirò la mia, io spero che ritorni, come pirata ovviamente. E spero che sia un marine a fermarlo. Mi piacerebbe magari che si facesse vedere in una mini-avventura…
E perché dovrebbe fare ritorno? Ma è palese no? Perché il figlio sta diventando un pezzo grosso della Marina! Helmeppo avrà sicuramente un confronto con il padre, questo almeno glielo dobbiamo, suvvia! Il confronto ci sarà, perché è interessante capire se il figlio sia riuscito a scacciare il demone del padre oppure se sia ancora impaurito di lui, nonostante sia diventato palesemente più forte. A volte credo che Morgan sia stato per Oda un pretesto per poter introdurre un personaggio che sarebbe sicuramente diventato un membro di spicco della Marina che verrà, quella post-Akainu.

Perché il bello di questa relazione padre-figlio è che se è partita con il padre marine e il figlio criminale da strapazzo, alla fine si concluderà con figlio marine e il padre criminale da strapazzo.

 
Reverendo
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