ODA NON HA PIU’ IDEE

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Da quando è stato introdotto nel manga Charlotte Oven (il 4° figlio della famiglia Charlotte) e il suo potere, il fan medio ha gridato allo scandalo!!!

GIA’ E’ APPARSO QUESTO POTERE!!1! ODA NON HA + IDEE!11!!!
ALLORA IL VEKKIO POSSESSORE E’ MORTO!11!!!!

Incuriosito da quel che mi sembrava un’inutile illazione ho fatto qualche ricerca per capire a chi si riferissero i fan…

Inizialmente avevo pensato a un qualche frutto apparso nel passato molto in secondo piano e che avevo rimosso… un frutto più o meno potente (rispetto alla capacità) un pò come il Kilo Kilo (Kiro Kiro no Mi) e il Ton Ton (Ton Ton no Mi)…

Poi ho capito che si trattatava stupidamente di un filler.

Badate bene, non sto accusando nessuno dicendo che chi si è fatto prendere da questa isteria di massa è stupido! E’ normale che chi segue solo l’opera animata si ritrovi spiazzato (un pò quando a Punk Hazard si meravigliarono dello stupore dei Mugiwara per i draghi!).

Quindi due frutti del diavolo simili? Due frutti del diavolo identici? Lo stesso frutto del diavolo?

No.
Non due frutti.
Tre frutti.
E sì… tre frutti.
Simili.
Non identici.
Non lo stesso frutto.

E allora….

BIANCHI! NERI! ASIATICI!
RIUNITEVI TUTTI AL COSPETTO
DEL PANDA!!! 

 

Cominciamo analizzando il frutto ed il potere più conosciuto tra i 3, ovvero quello di Charlotte Oven:

NETSU NETSU NO MI – (Charlotte Oven)

Il Netsu Netsu no Mi è un Paramisha che permette all’utilizzatore di emanare calore dal corpo, o ad una parte di esso, ad elevate temperature (infatti “Netsu” significa in giapponese “Calore”), calore che può essere trasmesso sia per conduzione che a distanza: abbiamo visto come Oven lo utilizzi sulle sue armi incendiandole, sulle armi degli avversari per fargli “mollare la presa”, semplicemente rendendo infuocati i suoi pugni o ancor peggio facendo bollire il mare!

 

 

Passiamo al frutto che invece non è stato assolutamente notato:

KACHI KACHI NO MI – (Bear King)

Il Kachi Kachi no MI, tradotto in italiano con il nome “Metal Metal”, è un Paramisha ingerito da Bear King, personaggio apparso  nel secondo film di One Piece. Il frutto permette al possessore di indurire il proprio corpo (come fosse del metallo) e aumentarne la temperatura (come fosse del metallo in una fornace): quindi dobbiamo pensare al frutto non che dia la capacità di trasformarti IN METALLO ma bensì che ti rende COME UN METALLO IN MANO A UN FABBRO! Mi spiego meglio. Un frutto che ti trasformi in metallo può renderti solido o liquido e apparterrebbe alla categoria Rogia, mentre il Kachi Kachi no Mi ti rende come un semplice pezzo di ferro che può esser riscaldato!

 

 

Finiamo con il frutto che più mi ha intrigato tra i tre (ed ora capisco perchè tutti se lo ricordavano benissimo!):

ATSU ATZU NO MI – (Accino)


– no scusate… ho sbagliato immagine! –

L’Atzu Atzu no Mi, tradotto in italiano con il nome “Caldo Caldo” e infatti “Atzu” significa in giapponese “Bollente”, è un Paramisha ingerito da Accino, personaggio apparso in una saga filler nell’anime. Effettivamente, ad una prima impressione, il frutto è molto simile a quello di Oven ma analizzandolo meglio sono due frutti molto distinti!

Analizziamolo meglio.

Questo frutto dona infatti la capacità di controllare grandi quantità di energia termica a seconda dell’umore del possessore: se egli è tranquillo il calore è moderato, se egli è infuriato il calore aumenta incredibilmente modificando l’ambiente circostante al punto di risvegliare dei vulcani nelle vicinanze! Questo rapporto tra energia termica ed umore mi ha ricordato un articolo che lessi tempo fa sull’ Huffington Post:

 

Quando proviamo una sensazione piacevole, come quella di innamorarsi ad esempio, le nostre emozioni sono piuttosto difficili da nascondere perché persino il nostro stesso corpo le emana, anche se sono praticamente impossibili da vedere fisicamente. Infatti, un recente studio ha rivelato che sia le cose che ci fanno stare bene come l’amore, la felicità o il successo, sia quelle che ci provocano dolore o ansia, quanto uno stato di depressione, sono riscontrabili anche e soprattutto nella nostra temperatura corporea e in emanazioni o meno di calore.

Questo studio, pubblicato dalla National Accademy of Science, ha analizzato 700 partecipanti e, per ognuno, è stata fatta una mappa delle sensazioni fisiche in relazione a specifiche emozioni. Gli scienziati hanno lavorato per ridurre la gamma di emozioni e limitare così il campo di studio e, così, hanno indotti delle “stimolazioni emozionali” nei 700 partecipanti dello studio, tramite video, espressioni facciali o racconti e storie, e, utilizzando le immagini del corpo umano, ai partecipanti è stato chiesto di mappare le aree che sentivano diverse, più calde e che percepivano in cambiamento a seconda dello stimolo proposto dai ricercatori.

È stata così creata una sorta di mappa colorata delle emozioni che, come potete vedere, mostra i colori rossi o gialli ossia le zone più stimolate a seconda delle diverse sensazioni, mentre, le zone blu evidenziano le aree più “disattivate” del nostro corpo. Per cui, i sentimenti d’amore o di felicità sono, ad esempio, quelli che stimolano di più tutto il corpo e che donano calore, diversamente dai sentimenti come la depressione o la tristezza che, al contrario, disattivano quasi tutto il corpo e non producono calore.

Ad ogni modo, quello che incuriosisce è che emozioni forti, come possono essere l’amore o la felicità ma persino la rabbia o la paura, trasmettono in tutto il nostro corpo calore e vivacità facendo sì che non solo la nostra mente si animi ma anche tutto il nostro corpo e che lo faccia producendo un “calore di sensazioni”.

 

Tocca allora pensare al frutto di Accino più simile a questa capacità che, a seconda della situazione può risultare più forte o più debole del Netsu Netsu no Mi di Charlotte Oven!

 

Con questo è tutto… il Panda ha iniziato a parlare di filler e film… il mondo sta finendo!
A voi la parola adesso!

Vostro

[ PANDA STUDIO ]

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