Oda riceve un’Onorificenza da Kumamoto: ecco perché

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Eiichiro Oda premiato dalla Prefettura di Kumamoto: il creatore di One Piece ha ringraziato così la propria città natale

Ieri 15 Aprile, Eiichiro Oda, creatore di One Piece, ha ricevuto un Premio Onorifico dalla Prefettura di Kumamoto, sua città di origine. Il mangaka non ha preso parte alla cerimonia, ma al suo posto erano presenti gli editor di Shonen Jump, la rivista che pubblica One Piece. A spiegare il motivo del premio, ci ha pensato il Governatore della Prefettura di Kumamoto. Ecco in sintesi il suo messaggio: «ONE PIECE non è solo popolare il Giappone, il manga, proprio come sta facendo la Ciurma di Cappello di Paglia, ha attraversato gli oceani. E’ arrivato così lontano da riuscire ad entrare nel Guinness World Record. La nostra città, Kumamoto, è attualmente in fase di ricostruzione dopo il terremoto. Il caloroso supporto della Ciurma di Cappello di Paglia (Oda ha contribuito economicamente alla ricostruzione, ndr) ci ha dato il coraggio di rialzarci e guardare al futuro. Noi cittadini di Kumamoto siamo davvero orgogliosi che il tuo lavoro riesca a farci sognare, emozionare e raggiungere tutto il mondo. Quest’oggi siamo felici di consegnarti l’Onorificenza della nostra Prefettura per commemorare il tuo brillante lavoro».  

Questo invece il messaggio di Eiichiro Oda: «Quando mi sono trasferito da Kumamoto a Tokyo per diventare mangaka, ero molto arrogante e non avevo alcun rimpianto nel lasciare la mia città natale. Questo perché restare a Kumamoto o ritornarci sarebbe stata una sconfitta per me. Devo essere onesto, ero così deciso nel diventare un mangaka, che pensavo che non avrei neanche partecipato al funerale dei miei genitori. La mia è stata una mancanza di rispetto nei loro confronti. Non sapevo cosa significasse fare dei sacrifici. Però non me ne pento, quei momenti e quei pensieri mi hanno reso ciò che sono oggi. Aiutare la mia città natale e i miei genitori è adesso un gesto che mi risulta spontaneo. Sono davvero preoccupato per le persone che hanno trascorso e stanno trascorrendo brutti momenti a causa del terremoto di Kumamoto. Mi piacerebbe continuare ad aiutarli finché posso e mi dispiace non poter essere presente alla cerimonia di quest’oggi. Sono davvero onorato di ricevere questo premio».  

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