Capitolo 1044: Il guerriero della liberazione
Salve a tutti! Questo è un capitolo che ha fomentato molto la community di One Piece come (forse) mai era successo, quindi ci tenevo a dire un po’ la mia.
Appena ho finito di leggere il capitolo ho capito subito che potesse creare una frattura tra i fan. A dire la verità, a caldo, ha lasciato perplesso anche me per alcune scelte. Ma col passare delle ore sono e siamo riusciti tutti a metabolizzare meglio gli avvenimenti, e a comprendere (o almeno provare a farlo) determinate scelte narrative.
Iniziamo dunque ad analizzare il capitolo.
MINIAVVENTURE
Finalmente la miniavventura si smuove un po’. Stavamo vedendo le vicende di Oven un po’ troppo rallentate. Ci sono voluti due capitoli solo entrare e uscire dallo specchio e arrivare a Whole Cake Island.
Finalmente qui c’è un balzo in avanti in cui vediamo Niki e Yonji lasciati nelle mani dei fratellini che si occuperanno di loro. Sono pronti a vivisezionarli e a studiare il funzionamento scientifico del loro corpo.
Chissà se riusciranno a farlo o qualcosa glielo impedirà. Nel prossimo capitolo ci sarà una cover a colori quindi non lo scopriremo presto.
HIYORI E OROCHI
La parte più croccante del capitolo, che ha attirato l’attenzione di tutti, è indubbiamente quell’altra. Per questo motivo parlerò prima di questa vicenda.
È un grande peccato che il momento clou di questa situazione sia arrivato proprio in un capitolo che per forza di cose gli ha sottratto la scena principale. Il momento che tutti attendevano era quello in cui Hiyori si sarebbe ‘svestita’ da Komurasaki e avrebbe rivelato il suo vero viso a quel dannato shogun che l’ha costretta a soffrire in silenzio per ben 20 anni.
Il momento in cui si toglie la maschera è fantastico ed è disegnato in maniera spettacolare.
Le sofferenze sopportate per tutto quel tempo, unite a quelle del padre, confluiscono in un mare di lacrime e di odio verso quella persona che ha sempre fatto finta di servire. E della quale ora può finalmente sbarazzarsi.
In un capitolo incentrato sulla figura di Nika e sulla risata, lei piange. Poesia. Una sceneggiatura di Oda super apprezzabile.
Orochi che prima chiede pietà in lacrime per essere salvato e poi, una volta capito che non succederà, inizia ad inveire contro di lei. E qui il colpo di scena.
Tutti speravamo che Hiyori uccidesse con le proprie mani Orochi per vendicarsi di tutto il dolore sopportato, ma arriva il kazenbo di Kanjuro. Ormai ridotto ad una fiaccola, si scaglia contro il suo padrone e lo tradisce facendolo bruciare. Anche qui molto poetico Orochi che brucia così come era successo per il suo rivale Oden.
Chissà se questo ennesimo tradimento di Kanjuro sia stata una casualità o sia il preludio per una redenzione futura del clan Kurozumi per porre fine al ciclo continuo di vendette.
LUFFY E IL FRUTTO
Andiamo subito al dunque. Le questioni che nelle ultime ore hanno fatto storcere il naso sono il cambio di tipologia improvviso da Paramisha a Zoan e la frase dei Gorosei che affermano di non riuscire ad impadronirsi del frutto Gomu Gomu da 800 anni.
Proviamo un po’ a ragionarci su senza pregiudizi. È bastata una sola pagina sui cinque Astri di saggezza per scatenare il panico e svelare qualcosa che quasi nessuno poteva immaginare.
(Dico quasi perché ho letto una persona che ci ha preso al 100% e non ho idea di come abbia fatto, alla prossima mi faccio dare i numeri da giocare.)
Iniziamo dalla frase dei Gorosei. Sì è vero, fa storcere il naso che non ci sono mai riusciti per 800 anni, o almeno negli anni attuali. Possibile che sapendo questa cosa non abbiano provato a catturare Luffy prima di arrivare a questo punto? Ni.
Spesso ci hanno provato, direttamente o indirettamente. Quando è nel Mare Orientale Luffy riceve la prima taglia ma non viene già considerato come una grande minaccia. Quindi è probabile che sia stato tenuto sotto controllo ma che non fosse stato necessario mandargli un ammiraglio contro per catturarlo.
I Gorosei iniziano a preoccuparsi dai fatti di Alabasta in poi. Di qui in avanti Luffy sarà quasi sempre “pedinato” da membri di Governo o Marina che possono fermarlo, ma per un motivo o per un altro non ci riescono.
Il CP9 a Water Seven, Orso a Thriller Bark (sacrificio di Zoro), Kizaru e Sentomaru a Sabaody (ma Kuma li salva perché compagno di Dragon), Marineford (ma c’era Barbabianca di mezzo), il timeskip in cui i Mugiwara vengono dati per dispersi possiamo sottrarlo al conteggio, le vicende di Punk Hazard (Smoker va per catturarlo ma alla fine è costretto ad allearsi) e Dressrosa (la CP0 non interviene).
Se Luffy si è sempre salvato è sia grazie alla sua fortuna che indubbiamente alla sua forza. Nonostante tutto questo, però, rimangono dei dubbi su questo aspetto. È evidente che Oda non aveva in mente di rendere il Gomu Gomu un frutto leggendario.
Questa è una retcon abbastanza recente. Il maestro ha provato a far combaciare il tutto con la parte precedente dell’opera, ma qui scricchiola un po’.
Ricordiamoci che non esiste un’altra opera che dura da 20+ anni e che riesce a mandare avanti una trama orizzontale dopo 1000 e passa capitoli. Quello che fa Oda è sensazionale, ed è lecito che certe aggiunte vengano fatte in corsa e non siano state pensate dall’inizio. Non può essere tutto limpido al 100%, ogni tanto un errore o una imperfezione bisogna concedergliela.
ZOAN MITOLOGICO HITO HITO MODELLO NIKA
Anche qui, credo, ci troviamo davanti a una retcon palese. Si nota abbastanza che sia una cosa pensata solo di recente poiché solo nel 1018, tramite Who’s Who, Oda comincia a darci i primi indizi su questo Nika.
Dopo 1043 capitoli in cui il frutto di Luffy era oggettivamente un Paramisha quel pazzo cambia tutto. Dopo 25 anni pensare che Luffy sia uno Zoan è difficile da accettare, lo so. Non sono qui per giustificare, né criticare, né per dare risposte ma per ragionare insieme per capire se può esserci un senso.
Di base sappiamo che lo Zoan mitologico ti fa trasformare in un essere mitologico, animale o uomo. Conosciamo tra i più importanti la fenice di Marco, il Buddah di Sengoku e il drago azzurro di Kaido. Sappiamo che la forma Zoan ha 3 forme: base, ibrida e trasformata. Quali possono essere a questo punto quelle di Luffy? Immaginiamo che quella base sia lui senza poteri, quella ibrida quella che ha sempre mostrato nel manga e quella trasformata la forma Nika.
Quindi? Può essere che Luffy sia sempre rimasto in forma ibrida dall’alba dei tempi? Perché no. Magari non ha mai saputo usare la forma base e non conosceva quella trasformata, dato che in fin dei conti l’ha scoperta per caso. Ha usato il frutto sempre in base alla sua immaginazione. Ha sempre saputo di aver mangiato il frutto della gomma e di conseguenza lo ha sempre usato così.
Progredendo poi nel corso della storia ha capito sempre più come usare il suo corpo sviluppando man mano i Gear, dal secondo al quarto, fino ad arrivare a sbloccare questa forma definitiva che gli concede la piena libertà e autonomia sul proprio corpo.
O magari il suo frutto non ha la forma base? Perché no. Magari è un’eccezione, così come lo Yami Yami è un Rogia ma è l’unico tangibile. Nessuno ci dice che non possa essere così.
Considerando che sui frutti del diavolo sappiamo pochissimo non possiamo dare sentenze definitive. Molto ci verrà spiegato quando saranno mostrati Vegapunk e i suoi studi. Lì capiremo meglio il loro funzionamento.
Possiamo pensare che Nika fosse per un qualche motivo un Dio collegato alla gomma e che la sua volontà si fosse incarnata in quel frutto. Quindi chi lo mangia ha la proprietà della gomma. I Gorosei dicono che il frutto ha una propria volontà ed è come se stesse scappando. È probabile che il frutto abbia scelto Luffy perché in lui ha visto l’ospite perfetto, incarnando gli stessi ideali di Nika.
Oda è riuscito a rendere il frutto di Luffy potente a livello di un Dio ma allo stesso tempo buffo come ha sempre dichiarato di volerlo lasciare. In questo non possiamo che dire che ha trovato un buon mix di soluzioni.
Perché la forma cartoon è molto divertente, e ci ricorda che il motivo per cui leggiamo One Piece è che dobbiamo principalmente divertici e goderci quello che il Sensei vuole disegnare, idee geniali o incongruenze del caso. Perché come lui stesso afferma:
“Volevo che lo stile di combattimento di Luffy fosse qualcosa di assurdo, quindi non importa quanto tesa si faccia la situazione, siediti solamente e rilassati a leggere. Confida in lui”.
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.