One Piece capitolo 1072: la svolta è nei ricordi. Lo straziante rapporto Padre-Figlia e il colpo di scena del clone Stussy
One Piece Capitolo 1072: l’analisi di Tosky
Qual è il senso della nostra vita? Ogni giorno ci svegliamo e affrontiamo ciò che il mondo ci propone. C’è chi va a scuola, chi lavora, chi dorme, chi si emoziona, chi piange, chi ama, chi muore. Tutto le esperienze, negative o positive che siano, vanno a formare quel che siamo: esseri umani con ricordi, sensazioni, paure, gioie.
Ma qual è il senso? Un giorno, che lo si voglia o meno, verremo a mancare e nel momento in cui il nostro corpo cesserà di esistere, con lui sparirà tutto ciò che siamo. Sarà la parola fine di ogni singolo momento che abbiamo vissuto, di ogni singola emozione provata.
Sì, alcuni riescono a lasciare un segno del loro passaggio, il loro nome viene ricordato, tramandato. Di molti studiamo anche le gesta, gli scritti, gli eventi. Ma quegli uomini erano molto di più, o semplicemente, erano come noi. Come me, come te.
Io e te siamo fatti di pensieri, memorie, emozioni, desideri. Lo stesso valeva per loro.
Tempo fa, Dante Alighieri aveva sonno. Cesare desiderava del vino, Alessandro Magno non vedeva l’ora di scoparsi una donna. Galileo Galilei, invece, ha passato ore della sua vita sul cesso, in preda al mal di stomaco. Nessuno vi parla di queste cose, eppure sono accadute. Sto citando personaggi famosi a caso, ma questi discorsi valgono per i miei nonni, per i vostri. Per mio padre o tua madre. Che siano state felici o tristi, degne di nota o trascurabili, le esperienze di vita, soprattutto quelle basilari, ci accomunano tutti.
E per tutti, c’è la parola fine. Ogni uomo o donna era molto di più di quel che è rimasto.
Ma, se alla fine termina tutto, se qualunque azione o traguardo finirà nel nulla, qual è il senso della nostra vita?
La risposta è semplice: non si sa, o forse non c’è.
Potremmo dire che ognuno di noi trova il proprio senso della vita in qualcosa o in qualcuno. Un padre o una madre. Un marito o una moglie. Un figlio o una figlia. Un animale o magari in uno sport, o una passione.
Tutti troviamo qualcosa per cui vale la pena vivere e ci appendiamo con tutta la forza che abbiamo al nostro senso della vita. Le azioni che compiamo ogni giorno vanno proprio in questa direzione.
Perché tutto questo discorso? Perché voglio parlarvi di un uomo.
Il suo nome è Orso Bartholomew e in questo momento sta combattendo.
Ha perso la sua umanità, i suoi ricordi ed è divenuto un cyborg, uno schiavo. Una volta era un Re, un uomo gentile e rispettato. Il mondo però lo conosce come un despota, un tiranno spietato e malvagio. Orso non ha più nulla e molto probabilmente sta vivendo gli ultimi istanti della sua vita.
Si tratta di un uomo che ha perso la reputazione, la famiglia, l’onore, la forza, lo status. Un uomo umiliato, schiavizzato, ferito, controllato.
Orso non ha più nulla, anzi è il nulla.
Ma in questo momento sta combattendo. Per che cosa? Non ci è dato saperlo, non ancora, ma proverò a indovinare.
L’ex sovrano di Sorbet combatte per il senso della propria vita. Probabilmente c’è qualcosa che deve fare, qualcosa che deve ottenere prima della fine. Non ha intenzione di “spegnersi” fin quando non avrà raggiunto il suo ultimo obiettivo.
Ce la farà? Forse no, ma anche se dovesse fallire, potrebbe esserci una seconda possibilità.
A Egghead, Bonney ha trovato i suoi ricordi. Grazie al potere del frutto Pad Pad, Orso ha materializzato le sue memorie. A prescindere da quello che sarà il suo destino, parte del suo essere resterà intatto e sarà trasmesso a sua figlia.
Prima vi dicevo che esistono cose immateriali che terminano con la morte dell’individuo. Orso è riuscito a trascendere questo limite. Mi piacerebbe se nei prossimi capitoli Oda continuasse a mostrarci una narrazione di tipo parallelo: da una parte il corpo di Kuma che arriva al limite e soccombe, dall’altra Bonney che accede ai suoi ricordi e ne eredita la volontà, riuscendo a mantenere in vita i desideri e gli obiettivi del padre.
Ho apprezzato davvero tanto questo capitolo perché è riuscito a coinvolgermi ancor di più nel rapporto padre-figlia di Orso e Bonney. Poco fa accennavo al fatto che ognuno trova il senso della propria vita in qualcuno o qualcosa, e tra gli esempi riportavo anche l’amore per i figli o per i genitori. Ed è bello che i protagonisti di questa storia siano proprio due personaggi legati in tal modo.
Sono abbastanza convinto che tutte le scelte fatte da Orso nel corso della propria vita, le sue rinunce, le sue umiliazioni, siano legate proprio alla salvaguardia di Bonney.
E’ per questo motivo che Vegapunk non vuole che la ragazza venga a conoscenza del passato di Orso, perché potrebbe realizzare che tutto ciò che è accaduto al padre, è stato per il suo bene. Lo stesso Kuma ha fatto promettere allo scienziato che non avrebbe mai rivelato a sua figlia il motivo delle proprie scelte. L’intenzione è ovviamente quella di non farla soffrire ulteriormente.
Sarà che ormai ho superato i 30 anni e invecchiando si forse si acquisisce più sensibilità, ma vi giuro che questi discorsi mi emozionano e non poco. Non vedo davvero l’ora di scoprire il passato di Orso Bartholomew, sono piuttosto sicuro che sarà spettacolare, oltre che strappalacrime. Fidatevi, ci troveremo di fronte a uno dei migliori personaggi mai scritti da Eiichiro Oda, me lo sento.
MA ANDIAMO CON ORDINE
Salve, io sono Tosky e oggi con voi analizzerò il capitolo 1072 di One Piece, un capitolo – lasciatemelo dire – bellissimo. Come sempre vi ricordo che se volete, potete seguirmi anche su Instagram, scrivetemi per qualsiasi cosa vogliate.
LE MINI-AVVENTURE
In questa saga Oda sta facendo qualcosa che non ha mai fatto in passato: associare le mini-avventure a ciò che sta accadendo attualmente nei vari capitoli.
E’ successo con Pudding, catturata nelle mini-avventure e poi mostrata nel capitolo dello scontro tra Law e Barbanera, sta riaccadendo adesso: con i Mads nella cover, e riferimenti al gruppo di scienziati a Egghead.
Oda sta utilizzando tutto lo spazio a sua disposizione per portar avanti la trama quanto più possibile: non siamo soltanto focalizzati sulle avventure dei Mugiwara, per poi scoprire a fine saga cosa sta accadendo nel mondo, ma restiamo costantemente aggiornati sulle azioni di altri personaggi importanti come Barbanera, Law, Kid, la marina in generale, i rivoluzionari.
Sui Mads davvero poco da dire, solo che continuano a essere fighissimi. Li avevamo visti nascere come “paladini della pace”, ma questa settimana alcuni di loro iniziano a mostrare segni di “corruzione”. Vediamo Queen, Ceaser e Judge dedicarsi alla costruzione di armi letali e intraprendere quella strada che li porterà poi a stare dalla parte sbagliata.
IL PESO DEI RICORDI
In questo capitolo Oda cita apertamente un esperimento avvenuto agli inizi del secolo scorso. Nel 1907 il medico Duncan MacDougall decise di misurare il peso dell’anima. Era convinto che, sebbene non fosse un qualcosa di materiale, l’anima avesse una massa misurabile. Cosa fece quindi? Pesò sei persone, malate terminali, prima e dopo la morte e notò come il corpo umano perdesse peso a seguito del trapasso.
A suo dire il motivo era legato al fatto che l’anima abbandonasse il corpo e stabilì il suo peso in 21 grammi. L’esperimento non fu mai accettato a livello scientifico, ma ebbe molto risalto. Fu pubblicato sul New York Times, entrando a tutti gli effetti nella cultura popolare. L’obiettivo di MacDougall non era soltanto quello di ottenere risultati a livello scientifico, ma anche religioso. Aveva intenzione di appurare l’esistenza di un qualcosa come l’anima da sempre considerata impercettibile dall’essere umano, se non a livello spirituale.
La prova che la vita non fosse soltanto legata al corpo umano, ma anche a un qualcosa che trascendesse i suoi limiti.
Lasciando da parte i discorsi riguardanti l’esistenza o meno dell’anima, nel capitolo 1072 ritroviamo gli stessi riferimenti legati però ai ricordi. Approfittando del potere di Orso Bartholomew, Vegapunk lo prega di materializzare le sue memorie per poterne stabilirne il peso.
Il vecchio marpione ne parla dal punto di vista scientifico, ma Oda ha voluto giocare un po’ con il dualismo materiale-immateriale. Tra ciò che può essere definito o indefinito. Mi spiego meglio.
Ok, Orso materializza i suoi ricordi che acquisiscono massa e peso. Dal punto di vista scientifico, otteniamo ovviamente un numero. Ma quel numero può davvero restituire il peso effettivo di quelle memorie?
E’ un po’ ciò che vi dicevo all’inizio, tutti viviamo, compiamo delle azioni, accumuliamo momenti e sensazioni. Ad un certo punto tutto ciò scompare, e per il mondo siamo semplicemente un numero in meno.
Ma qual è il peso effettivo della nostra esistenza? Cosa può stabilirlo? Siamo soltanto quel numero? Siamo un ricordo per alcuni? Siamo un libro che abbiamo scritto? O un video che abbiamo lasciato?
Ognuno di noi è una storia.
Molto di più di ciò che rimane o di ciò che non rimane.
Quindi qual è il peso dei ricordi di Orso Bartholomew? La verità è che si tratta di un qualcosa di inquantificabile. Quei ricordi possono pesare 21 grammi, un nulla, ma allo stesso tempo possono avere una forza, un potere, delle conseguenze. E possono farlo su una persona specifica (Bonney) o sul mondo intero.
Il fatto che Oda abbia deciso di dare una tale importanza alle memorie di Orso, non può che farmi pensare che avranno un peso. Saranno importanti per sua figlia, per la macrostoria di One Piece e per noi lettori.
Ve lo dicevo prima e lo ripeto: sono convinto che stiamo per leggere qualcosa di importante, qualcosa che potrebbe portare ad una svolta nel manga. Attenzione a questo flashback, ma anche a quello che Orso farà a Mary Geoise.
STUSSY DA PAURA
Il capitolo mi era già piaciuto tantissimo prima del finale, sarei rimasto soddisfattissimo. Poi bisogna ricordarsi che stiamo leggendo One Piece e che l’ultima vignetta deve farci parlare per giorni ed ecco che il nostro caro Eiichiro butta la BOMBA.
Allora…
Avevamo capito che ci sarebbe stata una qualche sorta di rivelazione su Stussy. Oda ce lo stava facendo annusare con la questione dei Mads e col fatto che sapesse praticamente ogni cosa di Egghead, ma da qui a immaginare quel che abbiamo letto, ci passavano almeno le tette della stessa Stussy nell’ultima vignetta.
Pensiamo un attimo a sta tizia e utilizziamo l’ELENCO PUNTATO (Sì, c’è anche questa settimana).
- Viene presentata a Whole Cake Island come la Regina del distretto a Luci Rosse, praticamente una delle figure più importanti del mondo underground di One Piece.
- Scopriamo subito dopo che si tratta in realtà di un membro del Cp0 che utilizzava quel ruolo come copertura
- Nel capitolo 1072 veniamo a sapere che è stata creata dai Mads. Si tratta di un clone di Miss Buckingham Stussy, membro dei Rocks (si tratta sicuramente di Bakkin, madre di Weeble) e che fa il triplo gioco.
- Ha uno Zoan (per me l’ipotesi più accreditata) o gli esperimenti l’hanno resa un vampiro (o una succube).
Alzi la mano chi a Whole Cake Island aveva immaginato che potesse riservare tutte queste sorprese. Da questo punto di vista, Oda rimane sempre assurdo. E’ incredibile come riesca a dare tale importanza a personaggi che inizialmente passano in sordina. Quelli che dici “Eh carino, ma che cazzo farà mai…”
Mamma mia.
STUSSY E’ L’ALLEATO DI VEGAPUNK A EGGHEAD?
Per me sì, mi pare abbastanza lineare come situazione. So che molti non sono convinti, ma non vedrei ora l’utilità di inserire un altro personaggio contro il Cpo, visto che c’è già Stussy ad occuparsene. Magari sbaglio io e la settimana prossima ci ritroviamo Scopper Gaban a sculacciare Lucci, ma per il momento resto abbastanza convinto che non ci saranno sorprese.
Concludiamo quest’analisi con alcune questioni.
- Mi è piaciuto il Risveglio di Kaku?
No, mi fa schifo. Però ragà, per quanto One Piece sia costruito bene, resta pur sempre un battle manga e in qualsiasi opera del genere, quando un potere viene sdoganato, iniziano ad utilizzarlo tutti. Quindi ci becchiamo Kaku col risveglio e stop.
Bella la barbetta risvegliata, come dicevo nella Blind di venerdì. A proposito, se ogni venerdì alle 17 non seguite la Blind su Twitch, siete delle persone davvero cattivelle. I capitoli bisogna leggerli insieme, venite sul canale viola.
- Perché al Tea Party, Big Mom non ha riconosciuto Stussy? Era un membro dei Rocks avrebbe dovuto riconoscere un personaggio praticamente uguale a una sua compagna di ciurma.
La domanda è lecita, avrebbe dovuto. Diciamo che Oda può giustificarla un po’ come vuole. Magari sia Big Mom che Judge erano a conoscenza del fatto che il clone Stussy fosse diventata la Regina del distretto a Luci Rosse, quindi non c’era alcun motivo di parlarne o spiegarlo.
- I Poteri di Bonney
Ci vengono date informazioni importanti sulle sue abilità. A quanto pare il suo potere ha una durata limitata sugli esseri umani. Ciò vuol dire che non è in grado di donare l’eterna giovinezza. Si tratta di una forte restrizione delle capacità di questo frutto, che spiegano il motivo per cui non è ambito come quello di Law. In più, come avevamo visto già fare su Luffy e Chopper, Bonney è in grado di trasformare gli altri e se stessa in versioni alternative del loro futuro. Ecco perché. qualche capitolo fa, il capitano era diventato un vecchiaccio rugoso (e non figo alla Garp), così come ce lo aveva mostrato Oda in una SBS.
E con questo chiudiamo anche l’analisi di questo capitolo 1072, che ho amato e apprezzato. Vi ringrazio come sempre per aver letto e spero di aver contribuito almeno un po’ ad aver allietato la vostra domenica.
Ovviamente, non posso che ricordarvi una cosa…
MA QUANTO CAZZO E’ BELLO ONE PIECE? MAMMA MIA.
– Tosky
Non trovi analogie tra il comportamento di Orso e il gigante metallico che sta nel laboratorio di Vegapunk? Il tentativo di scalare la Grand Line, probabilmente come ultimo tentativo prima di “spegnersi”
Si, ci sono eccome. Bisogna capire ora se si comporteranno allo stesso modo…