IL TRECENTO
NOVANTOTTO
[Dillo]
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F R A T E L L I!
Vi devo delle scuse.
Quando feci il sondaggio sul capitolo che avreste voluto nell’Omelia, non ha vinto questo.
Ma prima di iniziare, voglio annunciarvi che saremo al Rimini Comix!
Sul palco farà da moderatrice Beatrice Lorenzi (seguila su Instagram)
HA VINTO IL CAPITOLO UNO
Mi dispiace ma il capitolo uno non lo avrete mai.
Per ora.
Scriverò Romance Dawn solo quando One Piece sarà finito.
HO FATTO UNA PROMESSA A ME STESSO
Voglio provare la sensazione di recensire le prime pagine del manga con la consapevolezza di chi ha letto le ultime pagine del manga.
Così ho tirato fuori il dittatore che è in me e ho scelto un capitolo che avevo in cantiere da tanto tempo.
Qualche mese fa sono stato al Comicon insieme agli altri ragazzi e mentre eravamo sul palco, ognuno di noi ha portato la miglior tavola di One Piece.
Secondo i suoi gusti.
Io ho portato questa
Sono sempre stato un grande fan di Nico Robin. E non per le tette, per i pornazzi o altro. L’idea di avere un personaggio che rappresenti la conoscenza più pura, svincolata da qualsiasi riconoscimento materiale, è meraviglioso.
Ognuno di noi desidera conoscere qualcosa per OTTENERE qualcosa.
E di solito sono cose materiali.
Una laurea, un corso di formazione, un attestato, un’iscrizione all’albo. Tutto ciò che è necessario per arrivare a un lavoro più prestigioso.
Raramente si studia per il solo gusto di studiare.
La conoscenza non è più un fine ma un mezzo. Uno strumento per fare il salto di qualità. Quindi è “sporcata” da un obiettivo terreno.
Nico Robin invece ha come fine la conoscenza solo per la sua sete di verità. Vuole conoscere perché sì. Non lo fa per ottenere quella cattedra all’università di Che-Cazzo-Ne-So.
Non le interessa avere l’attestato di “colei che ha scoperto la storia dei cent’anni”.
Lei SENTE che il mondo deve sapere la verità. Ma soprattutto, lo fa per sé stessa, perché ha quel fuoco dentro che brucia.
Il fuoco della verità.
Ecco perché adoro Nico Robin. Il mio amore per lei è platonico. È ammirazione nella sua forma più pura.
Non amo lei in quanto donna ma in quanto simbolo.
È la Musa che ispirerà un giorno tutti gli scienziati nel mondo di One Piece.
C’è un personaggio nella ciurma che si avvicina a lei.
FRANKY
Nel suo flashback, lui costruiva navi da guerra che potevano fare danni. E li hanno fatti, ma non per colpa sua.
Costruiva perché sì, non poteva farne a meno. Se Robin incarna la conoscenza intellettuale pura, Franky è sicuramente quella più manuale.
Quando Franky ha visto i progetti dell’arma Momonosuke Pluton, ricordate cosa disse?
Senza curarsi che quell’arma potesse fare danni al mondo.
L’opposto di Robin (e Franky) è il Governo Mondiale. Non è un caso se entrambi questi personaggi abbiano avuto rotture di cazzo dalla stessa persona
Signori,
SI VA!
Il capitolo si apre con un’immagine incredibile.
Siamo alla fine del flashback, Ohara è stata distrutta dal Buster Call. Oda ha voluto soffermarsi per l’ennesima volta sui dettagli.
Umberto Eco diceva che l’offesa più grande che possiate fare a un libro è lasciarlo intonso. Non-letto. Immacolato.
Voglio aggiungere qualcosa alla sua frase.
L’offesa più grande per un libro è rinnegarlo. Bruciarlo o seppellirlo sott’acqua, affinché non faccia più “male” a nessuno.
One Piece è nei dettagli. Siamo sempre in piedi ad applaudire Oda quando ci mette la scena del “voglio vivere” o della bandiera bruciata da Sogeking (ne parliamo fra poco).
MA QUESTO È FACILE
Il difficile sta nel trovare il dettaglio, la vignetta messa lì che magari non dà lo stesso hype di quelle splash-page arrapanti.
Ma è ugualmente evocativa.
Se Nico Robin è viva lo dobbiamo solo al suo angelo custode.
Che ha vegliato su di lei. Potremmo definirlo un rapporto fraterno, anche se molti credono ci sia dell’altro…
Da piccola è stata abituata a scappare.
Continuamente.
Come ha fatto una bambina a sopravvivere a tutto questo?
“Sei un demonio”.
“Peggio di una malattia”.
“La tua vita è un crimine”.
Un po’ come in Buonanotte, Punpun, le violenze avute da piccoli si ripercuotono sottoforma di traumi una volta diventati adulti.
Invece questa bambina è rimasta impassibile di fronte alle tempeste della vita
Per quanto il vento ululi forte, una montagna non si piegherà mai ad esso.
Aveva come unico conforto le parole (e la risata) di Sauro:
Con queste parole nel cuore e il desiderio di conoscere un giorno tutta la storia, Nico Robin andava avanti. Passo dopo passo. Avanzava senza guardarsi indietro.
Senza guardare tutte le persone che ha dovuto tradire pur di sopravvivere. Per evitare che la tradissero prima di lei.
Erano queste parole a darle speranza.
Il flashback si chiude con una Robin di 16 anni che entra nella Baroque Works con Crocodile.
Siamo al presente. Enies Lobby. Tutta la ciurma guarda il Cp-9. Si preannuncia uno scontro che deciderà tutto.
Neanche Big Mom ha avuto questa fortuna. Pudding ha il potere di leggere la lingua antica delle pietre ma solo POTENZIALMENTE.
Il suo terzo occhio non si è ancora risvegliato.
Questa donna è davvero l’ago della bilancia su cui pende la vittoria di Rufy come re dei pirati.
E ora non ha più intenzione di vivere.
Questa frase l’aveva già detta ad Alabasta
Rufy gli ha dato la classica risposta alla Rufy
Stavolta invece la sta a sentire. Lei continua a parlare, facendo intendere che il flashback è stato un dono a noi lettori da parte di Oda. Gli altri Mugiwara e agenti del Governo hanno solo sentito Nico Robin mentre raccontava di Ohara, della morte di Clover e del Buster Call.
Conclude il racconto arrivando proprio alla parte di Rufy a Water 7. Lei ha “tradito” i suoi ultimi compagni perché non voleva essere un peso.
Se per tutta la vita ti hanno regalato coltelli, quando arriva qualcuno che ti porge la mano per regalarti dei fiori, tu non li riconosci.
E hai paura.
Perché credi che siano coltelli. Ti serve tempo.
Lei crede che Rufy sia come tutti gli altri. Che un giorno la tradirà. O meglio, lo credeva. Dopo la sconfitta di Lucci, anche una donna cinica come lei ha iniziato a mettere la sua vita nelle mani del capitano
Quei coltelli, in realtà sono fiori.
Monkey D. Luffy è un uomo dalle grandi capacità. Una di queste, forse la più sottile, è quella di vedere il cuore di ogni persona.
Senza farsi infinocchiare dalle parole abbellite o dalla retorica. Ha fatto entrare Robin in ciurma quando nessuno la voleva.
Ha fatto una cosa simile con Momonosuke. Rufy vuole capire chi è il nemico da affrontare ma soprattutto chi sono i suoi alleati.
Possiedono la sua stessa volontà? Sono in grado di sostenere il suo enorme potere?
“Non sai far altro che piangere?”
Che tradotto nella lingua di Rufy vuol dire: “Posso fidarmi della tua forza di volontà? È abbastanza forte da eguagliare la mia?”
Lo shogun di Wano guarda Cappello di Paglia. Il capitano è in attesa di una risposta. Quegli occhi continuano a scrutarlo.
Poi finalmente Momonosuke si rivela
E Rufy risponde
“Batterò Kaido per te”.
Ora ha capito. Questo bambino è già un gigante. E ha la stoffa per governare la più grande nazione del mondo.
Enies Lobby. Rufy e Zoro dicono la stessa cosa.
Finalmente hanno capito. Cappello di Paglia sa esattamente cosa nasconde questa donna.
Decide di mandare un messaggio. Sembra paradossale ma nonostante l’effetto, quello che sta per accadere non ha niente a che vedere con il Governo.
Non è un messaggio a LORO.
Ma a LEI.
Una bandiera è un simbolo.
Come lo è l’atto di distruggerla.
Sono gli uomini che conferiscono poteri ai simboli. Da solo, un simbolo è privo di significato. Ma con un buon numero di persone alle spalle…
… bruciare una bandiera può cambiare il mondo.
One Piece è nei dettagli.
In questa piccola vignetta, Robin capisce che di fronte a lei c’è un uomo capace di scatenare tempeste.
In realtà lo sapeva già. A Skypiea
Ma un conto è sapere che quest’uomo scatenerà delle tempeste, un conto invece è VEDERLE.
Ora è in catene. Sta per essere portata a Impel Down. Ma viene travolta da una tempesta con la D. nel nome
“Non è possibile”.
Rufy ha mandato un messaggio a Nico Robin.
“Ecco chi hai di fronte. Non sono uno qualunque”.
Di fronte alla potenza, al carisma del capitano, crolla tutto.
Spandam si è sempre rifugiato dietro questa bandiera sapendo che nessuno l’avrebbe mai sfiorata.
Come un’armatura indistruttibile.
E ora questo piccolo uomo è nudo. Gli hanno bruciato la coperta che lo faceva dormire la notte. Che gli donava sonni tranquilli.
Com’è possibile che esista qualcuno del genere? Una persona così folle, fuori di testa, capace di sfidare il mondo intero?
Davvero vuoi farlo? Ti rendi conto che dietro questa istituzione ci sono gli dei?
GLI DEI CELESTI
Vuoi davvero sfidare il mondo per una donna?
Sì. Lo voglio.
COS’È LA CATTIVERIA?
Vi siete mai fermati a riflettere su questa domanda? Cosa genera questo sentimento? Invidia, odio, rabbia, tristezza sono tutte sfumature.
All’origine c’è il sentimento più potente di tutti, che nell’Universo si contrappone all’Amore.
LA PAURA
Sinestro mi darebbe ragione.
La paura fa regredire l’essere umano a una bestia. Torniamo animali quando dovevamo far del male al prossimo pur di sopravvivere.
La paura che i tuoi preconcetti vengano distrutti genera chiusura mentale. E da qui, l’ignoranza, una serva fedele della paura.
Quando un uomo ha vissuto per tutta la vita con la convinzione che la razza bianca sia superiore a quella nera, non vuole che qualcuno gli mostri il contrario.
Ha paura della verità. Si chiude. Rimane ignorante.
E diventa cattivo. Perché l’altro ha il potere di mostrargli quella verità che tanto teme.
Sgretolare anni di convinzioni sbagliate lasciandolo vuoto.
Ecco cos’è Nico Robin, una fiaccola vivente. Una luce che illumina il buio dell’ignoranza.
Ogni volta che una famiglia l’ha ospitata per poi cercare di tradirla, era vincolata alla paura.
Paura che il Governo potesse accusarli di aver dato asilo a una criminale.
O che la bambina demoniaca azionasse le armi ancestrali.
Tutto questo odio, Nico Robin lo ha assorbito.
Ora è stanca.
Stanca di scappare. Di rincorrere un sogno che diventa sempre più lontano, come l’orizzonte. Irraggiungibile.
Dillo.
Di’ che vuoi vivere. Non hai commesso alcun peccato.
Dillo.
Siamo i tuoi compagni. Non sei destinata a vivere da sola. Nessuno lo è.
Conosci la solitudine, sai quanto possa essere profonda e buia. Ma nonostante tu sia una luce, una fiaccola, lascia che siamo noi a illuminarti.
Di’ che vuoi vivere. Ne hai il diritto.
Un giorno io diventerò il re dei pirati e vorrò avere una bambina demoniaca a bordo. Sono… SIAMO abbastanza potenti da reggere tutto il peso della storia.
DIVENTIAMO PERICOLOSI INSIEME
Di’ che vuoi vivere. Per te stessa.
Dillo.
In un attimo, tutta la cattiveria del mondo, evapora. Questa donna appesantita dai traumi della vita, ora è più leggera.
Non si trova più nel fango. Quel fango in cui ogni giorno affogava. E il mondo godeva nel vederla in questo stato.
Ora invece può volare.
Può finalmente permettersi il lusso di essere felice.
Tutta la cattiveria del mondo viene spazzata via da un singolo uomo potente.
Nico Robin. Hai fatto bene a dirlo.
E non preoccuparti.
Una bambina, seppur “demoniaca” non potrà mai impensierire un dio.
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LEGGI LE ALTRE RETROMELIE:
Capitolo 427: Luffy sconfigge Lucci
Capitolo 502: Pugno al Drago Celeste
Capitolo 573: La morte di Ace
I brividi Rev…questa retromelia è il tuo David
Grazie carissimo
Stesse grandi emozioni trasmesse in quel Comicon. Sei un grande Rev. Grazie Comicon.
Ma grazie a te per averla letta, bello mio
Rev solo una parola: CAPOLAVORO ! Grazie.
E’ un vero piacere. Grazie a te
Bellissima! Da brividi! Con un capitolo cosi però si fa presto! 😛
Grazie Rev