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One Piece Episodio 859: “Chiffon, figlia ribelle. L’operazione di trasporto della torta di Sanji”, il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda
Ciao, individui.
Io, purtroppo, lo avevo percepito dalle anticipazioni della scorsa puntata. Speravo di sbagliarmi, ma ormai si sa come funziona l’anime di One Piece: dopo un po’ di puntate decenti, è necessario guadagnare tempo rispetto al manga con episodi ricolmi di filler. Non è necessariamente una cosa negativa, i filler possono essere anche ben scritti e intrattenere mantenendosi coerenti con l’opera, anche ampliando il contenuto originale.
Diciamo che non è esattamente questo il caso.
Praticamente mezza puntata dell’ episodio 859: “Chiffon, figlia ribelle. L’operazione di trasporto della torta di Sanji” è stata riempita dalla fuga d’amore di Rufy con Rametto. Anzi, Brulee. “Buryure da yo!!!”. Quante volte ha detto questa frase in questo episodio? Non ne potevo proprio più, diamine. Signor sceneggiatore Tomohiro Nakayama, è davvero così divertente questa battuta? I bambini in giappone la apprezzano tanto?? Sembrava davvero l’unica battuta che poteva tirare fuori. Non che le altre scenette comiche fossero molto meglio, a parte la scena in cui Rufy dice Brulee e lei Rametto. Ah sì, Rufy. Avete capito, vero, che non può usare l’haki? Perché altrimenti il gommoso ve lo ripete eh, basta chiedere. E pensare che nel manga non accenna mai alla cosa, ci siamo arrivati tutti da soli al fatto che il Gear Fourth toglie solo l’haki (quando fa comodo a Oda).
In questa puntata invece Rufy sembra completamente incapace di combattere, nemmeno uno schiaffetto alle due figlie random di Big Mom dal design senza infamia e senza lode per quanto mi riguarda (non so se sono opera di Oda o dei character designer della Toei). Non è che Rufy diventa incapace a combattere! Invece lo hanno ridotto ad usare il Gom Gom noooo…Rametto! Carino la prima volta, meno le altre 4. Ricordo anche come Amande esegue due Slow Waltz esattamente identici nelle animazioni. Non male il primo, ma il secondo poteva essere un filo diverso, non crede signor direttore dell’animazione Toshio Deguchi?
Spostandoci a Sanji, Pudding e gli altri, non c’era poi troppo da fare a riguardo. Il colpo di Sanji al collo di Oven non mi è dispiaciuto, un solletichino al collo l’ho sentito anch’io. Un po’ esagerata forse l’atmosfera della scena, come se Sanji potesse rallentare il tempo. Capisco il senso della scelta, ma non la condivido più di tanto. È però un modo di occupare tempo e raggiungere i 20 minuti circa di episodio. Gli assalti di Oven a Chiffon sono stati un pochino rallentati per lo stesso motivo, ahimè. Mi ha lasciato un po’ straniato invece la scena in computer grafica da Chocolatown alla nave di Bege, non ho capito se mi è piaciuta o meno.
Insomma, una delle puntate dolorose da vedere personalmente. Conoscendo ciò che dovrebbe succedere dopo, però, la situazione dovrebbe migliorare entro massimo due episodi. Dipende da come vogliono gestire Bege, Katakuri e…Pound!
[Symonch]
P.S.: BURYURE DA YO!!!
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.
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