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One Piece Episodio 883: il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda
Buonsalve, disillusi seguaci dell’anime. Ci ritroviamo anche questa settimana dinanzi ad un episodio composto per quasi metà da flashback e per circa un quinto da filler, avanzando di conseguenza molto poco nella storia. Siete già triggerati? Vediamo se parlandone la situazione migliora o peggiora.
Iniziamo con una piccola informazione: sappiate che questo episodio, insieme agli altri due precedenti, ha coperto un capitolo del manga. Uno solo. Precisamente, il bellissimo capitolo 905 che mi lasciò piuttosto meravigliato, cliccate qui per sapere come. Purtroppo le esigenze produttive dell’anime hanno costretto gli autori a spalmare il capitolo in tre settimane. Abbiamo già discusso sul perché questa cosa sia inevitabile e di come non sia tutta colpa di Toei Animation.
Dalla discussione potrebbe però nascere una domanda: “perché non mettere più filler originali invece che flashback visti e rivisti?”. Sapete già che non tutti gli spettatori seguono One Piece costantemente (persino molti di voi sono fermi a Dressrosa…), dunque un reminder non fa male né a loro né allo show, ma dovete anche capire che animare un episodio dal nulla non è un processo facile, gratuito e rapido. Creare dei filler come quelli visti oggi richiede tempo, che evidentemente manca alla Toei per motivi già discussi. Sono i compromessi che dovete accettare se volete limitarvi all’anime, mi dispiace.
Vediamo però che genere di compromessi abbiamo oggi. Rivediamo praticamente tutta la vicenda di Sabo, quando ancora lo apprezzavo come personaggio. Il nobile che rifiuta le sue origini trovando la fine in queste stesse. La sua morte donò a Luffy ed Ace la motivazione per vivere senza rimpianti per mare. Questo prima di risorgere per poter diventare Ace Plus. Scene di repertorio che fanno guadagnare tempo senza impegnare le risorse. C’è però un dettaglio in più: vediamo chiaramente il salvataggio di Sabo da parte di Dragon (sempre accompagnato dal vento), con le sue stesse mani. Nel manga tutto ciò viene solo lievemente suggerito con un balloon. Cosa pensate di questa aggiunta? La trovo una buona combinazione di filler originali con i flashback di repertorio.
Altri filler originali saranno stati sicuramente apprezzati dai fan dei Rivoluzionari rimasti a bocca asciutta nel manga, dove i comandanti appaiono per il minimo indispensabile. Nell’anime vediamo qualche scena in più, utile anche a rendere la vicenda più omogenea per chi segue solo l’anime, ma piuttosto noiosa e prevedibile per chi legge. Queste scene sono probabilmente “scarti di manga”, o semplici indicazioni lasciate da Oda, e credo che ne vedremo molte altre in questo Levely. …come dite? Cos’è il Levely? Mi dispiace, ma è il nome corretto del Rêverie. Fa schifo? Certo, infatti continuerò a chiamarlo Rêverie, pur consapevole di sbagliare.Passando ora al contenuto adattato dal manga, ovvero l’ultimo terzo del capitolo 905, non posso non partire da lui:
Questo schifoso infame mi è piaciuto molto nel manga, come forse leggerete nel commento linkato in alto. Ero molto curioso di vederlo nell’anime, e mi reputo soddisfatto a metà. Si percepisce lo schifo uscirgli da tutti i pori, il tono di voce è antipatico, e la scenetta con Morely (solo accennata nel manga) mi ha divertito. Ma la parte più interessante della sua apparizione non mi ha soddisfatto. Mi riferisco a questa scena:Resa in modo buffo per ridicolizzarlo, avevo invece immaginato questa scena come molto più seria: un tripudio di ignoranza che si rivela nella paura. Bella la decisone di alterare i colori, ma errata a mio parere la colonna sonora divertente. Siete d’accordo?
Infine abbiamo la salita con l’ascensore. Molti non ci hanno visto nulla in questa scena, eppure è un bellissimo momento di sviluppo per Shirahoshi. Mi dispiace che molti non abbiano voluto apprezzarlo in attesa solo dell’azione. Io personalmente scambierei tre combattimenti per una scena come questa…
A livello di realizzazione, ci siamo: colonna sonora, doppiaggio, colori, credo sia tutto al posto giusto. Molto bene, ci tenevo molto!
E con un Sabo fianco a fianco con Stelly si chiude l’episodio, così come si chiude questo commento. Ai prossimi flashback su Bibi!
[Symonch]
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.
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