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One Piece Episodio 926: il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda
Bentornati cari miei! Avete visto l’episodio? O dovete ancora cliccare il link in alto per andarlo a vedere su Crunchyroll? Come avranno lavorato alla Toei Animation per realizzare questo episodio? E quanto è dannatamente bella Nico Robin? Le risposte qui sotto in questo commento!
Mi piace il modo in cui inizia l’episodio: la gigantesca nave pirata di Big Mom (senza il suo capitano) in mezzo alla perenne tempesta intorno a Wano mi ha rievocato la figura del pirata romantico, con i galeoni che navigano minacciosi verso un’isola in mezzo al temporale. I colori da Barbie della nave però rendono quest’immagine un po’ strana. Anche la musica era azzeccata, e la lunghezza della scena non è eccessiva come spesso accade.
Si tratta di una scenetta filler assente nel manga, che però ne ricalca una canonica che vedrete a breve, sempre coi figli di Big Mom. Non se ne possono mica stare con le mani in mano, giusto? Per ora Perospero e gli altri non hanno concluso molto, i dialoghi non sono un granché, ma presumo possa essere perché i figli di Big Mom ancora in stato confusionale per essere sopravvissuti alla caduta da una cascata di 200 metri. O forse è solo lo sceneggiatore Shinzo Fujita a non aver trovato di meglio o non aver voluto rischiare.
Sempre parlando di scenette filler, il sogno di Big Mom mi ha lasciato molto perplesso. Diciamo che invece di mostrare cosa si immagina mentre affonda nei mari di Wano, avrei provato a descrivere anche solo vagamente il percorso che lei (e quindi anche Luffy) ha compiuto in preda alle correnti per naufragare sulla stessa spiaggia. Troppo difficile?
Passiamo al contenuto originale del manga, ovvero le vicende nel palazzo dello Shogun. La canzone di Hiy-AHEM, Komurasaki…suona meno coinvolgente senza il resto dell’arrangiamento, ma rende l’atmosfera più…reale. Avete capito perché indossa la maschera?
La transizione verso la situazione disperata di Nico Robin avviene in maniera strana. La telecamera attraversa Fukurokuju e Robin come se fossero intangibili!
Avete presente quando la telecamera di certi videogiochi impazzisce e va a infilarsi nei poligoni dei personaggi, a volte ostruendo del tutto la visione e altre volte rendendoli del tutto o quasi invisibili? La sensazione che ho provato con quella scena era la stessa. La dissolvenza dei due corpi non è molto d’aiuto, anzi mi sembra confonda ulteriormente la prospettiva. Per questo episodio abbiamo regista e storyboarder diversi, rispettivamente Ryōsuke Tanaka e Yutaka Nakashima. Chi dei due ha pensato che far attraversare la telecamera attraverso Fukurokuju fosse una buona idea?
La scena tuttavia procede bene, la capriola di Robin è animata in maniera buona ma non eccellente da Yoichi Mitsui, mentre gli occhi che scrutano velocemente gli attacchi degli Oniwabanshu mi sono piaciuti di più.
Nel manga, Robin viene subito attaccata da tutte le direzioni dai ninja e non reagisce. Ho trovato strano che l’archeologa fosse in grado di fare certe acrobazie, e non capisco molto il tentativo di salvare la pelle se tanto ha usato un clone per sicurezza. Ma quella doveva essere una sorpresa anche per noi spettatori, ai fan di Robin di sicuro sarà piaciuto vederla pronta a reagire e non trovo nulla di male nell’elaborare leggermente la singola vignetta qui sotto. Anche l’immagino che ho messo in copertina non è male, no?
Non ci sono animazioni particolarmente belle in questo episodio, affidato a Shuichi Ito per questo aspetto, anzi…l’animazione dei ninja che partono alla ricerca di Robin fuggiasca mi ha un po’ tanto stranito, è troppo lenta e lascia per troppo tempo bene in vista l’aspetto amorfo che i ninja assumono nel muoversi così (non) velocemente. Oltretutto quando si dividono fanno ESATTAMENTE lo stesso rumore delle Sfere del Drago quando si separano!! Citazione o semplice riciclaggio fuori luogo?
Dopodiché parte la caccia dei ninja ad O-Robi, abilmente nascosta tra le altre cortigiane mentre estrapola informazioni ad Orochi sfruttando la sua bellezza (anche se Komurasaki continua a mettersi in mezzo). Anzitutto ho notato che Orochi biascica di continuo, proprio da vecchio viscido. In secondo luogo, la caccia a Robin viene mostrata un po’ troppo a lungo con scene poveramente animate, gli Oniwabanshu (che tra parentesi adoro) fanno un sacco di acrobazie fini a sé stesse che per forza di cose non concludono nulla, visto che nel manga quelle scene sono assenti. L’unica scena presente è quella in cui Robin si nasconde con la maschera da CiccioPasticcio ninja appeso al tetto. Nessuno nota che c’è un tizio massiccio tutto in giallo che sta facendo lo Spiderman sui tetti della sala?
Per fortuna Brook entra in scena per far cagare addosso altri due ninja. La recitazione di Brook (del suo doppiatore, ovviamente) è un po’ troppo sopra le righe e comica, ma l’immagine del suo spettro terrificante è ben colorata! Merito di Yurino Doi. In generale ci sono molte belle immagini come quasi in ogni episodio di questa saga. Persino le labbra di Nico Robin sono colorate perfettamente, riflettendo il bagliore della Luna sul rosso scuro del rossetto. I fan di Robin possono fare incetta di screenshoot. Vi lascio qui tra delle scene che mi sono più piaciute esteticamente nell’episodio, non riguardanti solo Robin.
Inoltre, un Kyoshiro bonus con la faccia da “ma stai zitto stronzo” mentre ascolta Orochi. Nel prossimo episodio adorerete quest’uomo enigmatico, ve lo garantisco. Voglio dire, se già non lo adorate adesso dopo il discorso sull’acqua pura. So che molti di voi si annoiano se i personaggi chiacchierano per più di 5 minuti, ma non ci provo più a convincervi che non sono solo le botte e i colpi di scena a fare di un racconto un bel racconto, specialmente One Piece.
Mi sono tenuto per ultimo tutta la parte con Chopper e compagnia. Una scena filler mostra un mezzo duello amichevole tra la renna vestita da ninja e Tama. Da una parte c’è chi si è perfettamente dedicato alla via degli shinobi e si impegna nello svolgere la sua parte con queste capacità, dall’altra c’è Chopper. Maledetto peluche. Inutile dire che questo mini duello è solo noioso da vedere, quantomeno ci ha ricordato il sogno di Tama.
Il ritrovamento di Big Mom viene un po’ dilungato, ma la direzione artistica mi è piaciuta: il corpo svenuto della mammona è completamente al buio finché la luce della Luna non ne rivela i colori e il volto. Ovviamente per noi è una non-sorpresa, ma ci fa calare meglio nello shock che prova Chopper nel vedere davanti a lui il secondo più terrificante nemico che potrebbe trovarsi davanti, capace di massacrare tutti i presenti con lo sguardo (letteralmente, il Soul Pocus si attiva con la sola paura verso Big Mom).
Ebbene sì: LinLin ha l’amnesia. Sulla discutibilità o legittimità di questo plot twist ne ho già parlato qui e non voglio ripetermi, è argomento da trattare col manga. Quei pochi di voi che non leggono il manga ora si staranno chiedendo che cazzo succederà adesso. Vi assicuro che non ve lo immaginate.
Concludo con la scena conclusiva dell’episodio. Questa inquadratura comunica bene la confusione incommensurabile che Chopper sta provando nel realizzare la situazione. L’episodio finisce lasciandomi abbastanza soddisfatto, dunque.
Però devo dire che lo sguardo finale era reso meglio nel manga. Feci la stessa faccia quando lessi dell’amnesia.
Lo scorso episodio ci ha coccolato con molta animazione valida, questo invece si concentra sui dialoghi e sulla missione di Robin, vera protagonista insieme a Big Mom. Se questa puntata non mi ha fatto fremere, mi aspetto che la prossima mi tenga incollato allo schermo: succederà un casino!
[Symonch]
P.S.: ma quando cazzo arrivano gli eyecatch degli altri membri della ciurma?? Sono 30 episodi ormai che vediamo solo Luffy e Zoro!
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei piratiOne Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.