One Piece: i migliori 5 capitoli del 2019

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One Piece: i migliori cinque capitoli pubblicati nel corso del 2019!

Il 2019 è stato un lungo anno che ha visto la pubblicazione di ben 37 capitoli di One Piece, dal 930 al 966, dalla qualità, a mio parere, molto altalenante. Siamo passati per capitoli ben costruiti, a tratti commoventi, e per altri stucchevoli e un po’ meno convincenti. Ma quali sono i cinque migliori capitoli di One Piece che Eiichiro Oda ha prodotto nel corso di quest’anno? Ecco la mia classifica!


 

5 – Big News (Capitolo 956)

Forza, ammettiamolo: tutti abbiamo goduto come dei Sanji alla vista di quella bella donzella che è il capitolo 956. Questo è il bello degli intermezzi tra gli atti di Wano, balconi che ci permettono di prendere una bella boccata d’aria fresca sugli eventi del mondo di One Piece. Dopo fatti chiusi nel Paese dei samurai, ecco arrivare Garp con le notizie dal Reverie, una morte, Sabo, Teach, la verità su Drake e la caduta dei Sette. Tutto in un inferno di capitolo. Che bello One Piece quando ci mostra la sua vera natura, quel mondo costruito in maniera così certosina e affascinante che lo contraddistingue da ogni altro concorrente!

4 – Il Porto Promesso (Capitolo 958)

Nel realizzare che lo sguardo sul mondo stesse per finire e che fossimo quindi di ritorno a Wano, devo ammettere che l’interesse sollevato dai capitoli precedenti stava cominciando a scemare. Non del tutto per demeriti dei ritmi di Wano, ma per gli eccessivi meriti dei capitoli come quello elogiato nel punto precedente. Eppure, il capitolo 958 mi ha sorpreso in maniera totalmente positiva, soprattutto per la regia con cui è gestito. Il ritorno a Wano e il conseguente inizio del terzo atto avviene nel migliore dei modi possibili, accompagnato da un primo accenno a quella parte dell’avventura di Oden che abbiamo letto di recente. Ma sono le pagine successive a costituire una delle trovate più interessanti dell’anno e forse di tutta la saga. Da una parte, la nave di Orochi e dei suoi seguaci viaggia su acque calme, un clima di festa che sembra pervadere l’intera isola. Ma dall’altra, fulmini, mare burrascoso, una pioggia che accompagna le lacrime di samurai che sembrano costretti a realizzare di aver buttato al vento venti anni di speranze e piani per salvare Wano. Brividi.

3 – C’era una volpe (Capitolo 953)

Quanti di voi si aspettavano questo capitolo in classifica e quanti lo hanno inserito nelle loro classifiche? Il capitolo mi ha colpito sin dalla prima lettura e sapevo che mi sarebbe rimasto a cuore. Un semplice flashback, una side-story che ricorda molto una già presente nei “primi” capitoli di One Piece (la ricordate, vero?), ma che nel complesso si inserisce perfettamente nella narrazione, colpendo sinceramente il lettore. È una storia di fiducia conquistata, di due personaggi a loro modo particolari che riprendono a vivere aiutandosi e comprendendosi l’un l’altro, forgiando un legame sincero che dura nel tempo. Mi piacciono troppo queste parentesi :3

2 – SMILE (Capitolo 943)

Ci avviciniamo alla vetta, condivisa da due capitoli legati strettamente fra loro e che ho deciso di inserire in ordine inverso d’uscita. Occupa la seconda posizione il capitolo 943 e il motivo è semplice eppur difficile da rendere a parole, a causa della tematica principale del capitolo: il grottesco. Tutta quella situazione è grottesca, vive di contrasti che fanno storcere il naso al lettore, riuscendo perfettamente a mandare il messaggio in buca. La morte di Yasuie è accompagnata da un funerale gioioso delle persone che più avevano tenuto a lui, incapaci loro malgrado di esprimere tristezza, emozione spesso considerata in maniera negativa ma che credo caratterizzi al meglio la nostra umanità in momenti come questi. Ecco, quelle persone hanno perso la loro umanità e a sfruttare questa tragedia per autocompiacersi è ovviamente Orochi. In contrasto con questi, l’espressione straniata di Zoro e Luffy, a collegare direttamente quegli eventi con i nostri pensieri in quel momento.

1 – Shimotsuki Yasuie, daimyo di Hakumai (Capitolo 942)

Siamo arrivati in cima alla classifica. Trentasei capitoli hanno accompagnato questo 2019, ma solo uno di loro merita di guardare tutti dall’alto. Se devo essere sincero, è da quando ho letto il capitolo in questione che ho capito che sarebbe stato uno dei miei capitoli preferiti di sempre. Senza tirarla oltre (tanto avete già letto di che capitolo si tratta nel titolo del paragrafo 😛 ), parlo ovviamente del capitolo 942, il capitolo che ci mostra (inaspettatamente, visto che stiamo comunque parlando di One Piece eheh) la morte di Yasuie, Tonoyasu per gli amici. Il daimyo di Hakumai, anch’egli capace soltanto di ridere, persino davanti alla morte, si trova crocifisso (scelta stilistica non casuale, è stato il salvatore di molti) in attesa di essere giustiziato, accompagnato dal suo popolo, dalle persone a cui lui ha badato in tutti quegli anni. Tutto in questo capitolo è gestito perfettamente, dall’ambientazione alla scansione dei momenti dell’ultimo discorso di Yasu, un discorso che tocca il cuore, costruito così bene da riuscire a toccare una lode a Wano, ai Kozuki, a buttare fango su Orochi e a fare da diversivo per il piano dei ribelli. Con una canzone, accompagnata dall’ultimo saluto alla figlia, muore quello splendido personaggio che è stato Yasuie, trucidato dagli ignobili colpi di a distanza di Orochi. E poi? Risa. Risa cariche di tantissimi significati accompagnano gli ultimi, tristi momenti di Shimotsuki Yasuie, daimyo di Hakumai. Che ne pensate di questa classifica? Siete d’accordo? Fatemi sapere la vostra! Leggi anche: One Piece Portraits of Pirate: Jewerly Bonney più sexy che mai

One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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