Quando la fisica incontra il fantasy

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[articolo di OnePieceLab]

Oggi cercherò di approfondire insieme a voi un argomento abbastanza spinoso: quello dei Frutti del Diavolo, analizzandolo dal punto di vista scientifico. Nella Teoria della Genesi avevo accennato alla loro importanza strategica nella corsa al controllo dei mari, sia essa da parte del Governo o dei Pirati. Basti pensare a quanti han partecipato al torneo organizzato da Doflamingo per avere il Mera Mera No Mi. Tutti i concorrenti, a parte rarissime eccezioni, miravano all’accrescimento dei propri poteri o al rafforzamento della propria nazione. Secondo me questo è un perfetto spaccato del pensiero comune di tutti coloro che hanno, o hanno avuto, grandi ambizioni (in senso lato) e bramosie di potere, come per l’appunto, quei famosi 20 regni.

Ma andiamo al dunque. Cercherò di rispondere ai seguenti quesiti:

  • In cosa consiste i potere di un Frutto del Diavolo? 
  • Perché l’acqua annulla i poteri di un frutto? 
  • Perché Eve sarebbe l’albero dei frutti del Diavolo? 
  • Come nascono gli Smiles? 
  • Perché chi mangia due frutti rischia di morire? 

e molto altro!!

Pronti? Via!

Cosa sappiamo del potere di un Frutto del Diavolo?

Chopper, non ricordo in quale capitolo, afferma che le sue Rumble Balls agiscono sulla stessa lunghezza d’onda del potere di un frutto, distorcendolo e incrementandolo, anche se per pochi minuti. Sappiamo inoltre che l’acqua annichilisce il potere di un frutto, facendo perdere le forze al suo possessore.

Oda ci sta implicitamente dicendo che il potere di un frutto ha natura ondulatoria, che può essere distorto, potenziato e depotenziato. Chiunque di voi abbia rudimenti di fisica, in particolare di onde e moto ondulatorio, conoscerà sicuramente il fenomeno dell’interferenza costruttiva e distruttiva; vi semplifico la spiegazione con la seguente immagine:

Due onde con stessa lunghezza d’onda e stessa fase (prima figura), se sommate ne creano una con picchi molto maggiori (a picchi maggiori corrisponde maggiore potenza); se leggermente sfasate (terza figura) continuano a generare onde di maggiore potenza rispetto alle singole; se completamente sfasate (seconda figura) si annullano.

Vi suggerisce qualcosa?

Vediamo un po’. Le Rumble Balls, tramite interferenza costruttiva (prima o terza figura), aumentano il potere dei frutti; l’Acqua, tramite interferenza distruttiva (seconda figura), lo smorza fino a renderlo inutilizzabile. 

Per maggiore comprensione immaginate il display di uno stereo con lo spettro audio (le colonnine che si alzano e si abbassano); se alzate il volume alcune di queste oltrepassano un certo limite, diventando rosse (Rumble Balls)… se invece abbassate il volume, tutte le colonnine scendono quasi fino a zero (Acqua). Questo è ciò che succede nel corpo di un possessore di frutti, con l’unica differenza che mentre la Rumble ball ha effetto solo sui frutti Zoo Zoo, l’Acqua ha effetto su tutti i frutti indiscriminatamente. 

In ogni caso, ciò che al momento ci interessa è aver capito che il potere di un frutto è suscettibile di incrementi, decrementi e distorsioni, in quanto ha natura ondulatoria.

Perchè l’acqua annichilisce i poteri di un frutto?

Abbiamo visto svariate volte che un fruttato a contatto con acqua salmastra perde le forse proporzionalmente alla quantità di superficie corporea immersa (in una sbs Oda diceva che la mancanza di forze sopraggiunge superando i 2/3 si superficie corporea immersa).
Quindi si potrebbe essere portati a credere che il problema sia proprio l’acqua di mare. In realtà la chiave di tutto è qualcosa che si trova DENTRO l’acqua di mare, così come nell’acqua di origine geotermale e nelle nuvole di Skypiea.

Sto parlando della PIROBLOINA.

La Pirobloina è un minerale (o meglio un sale) che si trova nel sottosuolo ad una certa profondità e viene rilasciato in superficie attraverso le eruzioni vulcaniche, o attraverso l’effluvio di fluidi racchiusi nel sottosuolo per inevitabili gradienti di pressione. Da ciò che dice Pagaya si evince che la Pirobloina è una sostanza fortemente igroscopica, cioè tende ad assorbire l’acqua. Per tale motivo infatti, quando -una volta espulsa tramite eruzioni- si lega con il vapore acqueo delle nubi, queste assumono una densità diversa, tanto da poterci camminare, nuotare o (dopo adeguate lavorazioni) usarlo come materiale edilizio.

Ma cosa succede quando la pirobloina viene espulsa da un’eruzione vulcanica SOTTOMARINA?
Si forma quella che è nota a tutti come Agalmatolite marina. Quando questo sale infatti viene a contatto con l’acqua liquida, nelle giuste dosi, e forse complice l’elevata pressione dei fondali marini, si compatta in un minerale durissimo, che può essere usato per le più svariate applicazioni che già conosciamo (ovviamente è un processo puramente fantasy).

Nella Teoria sulla Redline avevamo visto un possibile scenario di formazione della catena montuosa più maestosa del mondo di OnePiece. La conseguenza diretta di una simile eruzione vulcanica, ha quasi sicuramente comportato il rilascio di tonnellate e tonnellate di pirobloina nell’acqua di mare

Nel film One Piece Z, Kuzan lamenta, assieme a Rufy e Brook, una certa debolezza all’interno delle vasche dove fanno il bagno. Ebbene, trattandosi di una sorgente geotermale, l’acqua proviene dal sottosuolo, ed è molto probabile che contenga una minima percentuale di Pirobloina. Si spiegherebbe alla perfezione il perchè faccia questo effetto ai fruttati sebbene si tratti di acqua dolce.

Ora, nel momento in cui la Pirobloina si lega all’acqua, ne modifica alcuni parametri. In particolare ne modifica la fase.

Tutto ciò che è materia è energia (lo dimostrò Einstein con la famosa formula E = mc^2), come tale tutta la materia ha caratteristiche ondulatorie. In particolare ogni sostanza presente in natura ha una propria frequenza naturale. L’acqua ad esempio ha una frequenza di 2450 MHz. I forni a microonde, lavorando su questa frequenza e sulla stessa fase dell’acqua, ricreano quel fenomeno appena visto di interferenza costruttiva, per cui l’acqua prende a riscaldarsi e con essa il cibo che la contiene. 

In OnePiece, tutti i frutti del diavolo hanno la stessa frequenza naturale! Ipotizzo che cambi soltanto la forma dell’onda (triangolare, a denti di sega, quadra, etc).
Come tale, per annullarli basta una sostanza che ha la stessa frequenza naturale dei frutti, ma fase opposta.
Questa sostanza è proprio la Pirobloina. Essendo una sostanza fortemente igroscopica, tende ad assorbire l’acqua, come abbiamo detto. L’acqua quindi assume la capacità di annullare i poteri di un frutto, così come le nuvole di Skypiea.

Il potere di un frutto è veramente un demone latente?

Nell’ideologia comune agli abitanti del mondo di One Piece, tale potere è un demone che risiede latente nel frutto e poi si impadronisce del corpo già dal primo morso, come spiega Jabura agli altri membri della CP9 ad Eines Lobby. Da ciò, molto probabilmente, discende la dicitura “Frutto del Diavolo”. Tuttavia Jabura viene smentito dai sui stessi compagni, i quali gli fanno presente che c’è un qualcosa di scientifico dietro la generazione delle abilità, e che gli scienziati della rotta maggiore hanno scoperto questo meccanismo. Implicitamente si sta facendo riferimento alla cosiddetta “derivazione degli elementi”  di Vegapunk citata da Law a Punk Hazard, che però è stata in grado di riprodurre con successo solo poteri di tipo Zoo Zoo ( grazie a Caesar). Ma sugli Smiles torniamo dopo.

Abbiamo visto che il potere di un frutto ha natura ondulatoria, e anche se non è un demone, rimane comunque qualcosa di immateriale, quasi qualcosa di spirituale. 
Esso, esattamente, è energia

Se il potere di un frutto fosse, quindi, energia, potrebbe avere natura ondulatoria? Ovvio che si! Si propagherebbe perfino come un’onda, e questo spiega perchè si avverte già nelle vicinanze del frutto stesso.
Questa energia è caratterizzata in particolare da una frequenza, che è la frequenza della Pirobloina, e da una fase, che è opposta a quella della Pirobloina. Il fatto che tutti i frutti posseggano la stessa debolezza nei confronti di questa sostanza è sostanzialmente una prova a favore di questo ragionamento. Ma non solo. Viene spontaneo pensare che i frutti del diavolo siano stati prodotti da una stessa fonte. Questa fonte deve, per motivi del tutto naturali, essere in contatto con la Pirobloina, che può aver usato come matrice di produzione.
Infine, è lecito ipotizzare che un Rogia della Terra non possa esistere, in quanto sarebbe in grado di produrre la Pirobloina, e sarebbe un controsenso. A meno che Oda non privi questo potere di una simile capacità, giustificando la presenza della Pirobloina per mezzo di qualche pregresso scontro con una cometa o un asteroide durante il periodo di formazione della terra, penso proprio che non vedremo mai un Rogia della Terra.

Eve, l’albero dei Frutti del Diavolo.

Eve è una mangrovia enorme e molto particolare. Abbiamo visto tutti le sue gigantesche radici. Sarebbe ragionevole pensare che affondino nella terra del fondale per svariati chilometri, quindi molto probabilmente è in contatto diretto con la Pirobloina contenuta nel sottosuolo. 

Viene definito albero della luce solare perchè è in grado di trasportare la luce catturata dalla chioma fino alle radici. Inoltre grazie al processo di respirazione riesce a portarvi anche ossigeno. In questo modo riesce a garantire le condizioni ideali alla vita sul fondale marino, ed è proprio grazie a quest’albero che gli uomini pesce possono abitare Fishman Island.
In particolare “portare la luce” in latino si dice lucifer. Considerando che esiste anche un altro albero di nome Adam, sembra alquanto chiaro il riferimento di Oda al mito cristiano di Adamo ed Eva.

  Nel mito Adamo ed Eva vengono creati da Dio, assieme al giardino dell’Eden. Viene proibito loro di mangiare i frutti dell’albero della conoscenza del Bene e del Male, ma Eva cede alla tentazione del serpente (Lucifero) e insieme ad Adamo viene condannata ad una vita mortale, fatta di dolori, sofferenze e sacrifici.
Sempre nel mito il serpente (Lucifero) si trova sullo stesso albero da cui Eva stacca il frutto, come una sorta di demone dell’albero. Oda, secondo me, ha fuso questi due concetti, dando ad Eve le caratteristiche di Lucifero, ossia quella di portare la luce e quella di dare una maledizione all’umanità (attraverso i suoi frutti).

Eve, per produrre frutti ha bisogno di un ambiente consono. In particolare ha bisogno di tre elementi essenziali:

 La luce del sole;
– La Pirobloina;

– Il nutrimento.

Qualcuno potrebbe pensare che siano semplici illazioni. In realtà esiste una prova importante che corrobora questa tesi. La fabbrica di Smiles.

Come è possibile notare dall’immagine:

– La luce del Sole arriva tramite i Girasoli Diffusori;

– L’essenza della Pirobloina arriva grazie alla massiccia presenza di Agalmatolite, di cui è fatta l’intera struttura;

– Il nutrimento è rappresentato dal SAD. Da notare infatti i canali di irrigazione.

I nani fanno il resto.
Il nutrimento di Eve è ancora qualcosa di ignoto. Ipotizzo che possa essere l’energia stessa della terra.

Perchè non è possibile ingerire due frutti?

Torniamo ai concetti fisici sopra esposti. Richiamo alla mente il fenomeno della Risonanza. Prendiamo due diapason e facciamo vibrare il primo. Il secondo, che vibra naturalmente alla stessa frequenza del primo, dopo un pò comincia a vibrare anch’esso. Cioè risuona.

Immaginate che i due diapason siano i due poteri. Abbiamo visto che hanno stessa frequenza naturale, quindi se messi a contatto risuonano. Che significa in termini comprensibili? Significa che quel famoso fenomeno di interferenza costruttiva viene amplificato enormemente, raggiungendo picchi deleteri per l’organismo.

Perchè i Rogia sono i frutti più potenti?

Sappiamo che esistono tre categorie di frutti: Rogia, Paramisha e Zoan.
Fin qui abbiamo capito che il frutto è l’involucro materiale di una determinata forma di energia che ne stabilisce l’essenza. Ogni categoria possiede forme di energia con caratteristiche simili: i Rogia sono frutti con essenza elementale, i Paramisha sono frutti con essenza di oggetti e gli Zoan con essenza di esseri viventi. 
Partiamo dai Rogia. Per capire l’idea che ho di questi frutti ho bisogno di introdurre i colori

  • le tipologie di Rogia fino ad ora viste sono tutte riconducibili ai seguenti elementi: luce, oscurità, terra, aria, fuoco e acqua; 
  • i colori primari puri sono: bianco, nero, verde, giallo, rosso e blu… notate qualche analogia?

E ancora, lo stesso termine “Rogia” a me ricorda tanto “Rouge” che in francese vuol dire “Rosso”. 

Dalla fisica, sappiamo inoltre che ad ogni colore viene associata una precisa lunghezza d’onda. Cioè i colori hanno natura ondulatoria. Ma anche il potere di un frutto ha natura ondulatoria. Sarà un caso? 

Così come un qualsiasi colore deriva da una combinazione di quei sei colori primari, è verosimile pensare che per la produzione artificiale dei frutti entrino in gioco tutti i sei elementi elencati. 
Come sappiamo il SAD discende da quel processo di “derivazione degli elementi” ideato da Vegapunk e messo a punto da Caesar. Chissà che il SAD non derivi proprio da una mescolanza di quei sei elementi!

In sostanza quindi, dai Rogia sarebbe possibile ottenere il nutrimento ideale a creare le altre categorie, che è equivalente ad affermare che i Rogia posseggono l’essenza energetica più pura. Le altre tipologie (Paramisha e Zoan) possono essere considerate tipologie “secondarie”, o forme derivate.

Apro a tal proposito una breve parentesi per approfondire l’ipotetica correlazione fra Rogia e Paramisha, in termini di Forme Pure e Forme Derivate. Si prenda in considerazione, ad esempio, l’affermazione di Caesar, durante lo scontro con Rufy a Punk Hazard, a proposito di Magellan e del suo veleno:

il suo è quasi uno scatto d’orgoglio, si sente di essere superiore a un semplice paramisha, sente di appartenere alla razza ariana dei frutti… e non ha tutti i torti. Il frutto Gas Gas ha un ventaglio smisurato di potenzialità e sfaccettature. Esso non nasce come frutto in grado di donare esclusivamente peculiarità velenose al possessore, come fa invece il frutto di Magellan. Potendo infatti manipolare tutti gli elementi gassosi, può produrre molte tipologie di sostanze: tossiche, esplosive, cancerogene, etc.. 

Un paragone simile si potrebbe fare fra Teach e Fujitora. Entrambi possiedono frutti in grado di manipolare la gravità, ma mentre Fujitora (che possiede quasi sicuramente un paramisha) si limita a modificare i parametri del campo gravitazionale (modulo, direzione e verso), Teach ha un potere che nasce da un chiaro riferimento ai buchi neri, ovvero anomalie spazio-temporali dove la gravità si manifesta nella sua forma più pura e potente. Teach non modifica soltanto la gravità a suo piacere, ma manipola anche lo spazio-tempo, e ne da un saggio quando mostra ad Ace i suoi poteri, assorbendo un’intero villaggio, fino a farlo sparire.

I Rogia quindi conferiscono al possessore una tipologia di energia straordinariamente pura, tant’è che l’intero corpo può mutare nell’elemento in questione, risultando completamente intangibili. Se non esistesse l’haki, i Rogia sarebbero i frutti più potenti. I suoi possessori non avrebbero rivali. Da qui l’esigenza di Oda di introdurre l’Haki per equilibrare le forze in gioco.

Perchè solo gli Zoan sono riproducibili?

Gli Zoan posseggono l’essenza di un essere vivente. Sarebbe ragionevole ipotizzare che tale essenza sia ciò che contraddistingue un essere vivente da un essere non vivente: il DNA
Chi mangia uno Zoan in pratica si ritrova a possedere due catene genetiche, e può mutare a piacimento nelle rispettive forme, o mantenerne una ibrida.
Ma non si esaurisce qui la bellezza di questi frutti. L’essenza di un essere vivente va oltre il semplice DNA. Dentro uno Zoan c’è una vita… potenzialmente c’è una coscienza e una volontà. Tutti gli esseri viventi l’hanno, in maniera più o meno spiccata. 
Mi vorrei un attimo soffermare qui e fare una piccola riflessione. 

Forse non tutti conoscono la Teoria dei Colori di Goethe.
In buona sostanza, Goethe partendo dagli stessi presupposti da cui partì Newton, arrivò ad un conclusione completamente opposta, ossia per lui i colori non erano soltanto onde elettromagnetiche che combinandosi fra loro davano vita a tutte le combinazioni cromatiche possibili, ma erano qualcosa di più… qualcosa di vivo, di umano, che trova il perfezionamento nell’occhio, nel meccanismo della visione e nella spiritualità dell’animo dell’osservatore. In poche parole secondo Goethe i colori andavano studiati non solo dal punto di vista fisico, ma approfonditi anche nel campo della poetica, dell’estetica, della psicologia etc..

Scrivendo questa teoria mi sono ritrovato a fare esattamente la stessa cosa. Più si va dentro questo manga straordinario, più saltano all’occhio dettagli stupefacenti. Nella concezione dei Frutti del Diavolo c’è un fondo scientifico e la sua perfetta antitesi. Nei frutti del diavolo ritroviamo l’eterno conflitto fra fisica e metafisica, semplificabile nel binomio: Newton-Goethe, per cui il potere di un frutto non è soltanto energia e onde, ma è vita, spirito, coscienza. In poche parole, qualcosa di meraviglioso. Ma torniamo a noi.
Dunque, essendo il DNA isolabile sarebbe possibile, almeno in via teorica, mescolare il dna col SAD. Il resto lo fa madre natura.

Quindi com’è che anche gli oggetti possono “mangiare” uno Zoan?
In merito abbiamo poche informazioni, ma credo che gli oggetti possano “mangiare” potenzialmente qualsiasitipo di frutto. Allora dove sta l’inghippo? L’inghippo sta nel fatto che solo gli Zoan possono “animare” un oggetto. Mi spiego meglio: abbiamo visto che gli Zoan contengono il DNA di un essere vivente. Attraverso una qualche tecnica particolare che Oda ci mostrerà, l’oggetto bersaglio viene modificato nella propria struttura molecolare, cioè gli viene innestato un essere senziente che risponde a determinati comandi esattamente come farebbe un comune animale. 
Gli altri frutti per funzionare hanno bisogno di innestarsi su un essere già di per sè senziente, un essere chepuò controllare il potere con la volontà. Un oggetto con il Gum Gum o con il Foco Foco non possiede la volontà per attivare il potere. Al massimo potrebbe bruciare o diventare di gomma, ma non potrebbe costituire un pericolo perché incapace di intendere e di volere. 
Tuttavia potrebbe esistere l’eccezione alla regola. Cioè potrebbe essere possibile infondere la propria volontà nell’oggetto per attivarne il potere. Ne abbiamo già avuto qualche assaggio? Io direi di si: la spada di Fujitora.
Sono convinto che questa spada abbia “mangiato” un paramisha, ed esattamente quello con il potere di modificare la gravità, infatti penso non sia ormai solo un caso che ogni volta che attiva il suo potere la spada è estratta, o perlomeno impugnata. Essendo un oggetto (quindi privo di volontà) ha bisogno di qualcuno che lo sappia “controllare”. Essendo un samurai esperto avrà un rapporto molto intimo con la propria spada, al punto da poterne “ascoltare” l’essenza, un pò come sta imparando a fare zoro. 
E poi vogliamo mettere un ammiraglio fruttato ma senza il deficit dell’acqua di mare? Un mostro.
Con ciò posso definire la Teoria sui Frutti del Diavolo completa.

Grazie per l’attenzione e scusate per l’overdose di roba “didattica”. Spero di aver chiarito un punto fondamentale della Teoria della Genesi, che secondo alcuni era un pò troppo azzardata quando trattava dei frutti del diavolo. 

Fatemi sapere qui sotto, nei commenti, cosa ne pensate.

Fonte

http://onepiecelab.blogspot.it/2014/07/teoria-sui-frutti-del-diavolo-quando-la.html

 

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