Ricordo ancora il sacrificio di Pell.
Fu bellissimo.
Un soldato, un amico, un fratello maggiore che decide di sacrificare la propria vita pur di salvare il suo popolo, la sua principessa.
Un gesto commovente, destinato a restare nella mente di qualsiasi lettore di One Piece.
Pell sarebbe stato glorificato dalla morte: per tutti sarebbe rimasto un grande personaggio.
Ed invece…
Mi chiedo ancora perché. Qual è stato il senso di quel che è accaduto? Perché Pell è ritornato? Non sarebbe stata più bella un tomba con scritto “Qui giace Pell, eroe di Alabasta”?
Da quell’avvenimento è cambiato tutto: la morte poteva glorificarlo, la vita lo ha ridicolizzato.
Dopo più di 700 capitoli i lettori non lo hanno dimenticato: ad oggi Pell, o meglio la sua “resurrezione” è considerata uno degli “errori” – o scelte infelici – di Eiichiro Oda.
Ecco perché, leggendo il capitolo 877, tutti temono: e se Pedro diventasse un Pell 2.0? E se il realtà, nonostante abbia detto di volersi sacrificare, non morisse?
Siamo timorosi riguardo ciò che leggeremo nel prossimo capitolo.
Anche in questo caso la morte glorificherebbe, la vita no.
Ed io voglio un Pedro ricoperto di gloria, ci spero.
Almeno in un manga, fatemi sperare della morte di una persona: Pedro, non campare!