Masashi Kishimoto si lascia andare in alcune dichiarazioni, rivelando i suoi fallimenti e quanto sia stato importante Naruto per la realizzazione di Samurai 8
Sulle pagine di Weekly Shonen Jump viene pubblicato Samurai 8, il nuovo lavoro di Masashi Kishimoto dopo la conclusione di Naruto, disegnato da Akira Okubo. Kishimoto lavora alla serie dal 2015 e ha già avuto modo di rivelare alcuni particolari che delineano il percorso di formazione delle sue opere.
Inizialmente, forse, sentivo di aver dato tutto in Naruto, ma nel profondo del mio cuore sapevo che non era un’opera perfetta, e quel pensiero mi ha tormentato. Una volta terminato Naruto, sentivo di aver finalmente raggiunto la mia maturità da mangaka, quindi volevo già buttarmi in una nuova opera.
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Io amo la fantascienza e i samurai, quindi volevo realizzare dei manga su questi due generi, ma considerata la mia età non sarebbe stato ragionevole dividere il tutto in addirittura due prodotti, quindi ho deciso di unirli in un unico grande lavoro. Peraltro, il primo manga in assoluto che proposi a Shueisha per farmi conoscere era una storia incentrata sui samurai, ma non convinse particolarmente. Samurai 8 è una specie di vendetta personale!
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Samurai 8 forse vi risulterà meno accessibile di Naruto perché si apre con dialoghi in un gergo un po’ arcaico, ma ho fatto del mio meglio per renderlo quanto più fruibile possibile. Se sei un nuovo artista, secondo me non dovresti iniziare con lo sci-fi, ma venendo da Naruto ho pensato di avere un margine di esperienza sufficiente.
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Ho scelto poi di farmi aiutare da Akira Okubo (che cura i disegni) perché l’uscita settimanale mi rende impossibile sostenere i ritmi che avevo anni fa con Naruto. È davvero dura da ammettere, ma lo stile di Okubo è così bello che il mio cuore non può che accettare la sconfitta.
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Grazie a Naruto sono più ‘socialmente’ consapevole. Uno dei temi principali di Samurai 8 sarà che va bene essere imperfetti. So che è una contraddizione per me dire ‘Voglio disegnare il manga perfetto’ e scrivere una storia che parla del contrario, ma sono state le imperfezioni di Naruto a motivarmi a disegnare il mio nuovo manga, e quando l’opera finirà, le imperfezioni continueranno a ispirarmi per il prossimo lavoro.