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Sengoku il Buddha, chiamato Sengoku il Misericordioso nella versione italiana dell’anime, che Barbabianca chiama “lo stratega“, inizialmente è il Grandammiraglio della Marina, ma dopo la battaglia di Marineford si dimette dal suo incarico; quando era in carica, prendeva ordini solo dal Governo mondiale e dai Cinque Astri di Saggezza. Porta sempre con sé una capretta. |
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Il personaggio |
Ha l’aspetto di un enorme uomo di mezza età, porta degli occhiali spessi con montatura nera circolare, ha dei folti baffi neri e una lunga barba raccolta in una treccia oltre a una bizzarra pettinatura quasi afro. Porta inoltre uno strano cappello da baseball con un gabbiano finto sopra (che può ricordare il simbolo della Marina) e, sulla divisa, ha parecchie medaglie ed onorificenze. Quando era Ammiraglio, durante il Buster Call di Ohara appare privo di barba.
Sembra sempre mansueto e tranquillo, nonché fedele al Governo mondiale; persegue l’ideale della Giustizia Neutrale (così come, ad esempio, Monkey D. Garp e Kizaru). Viene descritto da Barbabianca come uno dei pochi in grado di navigare nel Nuovo Mondo e come un grande stratega. È a conoscenza dei rapporti intercorrenti tra Garp, Monkey D. Dragon e Monkey D. Rufy e tra Portuguese D. Ace e Gol D. Roger. Rimprovera spesso e violentemente Garp per le azioni della sua famiglia dandogli continui avvertimenti anche se non lo punisce: infatti, sembra che i due siano in rapporti di amicizia di vecchia data. Non dà molto credito ai pirati ed ai membri della Flotta dei 7 e sembra, come Garp, sospettare di loro anche se non esita a richiamarne i membri per i loro doveri nei confronti del Governo mondiale, come partecipare alla guerra contro Barbabianca. |
Storia |
Passato |
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Dopo che Gol D. Roger si costituì alla Marina, Shiki il “Leone Dorato” invase Marineford per essere lui ad uccidere il rivale, scontrandosi con lo stesso Sengoku (allora Ammiraglio) e il Viceammiraglio Monkey D. Garp, venendo sconfitto. Sengoku compare nel flashback di Nico Robin mentre ordina al Viceammiraglio Hagwor D. Sauro di prendere parte al Buster Call contro Ohara poco prima che il gigante faccia fuggire Nico Olvia. È lui a dare il Lumacofono d’oro a Spandine. |
Dopo Alabasta |
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Appare per la prima volta durante la riunione del Governo mondiale per decidere il successore di Crocodile nella Flotta dei 7. Durante la riunione dimostra di avere parecchia influenza anche sulla Flotta dei 7 (ad eccezione dell’attaccabrighe Donquijote Doflamingo); pare subito molto attaccato agli ideali della Marina e si dispiace quando Doflamingo dice che sulla sua isola gli affari vanno bene, poiché ciò vuol dire che la Marina non fa bene il suo lavoro. È scettico sull’entrata nella Flotta dei 7 di Marshall D. Teach fin dal momento in cui Lafitte propone la candidatura del suo capitano. Alla fine, comunque, per non lasciare vuoti in una formazione tanto necessaria per l’equilibrio mondiale, seppur controvoglia, lo accetta. |
Dopo Enies Lobby e Thriller Bark |
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Dopo gli eventi di Enies Lobby invia Monkey D. Garp a Water Seven per catturare Rufy, sebbene, per volontà dello stesso Garp, la missione fallisca. Dato anche l’esito inconcludente della missione affidata ad Orso Bartholomew a Thriller Bark, la sua preoccupazione verso la ciurma di Rufy cresce sino ad autorizzare Kizaru a scendere in campo per arginarli alle isole Sabaody, dove l’Ammiraglio affronta, oltre alla ciurma, quattro fra le undici supernove. |
Impel Down e Marineford |
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Riappare dando ordini e dirigendo la situazione per far fronte all’attacco di Barbabianca e poi discutendo animatamente con Garp sull’intrusione di Rufy ad Impel Down. A Marineford rivela a tutti i presenti che Portuguese D. Ace è il figlio di Gol D. Roger. Escogita un piano per risolvere velocemente la guerra, che prevede l’utilizzo dei Pacifista e l’anticipazione dell’esecuzione di Ace. Grazie ad uno stratagemma riesce a far ferire Barbabianca da Squardo, uno dei suoi pirati alleati. Quando Rufy giunge sul patibolo per salvare il fratello, Sengoku mostra per la prima volta i poteri del suo frutto del diavolo (l’Homo Homo, modello Buddha), ingigantendosi improvvisamente e divenendo molto simile ad un buddha. Tenta di giustiziare lui stesso Ace, ma disintegra il patibolo, agevolando suo malgrado la fuga dei due pirati. Dopo aver guardato Barbabianca pronunciare in diretta mondiale le sue ultime parole, impedisce a Barbanera di distruggere Marineford. Infine, a seguito dell’arrivo di Shanks il rosso sul campo di battaglia, annuncia la fine della guerra. |
Dopo Marineford |
Dopo gli eventi di Marineford decide di dimettersi e consiglia al Comandante delle forze militari del Governo mondiale, Kong, di scegliere Aokiji per il ruolo di Grandammiraglio. Kong accetta le sue dimissioni a patto che Sengoku (come Garp, anche lui dimessosi) rimanga all’interno della Marina al fine di addestrare al meglio le nuove reclute grazie alla sua esperienza |
Abilità |
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Le sue abilità combattive sono quasi del tutto sconosciute. È comunque uno dei personaggi più forti della storia del manga, in quanto fu, assieme a Monkey D. Garp, uno dei protagonisti della lotta ai pirati ai tempi di Gol D. Roger, e, sempre con Garp, riuscì a sconfiggere il pirata Shiki il “Leone Dorato”. Presumibilmente possiede l’abilità chiamata Ambizione, visto che anche i Viceammiragli della Marina ne sono dotati. È inoltre considerato uno dei massimi strateghi viventi, tanto da guadagnarsi il rispetto di Barbabianca.
Sengoku ha ingerito il frutto del diavolo Homo Homo, modello Buddha. Ciò gli consente di trasformarsi in un gigantesco buddha dorato con una forza spaventosa: come mostrato durante il suo confronto con l’intera ciurma di Barbanera, è in grado di creare devastanti onde d’urto con una sola mano. |