Teoria della Genesi

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[articolo di OnePieceLab]

Premetto che ciò che vi esporrò trae spunto da alcune teorie che girano ormai da tempo. Tuttavia, analizzandole ho trovato parecchie incongruenze che dopo un pò di riflessioni e lavoro sono riuscito a colmare (a volte lasciandomi andare a speculazioni puramente teoriche). 

In particolare spiegherò:

  • Il significato delle illustrazioni presenti su Bilka e la storia del popolo del cielo;
  • L’identità e i progetti dell’Antico Regno;
  • Ciò che successe durante i 100 anni di vuoto;
  • Cos’è la D. ; 
  • Cos’è Uranus;
  • Qual’è l’origine dei frutti del diavolo;
  • e come tutte queste cose sono collegate.

Tutto comincia dalle mini avventure di Ener alla conquista dello spazio.

Sulla Terra, o Pianeta Blu, esiste un’isola, chiamata Isola dei Meccanismi, dove un certo prof. Tsukimi costruisce dei piccoli robot capaci di provare sentimenti. Al prof piace guardare la luna, al punto che un’inaspettata esplosione lo fa soffocare mentre mangia polpette, e di li a poco muore (XD).

I piccoli robot vanno sulla luna con dei palloncini (???) a vendicare il professore ma vengono messi fuori combattimento da alcuni pirati spaziali, che sulla Luna stanno conducendo degli esperimenti con l’elettricità, realizzando anche degli scavi, forse in cerca di qualcosa.

Quando arriva Ener, spazza via quei pirati spaziali che avevano deturpando il suo amato Warth Fatato e va a dare una controllata a ciò che avevano scoperto. Il risultato è una città sotterranea molto simile a Shandora, soprattutto nelle decorazioni.

Con qualche migliaio di volt, Ener (che mi suona sempre più come ENEL) ridà energia alla città, animando un esercito di soldatini praticamente identici a quelli fatti dal prof Tsukimi, buon’anima.

Esplorando la città assieme ai suoi piccoli compagni di sventura, osserva delle incisioni interessanti:

Le due raffigurazioni rappresentano evidentemente due momenti differenti della storia

Giocando al “trova le differenze” possiamo notare che:

  • dalla prima raffigurazione Ener deduce che si tratta del popolo lunare; come mai ha fatto questa deduzione? se io andassi su un altro pianeta abitato da robot e pirati spaziali, vedendo tre figure stilizzate che assomigliano più ad umani che ad altro, penserei a degli alieni, non a dei residenti… evidentemente non era la prima volta che vedeva incisioni simili, oppure sapeva che la luna era stata abitata in tempi remoti da esseri umani;
  • nella seconda raffigurazione Ener capisce che sulla Luna vi era mancanza di risorse, per cui quel popolo si è spinto sul Pianeta Blu. Sa inoltre che la città da cui è partito quel popolo si chiama Bilka. Come ha fatto a dedurre tutte queste informazioni? Probabilmente conosce il loro linguaggio e ha tradotto quella piccola scritta posta in alto a destra. Come faceva a conoscere quella lingua? Molto probabilmente per tradizione orale e/o scritta del suo popolo, per l’appunto, i Bilkaniani (Bilka infatti è anche il nome di un’isola del cielo non lontana da Skypiea);
  • nella prima raffigurazione il tipo con le antenne sembra guidare la nave, mentre gli altri due sono intenti a riparare un robottino; dall’espressione del terzo si capisce che non c’è nulla da fare, perlomeno non con gli attrezzi/poteri in loro possesso (da notare la chiave inglese); il secondo invece sembra suggerirgli una soluzione: con una mano gli intima di fermarsi e con l’altra indica la direzione di marcia, perchè probabilmente è convinto che sul Pianeta Blu esiste quel che loro cercano. E cosa sarebbe? Osservate bene il cerchio sopra il robottino… essa contiene una figura circolare con dei simboli tutt’intorno a noi noti. Possibile che sia la stilizzazione di un frutto del diavolo? Possibile che si tratti del frutto di Ener? Se ci pensate, con quel frutto avrebbero potuto alimentare Bilka e i soldati in eterno. Quindi quale sarebbe la risorsa che a loro manca? Considerando che anche i pirati smanettavano con l’elettricità, e che Ener tramite l’elettricità ha rianimato tutto quanto, direi proprio l’elettricità;
  • nella seconda illustrazione si vedono i tre personaggi sopra quella che sembra una nuvola, con dei palloncini in mano; assomiglia molto alla scena dei soldatini che dalla terra, tramite palloncini, volano in cielo. Possibile che dalla terra alle nuvole si spostassero coi palloncini? Possibile, direi (magari erano palloncini particolari). Ma una volta arrivati sulle nuvole ci voleva per forza una nave per arrivare sulla luna… vedasi Ener, vedasi le due navi delle due illustrazioni, vedasi i pirati spaziali; quindi mi chiedo: i quattro soldatini che volevano vendicare il prof, come hanno fatto ad andare sulla luna??? c’era forse ancorata una nave spaziale in qualche isola del cielo? Ma non è tutto; un altro dettaglio interessante son le lacrime sul volto di tutti, robottini compresi… probabilmente si tratta di un addio. Ma perchè? Perchè i soldatini dovevano ritornare sulla Luna, mentre quei tre individui avevano scelto di rimanere sulla Terra? La prima cosa che mi viene in mente è che non abbiano trovato ciò che cercavano, e prima che si esaurisse l’energia dei robottini, questi sarebbero dovuti ritornare per fare da guardia a Bilka, mentre loro avrebbero continuato le ricerche. Ma perchè farlo con una nave diversa? Che fine aveva fatto quella della prima illustrazione? Possibile che l’avevano lasciata ancorata a qualche isola del cielo in modo da poter ritornare sulla Luna a missione compiuta, costruendone un’altra per fare tornare solo i robottini? Se fosse andata così, questo spiegherebbe come han fatto quei 4 robottini ad andare sulla Luna, visto che l’Arca Maxim (unica nave spaziale a noi conosciuta) era di Ener, il quale tra l’altro, arriva sul warth in un secondo momento;

 

Concentriamoci adesso in modo particolare sui tre personaggi:

  • analizziamo il tipo con le antenne:

i personaggi raffigurati accanto sono tutti abitanti di Angel Island; da notare in particolare le antenne, cui si ispira anche il saluto, e la forma delle ali; sono identiche; 

  • passiamo al secondo:  

in tutte le teorie lette al riguardo questa figura viene associata agli Shandia, esclusivamente per il copricapo, che ricorda vagamento quello del Capo degli Shandia, ma che a conti fatti non c’entra nulla, perchè? Ve lo spiego tramite immagini. Tenete a mente i bracciali che porta e la forma delle ali (noterete che è diversa da quelle precedenti). Vi ricorda nessuno?

Ho evidenziato la figura di Ener e di uno dei suoi sottoposti. Entrambi portano dei bracciali molto simili a quelli dell’omino stilizzato. Però, mentre tutti gli altri hanno ali “squadrate” come quelle dell’omino, Ener ha un cerchio con quattro tamburi recanti simboli Tomoe. Rispetto agli altri Bilkaniani, rappresenta un’eccezione, ma perchè? Qui ci vorrebbe un bel flashback.

  • concludiamo col terzo: 

in particolare vorrei che focalizzaste la vostra attenzione su tre dettagli: il segno sul viso, la forma delle ali e l’abbigliamento (gonnellino, piume e ninnoli vari); vi ricorda qualcuno?

Esatto. Calgara e Wiper. In entrambi ritroviamo questi simboli. Ma se prendere un qualsiasi altro membro degli Shandia noterete quasi tutte queste peculiarità.

Significato dei copricapi

quasi in tutte le teorie in merito, i copricapi vorrebbero richiamare le tre divinità cui si ispirano le armi ancestrali: Uranus, Pluton e Poseidon. NO! Non c’è nulla di più sbagliato.

I collegamenti sono molto forzati, specialmente per i primi due. Vediamo perchè:

  1. il primo ha le antenne, che richiamano gli insetti, che a loro volta richiamano il cielo ed è quasi sicuramente un antenato degli abitanti di Angel Island, che fra tutte le “residenze” di Skypiea, è quella posta più in alto, quindi la più vicina al cielo… (cielo = Urano = arma ancestrale Uranus???);
  2. il secondo ha un copricapo che richiama le protuberanze ossee dorsali di un rettile o di un dinosauro, in ogni caso di un animale terrestre; abbiamo visto che costui è quasi sicuramente un antenato di Ener e dei Bilkaniani, che da sempre abitano su quell’isoletta del cielo, Bilka, non lontana da Skypiea; il legame con la Terra lo si ritrova proprio in Ener, il cui sogno è quello di raggiungere il Warth Fatato, o la terra di Dio, ossia la Luna. ( terra = Pluto = arma ancestrale Pluton??? )
  3. il terzo ha un copricapo a forma di pesce ed è quasi sicuramente un antenato degli Shandia, ma gli Shandia non erano uomini-pesce e non vivevano in acqua, ma sull’isola di Jaya. Dunque perchè la forma del pesce? Ricordate qual’era il compito degli Shandia? Difendere e proteggere il Rio Poigne Griffe, sul quale era incisa l’ubicazione di Poseidon. In altre parole, loro erano i guardiani di una delle armi ancestrali, l’unica che aveva a che fare col mare. ( mare = Poseidone = arma ancestrale Poseidon) 

Il collegamento funziona solo nel terzo caso. Rimane invece provato il legame con cieloterra e mare. Il cielo richiama l’ubicazione degli Skypieani, la terra richiama il sogno dei Bilkaniani (che viene ereditato e realizzato da Ener) e il mare richiama la missione degli Shandia (che si compie già 20 anni prima, quando Roger arriva a Raftel). Le divinità non c’entrano.
Quindi in definitiva possiamo affermare che i tre copricapi rappresentano, simbolicamente, una caratteristica peculiare dei tre popoli, che può essere un destino, una missione o un sogno… e infatti il destino degli Skypieani è quello di vivere nell’isola più alta del cielo; il sogno dei Bilkaniani è quello di raggiungere la Terra di Dio e la missione degli Shandia è quella di proteggere il Real PG con l’ubicazione di Poseidon.

Tuttavia, alla luce di ciò, sorgono spontanee delle domande:

– se il sogno di andare sulla Luna era proprio soltanto di uno di loro tre, come mai alla fine si sono spostati tutti?

– per quale motivo l’antenato degli Shandia è andato sulla Luna, sapendo che la sua missione era sulla Terra?

– chi era quel prof Tsukimi, semplicissimo umano, per conoscere la tecnologia del popolo lunare? e perchè guardava spesso la Luna?

Per rispondere a queste domande dobbiamo tornare indietro di 1000 anni circa. 

Tutte le razze di One Piece sembrano avere un preludio comune, tra i 1000 e i 900 anni addietro. Umani, Uomini-Pesce, Nani, Giganti, Angeli… tutti hanno una storia comune che comincia pressapoco in quel periodo. Tuttavia, per quanto sia vero e largamente provabile che vi è un tema ricorrente, che è quello della volontà ereditata, vi è anche un altro tema abbastanza ricorrente, che è la contrapposizione degli opposti: bene e male, libertà e schiavitù, ricchezza e povertà, potere e debolezza. In che modo tutti questi fattori sono legati? Ce lo spiega proprio Doflamingo, che ricordiamo essere il discendente di una delle 20 famiglie reali che 800 anni prima ha fondato il Governo Mondiale. Ecco le sue parole: 

“I pirati sarebbero il male? E la marina rappresenterebbe la giustizia? Bene e male non sono altro che colori sulla tela i cui nomi cambiano di continuo! I bambini che non conosco la pace e quelli che non conoscono la guerra, vedono il mondo con occhi molto diversi! Solo chi è al potere può stabile ciò che è giusto e ciò che è sbagliato! E questo luogo proprio ora si trova a metà strada tra le due possibilità! La giustizia trionferà?! Ovvio! Perchè sono i vincitori ad essere nel giusto! (D.D.)”

In sostanza: il più forte vince e detta legge sugli altri, amministrando la sua Giustizia, che è funzione della sua ideologia, ossia di quelli che sono i suoi sogni: se una persona sogna un mondo libero e pacifico, governerà in modo tale da abbattere ogni forma di barriera, di diversità e di discriminazione. Se invece brama il potere e la sottomissione degli altri popoli, governerà di conseguenza.

Come ci spiega Clover, un tempo esisteva un regno ricco e prospero, con tecnologie e conoscenze avanzate, e una sua ideologia non meglio specificata. A causa di questo insieme di fattori, si guadagnò l’ostilità di altri 20 regni, che temevano di vedersi governati in quel modo. Perchè temevano? perchè presi singolarmente era tutti decisamente più deboli del regno in questione.
 

Qual’era questa ideologia folle che nessuno voleva diventasse realtà?

Più che un’ideologia, era un sognoUn mondo unito, senza barriere e disuguaglianze. Gli uomini avrebbero vissuto con sirene, nani, giganti e angeli, in pace fra loro e con la natura. Sarebbero stati tutti fratelli e sorelle, in un mondo senza vincoli e senza pericoli. Tutte le razze del mondo avrebbero avuto pari diritti di altre, e come tale avrebbero avuto una loro rappresentanza al Governo del Mondo. Avrebbero partecipato alla vita politica del regno facendo sentire la propria voce.
Coloro che sposarono questa ideologia presero in eredità quel sogno attraverso un qualcosa di concreto, qualcosa che si sarebbe tramandato per certo di generazione in generazione. Sto parlando della D. nel nome. Non è una prerogativa degli umani, ma anche di altre razze, anche se fin’ora abbiamo conosciuto solo un gigante con la D.

D come Dream, per non dimenticare. Quella volontà è stata tramandata quasi inconsciamente, come se fosse stata parte del dna di quella persona. La prova è il fatto che tutti i possessori della D. (ad accezione di barbanera) sono bel lieti di accogliere la morte, non la temono, perchè sanno che le loro idee, i loro sogni e la loro volontà non finiscono insieme al corpo. Qui si sente l’eco di grandi personaggi della storia, da Sankara a Falcone:

“Puoi uccidere un uomo, ma non le sue idee.”

In cosa consiste la volontà della D. ?

Consiste nel detronizzare il male, nel combattere le ingiustizie viste dalla prospettiva di un uomo libero. Si tratta chiaramente di generare rivoluzioni di proporzioni bibliche, esattamente come diceva Law a Doflamingo. Se ci pensate, tutte le vittorie di Rufy sono state una chiara applicazione della volontà della D. Questo è ciò che il Governo Mondiale teme di più, perchè è l’eco di quel popolo che loro hanno odiato e di cui avevano paura. 

Quindi che cosa successe circa 900 anni fa

Quella gente aveva cominciato a diramare le proprie idee, e sempre più persone si dichiaravano bendisposte alla creazione di una società multietnica. In particolare, gli uomini del cielo cominciarono a collaborare con i vicini insediamenti umani di quel regno. Vi ricordate l’Isola dei Meccanismi? Qui si sviluppavano le nuove tecnologie del regno (ma credo non solo qui). La collaborazione con gli uomini del cielo fruttò la condivisione della conoscenza, per cui anche loro impararono a costruire piccoli robot. Fra le tre “stirpi” di Skypiea, fu per la precisione quella degli Shandia ad avviare la collaborazione, poichè la più vicina e la più facilmente raggiungibile, essendo dislocati a Jaya, cioè a livello del mare. Questo dettaglio calza a pennello con la raffigurazione dell’antenato degli Shandia (quello con il copricapo a forma di pesce) che regge una chiave inglese in mano. Evidentemente, dei tre, doveva essere il più competente nelle riparazioni. 

Lo stesso fece un certo Joy Boy, che potrebbe verosimilmente esser stato il re dell’Antico Regno (così come afferma la teoria della volontà ereditata). In realtà la cosa che ha più importanza è il fatto che si fece miglia e miglia, sopra e sotto la superficie del mare, per diffondere quelle idee… per innestare quel sogno anche nel posto più sperduto del mondo, soprattutto perchè proprio quel sogno avrebbe messo a rischio un sacco di vite, o meglio, un’intero popolo. Così promise alla principessa Poseidon che avrebbe costruito un’arca in grado di trasportare tutti gli uomini-pesce sulla superficie. In cambio, lei avrebbe dovuto mettere a disposizione il suo potere di controllare i Re del Mare per realizzare ilprogetto One Piece. La promessa però non potè essere mantenuta e lui scrisse quella famosa lettera di scuse che tutti conosciamo. Ma su questo torniamo dopo. 

Armi ancestrali: 

non sono d’accordo con chi pensa che le armi siano state tutte prodotte dall’Antico Regno; sono dell’idea che un popolo o un uomo che è in grado di inventare qualcosa, è anche in grado di riprodurla, esattamente come con Pluton. Questa nave da guerra è stata pensata, progettata e costruita… un processo a carattere industriale che può benissimo essere ripetuto fin tanto che i progetti esistono… e difatti i progetti vennero conservati proprio per poter costruire un’altra Pluton, nel caso la prima o le altre armi venissero risvegliate. Perchè allora non fare anche una seconda Poseidon o un secondo Uranus? Perchè queste altre due armi esistono in modo univoco al mondo? Ho pensato che probabilmente le verearmi ancestrali sono capacità innate da sempre (appunto ancestrali) in determinati popoli. Capacità che potrebbero portare sulla vetta del mondo quel determinato popolo rendendolo capace di dominare sul mondo. In questa prospettiva: 

  • cosa potrebbe essere Uranus?
  • perchè è stata costruita Pluton

Dalla mitologia greca sappiamo che il Dio Urano è la personificazione del cielo, inteso in senso fecondo. Quale miglior modo per poter rappresentare quindi l’onniscenza? Se Uranus fosse una dote cognitiva, una mente dall’elevatissimo potenziale, potrebbe di per se rappresentare un’arma. Essendo un’abilità innata è giusto definirla ancestrale. (chi potrebbe possedere attualmente questa abilità? forse Vegapunk?? ). 

E’ possibile quindi che Uranus appartenesse all’antico regno, e questo spiegherebbe come mai era l’unica civiltà più avanzata, e perchè costituiva una minaccia per altre nazioni.

In quest’ottica è possibile che i 20 regni abbiano sentito la necessità di sentirsi tutelati e abbiano in un certo senso colto la palla al balzo quando l’Antico Regno presentò loro il progetto One Piece. Ho immaginato il seguente discorso:

per realizzare il progetto One Piece ti serve qualcosa per abbattere le montagne, un’arma dal potenziale distruttivo enorme, in altre parole una nave da guerra unica. Tu (Regno Antico) produci i progetti, noi (20 regni) chiediamo ai nostri carpentieri -i migliori al mondo- che te la costruiscano. Fai quel che devi, in cambio però Pluton rimane a noi, per maggiori garanzie di sicurezza contro gli altri poteri ancestrali esistenti.

In sostanza per buona parte di quelle 20 famiglie il progetto One Piece era una follia. Non tanto per l’abbattimento delle montagne in se, anzi… avrebbero fatto un favore a chiunque facilitando la navigazione da un mare all’altro. Il problema erano le altre razze. Per rendere l’idea pensate al concetto di razza ariana di Hitler. La razza superiore. Ecco, loro si sono sempre sentiti superiori a tutti… non poteva esistere un simile abominio di mondo, dove creature inferiori prendevano parte alla vita politica del regno. Dovevano esser fuori di testa questi dell’AR.
E di prove ne abbiamo diverse nel manga: dalla saga degli uomini-pesce (dove si sprecano parole) a quella di Dressrosa, dove il capo dei Nani spiega che gli avi di Doflamingo schiavizzarono il loro popolo per anni, fino all’arrivo dei Riku.
Pluton, quindi, che era stata ideata per abbattere le montagne, diventò lo strumento ideale per evitare che il progetto andasse in porto. 

L’Antico Regno tuttavia fece in modo che i progetti non cadessero direttamente nelle mani di quelle 20 famiglie, affidandoli ai carpentieri di Water Seven, che, consci del pericolo, li custodirono gelosamente di generazione in generazione. In fondo loro son sempre stati una corporazione indipendente, in stretta collaborazione con le 20 famiglie. 

Quello del futuro Governo era chiaramente un inganno. Non appena Pluton fosse stata ultimata, alcuni di quei regni l’avrebbero usata contro l’Antico Regno per cancellarlo definitivamente dalla faccia della terra. Ma, come spesso avviene, non potevano mica essere sempre tutti d’accordo.
Fin tanto che si tratta di tutelarci va benissimo ma arrivare addirittura a questo…?”Quando il regnante di Alabasta capì cosa avevano in mente gli altri, si rifiutò di collaborare (tant’è che poi non si trasferì nemmeno a Marijoa), spifferando tutto in gran segreto all’Antico Regno, che non avendo tempo a sufficienza per produrre adeguate difese, decise di scrivere la verità su dei blocchi indistruttibili, in modo che qualcuno potesse ereditare e realizzare quel sogno, conoscendo la vera storia.

Ma cosa dovrebbe raccontare la vera storia ai posteri?

Come diceva Rayleigh a Robin alle Isola Sabaodi, ciò che troveranno alla fine del viaggio non sarà una verità univoca e assoluta, ma avranno in mano tutti gli indizi per ricostruire gli avvenimenti di quei 100 anni… e non è detto che arriveranno alla stessa conclusione alla quale sono arrivati Roger e gli altri. 

 

Perchè chi ha scritto quei blocchi avrebbe lasciato questa libertà di interpretazione? Forse quelli dell’Antico Regno si sono iniziati a porre delle domande circa il loro operato? Si sono magari chiesti se quel tipo di governo in cui avevano creduto poteva essere realmente ciò di cui il mondo aveva bisogno? Forse aver prodotto Pluton e averla lasciata in mano a gente malvagia o il rischio che un giorno venisse risvegliata da costoro, li ha portati ad una riflessione dove fondamentalmente si metteva in discussione la loro ideologia, motivo per cui la cosa migliore sarebbe stata raccontare i fatti in modo oggettivo e lasciare che se un giorno questa verità fosse stata rivelata, il mondo avrebbe deciso da se la via più giusta. Chissà… è proprio un bel mistero. Ma tornando a prima…

Cominciano quindi i 100 anni di vuoto.

Pluton viene nascosta ad Alabasta, che si offre di ospitare l’arma all’insaputa dei più, sperando che questo potesse bastare a fermare la guerra. Intanto vengono disseminati i blocchi in tutta la rotta maggiore e nel Nuovo Mondo, in alcuni dei quali vi sono le esatte coordinate delle armi ancestrali. Nonostante la perdita di Pluton, gli altri 19 Regni si muovono all’unisono, colpendo sia il Regno Antico, sia coloro che avevano cominciato a collaborare con esso. L’isola di Jaya cade inevitabilmente nel loro mirino e i suoi abitanti, gli Shandia, lottano sia per salvare la pelle, sia per proteggere il Poigne Griffe affidato loro dall’Antico Regno. In quell’occasione costruiscono la campana d’oro, affinchè i suoi abitanti avessero potuto ascoltarne il suono, orientarsi e ritornare. La campana serviva inoltre per dire ai nemici (i 20 regni) che non avevano paura di mostrarsi e di combattere. 

Eppure nessuno degli Shandia si era allontanato. O forse si? Ricordate il loro antenato? Sebbene sulla sua testa pendesse una missione importante (copricapo a forma di pesce), era andato sulla Luna. Ma perchè? E qui rispondiamo ad una delle domande iniziali.

E’ probabile che, non vedendo scampo all’incombente minaccia dei 20 regni, su consiglio dell’antenato di Ener che era fissato con il Warth Fatato, e con l’aiuto degli scienziati dell’isola dei meccanismi, pochi esponenti di ogni stirpe emigrarono sulla Luna per costituire li un nuovo popolo. Un popolo fatto di uomini e robot. La Luna però non era ricca di risorse, e dopo aver messo in piedi un’interà città (Bilka), furono costretti a tornare sulla Terra, alla ricerca della soluzione ai loro problemi, cioè alla mancanza di elettricità. Da qui comincia la cerca del frutto di Ener, che evidentemente ha avuto successo.

Tutto ciò, probabilmente avviene durante o subito dopo i 100 anni di vuoto (ci vuole tempo per costruire una città sotterranea da zero, e un intero popolo di robot). 

Intanto, proprio Joy Boy, consapevole che per il suo Regno non c’erano più speranze, scrive una lettera di scuse alla principessa Poseidon, chiedendole di continuare a proteggere Noah fino all’avvento di tempi e soprattutto di persone migliori, in grado di ereditare il loro sogno.

Il resto è storia.

Tuttavia, per lungo tempo mi sono chiesto se non ci fosse dell’altro… se il progetto One Piece non aveva altre implicazioni spaventose. 

Cosa poteva spaventare quei Regni molto più della libertà dei popoli e alla condivisione della conoscenza? 

Deve essere un aspetto con un’enorme valenza strategica, perchè se ci pensate è difficile immaginare 20 regni spaventati a morte, dal primo all’ultimo, dalla semplice idea di un mondo unico ed unito, dove ogni razza avrebbe avuto pari diritti delle altre e pari potere decisionale. Non è solo una cosa di per se banale, ma è troppo riduttiva per quanto sensata. Basti rileggere la storia, o leggere la realtà. Ci doveva essere per forza un’implicazione in questo folle progetto, per cui si sarebbero infrante tutte le prospettive di predominio e di salvaguardia di quelle 20 famiglie (o comunque di buona parte di queste). 

Di cosa sto parlando? Sto parlando dei Frutti del Diavolo.

Anche qui vi espongo la mia teoria.

Sappiamo che il mondo di One Piece è pieno di particolarità e sappiamo che Oda si ispira molto alla mitologia e alle religioni. In particolare voglio rievocare il mito di Adamo ed Eva, che in questo contesto avrete di certo sentito, con riferimenti ai due alberi del manga. Secondo la religione cristiana, Adamo ed Eva abitavano il giardino dell’Eden, dove erano presenti, fra i tanti, gli alberi della conoscenza del bene e del male, e l’albero della vita. Eva cede alla tentazione/provocazione del serpente, e mangia un frutto del primo albero, l’albero della conoscenza. Questo segna il peccato originale e il destino dell’umanità.

In OP abbiamo:

  • l’albero Adam: un albero capace di resistere perfino ai bombardamenti; in altre parole un albero potenzialmente immortale, tant’è che le popolazioni tornano a ricostruire tutto alle sue pendici. L’albero Adam potrebbe essere la trasposizione dell’albero della vita eterna.
  • l’albero della luce solare, Eve: un albero in grado di far filtrare, attraverso di sè, la luce del sole fino alle profondità dell’oceano, dove affonda le proprie radici; in altre parole, riesce a portare luce dove solitamente ci sarebbe oscurità, e quindi, in virtù del fatto che la conoscenza spazza le tenebre dell’ignoranza, Eve potrebbe essere la trasposizione dell’albero della conoscenza (del bene e del male). 

Perchè chiamarli proprio in questo modo? In realtà le spiegazioni potrebbero essere molteplici, ma credo che Oda ci voglia suggerire uno schema di interpretazione abbastanza semplice:

  • Eve = albero della conoscenza;
  • Frutti del Diavolo = serpente;
  • Umanità = Eva.

Dunque l’albero Eve potrebbe essere (o esser stato) l’albero dei frutti del diavolo.
Ora, un frutto del diavolo cosa fa? toglie al possessore la capacità di nuotare. Perchè proprio la capacità di nuotare? In un mondo fatto principalmente di acqua è una bella penalità. Ricordiamo che Eva dopo aver mangiato la mela, ebbe punizioni divine di una certa entità. La penalità che sta dietro l’ingerimento dei frutti del diavolo sembra richiamare proprio il peccato originale, con relativa punizione/penalità.

Vien da pensare quindi che i Frutti del Diavolo siano stati creati per tentare l’umanità, per corromperla con rosee prospettive di potere, o almeno questa potrebbe essere un’interpretazione, che in ogni caso si ricollega al concetto di conoscenza del bene e del male. Chi ingerisce tali frutti può infatti mettere il rispettivo potere al servizio del bene o del male, e stando a ciò che asseriva Doflamingo, un utilizzatore di frutti acquisisce potenza, che significa maggiori possibilità di vittoria e quindi di modificare la storia a proprio piacimento operando la propria giustizia.

Il progetto One Piece, che prevedeva la distruzione in due punti della Red Line, avrebbe distrutto anche Eve, e con esso i Frutti del Diavolo. Frutti che avrebbero potuto cambiare le sorti di una battaglia. Frutti che rappresentavano, per i 20 regni, una prospettiva strategica irrinunciabile. Frutti che probabilmente non venivano tollerati dalla politica d’azione dell’AR, in quanto di per se delle armi di distruzione di massa. Con ciò non voglio dire che l’AR fosse necessariamente un regno pacifico, anche se tutto lascia credere che lo fosse… io penso piuttosto che mirasse a rendere quel mondo un mondo più giusto e più vivibile (per tutti), eliminando tutto ciò che poteva rovinare gli equilibri. In questo caso con il progetto One Piece avrebbero preso due piccioni con una fava.

Ma per quale motivo distruggendo Eve sarebbero scomparsi anche i Frutti del Diavolo?

Se vogliamo vederla da un punto di vista mitologico/religioso, è palese che se si elimina l’albero, si elimina la tentazione ma anche la possibilità di assumere quella conoscenza che avrebbe permesso di assurgere a divinità, con tutti i pro e i contro;

da un punto di vista più pratico, deve necessariamente esistere un collegamento fra l’albero e i frutti, e credo sia lo stesso collegamento che lega alberi e frutti comuni, ossia: se distruggo l’albero, quel frutto non potrà più rinascere (sull’albero).

Qual’è dunque la particolarità di Eve?

Abbiamo visto che se un possessore muore, il frutto si reincarna nel frutto “vuoto” più vicino, probabilmente in un frutto della stessa tipologia dell’originale… non torna più sull’albero, ma vaga a discrezione della concentrazione di frutti di quella tipologia sparsi per il mondo. Dunque è lecito pensare che inizialmente i frutti del diavolo siano stati prodotti dall’albero Eve, in singola partita, magari ad una certa profondità sotto il livello del mare (cosa possibilissima visto che Eve può portare tutto il necessario, ossia Luce e Ossigeno, fin sul fondale marino). Raggiunta la maturazione si sono staccati e, trasportati dalle correnti marine, hanno vagato per tutti i mari del mondo.

Personalmente ho sempre avuto l’impressione, per quel poco che Oda c’ha fatto vedere, che chi prende il mare avesse più prossibilità di beccare tali frutti. Non a caso Barbanera, ossessionato dalla ricerca del Dark dark, entra nella ciurma di Barbabianca. 

Per proteggere questa enorme fonte di potere, nonchè i loro interessi, i 20 regni si coalizzano e attaccano il Regno Antico, probabilmente con diversi utilizzatori di frutto, atti a sopperire alla mancanza di Pluton. La guerra dura anni ma riescono nell’impresa, spazzandolo via. Dopodichè fondano il Governo Mondiale e stabiliscono la sede proprio in corrispondenza di Eve, in quella che è attualmente la capitale, conosciuta come Marijoa. Così come un drago tolkeniano protegge il suo tesoro, i cinque astri di saggezza proteggono quell’albero. Ma la posizione di Marijoa ha un ulteriore significato strategico: essa regola e controlla il passaggio via superficie per il Nuovo Mondo. Che cosa poteva mai avere di tanto speciale quella seconda metà della rotta? Probabilmente è qui, da qualche parte, che vivono i resti di quell’antico regno, in un’isola, l’ultima della serie, la più difficile da raggiungere. Raftel. Chi raggiunge quest’isola è in grado di trovare il One Piece, ossia l’antico progetto di unificazione dei mari e dei popoli. Prima di essere spazzati via, gli abitanti di raftel fecero in modo che la storia non andasse perduta, incidendo su pietre durissime tante chiavi di lettura, e sparpagliandole per il mondo… tanti pezzi di un unico puzzle che si sarebbe composto soltanto alla fine, là dove tutto era cominciato.

Per quasi 800 anni il Governo Mondiale ha continuato ad espandersi, amministrando la propria (discutibile) giustizia, mirata principalmente alla sua salvaguardia, vietando ad esempio ogni tipologia di ricerca attorno ai Poigne Griffe. Un giorno un uomo di nome Gol D. Roger, discendente di una di quelle famiglie che avevano deciso di sposare la causa dell’Antico Regno, prende il mare per spirito di avventura. Tuttavia possiede le capacità per arrivare fino in fondo al nuovo mondo, “ascoltando” tutto ciò che lo circonda, compresa la verità che avevano da raccontare i Poigne Griffe. In questo modo scopre ciò che era accaduto, ma arrivato a Raftel (quasi sicuramente un’isola sottomarina) si rende conto che quel progetto è fuori dalla sua portata. Sta per morire di una malattia incurabile, ma sapendo quanto sia difficile poter arrivare causalmente fin laggiù, decide di dare un input. Decide di applicare la volontà della D. un’ultima volta, per l’ultima grande rivoluzione. Il mondo ormai lo chiama Re dei Pirati. Il Governo e la Marina lo vogliono morto perchè rappresenta una minaccia con le sue verità. Così per prima cosa si assicura una discendenza, dopodichè si fa arrestare e, avendo poco tempo, comunica pubblicamente la presenza del più grande tesoro mai esistito, dando inizio all’Era dei Pirati, nella speranza che uno fra tanti riuscisse a realizzare quel Sogno, ereditando la sua volontà.

Fonte

http://onepiecelab.blogspot.it/2014/07/premetto-che-cio-che-vi-esporro-trae.html

 

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