Trafalgar D. Water Law ed Edward Low: il chirurgo e il sadico

1923

Cosa hanno in comune Trafalgar Law ed Edward Low? Praticamente niente. O quasi

trafalgar Law

Trafalgar Low, sin dalla sua prima apparizione, è stato uno dei personaggi più carismatici di One Piece. Tanto è amato Trafalgar quanto il suo corrispettivo reale, Edward Law (o Low) è stato odiato dai suoi contemporanei.

Low, ritratto del pirata medio e Trafalgar Law, sicuramente fuori dal comune

Trafalgar Law
Edward Low di artista sconosciuto. Immagine dal National Maritime Museum di Londra

I due sono esattamente uno l’opposto dell’altro. Sadico, fedifrago, analfabeta e pure codardo, Ned (da Edward) Low era esattamente il tipo di pirata standard dell’epoca d’oro della pirateria, non fosse stato per l’eccezionale crudeltà, caratteristica che lo rese famoso. Nacque in Inghilterra e si distinse fin da subito per l’indole rissosa. Prese il mare molto giovane insieme ad uno dei fratelli maggiori ed ebbe da ridire fin da subito con il capitano della nave (durante una lite Low tentó di ucciderlo ma lo mancó, freddando invece un altro membro dell’equipaggio) e ben presto si trovó capitano di una corvetta.

Una crudeltà agghiacciante

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Il presunto Jolly Roger di Edward Low

Iniziò quindi a razziare ogni nave che gli passasse sotto tiro. Strinse una breve alleanza con Lowther, un altro capitano pirata, con il quale depredó alcuni porti (solo in uno di questi saccheggió 13 imbarcazioni). Tutte le sue razzie erano contraddistinte dalle sevizie perpetrate dalla ciurma nei confronti dei prigionieri: su una nave fece bruciare vivo un cuoco (“essendo un tipo unto, sarebbe fritto bene” lo schernì l’equipaggio), in un’altra taglió le labbra del capitano e le arrostì davanti ai suoi occhi per poi decapitarlo e ucciderne gli uomini, mutilava per divertimento e spesso legava i prigionieri con delle micce accese tra le dita, lasciandoli agonizzare lentamente. Durante una battaglia venne colpito alla mascella da un fendente di un suo compagno. Il chirurgo di bordo lo ricucì alla meno peggio ma il capitano, non soddisfatto del lavoro, lo rimproveró. Il medico allora, ubriaco fradicio, lo mandó al diavolo e gli tiró un pugno tale da rompergli tutti i punti e sfigurandolo definitivamente. Come se ciò non bastasse, Low non era nemmeno particolarmente intelligente ma era ben fornito di una cosa che mancava a molti pirati, ben più svegli di lui: la fortuna. E Low ne ebbe davvero tanta.

E pure codardo

Agli inizi della carriera sfuggì a due corvette da guerra armate per catturarlo, sopravvisse ad uno dei più violenti uragani di quel secolo sacrificando solo qualche cannone per alleggerire la sua nave e scampó anche all’attacco della Greyhound (altra nave incaricata di acciuffarlo). In quest’ultima occasione si riveló anche un vigliacco perché per salvarsi sacrificó la sua seconda nave (viaggiava quasi sempre con due imbarcazioni) insieme a parte dell’equipaggio. Nella sua vita da pirata incroció nelle Indie Occidentali, a Terranova, nelle Azzorre, nelle Canarie e a Capo Verde e cercó di spingersi fino in Brasile. Non si sa esattamente come finì i suoi giorni. Due sembrano le teorie più valide: o affondó con la sua ultima nave (la Merry Christmas) o venne abbandonato alla deriva dalla ciurma dopo aver ucciso il suo quartiermastro.

Low: tra luci ed ombre. Più ombre però

Alcuni dei fatti che ho riportato provengono da A General History of the Pyrates di Defoe/Capitano Johnson. Il ritratto di Ned Low che ne esce dalla descrizione contenuta in questo testo è quello di un uomo oltremodo brutale, collerico e sanguinario. Cionondimeno, una cronaca dell’epoca ci restituisce un’immagine molto diversa del capitano. Prima di arruolare forzatamente degli uomini si accertava, anche con la tortura, che non fossero sposati. Era convinto che un qualche legame familiare avrebbe potuto indurre gli uomini a lasciare la ciurma o propendere per la diserzione. Si scoprì che Low aveva una moglie, morta poco prima che lui si desse alla pirateria. La donna aveva lasciato anche un bambino a Boston a cui Low era tanto affezionato che talvolta lo si vedeva piangere pensando a lui. Proprio il comportamento che ci si aspetta da uno che sbudellava gli altri per divertimento.

Trafalgar Law ed Edward Low

Beh, molto poco in realtà. Tanto Trafalgar è leale e fedele alla sua causa (per ora) tanto vile e meschino si conferma il pirata della realtà. Anche fisicamente i due sono molto diversi tra loro: a parte la differenza di età, il ritratto di Ned Low che la storia ci ha riconsegnato non lo rappresenta certo come un gran figo. Tutt’altro direi. Una cosa però è da notare. Entrambi i pirati vivono a stretto contatto con la morte, anche se per motivi molto diversi tra loro. Trafalgar, il “chirurgo della morte” lo è per vocazione, in senso positivo, mentre Ned era evidentemente appassionato di tortura. Molto labile come somiglianza ma effettivamente non hanno praticamente nient’altro in comune.

Trafalgar Law e la battaglia di Trafalgar

Non solo il cognome ma anche il nome di Law sono tratti dalla storia. La battaglia di Trafalgar fu infatti uno dei più importanti scontri navali del XIX secolo che vide affrontarsi la flotta franco-spagnola e la Royal Navy inglese. Questa ve la racconto un’altra volta…

ATTENZIONE: la maggior parte delle informazioni su Low che abbiamo ci sono pervenute grazie al libro A General History of the Pyrates e molte sono confermate anche da cronache coeve. Tendenzialmente gli storici ritengono affidabile questo testo ma non possono garantire che ogni particolare della vicenda sia avvenuto veramente.

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Bibliografia:

  • Cordingly, Storia della pirateria, tr.it. A. Tissoni, Modadori, Cles, 2011
  • Defoe, Storie di pirati. Dal capitano Barbanera alle donne corsaro, tr.it. e cura di M. Carpitella, Mondadori, Cles, 2013
  • G.F. Dow e J.H. Edmonds, The Pirates of the New England Coast 1630-1730, Dover Pubns, 1996
  • Gosse, Storia della pirateria, tr. it. S. Caprioglio, Odoya, Bologna, 2008
  • Spinelli, Tra l’inferno e il mare, Fernandel, Ravenna, 2003

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