“Il mare osserva la genesi di un nuovo mondo, il mare sa quando questo mondo cesserà di esistere. Ci mostra dunque il cammino da seguire, ci guida dunque verso un mondo più giusto.”
Con queste parole si apre, quello che per me è stato il migliore film di One Piece mai realizzato finora: One Piece Z. In questo articolo voglio fornirvi una mia personale opinione su questo film, pubblicato nell’ormai “lontano” 2012.
ASPETTI GENERALI: Con questo film, ho avuto l’impressione che si volessero inserire tante piccole peculiarità, per farlo sembrare canonico, e quindi assicurarne la visione a tutti i fan del manga, in modo che non si perdessero nemmeno questa sfaccettatura della storia. L’aspetto grafico è molto migliore rispetto alla controparte animata del manga, anche se ci sono delle piccole cose, che fanno comunque storcere un po’ il naso. Tuttavia, non mi posso di certo lamentare, la grafica di questo film è stata curata molto meglio, anche meglio di Strong World. La trama è quella che, secondo me, da una singolarità che distingue il lungometraggio da tutti gli altri film realizzati finora. Mi è piaciuta molto la scelta di inserire come nemico un ex-ammiraglio della Marina (con Gasparde non si è raggiunta la stessa enfasi), e il suo flashback ha maggiormente avvalorato la figura di Zephyr, questo il suo nome. Zephyr conta di distruggere tutti gli Endpoint, delle zone di particolare attività terrestre, per distruggere la Grand Line e impedire ai pirati di scorrazzare per mare.
IL VALORE AGGIUNTO: Questo flashback, che ha tutta l’aria di un flashback in stile Oda, è molto emozionante: Zephyr è sempre stato un marine forte e meticoloso, che continuò il suo lavoro nonostante un pirata a lui ostile, gli uccise la famiglia. Dopo aver scalato i gradi molto velocemente, ricevette un altro duro colpo: un pirata dotato dei poteri di un frutto del Diavolo, lo attaccò. Zephyr perse un braccio e l’interno manipolo di soldati, tranne due che divennero, successivamente i suoi seguaci. Zephyr si fece impiantare un braccio meccanico di agalmatolite, per avere la meglio contro i pirati fruttati, e continuò il suo lavoro, mandando giù anche questa sconfitta. Allenò tutti i più grandi marine, tra cui gli ammiragli e i vice-ammiragli. Quando poi scoprì che il pirata che lo aveva ridotto in quello stato era entrato nella flotta dei 7, allora perse totalmente fiducia nel governo e nella marina e fondò una propria organizzazione, la Neo-Marina, con gli stessi ideali di giustizia ma con le metodologie di attacco simili a quelle dei pirati.
CANONICITÀ?: Si è parecchio discusso sulla “canonicità” dell’opera realizzata. Esistono parecchi punti a sfavore, che smentiscono qualsiasi tipo di relazione con il manga, che analizzerò tra qualche rigo. Ora vorrei concentrarmi su una piccola ipotesi: non conosciamo l’identità del settimo membro della flotta, ne il suo volto, ne il suo nome, niente. Se il settimo flottaro si rivelasse proprio codesto tizio, la troverei una scelta molto interessante e non mi dispiacerebbe per niente. Sappiamo come Oda sia un fanatico, un guru del TROLL, quindi potrebbe aver messo veramente un suo tocco (tutto in segreto) nella realizzazione di questo film, in modo da dare una piccola anticipazione su questo fantomatico personaggio. L’ipotesi non sarebbe da escludere, ma sto fantasticando. Inoltre, interessanti sono i design di Aokiji e Koby, dopo il timeskip. Ritornando al discorso “sfatare la canonicità” come già detto ci sono più elementi che fanno pensare.
Primo fra tutti il treno marino. Semplicemente il treno marino mostrato nel film, non esiste. Per provarlo bastano due conti. Il film è uscito nel 2012. Nel capitolo 656, nella serie di miniavventure “Dalle prue di tutto il mondo” viene detto: “ecco inaugurato il SECONDO treno marino”, il Puffing Ice, secondo al Puffing Tom. Il capitolo introduceva alle vicende di Punk Hazard, il film è stato pubblicato dopo la saga dell’Isola degli uomini-pesce. Ecco quindi un primo elemento valido che sfata la canonicità.
Altro elemento che fa pensare è il fatto che la Neo-marina non venga mai menzionata in tutto l’arco narrativo di Oda, almeno doveva esserci qualcosa del tipo: “dobbiamo anche occuparci di quel Zephyr, questi Rookie per ora non sono un problema”. Infine si può anche parlare del combattimento Rufy-Zephyr: Rufy poteva batterlo con molta più facilità se avesse usato l’Elephant Gatling o il Red Hawk, ma si è limitato solo a rivestirsi di Haki.
CONCLUSIONI: Nonostante tutto ciò, per me è stato un ottimo film, che vi consiglio di vedere, cosicchè possiate anche voi ritrovarvi in un certo tipo di giudizio ed essermi d’accordo. Per finire voglio citare due frasi (imbruttenti): “Sayonara, Zephyr-sensei!” pronunciata da Kizaru e “Ore wa segi no hero, Zetto!!” pronunciata a fine film da Zephyr. In definitiva, voto: 8+.